La signora Anna è una bella donna, 44 anni ben portati mora, alta 175 cm leggermente formosa, una bella quinta di seno e un culo pieno e alto che per strada fa voltare gli uomini. Anna è separata da 8 anni e vive in una bella casa di proprietà con la figlia Laura di 18 anni. Normalmente dolce e un po’ riservata quel pomeriggio Anna ha ricevuto una telefonata per notificare, e non è la prima volta, il cattivo rendimento scolastico della figlia che ha già ripetuto due anni e rischia di perdere anche questo, è furiosa ed attende il rientro di laura uscita a passeggio per parlargliene. Poco dopo la ragazza entra accompagnata da una compagna, Elisa. Le due ragazze, entrambi attraenti, non potrebbero essere più diverse. Laura è una stangona. Alta 180 cm, un po’ larga di fianchi ha un sedere abbondante stretto nei jeans aderenti, bionda e con una quarta di seno racchiuso in un top che sembra voler esplodere. Elisa è mora, alta 165 cm una seconda di seno e un culo tonico è muscoloso, a scuola va molto bene pur non essendo una secchiona.
Le due ragazze salutano “ciao ma’” “buongiorno signora”.
“ciao Elisa” dice Anna e, rivolgendosi alla figlia, “ha chiamato la scuola”.
Laura si gela “perché ha chiamato?”
“lo sai il perché”urla Anna”ma mi sono stancata, te lo avevo detto e lo faccio. Ti mando in collegio dalle suore, vediamo se loro ti curano”.
“dai mamma” sussurra Laura “vedrai che mi riprendo ” Elisa mi aiuta e lo sai che lei è brava”.
“lo so che è brava” dice la madre “sei tu che non lo sei, ma adesso mi sono stancata e vai in collegio!”
“guardi signora” si intromette Elisa “io sono disposta a seguirla e a cercare di farla promuovere ma alle mie condizioni e vedrà che i risultati ci saranno”.
Anna è stupita “condizioni?”
“si” affonda la ragazza “se Laura vuole che la aiuti dovrà accettare di comportarsi a modo mio, studiare come dico io, uscire solo se le do il permesso e, quando non si applica, accettare di essere punita”.
“.Punita” mormora Laura”
“si punita” prosegue Elisa ” se non fai come dico io una buona sculacciata, o altro. Decidi tu se preferisci questo o le suore” si alza “parlatene pure, in fretta che l’ anno è già avanzato e tempo da perdere non ce ne è” A Elisa piace Laura e se tutto questo andrà in porto…
“adesso vado arrivederci Signora” si avvia alla porta ” ciao Laura pensaci su, ci vedremo domani, se vi interessa fatemi sapere stasera e da domani si inizierà” così dicendo esce.
Elisa sa che la madre di Laura finirà per lasciarsi convincere dalla figlia… sempre che questa preferisca le sue condizioni al collegio, lei spera di sì.
Puntuale la sera arriva la telefonata di Laura “ciao Laura”.
“Elisa … enti… io e mia madre saremmo d’ accordo con la tua… proposta… se vuoi domani possiamo iniziare”.
Un sorriso si dipinge sul volto di Elisa “Le mie condizioni le conosci. Domani mattina a scuola ne parliamo, sia chiaro che non intendo perdere inutilmente il mio tempo quindi adeguati o peggio per te, ciao”.
“ciao” sussurra Laura imbarazzatissima.
La mattina dopo a scuola le due, che sono compagne di banco, non scambiano parola, Laura non osa ed Elisa la lascia cuocere.
Poco prima dell ‘uscita Elisa rompe il silenzio “appena usciamo vai a casa e dopo pranzo studi tutto il primo capitolo di matematica, io arrivo alle 5 e ti interrogo, OK?”
“va bene” sussurra Laura
Elisa è puntuale. Le apre la madre e la fa salire in camera della figlia, entrata avverte nell’ aria un forte odore di acetone, la radio è accesa. Laura seduta alla scrivania si volta per salutare l’ amica.
“bel modo di studiare” la anticipa Elisa “musica e ti sei data lo smalto, spero tu abbia almeno fatto quello che ti ho detto”.
