Il Libro (Bondage)

Cap. 1

Francesca entra nel piccolo viale sterrato della villa. Anche se una sola volta avesse voluto, non sarebbe mai riuscita ad arrivare in ritardo ad un appuntamento. Mai una volta. Aveva detto a Laura che sarebbe arrivata verso le due del pomeriggio ed ecco che alle quattordici spaccate di quell’assolato pomeriggio di Luglio era li.

-Ciao ! – Salutò Laura dal terrazzo. – Un attimo e scendo ad aprirti ! –

Laura è minuta, capelli neri ed occhi verdi incorniciano un viso dai lineamenti perfettamente armoniosi in sintonia col resto del corpo snello ma dalle curve abbondanti.

Francesca guarda l’amica avvicinarsi al grosso cancello di ferro per aprirlo; è molto bella, lo è sempre stata.

– Finalmente, mi stavo sciogliendo. Oggi fa un caldo.. e qui al sole poi ! –
Disse Francesca.
– Ci credo, guarda come sei vestita ! – Scherzò Laura aprendo il cancello
– Pantaloni lunghi, maglietta mimetica, scarpe da tennis e scommetto che hai anche il reggiseno sotto con gli slip di lana – Rise Laura mentre chiudeva il cancello alle spalle di Francesca.

Le due amiche, tenendosi per mano, attraversano il giardino della villa .
Laura è scalza ed indossa un costume da bagno intero di quelli moderni, molto sgambati, fatti per essere arrotolati in vita e prendere il sole in topless.

– Sola ? – Chiese in Francesca una volta salite in casa .
– Si ! Se Dio vuole per tre giorni niente genitori. Partiti per la montagna! –
– E ti hanno lasciata sola in casa con Marco nei dintorni ? – Francesca era
stupita.
– Senti ho 19 anni ? Si. Sono maggiorenne ? Si. Sono vergine ? No. è allora
cosa avevano poi da temere ? –
– E Marco ? –
– è a Milano, in libreria credo. Doveva acquistare un volumone di filosofia. Ci raggiungerà stasera. –

Laura fa strada verso il terrazzo della villa.

– Ti và di prendere il sole ? Sei bianca come al solito ! – chiese Laura.
– Nulla in contrario ma non ho il costume. –
– Non ce n’è bisogno. Qui nessuno ci vede. Tranquilla –

Laura guarda Francesca e sempre fissandola negli occhi si sfila lentamente il costume nero rimanendo completamente nuda di fronte a lei. è molto bella. Lo è sempre stata.
Il suo corpo è perfetto; i suoi seni , il suo culo, il suo sesso … tutto in lei è armonioso.

Laura prende le mani di Francesca tra le sue . Le due amiche si guardano.
Francesca si spoglia con dolcezza. Prima la maglietta mimetica poi i pantaloni di tela; ora è in reggiseno e slip di fronte all’amica che non distoglie lo sguardo da lei.

Francesca è bionda e con la carnagione chiara che contrasta con gli occhi scurissimi.

Vorrebbe continuare con naturalezza ma non ce la fa. Sente che ogni sua mossa è carica di una eccitante sensualità . Sente che il suo sesso è umido. I capezzoli turgidi. Si slaccia il reggiseno e libera le sue abbondanti tette nell’aria. Poi muovendosi con grazia si sfila gli slip mostrando la vagina completamente depilata. Ora le due amiche sono entrambe nude . Una di fronte all’altra.

Cap. 2

Annoiato ed accaldato nonostante l’aria condizionata al massimo, il commesso dell’elegante libreria in centro a Milano osservava quell’unico potenziale cliente che ormai da più di un ora sfogliava testi di filosofia, solo nell’ampio salone interrato.

– Al piano superiore, almeno, avrei guardato fuori dalle vetrine – pensava il commesso – Ma qui neanche questo.. solo con quell’idiota che invece di godersi la vita passa le ore in questo scantinato a leggere filosofia ! –

Marco non badava al commesso, non esisteva proprio. Dopo aver sfogliato la maggior parte dei testi sugli scaffali senza trovare ciò che stava cercando si stava rassegnando ad acquistare un piccolo trattato sull’idea del bello di Platone, ma , senza convinzione; tanto che appoggiò il volume in modo che sporgesse dallo scaffale per riconoscerlo velocemente in seguito se proprio non fosse riuscito a trovare nulla di meglio.

