Risposi ad un annuncio di una coppia di 35 anni che cercava uno schiavo da mettere al ‘centrò dei loro desideri.
Quando ci incontrammo per la prima volta rimasi esterrefatto per la bellezza di entrambi.
Massimo e Michela (i loro nomi) mi spiegarono che praticavano sadomaso da parecchi anni, sempre tra di loro: questa era la prima volta che aprivano la coppia ad altri; subito si è instaurato un clima di reciproca simpatia ed in un lampo siamo diventati molto intimi.
Ci siamo dunque dati appuntamento a casa loro per la sera seguente.
Quando bussai alla porta mi chiesi cosa sarebbe potuto accadere quella sera.
Venne ad aprire Massimo con indosso solo un costume di pelle nera; mi portò in una stanza dove vidi una serie di vibratori e falli in gomma di misure diverse, catene e pinzette strane.
Michela ci aspettava: era completamente nuda ed indossava una maschera di pelle nera attraverso la quale potevo vedere i suoi magnifici occhi azzurri.
Subito mi fecero spogliare completamente, mi portarono in bagno, mi infilarono sotto la doccia ed entrambi presero a lavarmi con uno strano unguento.
Quando ebbero finito mi misero delle strisce di cuoio nero ai polsi ed alle caviglie e dissero
“da questo momento sei il nostro schiavo; ti faremo cose che non potrai rifiutare; potrai godere solo quando decidiamo noi altrimenti guai”.
Mi riportarono nella stanza di prima e mi bloccarono braccia e gambe legando le strisce di cuoio dei polsi e delle caviglie ad una catena che pendeva dal soffitto e a due ganci sul pavimento: ero così bloccato con le braccia e le gambe allargate.
Finirono la preparazione bendandomi impedendomi così di vedere cosa stava succedendo.
Per qualche minuto ci fu il silenzio assoluto, poi ho cominciato a sentire il ronzio tipico di un vibratore e Michela che lanciava gemiti di piacere,
via via sempre più intensi.
Ero arrabbiato di non poter vedere niente: immaginavo Michela che distesa per terra si faceva infilare un vibratore nella sua splendida figa, cominciai a sentire un forte profumo di umori vaginali mentre Michela godeva come una matta e cominciavano i suoi primi orgasmi; contai almeno quattro orgasmi di Michela prima che Massimo venisse a togliermi la benda: potei finalmente vedere lei distesa, a gambe aperte, davanti a me che si stava rilassando massaggiandosi la figa e le tette che avevano due capezzoli talmente ingrossati da non sembrare veri.
Massimo disse
“non ti preoccupare che adesso pensiamo anche a te”; prese da un angolo buio due pinzette di metallo con attaccato due grosse biglie di ferro: mi appese il tutto pinzandomi alla pelle dei coglioni; provai un dolore atroce !!!
Prese quindi uno strano vibratore in metallo con una cordicella ed un anello attaccati; passò il vibratore nella figa di Michela per bagnarlo con i suoi umori vaginali quindi passò alle mie spalle e me lo ficcò tutto in culo con un colpo secco; mi fece passare la cordicella fra le gambe e mi fissò l’anello sulla cappella.
Michela, che nel frattempo si stava masturbando con un grosso cazzo di gomma nera, mi disse
“adesso stai attento perché ogni volta che ti viene duro e fai tirare la cordicella avrai una sorpresina”: io non riuscivo a capire cosa intendesse…
Massimo e Michela cominciarono a quel punto un 69: si leccavano e si succhiavano a pochi centimetri da me: vedevo i loro sessi luccicare di saliva e di umori, sentivo i loro respiri sempre più affannosi; vedevo il cazzo di Michele scivolare completamente (e non era nemmeno tanto piccolo) nella bocca di Michela; vedevo la figa di Michela che si faceva riempire dalla lingua di Massimo; vedevo e … il cazzo cominciò a venirmi duro; più cresceva e più si tirava la cordicella; cominciai a sentire che la cordicella stava tirando anche il vibratore che avevo nel culo; ad un certo punto per poco non svenni; tirando la cordicella, a causa della erezione, è scattato un qualche meccanismo nel vibratore che causò una scossa elettrica che mi arrivò fino al cervello grazie al vibratore di metallo: in un attimo il cazzo mi tornò moscio, persi completamente la forze nelle gambe e rimasi appeso, grazie alle catene, come un salame: ecco la sorpresa cui si riferiva Michela.