“… lo smalto era rovinato e la radio aiuta a concentrarsi, non ho avuto tempo di studiarlo tutto ma un po’ ho fatto” dice Laura conciliante.
“meglio chiarire subito” la voce di Elisa è secca “tu fai quello che ti dico e stop, se vuoi dico subito a tua madre che abbiamo chiuso”.
“nooooo è sempre arrabbiata di ieri dai che adesso studiamo assieme”.
“adesso facciamo quello che ho detto IO ieri, ti scaldo il sedere e vediamo se impari”.
“… Elisa… Non… puoi…dai…studio” Laura è impaurita
“posso e lo faccio, IN PIEDI ” Laura si alza lentamente” slaccia i pantaloni”
“Elisa ti prego” piagnucola Laura atterrita dalla minaccia “faccio la brava”
“abbassa i pantaloni” dice Elisa sedentosi sul letto “e vieni qua sulle mie ginocchia…da brava”
Laura vorrebbe sprofondare. Lentamente li slaccia e si avvicina all’ amica. Si ferma immobile.
“qui” Elisa batte il palmo sulla sua coscia e fissa Laura che lentamente inizia ad abbassarsi i pantaloni, li cala appena sempre tendoli su con le mani. Impaziente Elisa si batte nuovamente la mano sulla coscia e Laura, rassegnata, si stende sule ginocchia dell’amica. La posizione è buona, Elisa è seduta arretrata e il peso della ragazza grava sopratutto sul letto, la mano si posa sul bel culo esposto lo risale fino al bordo delle mutandine e inizia ad abbassarle, Laura ha un sobbalzo “ferma” le dice Elisa accompagnando le parole con uno sculaccione che fa sobbalzare la natica ancora candida, abbassa le mutandine e inizia a colpire non troppo forte ma con decisione alternandosi fra i due globi di carne fremente.
Laura sussulta dalle labbra le sfugge un “hiiiii hiiii” che non riesce ad arrestare.
Colpi lenti che iniziano ad arrossare la carne “hiiiii” continua la vittima
“sembri una cavalla” la dileggia Elisa “nitrisci pure tanto non la scampi” “hiiii” chaf “hiiiii” chaf
nitriti e sculaccioni si alternano. “tiiiiii preeegooo hiii baaastaaa” singhiozza incapace di esprimersi.
“non parlare nitrisci” la incalza continuando a colpire le chiappe ormai arrossate “hiiiii hiiii” Laura non riesce più a connettere sa di star dando uno spettacolo pietoso ma continua a nitrire come le dice l’amica che interrompe i colpi e poggia il palmo gustandosi il calore della carne martoriata, lascia scivolare un dito fra le cosce socchiuse sfiorando la peluria bionda di
Laura e sente il bagnato della figa “bene” pensa “la cavalla è eccitata”. “non ti vergogni? Ti bagni mentre ti sculaccio”. Laura tace uno sculaccione la fa sobbalzare “ho chiesto se ti vergogni” “siiiii” “si cosa?” e ricomincia a colpire le chiappe arrossate “siiii mi vergogno ti pregoooo baaaasta” supplica Laura. “Ancora un po’ e ho finito” le sussurra Elisa continuando a colpire “tu continua a nitrire” “hiiii hiiiii hiiiii hiiiii” quando vede le chiappe belle rosse Elisa si ferma con la mano sul culo, introduce il medio nel solco fino a sfiorare il buchino, Laura sobbalza e subito le arriva uno sculaccione, di nuovo il dito raggiunge il buchino e questa volta Laura si immobilizza, vorrebbe penetrarlo ma sa che è ancora presto. Scosta la mano.
“alzati” per adesso può bastare. Laura, singhiozzando si china per tirarsi su mutandine e pantaloni calati alle caviglie. “”i pantaloni toglili” le ordina Elisa “e anche le mutandine” magari più tardi hai di nuovo bisogno. Adesso studiamo”. Le due ragazze si siedono alla scrivania e studiano
per due ore, Laura mostra tutta la sua ignoranza interrogata da Elisa. “per adesso basta, è quasi ora di cena. Sarà chiaro anche a te che hai molto da recuperare” dice alzandosi.