Ormai aveva guardato dappertutto tranne che su quel piccolo scaffale a ridosso della ampia scala che conduceva al piano superiore. Adagiati alla meglio erano esposti dei volumi di fumetti; non erano proprio libri ma piuttosto dei grossi quaderni rilegati in bressura e le immagini non raffiguravano i classici di Walt Disney ma figure umane disegnate.

– Chi mai potrà comprare un libro di fumetti – pensò Marco – Vai in edicola e te li tirano dietro a pacchi –

Deluso si stava voltando quando l’ immagine rimasta impigliata nella retina lo fece fermare di scatto.
Il libro era titolato in lingua Inglese e raffigurava il disegno di una donna completamente nuda legata al letto nell’atto di tentare di liberarsi.
Il tratto dell’autore era riuscito con poche linee a trasferire a chi guardava il disegno l’energia vitale di quella donna che nuda, legata al letto ed alla mercè di chiunque, tentava di liberare polsi e caviglie dalla morsa delle corde, inarcando la schiena e sollevando il busto dal materasso, esponendo così il suo sesso nudo ed indifeso.

Marco si trovò il libro in mano senza quasi accorgersene. Al suo interno la scena in copertina era ripresa non più in disegno, ma da fotografie in bianco e nero . La modella era una donna minuta ma armoniosamente proporzionata, legata per i polsi e le caviglie alla spalliera ed alle gambe del letto su cui era distesa supina. Completamente nuda .

Marco ebbe una erezione prepotente; senti l’uccello spingere e premere sempre di più contro la stoffa dei pantaloncini estivi che indossava senza slip sotto. Tale era stata l’ondata di eccitazione che dovette chiudere il libro di colpo, con un rumore sordo, per paura di venire lì sul momento.

La sagoma del grosso uccello in erezione era evidentissima sotto la stoffa di tela dei pantaloncini che, per di più, recava evidente anche un alone scuro dovuto alla fuoriscita di una piccola, ma intrattenuta, quantità di liquido seminale.

Marco era confuso, – Andiamo.. – pensò – A 20 anni quasi vengo senza toccarmi solo per aver visto delle foto pornografiche ! Manco avessi ancora 14 anni ! –

Ma le riflessioni non servono. Che una eccitazione così prepotente si fosse impadronita di lui era evidente a chiunque lo avesse guardato in quel momento, con quell’uccello così ben delineato nel basso ventre.

– Be, se sadico sono, è il momento di scoprirlo ! – Penso Marco mentre si recava alla cassa con il libro in mano.

Cap. 3

Francesca sa di essere bella e di avere un corpo sensuale, sensualità che lei stessa percepisce quando si spoglia e si vede nuda, si sente nuda , si immagina che altri la osservano mentre è nuda.
Questa è la ragione per la quale si sente quasi morbosamente attratta dalle spiagge naturiste che frequenta ogni estate all’insaputa dei genitori. Non sente imbarazzo ma, al contrario, percepisce una totale ancestrale sintonia con l’universo intero.

– Francesca, vieni ! Ti ho preparato il lettino , se vuoi la crema solare è li –
– Hai detto che stasera ci raggiunge Marco o sbaglio ? – chiese Francesca sedendosi sul lettino.
– Si.. nel pomeriggio.. stasera.. insomma quando torna da Milano –
– Da quanto siete insieme ? –
– Una settimana oggi – Laura è supina con gli occhi chiusi sotto il sole accecante – Ti racconto; ieri sera stavamo passeggiando qui sotto nel giardino quando abbiamo incominciato a baciarci. Prima da innamorati, poco dopo lui ha incomiciato a toccarmi le tette ma così delicatamente che all’inizio quasi non me ne ero accorta. Poi , dopo avermi fatta sedere sulle sue ginocchia, si è insinuato su per le mie coscie e, sempre con delicatezza, mi ha scostato il bordo degli slip ed ha incominciato a giocherellare con il mio pelo… –

– E tu ti sei arrabbiata – Francesca , con un filo di voce.

