Mirko e Mara

Quell’anno mi ritrovai in vacanza con un gruppo persone molto eterogeneo, una quindicina di ragazzi che come me avevano finito il liceo e senza molti soldi cercavano di divertirsi.
Eravamo al mare in Sdegna e scoprimmo all’arrivo che non c’erano stanze sufficienti per tutti.
“Tu sei in stanza con me” mi disse Mirco “Avrei preferito una ragazza” risposi “ma va bene lo
stesso”.
“Che vuoi farci” fece lui “non si può avere tutto dalla vita”.
Mirko era un tipo simpatico molto estroverso, un bel ragazzo dai lineamenti molto delicati.
Passammo la giornata a disfare i bagagli e dopo cena ci ritirammo stanchi nelle nostre camere.
Senza molti convenevoli Mirko si spogliò e rimase con un curioso perizoma striminzito.
“Accidenti” feci io “quello e niente è la stessa cosa”
“Alludi al perizoma” mi rispose “Sì è vero però mi fa un bel culo” e si carezzò una natica.
“Sarà” dissi e notai che era completamente depilato.
“Senti” mi disse una volta sdraiati sul letto “non so tu ma io la sera se non mi masturbo non riesco a dormire. ”
Non finiva di stupirmi “Vuoi dire che vuoi farti una sega qui adesso? ”
“E quando se no? ” rispose slacciandosi il perizoma. “Tu non te le fai? ”
“Si che me le faccio” risposi un po’ imbarazzato “Anche se…”
“Preferisci una ragazza ecc. ecc. ” continuò lui prendendomi in giro.
Devo dire che il suo modo di fare e la sua simpatia mi avevano fatto dimenticare in fretta l’imbarazzo iniziale.
“Che ne dici di farmi compagnia. ” mi propose mentre si accarezzava l’uccello.
“Ma sì ! ” la cosa cominciava ad intrigarmi. Mi sfilai gli slip e cominciai anch’io ad accarezzarmi.
Cominciammo a darci dentro ed in breve schizzammo sperma da tutte le parti.
“È mio o tuo? ” chiese Mirko raccogliendo un po’ di sperma dalla sua gamba.
“Chi lo sa? ”
“Ti è piaciuto? ” mi chiese.
“Sì” ammisi.
Il giorno successivo lo passammo quasi interamente in spiaggia. Mirko scherzava un po’ con tutti ma notai che fra lui e Mara c’era un feeling particolare.
Gli chiese se era la sua ragazza ma lui sorvolò definendola una cara amica.
La sera in stanza Mirko si denudò velocemente e mentre girava per la stanza non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso.
Finito di spogliarmi anch’io si avvicinò e mi accarezzò l’uccello. La cosa non mi dette fastidio anzi, mi fece piacere. Ci sedemmo sul letto uno di fronte all’altro.
Cominciammo a masturbarci lentamente poi Mirko mi chiese “Ti va se lo tocco un po’ io? ”
Non attese la risposta e si impossessò del mio uccello.
Mi avvicinai più che potei per facilitargli il compito poi, senza che me lo chiedesse afferrai il suo e cominciammo a masturbarci di buona lena.
Questa volta ognuno fu investito dallo sperma dell’altro.
Continuammo a chiacchierare e scherzare per un po’.
Spenta la luce mi girai dalla mia parte e cercai di fare il punto della situazione.
Per la prima volta mi ritrovavo a fare sesso con un uomo e devo dire che non mi sentivo per nulla in imbarazzo.
Non so dove mi sarei spinto anche se devo dire che la cosa cominciava ad intrigarmi parecchio.
Il pomeriggio del giorno dopo mi recai in camera a prendere un asciugamano e ci trovai Mirko che girava nudo per la stanza.
“Non scendi in spiaggia? ” gli chiesi.
“No, fa troppo caldo. ”
“Sì forse hai ragione” ammisi. “Ma qui se non si va in spiaggia c’è poco da fare. ”
Mentre parlavo mi accorsi che stavo avendo un’erezione. Anche Mirko se ne accorse e sorridendo si avvicinò.
Dopo avermi sfilato il costume si accucciò ai miei piedi e ingoiò il mio uccello.
Era molto bravo, quando si staccò da me eravamo tutti e due arrapatissimi.
“Ti è piaciuto? ” mi chiese.
“Sì sei proprio bravo. ” lo abbracciai.
“Ti va di prendermelo in bocca? ” mi chiese.
Mi accovacciai e senza pensarci due volte cominciai a succhiarglielo.
All’inizio mi fece un effetto strano ma scoprii presto che mi piaceva parecchio.
Mi tirò su e mi infilò la lingua in bocca e mentre ci baciavamo ci masturbammo l’un l’altro.
La sera durante la cena pregustavo già quanto sarebbe avvenuto nella nostra camera quando Mara venne a sedersi al nostro tavolo.