Laura annuisce. “un’altra riscaldatina prima di andare ti farà bene” continua sedendosi sul letto e battendo la mano sulla coscia come un invito. Laura rassegnata si riposiziona sulle ginocchia pronta al martirio. “su comincia a nitrire che è la cosa che sai fare meglio” “hiiiii hiiii hiiii”
Fa la cavalla mentre i colpi iniziano a cadere. Non dura molto, le natiche di Laura sono davvero molto rosse ed Elisa vede che non è il caso di inferire. “in piedi” di nuovo Laura si alza. Le pone una mano sulla figa “guarda come sei ridotta, tutta bagnata ” non le risparmia il commento “non pensare neppure di masturbarti quando vado, da ora in poi lo fai solo con il mio permesso. Chiaro?” Laura annuisce e sente arrivare uno schiaffo sulla figa, sussulta. “CHIARO?” “Si Elisa solo quando mi dai il permesso” sussurra. “bene adesso vado, dopo cena ripassa tutto quello che abbiamo studiato oggi per un’ora, dopo puoi rilassarti” così dicendo esce “ci vedremo domani”
La sera a letto Laura vorrebbe accarezzarsi ma non osa, ha imparato a temere Elisa e le sue
punizioni. Si addormenta con la figa calda come il culo che le brucia ancora.
La mattina dopo a scuola Laura manteneva il capo chino lanciando rapide occhiate all’ amica che le sedeva accanto. Da parte sua Elisa sedeva eretta seguendo con interesse la lezione, fino ad allora si erano solo salutate, approfittando di una pausa dell ‘insegnante chiese sottovoce “brucia ancora il culetto?” Laura arrossi “un PO, stanotte ho dovuto dormire sulla pancia ora va meglio” “magari oggi sarà necessario dargli un’ altra scalda tina, arrivo alla solita ora, tu nell ‘attesa studia qualcosa a tua scelta di matematica che ne hai bisogno” “va bene” rispose Laura annuendo “ti aspetto”. Non è una buona mattinata per Laura, alla seconda ora viene interrogata dalla professoressa di italiano e mostra di non essere preparata prendendosi l’ ennesima insufficienza, “sei proprio una somara” non le risparmia Elisa quando torna al banco quasi piangendo “meglio che oggi ti ripassi anche il rinascimento, appena torni a casa poi dici a tua madre di questa interrogazione e aggiungi che per una settimana laverai e asciugherai i piatti giorno e sera per punizione. Chiaro?” “si Elisa” risponde Laura molto depressa. La mattinata trascorre senza altro di rilievo, uscendo Laura si ferma all’ ingresso a parlare con due amiche ma Elisa che la segue interviene subito “a casa che tua madre ti aspetta”, viene guardata stranamente dalle amiche di Laura ma non si sofferma ed esce. Anche Laura pensa bene di andare per non peggiorare la situazione. A casa, mentre mangia con la madre, continua a rimandare ciò che deve dirle e pur sapendo che Elisa non gradirà finisce per salire in camera dicendo solo “vado a studiare”. Anche quel giorno Elisa viene accolta dalla e dopo averla salutate le chiede se Laura le ha raccontato l’ accaduto di quella mattina. “no, cosa è successo?” chiede. “glielo racconta sua figlia dopo, adesso le parlo” e la lascia salendo verso la camera di Laura che trova seduta alla scrivania incapace di alzare lo sguardo. “in piedi” le dice seccamente e quando Laura si è alzata “togli i pantaloni, adesso ti insegno io a fare quello che ti dico” “nooooo ti prego adesso vado a dirglielo” e resta immobile a capo chino. “togli li” ripete, lentamente Laura li toglie e li appoggia su una sedia “anche la camicetta che ti copre il culo” iniziando a piangere Laura sbottona e toglie la camicetta restando con slip e reggiseno “le mutandine” le sfila e Elisa può gustar si la visione delle natiche abbondanti appena arrossate dal giorno precedente, si porta alle sue spalle, le slaccia il reggiseno e glielo sfila, il grosso seno della ragazza adesso è esposto e ne gode la visione per un attimo poi la prende per un braccio e la guida verso