Mi lasciarono in quelle condizioni finché non goderono entrambi; riuscivo a vedere Michela che cercava di bere tutta la sborra che Massimo gli aveva scaricato in bocca ed al tempo stesso gli stava leccando il cazzo per non perdere nemmeno una goccia del suo seme.
Massimo gli ordinò
“non berla tutta, voglio che tu sia gentile con il nostro ospite, dagliene da bere un po’”.
Detto fatto Michela mi prese la testa e costringendomi ad un bacio mi riversò in bocca parte della goduta di Massimo.
Era la prima volta che bevevo del seme maschile.
Massimo e Michela mi guardarono entrambi soddisfatti.
Michela a quel punto cominciò nuovamente a succhiare il cazzo a Massimo e intanto con una mano mi fece tornare il cazzo duro e quindi nuova scossa: questa volta però ero preparato e riuscii a sfruttare la situazione: mi rimase il cazzo duro e riuscii a spingere fuori il vibratore.
Quando Massimo si rese conto di ciò che avevo fatto si arrabbiò moltissimo: smise di farsi succhiare il cazzo e si avvicinò alle mie spalle dicendo
“se ti dà fastidio avere in culo il vibratore, allora proviamo con un cazzo di carne! ” e così dicendo mi puntò al buco del culo; devo chiarire che in vita mia, dalle donne ho preso in culo di tutto (vibratori, clisteri, 4-5 dita, una bottiglia, … ), ma mai un cazzo da un uomo e questo mi portava a stringere un po’ il culo: Massimo si accorse della mia resistenza e con decisione mi riempì il culo con il suo cazzone cominciando subito una veloce inculata; ad ogni affondo sentivo la sua cappella sbattere dentro la mia pancia, avevo il culo che mi bruciava ma al tempo stesso la situazione mi piaceva molto.
Michela accortasi della mia eccitazione mi prese in bocca il cazzo e cominciò a farmi un pompino da favola: mi sono trovato in una situazione nuova per me; mentre mi stavano (letteralmente) ‘facendo il culò una splendida femmina mi succhiava il cazzo in modo magistrale.
Così legato, dalle catene e dai loro corpi, non sapevo più resistere e li pregai di poter godere; Massimo mi rispose che prima doveva godere lui.
Dovetti aspettare ancora mentre continuava l’inculata da parte di Massimo ed il pompino da parte di Michela.
Ero oramai stremato per lo sforzo di non godere, era la situazione più eccitante della mia vita, sentivo che le mie palle sarebbero scoppiate di li a poco, quando sentii Massimo che finalmente si scaricava nella mia pancia riempiendomi le viscere di bollente sperma; pensavo che a quel punto si sarebbe tolto dal mio culo invece disse a Michela che voleva farmi un bel clistere di urina; io li implorai di poter godere e finalmente mi dissero di si.
Mentre io godevo scaricando un fiume di sborra in bocca e sulla faccia di Michela, sentivo Massimo che con il cazzo ancora duro e ben piantato nel mio culo stava pisciandomi in pancia.
Quando ebbe finito finalmente si levò, ma troppo velocemente, infatti il mio povero buco non si era ancora chiuso lasciando uscire un misto di sborra e urina che mi colò giù per le gambe.
Come premio per la mia obbedienza fui slegato dalle catene: caddi a terra per lo sfinimento e finii con la faccia proprio sulla figa di Michela che tenendomi la testa con le mani mi obbligò (ma lo feci più che volentieri) a leccargliela: venne a raffica, godeva come una coniglietta ed i suoi umori avevano un sapore buonissimo; avrei continuato per delle ore se Massimo non mi avesse fermato per mettersi a scopare la sua bellissima moglie. Rimasi un po’ deluso e rimasi a guardare per qualche minuto.
Quando Massimo vide tornarmi duro il cazzo disse che se volevo potevo scoparmi Michela a patto di tornare a farmi inculare nuovamente da lui; senza pensarci risposi subito di si e cominciò così un fantastico trio; eravamo tutti talmente eccitati che dopo poco godemmo insieme: io riempii la figa a Michela (che comunque era già piena di suo) e Massimo tornò a riempirmi la pancia con la sua calda sborra.
Ci sdraiammo tutti e tre e ci riposammo per qualche minuto, o meglio cercammo di riposarci perché Michela, seduta in mezzo, prese a menarci i cazzi con talmente tanta maestria che ci fece godere quasi subito .
Fù la mia avventura sessuale più eccitante; nei giorni seguenti spesi un capitale in inserzioni dove mi mettevo alla ricerca di nuove coppie padrone … FINE
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