Ero appena rientrato a casa dopo una breve passeggiata in tutta solitudine (mia moglie era partita tre giorni prima per andare a trovare i suoi genitori), quando il trillo del mio cellulare ruppe all’improvviso il silenzio nel garage della mia casa.
Era mio fratello che per motivi di lavoro non era potuto rientrare in città e per cui mi pregava di andare a prendere sua moglie e il bambino che si trovavano a casa dei miei genitori.
– non ti preoccupare ci penso io- gli dissi senza indugiare.
Telefonai a Patrizia (la moglie di mio fratello), e le dissi ti tenersi pronta che in una ventina di minuti sarei andato a prenderli.
Appena salita in macchina notai subito che il bambino non era con lei.
– questa sera tua madre mi tiene il bambino, perché non usciamo a bere qualcosa, è da un sacco di tempo che noi due non parliamo un po’- disse lei.
Accettai l’invito, anche perché l’alternativa sarebbe stata per me un’altra serata da solo davanti alla tv magari a spararmi un gran segone.
Il tempo passò molto velocemente, girammo per diversi locali e in ognuno di essi lasciammo sempre diversi bicchieri vuoti.
I nostri discorsi si fecero sempre più intimi, tant’è vero che ero un po’ imbarazzato da quella situazione.
Il mio cazzo era già da qualche tempo duro come il marmo e avevo una gran paura che Patrizia se ne potesse accorgere.
E poi suvvia era una grandissima figa, ma pur sempre la moglie di mio fratello!!!!
Era una situazione tremendamente eccitante, Patrizia mi raccontava delle sue esperienze sessuali prima di sposarsi con mio fratello, mi dissi di aver avuto varie relazioni tra cui anche quella con una donna.
Mi descriveva come quella ragazza l’aveva sedotta, e quali orgasmi le aveva fatto provare con la sua lingua in mezzo alle gambe, quando all’improvviso successe l’irreparabile.
Patrizia dolcemente mi slacciò i pantaloni, ed estrasse subito il mio cazzo che già umido per la tremenda eccitazione svettava come un bronzo di riace.
Rimasi impietrito, mentre lei mi stava masturbando lentamente, ogni tanto si chinava sulle mie ginocchia e con la sua sapiente lingua mi inumidiva la cappella, per poi continuare con il suo lento su e giù.
Il tutto continuò per circa 20 minuti, era tremendamente brava a non farmi venire,
– adesso caro mio voglio che mi riempi la mia bocca di sborra- esclamò lei e subito si chinò in avanti dapprima baciando la mia cappella, per poi scivolare fino alle mie palle ormai durissime e di lì prese a leccarmi il buco del culo quasi a volermi penetrare con la sua lingua il tutto continuando la sua meravigliosa sega.
ormai non ce la facevo più, sentivo un fiume di sperma che stava salendo velocemente lungo tutta la mia asta.
Lei se ne accorse, mi diede un piccolo morso sulle palle per fermare l’imminente sborrata, e infilandomi due dita nel culo gia bello insalivato accolse tutto il mio membro nella sua cocca vogliosa.
Bastarono poche pompate e urlando frasi oscene le riempii la bocca di sborra.
Sembrava non finire più, patrizia cercò di berne il più possibile, il resto le schizzo in faccia e sui capelli.
Ma la cosa che mi eccitò maggiormente è che strinse il mio cazzo a partire dalle palle per tutta l’asta per raccogliere lo sperma rimasto ancora dentro, se lo mise sulla lingua e con occhi da grandissima troia me lo fece assaporare dandomi un bacio mozzafiato.
– ormai è tardi, la prossima volta tocca a te farmi godere, e se sarai bravo ti permetterò di infilarmelo anche in culo- mi disse lei.
Poi scese dalla macchina e si diresso verso casa sua. FINE
