Sono seduto a studiare nella sala lettura della mia facoltà. All’improvviso sento una voce molto dolce che attira la mia attenzione.
Distolgo per un attimo lo sguardo dai libri e vedo uno spettacolo decisamente sensuale. Lei è seduta di fronte, indossa una minigonna molto corta che le fascia in modo perfetto la parte superiore delle cosce accavallate. Sono belle, interminabili e sode. Indossa un top bianco dal quale s’intravede la forma del seno in tutta la sua bellezza. è decisamente bella, capelli neri, lisci, lunghi, un viso dolce e allo stesso tempo malizioso, labbra carnose e occhi neri decisamente espressivi. è un angelo, penso che debba avere circa ventidue anni.
Resto incantato per circa 2 minuti finché non si accorge che le sto guardando le gambe sotto la scrivania.
Decido il tutto per tutto, alzo lo sguardo e la fisso negli occhi. Lei mi guarda, un attimo interminabile, mi sorride e, con molta eleganza accavalla le gambe invertendole di posizione. Per un attimo intravedo le sue mutandine di pizzo bianche. Sento un brivido lungo la schiena, mi alzo e m’incammino verso il bagno.
Al ritorno le passo vicino e noto che sulla sua scrivania ci sono gli stessi libri del mio esame, è un’occasione da non perdere, e così m’avvicino, le sorrido.
– Ciao, ti va di avere uno scambio d’opinioni sull’ultima lezione del corso ? -.
Lei mi risponde che in quel momento va molto di fretta, ma mi lascia il suo indirizzo e mi chiede se ho voglia di passare per casa sua in serata.
Così la sera mi preparo e vado da lei. Arrivato sotto casa sua, citofono e una voce mi prega di salire.
Busso alla porta e aspetto finche non viene ad aprirmi una ragazza davvero bella, bionda, alta circa come me (1, 77 cm) e con un corpo da modella. Indossa un pigiama molto aderente dal quale si nota la forma del suo seno molto prorompente.
– Sei l’amico di Marina ? –
– Si -, rispondo io, – Ci siamo conosciuti oggi all’Università –
– Bene, Marina sta facendo la doccia, ma cosa fai lì davanti alla porta, entra. –
Così dicendo si gira e comincia a percorrere il corridoio.
Non posso che notare il suo culo perfetto in ogni centimetro che ancheggia in tutta la sua bellezza.
Mi fa accomodare in una stanza molto accogliente, arredata con gusto, con molti pupazzi.
Lei si siede di fronte e mi dice:
– Marina mi ha detto che anche tu stai studiando l’esame di fisica, che palle ! –
– Effettivamente – le rispondo – è molto noioso, ma ci fa capire come funzionano molte cose –
– Ma ! , non so cosa ci trovi d’interessante – mi dice. – Io mi chiamo Milena e tu ? –
– Mi chiamo Marco – le rispondo.
Così dopo esserci presentati e aver parlato per circa 5 minuti del più e del meno, appare Marina in tutto il suo splendore, con addosso solo l’accappatoio e i capelli ancora bagnati:
– Ciao Marco – mi dice,
– Ciao Marina, sei bellissima – le rispondo sorridendo.
Non so dove abbia trovato il coraggio di dirle quelle parole, ma davanti a così tanta bellezza è difficile non esprimere i propri pensieri.
Marina guarda l’amica e le sorride.
– Grazie – mi risponde e guardando la mia cartellina mi dice:
– Ma sei pazzo? Cosa hai fatto, hai portato i libri ? –
– Veramente pensavo … – un po’ imbarazzato le rispondo.
– Non m’interessa quello che pensavi – mi risponde in tono secco, ma sorridendo.
– Stasera voglio divertirmi un po’ e mandare affanculo l’Università. Cosa ne dici se mangiamo qualcosa e poi facciamo qualche gioco ? –
– Ok, per me va bene –
– Adesso voltati per favore che voglio vestirmi – mi dice.
Così mi giro verso Milena e, senza farlo apposta, vedo il riflesso di Marina nel vetro dell’infisso del balcone. Ho un erezione istantanea. Inoltre noto Milena che guarda Marina con uno sguardo malizioso che provoca in me un aumento dell’eccitazione. Ha un corpo bellissimo, due gambe meravigliose, il pelo è folto e nero, il culo è qualcosa di stupendo, senza alcuna imperfezione, alto, sodo e carnoso.
