Passeggio tra le stelle scampagnata pasquale con le dita sul mio corpo inutile ripercorro sentieri franati di memorie e sensazioni cerco ricordi e lacerti ma basta un fiore sulla proda un raggio più d’altri luminoso ed è un fremito, come la brezza scuote le fronde il mio creapopoli si risveglia e poi cade nel suo sonno ferito ammalato inutilmente convalescente.
A quarantatreanni non scopo più da un pezzo e non m’illudo che questa rete possa dar sollievo e farmi trovare chi non c’è Sono un reduce che riporta i sogni avuti durante la guerra (ma nello zaino s’è frantumata ogni speranza forse quando ripetutamente caddi e solo schegge mi rimangono tra le mani sanguinanti di desideri, speranze, illusioni) senza sapere che la vera battaglia inizia adesso.
Canto nel silenzio nel vuoto del cielo stellato con code di automobili ai caselli della speranza s’affollano inserzioni su inserzioni (ma alla fine qualcuno scopa veramente?).
Rammento guardando Venere la luminosa quando avrei voluto far l’amore con due donne oppure mi lascio andare unendo con spirali voluttuose l’Orsa maggiore alla Stella Polare:
Scoprire una donna che al supermercato ruba e ricattarla minacciando la denuncia umiliandola: non ne sarei alla fine capace ma i reduci s’aggrappano
a deliri di onnipotenza come l’ammalato stringe i lembi del lenzuolo per sognare d’essere ancora vivi e allora delirio di rapporti orali sodomia, fanciulle rigorosamente maggiorenni però, disponibili anche con un vecchietto che tanto vecchio poi non è.
Nel mio zaino cerco un panino o un croccante per procedere nel mio viaggio stellato ma solo briciole mi capitano in mano Il mio creapopoli s’è addormento abbandonandomi a fumare un’altra sigaretta.
Mi conosce fin troppo bene: è come Sancho che nonostante tutto ama la follia di don Chisciotte.
Il mio mulino a vento son tutte le donne ma solo cenere e volute di fumo mi restano sul terrazzo di questo ospedale.
Non chiedo pietà. Guardo le stelle.
I reduci sono avvezzi a mille espedienti chissà perché vogliono sopravvivere a sé stessi,
E tra le stelle ti sogno, ti cerco, ti inseguo e da te mi lascio violentare.
FINE