– Morivo dalla voglia che lui entrasse invece di stare li sulla soglia del mio piacere; ero talmente bagnata che ne avevo quasi vergogna. Sotto di me sentivo che le dimensioni del suo uccello erano al meno decuplicate. Alla fine le sue dite hanno trovato il mio clitoride ed a quel punto non ce l’ho più fatta e sono venuta. E lui continuava a massaggiarmi proprio li senza smettere un attimo. Ed io vengo per la seconda volta ed a stento riesco a trattenermi da urlare .
– Due volte ? Di seguito e seduta sulle sue ginocchia ? –
– Si, ti giuro. Riprendo le forze e scendo dalle sue gambe. Lui è seduto di fronte a me . Ora voglio essere io a fare qualcosa per lui. Quasi non riesco a slacciargli la cerniera dei pantaloni tanto l’uccello gli si è ingrossato. Appena fuori tutto incomincio a leccare la cappella mentre con una mano gli massaggio le palle. Francesca ti assicuro, non immaginavo che un solo uomo potesse produrre tanto sperma in una sola eiaculazione ! –

Ma Francesca non riesce quasi più a sentire. è seduta in posizione di loto sul lettino prendisole ed il suo ventre si muove eccitato ritmicamente avanti ed indietro , avanti ed indietro, mentre il suo sesso struscia sull’asciugamano sottostante trasportandola in un solitario e profondo orgasmo.

Cap. 4

Sullo sgangherato tram della linea 19 due signore di mezza età guardano quel bel ragazzone alto e sportivo in piedi sul fondo della vettura con in mano un libro dalla strana copertina.

Marco pensa alla sua ragazza. La immagina nuda legata ad un letto mentre lui la possiede con frenesia. In quel momento è in suo totale possesso, anche volendo non potrebbe liberarsi. Può solo godere ed è questo che dovrà fare fino alla fine del gioco. Si perchè di gioco si tratta; lui non è di certo un violento e potrebbe legarla solo con il suo consenso.

– Ma piantala ! – Si dice – Siete insieme da una settimana, non la hai ancora vista nuda una volta e pensi di poterle dire : amore spogliati che adesso ti lego e ti scopo, sempre che non ti dispiaccia naturalmente ! ”

-Eppure ieri, senza neanche insistere troppo, me lo ha preso in bocca senza tanti complimenti – Marco riflette e le sole immagini evocate della sera prima gli fanno ripartire a razzo lo stanuffo che ha in mezzo alle gambe che, poco ci manca, gli sta per sporgere dall’elastico della cintura dei pantaloncini di tela.

Le due signore a malincuore scendono dalla vettura con lo sguardo ancora fisso verso quel bel ragazzone sportivo che continua la corsa verso la ragazza che godrà di quella splendida erezione.

Cap. 5

Il Sig. Marelli scende per la ampia scala che conduce al piano inferiore della sua libreria. è un uomo stupendo e stupendamente porta i suoi 50 anni. Il suo incedere, i suoi modi, tutto di lui affascina e, nello stesso tempo incute rispetto.

– Sig. Marelli buon pomeriggio ! – Il commesso si era risvegliato di colpo dal torpore postprandiale.

Il commesso sapeva che quella era l’ora del giro di ispezione. Ogni giorno, tutti i giorni. Non capiva però che cosa lo portasse ad ispezionare solo il piano inferiore; dopo aver guardato qua e la, camminato per tutto il perimetro della sala, salutava con un cenno della mano, saliva al primo piano ed usciva dalla libreria. All’inizio il commesso pensava che fosse per controllare il suo operato ma poi si rese conto che a lui, al Sig. Marelli, del povero commesso non importava nulla.

Ma il sig. Marelli sapeva bene cosa stava aspettando, e quel giorno era finalmente arrivato. Dopo due anni esatti dall’ultima volta era successo di nuovo. Il posto vuoto sullo scaffale a ridosso della ampia scala lo dimostrava.

Il Libro. Il Libro non era stato comprato perchè nessuno lo poteva possedere. Era lui, il Libro, che sceglieva. Aspettava ore, giorni, anni perchè per lui, il Libro, il tempo non esisteva. Il Libro era li quando il Sig. Marelli aveva rilevato la libreria nel 1965 e li sarebbe ritornato e lui sarebbe stato ad attenderlo.

Il Libro non sbagliava. Come la calamita non confonde l’alluminio con il ferro e si fa attrarre solo da quest’ultimo, il Libro sapeva chi possedere e perchè.