il letto, Laura umiliata ci si lascia deporre sopra senza opporre resistenza. “a quattro zampe adesso” Laura esegue, le mette una mano sul capo e lo spinge in basso lasciandola con il grosso culo pienamente esposto “allarga le gambe” goffamente Laura le apre es ponendo così culo e figa, la visione è irresistibile e non può trattenersi dal dare un pizzicotto su una natica grassoccia provocando un urletto della sventurata “iiiiih” “zitta, ti faccio nitrire io dopo” e Insinua una mano fra le cosce fino ad afferrargli la figa “ti sei toccata ieri sera?” chiede senza lasciarle il tempo di pensare “nooo” dice prontamente Laura. ” Adesso controllo” e inizia a carezzare il pelo biondo che la copre poi insinua due dita fra le labbra e la penetra. Laura ha un sobbalzo e prontamente le arriva uno sculaccione seguito da un secondo. “Elisa… ” “cosa c’ è?” “so.sono vergine” cosa di cui Elisa si compiace “tranquilla per adesso non te la rompo, vediamo piuttosto se ieri sera hai fatto la brava” e lascia penetrare ancora un PO le dita “su strusciati e vediamo ” “vediamo cosa?”sussurra Laura “da quanto ti bagni si riesce a capire se sei venuta, vedrai che fra qualche giorno lo capisco al volo, adesso strusciati” incerta Laura inizia a muovere il bacino e Elisa inizia subito a sentire le dita inumidirsi “brava continua” la incoraggia e sente i movimenti farsi più decisi provocando un’ ulteriore eccitazione, le dita adesso sono immerse negli umori “basta adesso altrimenti mi vieni in mano” un attimo di incertezza e Laura si ferma ormai soggiogata. Le dita si ritirano sfiorando il clitoride e provocando un fremito. “vorresti venire?” le sussurra in un orecchio. “siii” le carezza ancora il clitoride che sente gonfio “ogni quanto eri abituata a toccarti” solo un attimo di incertezza da parte di Laura “tutti i giorni” “allora devi avere una gran voglia” e lentamente sfila le dita non senza carezzarla ancora “adesso però dobbiamo parlare del perché non hai raccontato a tua madre di stamani” “mi vergognavo” sussurra Laura “adesso rimediamo” e così dicendo le appoggia una mano sulle natiche “resta ferma o è peggio per te” cosi dicendo inizia a sculacciarla, con calma colpi, non violenti, lenti che non trascurano nessuna parte del culo che inizia subito ad arrossarsi. Laura fa il possibile per restare ferma ma non riesce completamente e i suoi fianchi fremono, vorrebbe tacere e non sentire i gemiti che le escono dalla bocca “iiiihhh iiiiihhh ihhhhh” cosa che Elisa gradisce, senza interrompere la sculacciata le carezza il fianco e le sussurra “ferma fai la brava cavallina” facendosi forza Laura riesce a fermare il suo tremito e viene lodata “brava vedi che riesci su continua a nitrire mentre ti arrosso il culo” “iiiihhh iiiiihhh ihhhhh” e viene premiata da nuove carezze sui fianchi e sulla pancia. Quando ritiene che il culo sia ben scaldato Elisa interrompe la sculacciata continuando a carezzarla fino a quando con una carezza le raggiunge il seno soppesando la tetta, Laura resta immobile. “allora hai capito che ti conviene essere ubbidiente o devo continuare?” “nooo” la implora Laura “no cosa” la incalza carezzandola sulla pancia fino a raggiungerle la fica ” faccio la brava” e, ormai eccitatissima inizia a strusciarsi contro quella mano che però le sfugge e scivola di nuovo su una tetta stringendola come se la mungesse “adesso resta ferma” con la mano raggiunge ancora la figa dell’amica che trova bagnatissima, ne approfitta per lubrificare le dita “allargati le mele” Laura esita e riceve uno sculaccione rassegnata si porta le mani sulle natiche e le apre, il forellino grinzoso è completamente esposto e un dito già inumidito lo raggiunge prontamente carezzandone il contorno prima di iniziare a premere al fremito incontenibile segue uno sculaccione