Mi trovavo a dividere un mini appartamento con mio fratello per motivi di lavoro in provincia di Como.
Era un pomeriggio di fine inverno e io non sapendo cosa fare me ne stavo in pigiama sul letto a leggere una rivista porno.
Concentrato su quella piacevole visione venni disturbato dal suono del campanello.
Mal volentieri mi alzai e con poca voglia e passo caraibico mi accinsi ad aprire la porta, pensando che il disturbatore fosse l’anziana signora, padrona di casa.
Aperto l’uscio mi trovo davanti una bella ragazza mora vestita con dei fuson attillati che mettono in risalto le sue forme e un paio di cosce tornite.
“C’è Luca? Io sono Tiziana una sua amica”.
Vengo ridestato dalla sua voce. “No, non è in casa”, intanto mi presento e la faccio accomodare:
“Sicuramente fra un po’ tornerà”.
Non era vero, sapevo che mio fratello sarebbe rientrato molto tardi, ma passare un po’ di tempo in buona compagnia non mi dispiaceva affatto.
Chiacchierando iniziamo a conoscerci, lei vuole sapere di mio fratello e mi rifila tante domande.
Anch’io curioso voglio sapere di più sulla sua vita.
Mi dice solamente che fa la commessa in un negozio di abbigliamento a Como e che esce con mio fratello da circa un mese.
Io intanto che beviamo un succo di frutta e mangiamo dei biscotti le dico che è simpatica e molto carina e che Luca sa scegliere sempre bene.
Anche lei mi trova simpatico.
Dopo un po’ che parliamo lei con un sorriso mi dice: “qui è molto carino, fammi vedere il resto”.
“Non c’è molto da vedere, comunque ti faccio strada”, rispondo.
Mentre si alza e la invito a seguirmi ho modo di vedere ed apprezzare meglio quella magnifica femmina, le sue gambe e soprattutto il suo bel culo fasciato dai fuson.
Io sono imbarazzatissimo, ancora in pigiama e con un’erezione che comincia a farsi notare.
Prima di farle vedere la camera passiamo davanti al bagnetto ed aprendo la porta dico:
“questo è il bagno”,
poi passiamo in camera, lei si sofferma mostrandosi interessata, io di nuovo:
“questo è il letto di Luca e questo è il …………. “.
Cazzo avevo lasciato la rivista porno sul letto.
Che figuraccia! Io rosso dalla vergogna farfuglio delle scuse e cerco di prendere il giornale e nasconderlo sotto il cuscino.
Lei tutta tranquilla ed avendo capito il mio disagio mi dice:
“non ti preoccupare, io rubo le riviste di mio fratello e le guardo, mi piacciono”.
A questo punto eccitato da quelle parole, riprendo la rivista e comincio a mostrargliela.
Dopo aver visto neanche tre o quattro foto iniziamo a baciarci con vigore e la scaravento sul mio letto.
Mi denudo, gli metto il cazzo in mano, lei lo stringe, smetto di baciarla, gli afferro la testa e gliela porto verso il cazzo.
Lei lo prende tutto in bocca, rimane ferma per qualche istante, poi con un risucchio inizia un pompino.
Metto la mano nella scollatura della camicetta e gli palpeggio i seni poi aiutata da lei sbottono e tolgo anche il reggiseno.
Ha due magnifiche poppe, belle carnose con le areole alte proprio come piacciono a me.
Gliele stringo e pizzico i capezzoli. Poi preso da una voglia irresistibile la scosto dal mio cazzo e mi tuffo con la bocca in mezzo ai suoi seni.
Lecco quei seni con voracità e intanto pianto le mani sulle sue chiappe carnose facendole scivolare sotto i fuson.
Ha un culo sodo e allo stesso tempo liscio e vellutato, lo accarezzo, lo massaggio, allargo le chiappe e poi ficco anche il dito medio nel buco, scivola bene perché è bagnato.
Faccio scivolare la mano destra davanti per toccargli la fica.
è fradicia di umori!
Ficco il dito, poi piano piano lo faccio risalire verso il clitoride.
è duro e scivoloso, lo massaggio con la punta del dito, poi di nuovo dentro e ripeto l’operazione.
Lei è in delirio, sospira, lancia dei gridolini, asseconda con i movimenti del culo la penetrazione del mio dito e stringe la mia testa fra le sue mani.
La mia eccitazione è alle stelle, non resisto; smetto con le altre manovre e con le mani gli abbasso mutandine e fuson.
Anche lei mi aiuta e con meno di un secondo è completamente nuda. Si sdraia supina sul letto a gambe larghe.
è bellissima!
Il cespuglio molto folto arriva fino al buco del culo, la vulva bagnata, gli umori gli colano sulle cosce.
Mi metto su di lei, ci abbracciamo, ci baciamo con foga, le nostre lingue serpeggiano fuori dalle bocche come saette, il mio cazzo preme sul suo clitoride.
“SCOPAMI!! DAI SCOPAMI”, grida.
Io sentendo quelle parole invocate in quel modo non resisto più prendo il cazzo e glielo pianto dentro con violenza.
Il mio membro turgido come non mai inizia a stantuffare con veemenza quella fica bollente dando colpi a mano a mano sempre più violenti.
Lei rossa in viso muove la testa di qua e di la mi pianta le dita sulla schiena.
“Siiiiiii dai scopami, scopami, ancora ancora”. Inizia a darmi i contraccolpi con il bacino.
Non resisto più sto per venire. Sento che anche lei è vicina all’orgasmo.
Grida, sembra in preda a convulsioni.
Ha un violento orgasmo. La sua vulva si contrae intorno al mio cazzo.
Il mio orgasmo è imminente, faccio appena in tempo ad uscire ed ad esplodere un potente schizzo di sperma.
Continuiamo così per tutto il pomeriggio, poi lei se ne và.
Ho modo di parlare con mio fratello solo due giorni dopo.
Gli chiedo di Tiziana e lui molto seccato mi risponde:
“è solo una puttana”.
Non dice più niente.
Non abbiamo più parlato di lei.
Non lo più rivista. FINE