Erano più di venti giorni che non facevamo l’amore.
Non resistevo più.
Prima problemi di salute, poi le sue cose.
La desideravo.
Finalmente, potevamo stare insieme.
Potevo toccare le sue magnifiche tette succhiarli i suoi grossi capezzoli, affondare la mia lingua nella sua figa sempre bagnata e pronta.
Appena è salita nella mia macchina sono rimasto senza parole.
Mini mozzafiato, e camicetta bianca dalla quale si intravedevano le forme del suo magnifico seno.
Siamo andati in luogo appartato e ci siamo iniziati a baciare.
Le ho sbottonato la camicietta ed ho iniziato a toccare le tette.
Le ho alzato la gonna ed ho iniziato ad accarezzarla in mezzo alle gambe.
Era un fuoco.
Con la lingua giocavo con le sue orecchie, e le ho chiesto di spogliarsi.
Togliendo la gonna mi ha mostrato il suo culo fasciato da un ridottisimo perizoma nero.
Lo ho tolto ed ho iniziato ad esploragli la figa grondante di umori con la lingua.
Dopo un po’ aveva gia goduto per la prima volta.
Mi inizio a spogliare.
Mi accarezzava, mi leccava, fino ad arrivare al mio pisello duro da scoppiare.
Dolcemente lo ha preso in bocca ed ha iniziato il suo gioco preferito.
Le ho chiesto di smettere perché volevo farla godere ancora.
Le ho aperto le gambe ed ho iniziato a giocare con il suo grilletto.
Dopo un po’ aveva goduto ancora.
Si e messa alla pecorina ed ha iniziato a leccarmi le palle ed io continuato a sgrillettarla facendola venire ancora.
Poi ho iniziato a giocare con il suo culetto inserendoci prima uno, poi due, poi tre dita, e, facendole andare sotto e sopra, e riuscita a godere ancora supplicandomi di darle il cazzo e la sborra.
Ora era il mio turno.
Con le gambe aperte e la figa vogliosa di cazzo a ho penetrata facendoglielo sentire fino in gola.
La sentivo godere e mi chiedeva a più non posso di riempirla con la mia sborra calda.
Venni con una quantità di sborra mai vista che colava dalla sua figa come fosse un fiume.
Mi diede un bacio e mi prese il cazzo in bocca ripulendolo per benino. FINE