che riesce a fermarlo. Elisa gioisce sentendo il dito penetrare sempre più. “sei vergine anche qui?” chiede “siiii” “sì cosa?” “ho anche il culo vergine” eccitazione e vergogna le tolgono ormai ogni volontà di opporsi e quando sente un secondo dito entrare non fa un fremito, immobile. Le dita iniziano a muoversi avanti e indietro scopandole il culo, il lieve fastidio viene sostituito dal piacere si sentirsi piena. Adesso sono 3 le dita che la stanno allargando mentre la figa gocciola i suoi umori. L’inculata continua qualche minuto sempre lenta e costante portandola al limite dell’orgasmo, le dita sentono le contrazioni della figa, Laura sta per venire. “basta cosi” le dice estraendole “con quello che hai combinato oggi non meriti certo di venire” le accosta le dita alla bocca ” su puliscile, la lingua di Laura inizia a leccarle incerta, le sente premere e non si oppone mentre le scivolano in bocca “succhia che me le hai tutte sporcate” e Laura succhia. Quando vengono estratte rimane immobile sempre con il capo in basso e il culo, bene arrossato, esposto. “su a lavarti che devi parlare con tua madre” le dice con una leggera pacca sul sedere che la fa sussultare, Laura si alza e docilmente si avvia verso il bagno del quale, per fortuna, la camera dispone. Elisa la segue e le sta dietro mentre l’amica si lava la faccia, gli occhi arrossati “devi fare pipi?” le chiede e Laura annuisce. Prendendola per le braccia la guida verso il water facendola sedere. Laura ha un sussulto, il culo arrossato le duole appoggiato cosi, vorrebbe alzarsi ma le braccia di Elisa la tengono ferma seduta con le cosce aperte. “ti dico io quando farla” rincara, Laura annuisce. Lascia passare qualche secondo “adesso” e subito si sente lo scroscio dell’urina che esce, terminata la minzione le prepara il bidè “vieni che ti lavo la passerina” Laura è pronta a ubbidire e si siede tenendo le gambe ben aperte ed emettendo un “iiiiih” per il bruciore che continua a sentire quando appoggia il culo arrossato. La mano di Elisa scende fra le cosce di Laura, carezza il pelo e con le dita le lava dentro e fuori la figa carezzandola e provocando ancora eccitazione. “come va il culetto?” “brucia” la fa alzare e chinare in avanti “adesso te lo rinfresco” con una crema trovata davanti allo specchio si cosparge le mani “su apriti come prima cha te la spalmo” nuovamente Laura si allarga le natiche e le dita iniziano a scorrere nel solco per poi affondare nel forellino che, già violato, si apre agevolmente, al solito piccolo sobbalzo segue rapido uno sculaccione “ferma” e Laura ammansita si ferma. Il fresco della crema allevia
Il dolore ed è grata ad Elisa che le fa scorrere nel culo le dita “sei ancora stretta ma per adesso va bene cosi” la prende per i fianchi e la fa rialzare, Laura rimane in piedi incerta “come si dice?” “grazie Elisa” “rimetti camicetta e pantaloni che dobbiamo scendere da tua madre. Mutandine e reggiseno non importa che tanto dopo devi ritoglierli” appena si è ricomposta un piccolo sculaccione la indirizza verso la porta e, seguita dall’amica, si incammina. Giunte al pianterreno trovano la madre davanti alla tv e Laura fattasi coraggio le confessa l’insufficienza presa quella mattina e, sotto lo sguardo di Elisa, aggiunge a testa china che per punizione avrebbe fatto i piatti per una settimana, cosa mai accaduta prima. Anna è compiaciuta e guardando Elisa le chiede come abbia fatto “non è stato difficile, sua figlia ha solo bisogno di essere guidata, vedrà che anche i risultati scolastici miglioreranno anzi se è d’accordo mi fermo a cena così possiamo studiare un po anche dopo che con questa faccenda non abbiamo ancora fatto niente” Anna è naturalmente d’accordo e, risalendo verso la sua camera Laura capisce che sarà ancora una lunga giornata. FINE