La vedo mentre indossa le mutandine, poi il reggiseno e infine una maglietta bianca.
– Bene ora puoi girarti – mi dice.
è perfetta, non ho mai visto una ragazza così bella.
– Forza, andiamo a mangiare qualcosa, ho una fame incredibile – dice Milena.
Così ce ne andiamo in cucina dove trovo la tavola apparecchiata per tre, e, al centro del tavolo, una bottiglia di vino rosso da due litri.
Dopo avere cenato e bevuto abbastanza, Marina esce dalla cucina, torna con un mazzo di carte in mano e dice:
– Ora facciamo un gioco. Chi prende la carta più alta è costretto a bersi un bicchiere di vino tutto di un fiato. –
– Io ci sto – risponde Milena sorridendo.
– Anche per me va bene – rispondo io.
Così scherzando e ridendo ci finiamo ben 2 litri di vino.
Tra un bicchiere e l’altro sento un calore diffondersi in tutto il corpo e lo stesso vale per Marina che comincia a farsi vento con il bordo della sua maglietta, scoprendo così le mutandine e il reggiseno.
Mi alzo per andare in bagno, ma mi accorgo che mi tremano le gambe e chiedo aiuto alle ragazze.
Loro mi sorreggono e mi accompagnano.
– Bene, ora faccelo vedere – mi dice Marina guardandomi con aria da fanciulla maliziosa .
Non me lo faccio ripetere due volte e così mi sbottono la cerniera dei pantaloni, tiro fuori il cazzo e faccio una pisciata interminabile.
– Niente male il ragazzo – dice Milena
Appena finito, non mi danno neanche il tempo di pulirmi che sento una mano accarezzarmi il cazzo, lo impugna e lo tira, costringendomi ad andare nella stanza da letto.
Mi sbattono sul letto, accendono lo stereo e una luce soffusa rossa invade la stanza.
Cominciano entrambe a danzare muovendosi in modo sinuoso, abbracciandosi e strofinandosi tra loro.
Si spogliano lentamente mentre si baciano, vedo le loro lingue muoversi e intrecciarsi con estrema abilità percorrendo tutto il corpo.
Restano solo con le mutandine. Milena ha un tanga nero meraviglioso con un filino che gli attraversa le chiappe.
Si avvicinano e mi tolgono tutti i vestiti, non mi sembra vero, sento le loro mani e le lingue dappertutto, mentre cerco in tutti i modi di palpare e di baciare le grosse tette di Milena e le tonde chiappe di Marina.
– Marco, hai un cazzo bellissimo, ne ho visti di più lunghi, ma mai così largo – mi dice Marina.
Milena finisce di spogliarsi e la osservo in tutta la sua bellezza. Ha un seno molto grosso con due capezzoli che sembrano due ciucciotti. Il pelo è biondo e le labbra della fica sembrano una seconda bocca.
– Vogliamo che ci chiavi con forza, in tutte le posizioni e in tutti i buchi, ti faremo godere tantissimo. – Mi dice mentre si lecca la mano e comincia a masturbarmi.
Sento le sue dita che scorrono lungo la mia asta oramai dura come il marmo, nonostante l’alcol mi scorre nel sangue.
Marina inizia a leccarmi il petto, scendendo sempre più giù. Sento leccarmi dappertutto, ma l’apice dell’eccitazione lo raggiungo quando la sua lingua scivola sulla punta della cappella e, girando vorticosamente, la insaliva ben bene.
Non resisto più, le metto una mano dietro la testa e, afferrandola per i capelli, le spingo con violenza il cazzo in bocca. Vedo la sua testa scendere e sento il suo naso premere sui miei peli. Incredibile è la prima volta che il mio cazzo viene inghiottito del tutto. Comincio a muoverle la testa su e giù, sempre tirandola per i capelli e sempre più velocemente, mi sembra di scoppiare. Sono quasi al punto di esplodergli lo sperma in bocca quando Monica mi blocca e mi dice:
– smettila o altrimenti Marina soffoca. Falla stendere sul letto. –
Mi fa alzare e vedo Marina stendersi. è bellissima, un corpo da favola, molto sodo, penso che debba fare molto sport per mantenersi così carnosa. Inizio a baciarla, ha una lingua forte e veloce. Le bacio le tette e gli succhio i capezzoli con forza. Poi scendo sempre più giù, finché non sento quell’odore incantevole quale può avere una fica del genere. Le infilo la lingua tra le labbra della fica, mi sembra di baciare una terza persona. Mi diverto a mordicchiargli il clitoride sempre con maggiore decisione.
