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Colletta per un’amica

Mi chiamo Paola e sono insegnante in una scuola elementare, nella nostra scuola siamo undici maestre, tutte abbastanza giovani (dai 25 ai 38 anni), da alcuni mesi è arrivata Sonia una ragazza di 25 anni, bruna molto carina, con cui mi sono legata da profonda amicizia. Negli ultimi mesi Sonia ha conosciuto un ragazzo di cui si è molto innamorata e recentemente mi ha confidato di essere rimasta incinta. Purtroppo quando l’ha comunicato al suo lui, questo è scomparso. Sonia vuole tenere a tutti i costi il bambino, ma vive sola, è orfana senza alcun parente vicino. Ho deciso di aiutarla a tutti i costi per cui ho parlato con le altre colleghe ed abbiamo pensato di fare una sottoscrizione per aiutarla. Tuttavia i soldi che noi potevamo raccogliere non potevano bastare alle necessità di una mamma con un bambino. Pensa e ripensa mi è venuta un’idea maliziosetta: è fine anno scolastico e come tutti gli anni si organizza una festa di chiusura a cui partecipano anche tutti i genitori dei bambini, ho pensato di completare la festa con uno spettacolo serale riservato solo ai papà. Ecco l’idea noi tutte (ad esclusione di Sonia naturalmente che non deve sapere nulla) ci presentiamo sul palcoscenico e gli uomini offrono una cifra all’asta per ogni nostro indumento (salvo le mutande naturalmente) 500. 000 per la gonna, idem per la camicetta e le calze, 1. 000. 000 per il reggiseno, con l’obbligo di togliere il reggiseno solo dopo aver tolto gli altri indumenti a tutte (guadagno minimo previsto 25. 000. 000). Qualcuna di noi ha delle perplessità ma siamo tutte insieme ed è un po’ un gioco per cui ci organizziamo: telefoniamo alle famiglie verso sera chiedendo dei papà con la scusa di informazioni personali e accenniamo che ci sarà uno spettacolo di ballo solo per i papà un po’ osé con lo scopo di aiutare una persona in difficoltà, chiediamo il silenzio in caso di non accettazione, alla fine più di 70 accettano, purtroppo anche mio cognato Paolo, che negli ultimi anni mi aveva dedicato attenzioni, a dire il vero un po’ morbose, che non avevo gradito molto. Entriamo sul palcoscenico (una nostra amica era riuscita a farci affittare un piccolo teatro ad una cifra irrisoria). Siamo tutte emozionate, le luci sono abbastanza diffuse ed abbiamo preferito lasciare anche le luci in sala. Gli spettatori sono molto composti, una musica tranquilla accompagna il nostro ingresso. Spieghiamo le regole del gioco dicendo chiaramente dove ci saremmo fermate (alle mutande! ), si inizia da Anna una biondina di 30 anni molto carina, la sua gonna parte per un 500. 000 senza altre offerte al rialzo, il gioco continua, ma quando siamo tutte in mutande e reggiseno, nessuno ha offerto nulla al rialzo. Facciamo un piccolo balletto che avevamo preparato prima di continuare, sono un po’ delusa perché speravo offrissero qualcosa di più.. A questo punto passiamo al pezzo forte il reggiseno! Inizia Francesca, l’offerta anche qui però non si sposta dal milione previsto e così via sino a me che sono ultima. Balliamo tutte insieme ma ci guardiamo con occhi sconsolati. A questo punto alcuni degli spettatori gridano: “vi vogliamo nude! ” Dicendo di aspettarci ci ritiriamo un momento nel camerino. Prendo la parola, visto che l’idea era stata mia: “Ragazze, abbiamo raccolto il minimo che ci aspettavamo, non è molto ma può bastare” risponde Elena “è vero, ma è poco.. ” allora Elisabetta fa “Forza ragazze mettiamo in gioco anche le mutande ma partiamo da 3. 000. 000 e chiediamo un rialzo obbligatorio di 100. 000 per almeno 5 volte. Lo strip poi sarà privato, solo per chi ha pagato, in questo camerino, in presenza di altre due di noi e senza la possibilità di toccarci”. Prendiamo coraggio e usciamo, spiegando quanto abbiamo deciso, ci sono un po’ di fischi, accettano ma vogliono che la ragazza spogliata rientri sul palcoscenico. Accettiamo! Inizia Elisabetta, visto che era stata la promotrice, io per ultima visto che ero la più restia. L’asta inizia e le mutande di Elisabetta vengono valutate 4. 000. 