Il Sig. Marelli ha il volto raggiante. Ora deve solo attendere, e l’attesa sarà bellissima, piena di aspettative. Si volta, saluta il commesso, sale l’ampia scala ed lascia la libreria . Ora dovrà solo attendere.

Cap. 6

– Cos’e stato ? Hai sentito anche tu ? – Francesca alza di colpo la testa dal lettino.
– è il cancello giu in cortile. Deve essere entrato Marco, ieri gli ho dato le chiavi . –

Laura si alza e raggiunge il muretto del terrazzo da dove si sporge per vedere meglio il vialetto sottostante e nel farlo si piega, appoggia il seno sul davanzale in muratura e divarica le gambe mostrando a Francesca, ancora sdraiata, il suo sesso divaricato anch’esso ed il suo buchetto in mezzo al suo meraviglioso culo.

– Si è lui , vado ad accoglierlo – Disse Laura attraversando il terrazzo in direzione della porta a vetri.

Marco percorre tutto il vialottolo del giardino, apre la porta principale dell’abitazione con le chiavi che Laura gli ha dato e sale le scale interne della villa. Il caldo torrido non è riuscito a penetrare gli spessi muri di pietra dell’antica costruzione e lo sbalzo di temperatura tra dentro e fuori per Marco è un sollievo. Anche gli occhi si devono abituare alla penombra.
Su, in cima alla scala scorge la figura minuta della sua ragazza.
Completamente nuda .

– Ciao Amore ! Vieni, entra ! – Laura gli butta le braccia al collo e si solleva sulla punta dei piedi nudi per baciarlo sulla bocca. I suoi seni ed il suo sesso si appoggiano al corpo di Marco che non si aspettava di certo una simile accoglienza.

– Però ! Questo si chiama eliminare i preamboli ! – Le sorride Marco baciandola.
– Ma no, che hai capito ? Io e Francesca stiamo prendendo il sole in terrazzo, vieni che ti presento ! –

Marco segue il suo amore per i corridoi della casa fino alla porta a vetri.
Non aveva mai visto Laura completamente nuda e di certo non si aspettava una simile spontaneità nel proporsi ‘ naturè da parte sua. Il sole è accecante per chi proviene dalla penombra della casa. Laura, mano nella mano, gli fa strada sul terrazzo.

– Aspetta un attimo, ti conviene spogliarti qui e lasciare i tuoi vestiti su quella panca, più avanti abbiamo bagnato tutto con la canna dell’acqua –
Disse Laura con un sorriso.

– Spogliarmi ? – Marco è compiaciuto – Cioè sono invitato anch’io al bagno di sole integrale ? –
– Be .. Si. se non ti dispiace. Poi con questo caldo che altro vuoi fare ? –
– Mah, io un idea l’avrei .. ! –
– Chissa… adesso fa troppo caldo, però più tardi. Vedremo –

Marco non si fa pregare e, mentre Laura raggiunge l’amica più in la sul terrazzo , si sfila la T shirt ed i pantoloncini di tela estivi . è eccitato dalla vista della sua ragazza nuda, dalle immagini del Libro che ha acquistato e che ora depone insieme ad i suoi abiti sulla panca, dal fatto puro e semplice di essere tutto nudo , dall’atmosfera che lo circonda.
Guarda il suo membro eretto da far paura, la cappella tesa a pelle di tamburo, i suoi testicoli pronti a produrre liquido seminale in quantità taurina e prova un senso si di imbarazzo, ma anche di orgoglio di un maschio che è pronto a mostrare i suoi attributi senza vergogna . Lentamente si incammina scalzo verso i lettini prendisole.

– Cazzo ! – Esclama Francesca trovandosi Marco davanti con quel suo arnese meraviglioso.
– Appunto ! Piacere, Marco –
– Scusa.. non volevo essere.. beh piacere Francesca ! –

I tre scoppiano a ridere. Sono tre bellissimi giovani, completamente nudi.
Marco prende posto sul lettino. Francesca gli è di fronte a gambe aperte, senza vergogna, con il sesso completamente depilato che di attimo in attimo diventa più umido fino a bagnarsi in maniera evidente. Quella vista non da riposo all’uccello di Marco che vorrebbe allungarsi di più ed ancora di più , uscire dalla carne ed espandersi ancora di più. Fino alla soglia del dolore.