– Marco ti prego non ti fermare, mi fai impazzire, fammi male ti prego –
Penso che le piacciano le maniere forti, così stringo forte i denti finché non sento un urlo di dolore misto a tanto piacere:
– Veeeeeeengo ! –
Le infilo nuovamente il cazzo con forza in bocca e mentre la scopo, sento il respiro di Milena tra le chiappe. Si aiuta con le mani e mi spinge la lingua nel buco del culo. è una sensazione indescrivibile, chiavo Marina in bocca e contemporaneamente Milena mi lecca il culo. Non resisto più sento il cazzo vibrare e anch’io grido :
– Bevi, puttana –
Esplodo il mio sperma nella gola di Marina, ho degli spasmi muscolari mostruosi, sento i muscoli delle chiappe che stringono la lingua di Milena.
Vedo il mio sperma bianco sulle labbra, sugli occhi e nei capelli di Marina che continua a pompare e a passare la lingua lungo l’asta ripulendola ben bene.
Che spettacolo stupendo, una così bella ragazza che ingoia tutto il mio sperma.
Non mi lascia un attimo di tregua, continua sempre a pompare e all’improvviso sento nuovamente un’altra lingua sul mio cazzo, quella di Milena. Quando vedo le ragazze baciarsi e passarsi lo sperma da una bocca all’altra ho una nuova erezione. Monica si alza, va verso il comodino, apre il cassetto e prende un vibratore nero di gomma bello grosso. Comincia a giocarci e a leccarlo con la lingua finché non se lo infila in bocca.
Nel frattempo mi stendo sul letto e Marina mi salta sopra, di spalle, affinché io possa vedere il suo culo ondeggiare, si abbassa lentamente finché non tocca con la fica la cappella del mio cazzo. Inizia a spingere, sento una sensazione di calore sul cazzo, avvolto dai muscoli della fica.
– spaccami la fica, ti prego – grida Marina.
Si siede con forza e comincia a cavalcare con un movimento dell’anca rotatorio. Nel frattempo Milena sta giocando con il suo fallo nero e gode infilandoselo e stantuffandolo nella fica. All’improvviso Marina cambia posizione, si gira, mettendomi le tette in faccia, mi prende il cazzo con un mano e se lo infila nuovamente nella fica e ricomincia a cavalcare con molta forza e velocità. Vedo Monica che si alza e va dietro Marina. Gli lecca il culo mentre io la fotto, poi tira fuori il vibratore e lo spinge nel buco del culo di Marina. Lo sento anch’io, la fica si è fatta molto più stretta, ma lei non smette di cavalcare.
– Chiavatemi insieme, non resisto più, muovetevi – urla Marina.
Continuo a chiavarla per alcuni minuti, finché non invertiamo i falli.
– No Marco ti prego, non mi inculare, il tuo cazzo è troppo largo – dice Marina.
Non mi faccio scrupoli e spingo con forza fino a quando non sento le palle toccare le chiappe di Marina.
– AAAAARGH bastardo, mi fai un dolore cane – urla Marina, mentre spinge con forza anche lei, che troia.
La scopo con forza nel culo per alcuni minuti, quando sento Milena che mi allarga le chiappe e spinge il vibratore verso il mio ano.
– No, questo no – le dico.
– Perché tu vuoi farlo a noi e noi non possiamo farlo a te ? – dice Milena – se non vuoi farlo è meglio che te ne vai e non torni più. –
– Ok, va bene, ma fai piano è la prima volta. –
Riprendo a scopare Marina nel culo e sento il vibratore pian piano entrare dentro di me. è una bellissima sensazione.
Continuiamo così finchè non sento di nuovo quegli spasmi muscolari, esco dal culo e lo dirigo verso la faccia di Milena. Me lo prende in bocca e dopo due o tre pompate sento Milena che ingoia il mio sperma mentre continua a succhiare.
– Danne un po’ anche a me – dice Marina e si tuffa con la testa tra le mie gambe, togliendo il cazzo ancora pieno di sperma dalla bocca di Milena.
– Lecca tutto puttana, fino all’ultima goccia – e così dicendo mi accascio sul letto e mi addormento. FINE