Il ragazzo la guardò, mentre lei apriva la bocca fissandolo negli occhi. La vide avvicinare le labbra lentamente, facendole scivolare prima sulla cappella, poi su tutta l’asta in erezione.
Chiudendole sul grosso cazzo, iniziò a succhiare, sempre guardandolo negli occhi dal basso in alto. Cercò di ficcarselo dentro il più possibile, facendo sentire al ragazzo la sua bocca che lo percorreva per tutta la lunghezza, fino a che la cappella non le si conficcò fino in gola, facendola quasi soffocare. Ma la donna resistette lo stesso per alcuni secondi, dopo di che ripeté il gioco tirandoselo fuori dalla bocca e poi ingoiandolo di nuovo.
Senza staccare la bocca dal cazzo, la donna sollevò il culo all’indietro, allargò le gambe e mostrò la fica all’altro ragazzo, il fratello di quello che si stava spompinando.
Mormorò di piacere, con la bocca piena, sentendosi penetrare con forza, la vagina allargata dai potenti colpi di un altro giovane cazzo.
I due ragazzi erano scatenati, quello davanti a lei le prese la testa per i capelli spingendosela sul cazzo sempre più velocemente, per avvicinarsi all’orgasmo, quello dietro la prese per i fianchi montandola alla pecorina come un forsennato.
Lei li lasciò fare, felice di essere la loro troia, di lasciarli sfogare nei suoi buchi.
Anzi, fece di più: riuscì a togliersi quel grosso cazzo dalla bocca, si sfilò da quello che la stava montando da dietro e si sedette a smorza-candela su uno dei due, cominciando a cavalcarlo. Poi invitò l’altro ragazzo a sistemarsi dietro di lei, indicandogli le proprie chiappe.
Si lasciò quindi sfondare, prendendosi l’altro cazzo nel culo e facendosi pompare dai due ragazzi infoiati.
Quello sotto di lei, mentre la donna lo cavalcava, le prese le mammelle e cominciò a titillargliele, mentre quello che la inculava le passò una mano davanti e cominciò ad accarezzarle il clitoride con due dita, mentre le sua fica scivolava sul cazzo sottostante.
Vennero tutti e tre quasi contemporaneamente, e la donna si sentì riempire i due buchi da lunghi fiotti di caldo sperma.
Che bella scopata !!!
Come le piaceva sentirsi una vacca !!
Luisa si sfilò dai due cazzi rimanendo però vicino ai ragazzi ancora alla pecorina, per farsi vedere da dietro, con i due buchi allargati dalla recentissima chiavata.
I due fratelli erano giovanissimi, e solo con lei si erano fatti delle scopate come si deve.
Si guardarono… la guardarono… e dissero insieme…
“Grazie, mamma !!! “.
Luisa gli sorrise da sopra una spalla, un sorriso dolce che contrastava terribilmente con la visione delle sue cosce aperte alla pecorina, con la fica ed il culo grondanti dello sperma dei suoi figli.
“Beh, ragazzi miei, nessuno vi può insegnare certe cose bene come la mamma… ” – e mentre gli diceva quelle parole, il suo pensiero corse alla loro nonna, la sua stessa madre, che usò proprio le stesse parole la prima volta che le fece un ditalino… FINE