Cap. 7

Il Libro, entrato nella villa per mano di Marco, giace sulla panca in terrazzo coperto da alcuni vestiti. Li si è fatto appoggiare prima, e da li saprà farsi notare più tardi. Al giusto momento.

Lui, il Libro, sa che tutto avrà un inizio, un seguito ma non una fine. Sa che Lui è l’artefice dell’inizio e testimone della continuità che, nel tempo non avrà fine.

Cap. 8

– Hei una goccia ! – Laura si alza di scatto e guarda il cielo.
– Accidenti, svegliatevi, sta per arrivare un temporale o anche peggio ! –

Francesca e Marco aprono gli occhi ed incominciano a sentire sulla pelle dei
loro corpi le piccole gocce fredde di acqua piovana.

-Le brandine sono di plastica e non importa, ma portiamo dentro gli asciugamani ed i vestiti . – Laura, avvolgendosi l’asciugamano in vita raccoglie da terra quanto è rimasto vicino al suo lettino. Gli altri due ragazzi la imitano e, vestiti dei soli teli da spiaggia, raccolgono tutto ciò che deve essere riparato dall’acqua.

Francesca si affretta alla panca dove sono riposti i vestiti , prende in fretta il bolo degli indumenti senza fare tanta attenzione a non piegarli e scorge un libro sotto quelli di Marco che si sta rapidamente bagnando di pioggia. Svelta prende il volume, i vestiti e raggiunge i due amici in casa che richiudono subito la porta a vetri alle sue spalle.

I vestiti di Marco e Francesca sono fradici ed i due ragazzi decidono di rimanere così vestiti solo dell’asciugamano. Laura non vuole essere l’unica vestita del gruppo e sceglie di rimanere con lo stesso unico indumento dei suoi amici.

Fuori, sul terrazzo, impazza un forte temporale. L’acqua scroscia rumorosamente quasi a coprire il frastuono dei tuoni. I tre ragazzi si sentono più uniti che mai, più vicini che mai, protetti dai muri della villa che li accoglie dentro di se, al riparo dalle intemperie.

– Bene, vi vado a preparare qualcosa da mangiare ok ? Dieci minuti e sono qua – Laura si dirige verso la cucina con movimenti felini. I suoi bei seni ancora bagnati ondeggiano al suo passare.

Marco e Francesca rimangono soli nella stanza. Anche Francesca ha un bel paio di tette. Belle sode, più grandi di quelle di Laura con i capezzoli sporgenti che invitano ad essere toccati.

Francesca si siede sul divano in posizione di loto. Sotto l’asciugamano Marco intravede il di lei sesso, implume come quello di una bambina, le grandi labbra, quelle piccole ed il clitoride si vedono molto bene e Marco sente l’erezione imminente.

– Marco è tuo questo ? – Francesca ha in mano il Libro che prima aveva appoggiato sul divano.
– Si, comprato oggi. cercavo altro ma non ho saputo resistere –
– Mio Dio, ma come può una donna accettare … –

Ma ormai è troppo tardi. Il Libro ha saputo scegliere a quale pagina farsi aprire e quale immagine mostrare e non ha sbagliato.

Francesca non può staccare più gli occhi dalle pagine che ritraggono ragazze legate ed imbavagliate, costrette in posizioni impossibili a consumare rapporti completi con uomini che, nel mentre, le fustigano con cinghie di cuoio nero. Passa i polpastrelli sulla immagine di una donna denudata ed incatenata ad una gabbia di ferro, braccia e gambe divaricate, non può difendersi dall’uomo che, da dietro, la possiede.

Marco è ormai attaccato a Francesca, i due corpi si toccano, gli occhi di entrambi guardano la stessa immagine. I capezzoli di lei sono duri come due punte di diamante ed il membro di lui non è da meno.

Marco strappa l’asciugamano dalla vita di Francesca , lo attorciglia e lega con esso le mani di Francesca in alto sopra la testa. La ragazza è nuda, immobilizzata, ma non fiata, non urla, anzi, divarica le gambe a Marco che adesso le vede il sesso implume grondante di umore cristallino.

