Ad essere invitati a sottoporsi ad analisi sono quelle persone che hanno avuto “rapporti” in ville della zona Appia, Velletri Castelli Romani. Sarebbe sieropositiva una delle persone che “intrattenevano” sessualmente i clienti in cerca di emozioni forti in alcune ville dopo aver organizzato gli incontri attraverso un sito internet. Per questo motivo i Carabinieri del comando provinciale di Roma, «ai fini di tutela della salute pubblica, d’intesa con la Procura della Repubblica», invitano a «sottoporsi ad accertamenti sanitari» le persone che «hanno avuto rapporti in ville nella zona Appia/Castelli Romani – conseguenti a contatti sul sito www.eroticgessica.com con richiamo interno a tali Ivano, Gessica, Luana trans, Lolita e Giorgia».
L’appello: fate il test Hiv. L’appello che i carabinieri del comando provinciale di Roma hanno rivolto a «tutela della salute pubblica», è solo l’ultimo anello di un’indagine che lo scorso anno portò all’arresto di un transessuale e di due agenti della polizia penitenziaria e del loro giro di trans e squillo. Gli accertamenti svolti in seguito hanno permesso ai carabinieri di accertare che tra i frequentatori di una villa luogo di appuntamenti vi era una persona sieropositiva: per il rischio di contagio per l’Hiv, hanno ritenuto utile invitare chiunque abbia avuto rapporti sessuali, specie non protetti, a sottoporsi ad accertamenti medici.
Tre arrestati: un trans e due agenti penitenziari. I tre arrestati, scoprirono i carabinieri della compagnia di Velletri e di Castel Gandolfo, gestivano una casa a luce rosse ed un giro di prostituzione in una villetta dei Castelli Romani. Per loro scattarono le accuse di induzione e sfruttamento della prostituzione. Gli investigatori dell’Arma misero fine a un giro d’affari di migliaia di euro e soprattutto misero fine al via vai di uomini che frequentavano la villetta. Per arrivare a frequentare la villa dei Castelli Romani bastava cliccare sul sito internet «eroticgessica», e si poteva così partecipare agli incontri che avvenivano tra uomini e transessuali o tra uomini e prostitute. I nomi in codice dei due agenti della polizia penitenziaria arrestati erano «Ivano» e «Gessica».
Il blitz. I carabinieri nell’ottobre del 2008 si finsero clienti e presero accordi per partecipare ad una festa con «Luana», il transessuale complice dei due agenti. Quella sera scattò il blitz, il club fu chiuso e i tre finirono in manette.
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