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Barbara e la sua sottomissione

Questa è una storia che è capitata l’anno scorso nel mese di gennaio.
Io andavo a scuola in un liceo scientifico.
La classe era unita è la nostra compagna Barbara compiva 18 anni e organizzo una festa a casa sua.
Andammo in numerosi; è la classica ragazza timida, che vuol fare la snob, ovviamente vergine, tutta casa e chiesa carina, soprattutto tipo.
Piace a molti della classe ma tutti evitano l’argomento per paura di essere respinti e perché dentro di loro pensano:
“Ma quando me la darà mai questa? “.
La festa iniziò, l’alcool era abbondante, e in meno di un ora eravamo già tutti brilli.
Lei non aveva toccato una goccia, ed era li che rideva con noi.
A un tratto mi venne una voglia di scoparmela incredibile e isolandomi leggermente cercai di convincere alcuni miei amici.
Non ci volle molto e in breve tempo tutti decidemmo di divertirci un po’ con la secchiona vergine: la festeggiata.
Ci fecimo all’improvviso avanti, lei pensò che volevamo scherzare ma in poco tempo incominciò a capire.
In quattro la sedemmo su un tavolo e con alcune corde, casualmente nella stanza la legammo su un tavolone al centro della stanza.
I giochi si fecero più spinti finché Marco incominciò a spogliare.
Lei non voleva assolutamente, era in una posizione oscena ma nell’impossibilità di intervenire.
La spogliarono e lei divenne rossa in viso e incominciò a lacrimare dalla vergogna.
Implorava di andare via, e nel frattempo sudava e si agitava.
Noi li la osservavamo in 10 circa tutti suoi compagni di scuola e osservandola bene le dicevamo frasi erotiche.
Lei impazziva di vergogna e noi godevamo.
Poi divenimmo più aggressivi e incominciammo a dirle ciò che le avremmo fatto dopo poco.
Lei era terrorizzata, e noi prima di incominciare facemmo una partita a carte per farla eccitare e impaurire di più.
Poi incominciammo a inserirle tubi e tubetti nella figa bagnata e vergine, ; lei sospirava, era quasi senza più fiato, le poche parole che riusciva a dire erano implorazioni di smettere ma non continuavamo godendo ancora di più.
Poi ci spogliammo tutti e incominciammo la grande festa.
A turno tutti le sbatterono violentemente il cazzo nella vagina un po’ sanguinante e venimmo tutti dentro di lei.
La figa gocciolava di sborrò e lei stava soffocando.
Fecimo tre giri a testa, lei sembrava sclerata e noi le ridevamo in faccia.
Non contava più gli orgasmi.
In poco tempo arrivarono le 7 del mattino (5 ore di violenza erano volate) e lei era sfinita sul tavolo ancora legata.
Decidemmo d! i andare ma prima di uscire di casa ci venne un’idea sadica (lo riconosco).
Prendemmo i 4 il tavolo e con un po’ di fatica lo portammo fuori. Posizionammo il tavolo al centro della piazza con Barbara legata sopra che ci pregava piangendo e urlando di non farlo.
In breve arrivarono molte persone per godersi lo spettacolo e nonostante lei implorasse tutti di slegarla nessuno si fece avanti per interrompere lo spettacolo.
Erano le 11 e tutto il paese stava osservando la ragazzina casa e chiesa in posizione oscena, aperta a tutti.
Molti la scoparono, altri la fotografarono per ricordo.
E noi sempre li ci godevamo lo spettacolo di Barbara che urlava con la figa aperta, completamente nuda, sfondata e all’aria aperta.
Che goduta…… FINE

About Hard stories

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