Marco si toglie l’asciugamano e la penetra di colpo. Mentre è dentro di lei le afferra le mani legate e le torce i polsi con forza, per farle male, per vederla soffrire. Francesca ansima spasmodicamente, sente un dolore che non è dolore ma piacere all’ennesima potenza. Marco la rivolta bruscamente sulla pancia, cerca con le dite il suo ano e lo penetra con violenza. Lei vibra sotto i colpi che le stanno squartando l’anima ed arriva alle soglie dell’orgasmo a folle velocità tanto che non riesce più a fermarsi e ne prova uno, due, tre di fila. Marco la rivolta ancora, e tenendo ferme le sue mani legate infila il suo uccello in bocca a Francesca. A lei manca il respiro, e troppo grosso ma non si può ribellare , è privata della possibilità di poter reagire e non ha altra via di uscita che svuotarlo quel grosso membro, ed allora succhia, lecca, succhia ed infine ingoia una quantità impressionante di liquido caldo.

Cap. 9

I due ragazzi non si debbono ne scuse ne spiegazioni, ora sanno chi sono e cosa vogliono.
Marco reindossa l’asciugamano in vita e si siede sul divano. Francesca si sfila il suo braccialetto di cuoio intrecciato e disfa la trama ricavandone una striscia di pelle molto lunga che nasconde tra i cuscini del divano su cui si siede nuda, senza copririsi più il corpo con nulla .

– Eccomi qua, poche cose ma buone – Laura entra nella stanza con in mano un vassoio carico di ogni diavoleria alimentare ma… ma percepisce qualcosa di strano.

– Che è successo qualcosa ? Si ci ho messo un po’ ma.. –

Marco le è alle spalle, afferra il vassoio e lo getta per terra noncurante.
Le prende entrambe le mani e brutalmente le torce dietro la schiena.

– Marco! Ma sei impazzito? Lasciami, mi fai male ! Francesca aiuto ! –

Francesca si alza dal divano , recupera la lunga striscia di cuoio da sotto il cuscino e con calma lega le mani dell’amica tenute ferme da Marco. Pochi giri di cuoio ed i polsi sono immobilizzati.

– Giu, a carponi ! – Impone Marco

Laura, le mani dietro la schiena saldamente legate, si inginocchia mentre Francesca le strappa l’asciugamano dalla vita. Ora è nuda, in ginocchio seduta sulle sue gambe. Francesca va alle sue spalle e, con il restante nastro di pelle che pende dal nodo ad i polsi, le serra le caviglie con movimenti precisi. Laura cerca di divincolarsi ma ad ogni strattone che dà alle gambe il laccio si tende procurandole dolorose fitte ad i polsi.
Vorrebbe urlare ma Marco la sta imbavagliando con un tovagliolo trovato sul vassoio.

Laura e supina, le mani legate dietro la schiena , le gambe legate che però riesce ancora a tenere chiuse; ma non per molto. Marco solleva la sua ragazza e la depone sull’ampio divano.

Francesca insinua la bocca tra le cosce dell’amica e inizia a leccarle tutta la vagina prima, arrivando poi a giocare con la punta della sua lingua con il clitoride di lei. Laura geme, pian piano sembra che il dolore ad i polsi ed alle caviglie scompaia.

Marco le toglie il bavaglio e le pone sulle labbra la sua cappella che lei incomincia a leccare.

Laura, pur non capendo perchè, si sta eccitando. La lingua di Francesca la sta penetrando dolcemente da alcuni minuti dentro e fuori, dentro e fuori, mentre lei sta leccando con ritmo uguale l’uccello di Marco.

Laura sta per raggiungere un orgasmo che soli pochi minuti fa le pareva impossibile ma, ad un tratto, Marco e Francesca si allontanano da lei che non si può muovere.

I due ragazzi sono a pochi metri da Laura che li vede toccarsi nel reciproco sesso, baciarsi con passione, leccarsi nella parti più intime.

– No, non potete lasciarmi qui così, adesso ! – Laura è sulla soglia dell’orgasmo che però da sola senza toccarsi non riesce a raggiungere. Apre
e chiude le gambe e gode del contatto del proprio clitoride con la sua stessa carne ma, non è ancora abbastanza. Si spinge con fatica verso i braccioli del divano e divaricando le gambe cerca di strusciare il suo sesso bagnato sui cuscini di ruvida stoffa.