000, il compratore entra nel camerino Elisabetta è accompagnata da me e da Anna. è una tipa svelta ed in un battibaleno è nuda, il “compratore la guarda davanti, poi la fa girare, le fà fare alcune flessioni in avanti, aprire le natiche e mostrare il buchino, quindi le chiede di ballare liberamente ed intanto si tira fuori un pisello enorme e si masturba fino a venire. Questo non l’avevamo previsto, ma indubbiamente fa parte del gioco.. Rientra in palcoscenico Elisabetta tra fischi e battimani coprendosi con una mano il pube e con l’altra il sederino. Fischi sonori e grida “Vogliamo vedere! ” la costringono a togliersi le mani, fare una sfilata davanti a tutti mostrando davanti e di di dietro, poi a gran voce le chiedono di sdraiarsi ed aprire le gambe.. Sono in tanti tutti uomini ed eccitati è giocoforza accettare. Tutte le mie colleghe fanno la stessa fine con cifre dai 4 ai 6 milioni… Arriviamo a me.. Salgo sulla scena, le altre sono già nude, si inizia a puntare ai 6 milioni, mio cognato Paolo rialza di 1 e le mutande sono sue! Andiamo nello stanzino, da rilevare che anche le altre due che mi accompagnano sono nude, Paolo mi guarda mi dice “Ciao, dolce cognatina spogliati pian piano mostrandomi prima il culetto” Durante l’ultima vacanza insieme mi ero molto arrabbiata con lui perché insisteva nel riprendermi con la telecamera il di dietro (che ammetto è molto bello e tondo per i miei 38) e l’avevo costretto a cancellare tutte le scene con il mio sedere (vestito). Ma adesso non potevo tirarmi indietro, mi tolgo le mutande e lui fa “Hai un culo divino! Muoviti roteandolo, poi apriti le natiche con le mani e mostrami lo splendido bucchetto che desidero sfondare! ” “Tu non sfondi nulla, puoi solo guardare! ” Detto questo tuttavia obbedisco.. mi fa prendere tutte le posizioni più strane.. e mi fotografa con una macchina digitale! Io protesto ma mi rendo conto che non avendolo vietato non posso imporre nulla. Ritorniamo tutte sul palco, balliamo nude e salutiamo, ormai è tardi e dopo mezz’ora sono rimasti solo una ventina di spettatori. Uno di loro fà “Cosa volete per farvi toccare? ” Facciamo cerchio sul posto.. mostrando i nostri sederini nudi sculettanti.. devo dire che ci siamo disinibite e ci stiamo anche divertendo. Decidiamo per il sì, partenza 5. 000. 000, ma questa volta sul palcoscenico; se proseguiamo così paghiamo anche l’Università al figlio di Sonia! La nostra proposta viene accettata con una modifica: i 20 spettatori rimasti si dividono in due gruppi le poste in palio di tutte noi insieme a partenza 50. 000. 000 sono tette e pube o sederino. Inizia la competizione, alla fine le nostre parti frontali sono appannaggio di un gruppo per 70. 000. 000 e le posteriori di un altro, tra cui Paolo, per 65. 000. 000. Fatto questo ci mettiamo in fila, uno spettatore davanti l’altro dietro. Paolo dice che è più bello iniziare a luci spente, così facciamo.. Naturalmente Paolo sceglie me, mi accarezza il sedere, me lo palpeggia, me lo apre e me lo schiude, con il dito sfiora l’ano senza penetrarmi, davanti un altro uomo mi accarezza le tettine, il pube.. e mi succhia il capezzolo.. protesto ma lui dice “si tocca anche con le labbra.. ” Per qualche istante Paolo non mi tocca più, poi riprende e smette l’altro davanti, continuano a toccarmi come prima.. poi improvvisamente sento contemporanemente qualcosa di morbido e umido contro il mio sedere e la mia passera.. Noooo! Sono i loro piselli!!! In questo momento si accendono le luci, tutti gli uomini sono nudi e insieme dicono “Sorpresa! ” “Io grido “Avevamo detto toccare! ” e Paolo “infatti adesso vi toccheremo in profondità con i nostri uccelli” e così dicendo in contemporanea hanno iniziato ad incularmi e fottermi.. “Io… Noi non volevamo.. ma è stato troppo bello ed è stata un’orgia che è durata fino al mattino! ” Non so cosa diranno i papà in casa, ma da quel giorno mio cognato ed il suo amico vengono almeno 2 volte alla settimana a lezione privata da me. Alternano lezioni di culo, lezioni di figa, lezioni di bocchino: sono entrambi degli ottimi allievi! FINE

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