“Vi divertite voi due scommetto? ” ci chiese.
“In che senso? ” chiesi.
Lei e Mirko si scambiarono un occhiata complice.
“Ci divertiamo, ci divertiamo” rispose lui “In tre però ci divertiremmo di più. ”
“Se è un invito lo accetto” rispose divertita”appena riesco a liberarmi del mio fidanzato. ”
Guardai Mirko stupito “Mara è una cara ragazza ” mi spiegò quando se ne fu andata “Le piace fare sesso con gli uomini…”
“Come a tutte le ragazze…”
“No, non in quel senso. Gli piace guardare gli uomini che fanno sesso fra loro e partecipare naturalmente. ”
“Ma guarda un po’. “conclusi io.
Quella notte in stanza continuammo con i nostri giochi.
Per la prima volta mentre mi masturbava Mirko mi infilò delicatamente un dito nel culo, cosa che mi strappò un gemito di lussuria.
“Ti piace è? ” non era una domanda ma una constatazione.
“Aspetta un attimo”
“Non smettere adesso” implorai.
Dopo aver rovistato nelle sue cose tornò da me con in mano un doppio dildo lunghissimo.
“Che intenzioni hai? ” gli chiesi eccitato.
“Siediti in mezzo al letto e vedrai. ” si sedette di fronte a me i nostri uccelli si sfioravano. Afferrò con una mano il mio e il suo e cominciò a masturbarli.
“Vai giù” disse ad un certo punto “e lasciami fare. ”
Mi allargò le natiche e lentamente spinse dentro una punta del dildo che si fece strada provocandomi lunghi brividi alla schiena poi infilò l’altra punta dentro di se e afferrandomi per le cosce mi attirò a se.
Il dildo arrivò in fondo alle nostre carni e le nostre mani cominciarono una furiosa masturbazione.
Ci ritrovammo abbracciati e sfiniti.
Durante la notte fui svegliato da un rumore fuori della stanza mi girai un paio di volte nel letto per riprendere sonno ma non ci riuscii.
Ripensando a quanto successo la mia mano corse all’uccello che prese subito vigore.
“Vuoi fare da solo? ” Mirko era sveglio anche lui.
Mi girai verso di lui e gli carezzai l’uccello. “Pensavo dormissi. ”
La sua bocca si impadronì del mio capezzolo e me lo succhio e morse a lungo poi mi montò sopra e mentre mi baciava mi disse “Voglio venirti dentro” . Aprii le gambe alzandole verso il petto la sua punta cominciò a farsi strada lentamente, non riuscii a resistere con un colpo di reni lo presi tutto dentro di me.
Godevo da matti ma nonostante i colpi di Mirko non riuscivo a venire fu lui, dopo essermi venuto dentro, a prendermi l’uccello in bocca e farmi eiaculare.
Ormai avevo superato anche l’ultima barriera.
Mara intanto continuava a stuzzicarci, ogni volta che ci incontrava ci lanciava battutine salaci e noi rispondevamo a tono.
Poi una sera riuscì a scaricare il suo noioso fidanzato e come promesso venne a trovarci.
“E bravi i miei porcellini” ci salutò compiacendosi di trovarci nudi sul letto.
“Dove hai mollato quel rompipalle del tuo fidanzato? ” le chiese Mirko.
“È partito per un escursione in barca. Lui non voleva andare ma l’ho convinto”
“Non capisco cosa ci trovi di interessante in un tipo così” aggiunsi io.
“I soldi” rispose Mara ridendo “e poi non è molto sveglio, cosa che mi permette di divertirmi alle sue spalle appena posso”.
Intanto si era spogliata e ci aveva raggiunto sul letto.
“_Vediamo cosa abbiamo qui” afferrò i nostri uccelli e li riportò velocemente in erezione.
Le misi una mano fra le gambe era già bagnata.
All’improvvido si alzò e andò a sedersi sulla poltroncina ai piedi del letto.
“Fate come se non ci fossi” ci disse con gli occhi lucidi.
Mirko cominciò a spompinarmi stando ben attento a non farmi venire mentre io gli infilai due dita nel culo.
Mara no resistette molto, saltò sul letto e spalancò le gambe e aprendosi le natiche con le mani mi invitò a sodomizzarla. Non me lo feci ripetere due volte. I suoi umori erano colati così copiosi che il buchetto era ben lubrificato.
Mentre le scivolavo dentro Mirko si posizionò alle mie spalle e con poche spinte precise mi penetrò.
Chi non l’ha provato non può immaginare cosa si provi a stare in questa posizione, non si riesce a capire chi dei due patner ti procura più piacere.
Venni ululando tanto che Mirko e Mara si precipitarono a tapparmi la bocca per evitare che i vicini accorsero in massa. FINE

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