Gli sforzi che è costretta a fare, i legaggi che si tendono, il dolore ad i polsi ed alle caviglie, tutto sembra trasformarsi per Laura in ansia di raggiungere l’orgasmo che non può raggiungere da sola.
Vorrebbe almeno slegarsi una mano per masturbarsi ma non riesce.

Marco entra in Francesca che questa volta urla il suo piacere in faccia a Laura. La possiede con maschile brutalità, contro il muro della stanza , sollevandola da terra, con le gambe di lei che gli cingono la vita.

Laura non può e non vuole più resistere. Chiama i suoi due amici, li prega, li minaccia, urla, ma nulla, per Marco e Francesca lei non esiste.

Cap. 10

Il Libro assorbe l’energia che emanano i tre ragazzi. Assorbe l’energia di Marco, quella di Francesca e soprattutto quella di Laura . Marco e Francesca sono stati gli strumenti che il Libro ha usato per arrivare a Laura, per conquistarne la sua energia sessuale, perchè è in Laura che ci sarà continuazione.

Il Sig. Marelli aspetta; sa che il Libro non ha mai sbagliato, non sbaglia e non sbaglierà mai nel tempo.

Cap. 11

Laura è una pila voltaica il cui orgasmo è il fulmine che sta per scoccare tra i due elettrodi di differenza di potenziale infinita. è nuda, legata per i polsi e per le caviglie, il suo sesso gocciola di umore e palpita alla ricerca di un contatto che non riesce a trovare. Basterebbe una sola mano, un solo dito ma niente, i legacci di cuoio non cedono di un millimetro.
Laura non ce la fa più, potrebbe impazzire.

All’improvviso Marco e Francesca si avvicinano a lei, al suo corpo prigioniero.
Francesca le divarica le gambe e sfiora con il polpastrello del suo indice il clitoride dell’amica che sussulta, cercando di seguire col bacino il dito che si allontana da lei, ma non ce la può fare. Francesca la sfiora per la seconda volta il clitoride senza pero consentirle di venire, poi una terza, una quarta volta di seguito. Marco inizia a leccarle i capezzoli ormai di acciaio. Laura sente che potrebbe impazzire ed incomincia a supplicare .

– Vi prego, farò tutto ciò che volete. Marco scopami ti scongiuro sto impazzendo –

Ma non è ancora il momento. Francesca si china e bacia il sesso dell’amica.
Labbra contro labbra. La sua lingua entra ed esce dalla vagina della amica che ormai sta perdendo conoscenza. Poi all’improvviso Francesca si ritrae frena il piacere di Laura ad un millimetro dal suo apice naturale.

Laura urla, si dibatte, i legacci si tendono, vuole godere e non può. Urla ancora più forte.

è il momento. Francesca si sposta alla testa di Laura, Marco è di fronte al suo sesso ed entra in lei. La penetra gradualmente, solo dopo alcuni secondi ha infilato la sua spada per tutta la lunghezza in Laura. Ora incomincia a muoversi avanti in dietro, avanti in dietro. Francesca accarezza i capezzoli dell’amica mentre con la bocca la bacia con passione .

Laura sente l’orgasmo arrivare. Tutte le sensazioni che prova nell’istante prima sono deliziose, le labbra di Francesca, il dolore ad i polsi ed alle caviglie, il rumore del laccio di cuoio che struscia sulla pelle del suo corpo, la stoffa ruvida del divano sotto il suo culo, l’uccello di Marco dentro di lei.

Ora ha paura, vorrebbe fermare il tempo, ma è troppo tardi. Laura gode come mai aveva neanche immaginato donna potesse godere, gli occhi le si socchiudono e non sente più le voci dei due ragazzi che urlano entrambi di piacere. Gode e continua a godere per momenti che sembrano interminabili.
Ha perso il conto degli orgasmi che ha raggiunto; ora sa che sta scendendo a valle e che presto tornerà in se. Con l’ultima goccia di energia rimasta inarca la sua vulva contro l’uccello di Marco che barcolla ma restituisce il colpo a Laura che viene per l’ultima volta.

Cap. 12

L’impiegato della libreria sente il Sig. Marelli scendere l’ampia scala che porta al seminterrato e si prepara a dare il buon pomeriggio con servile distacco. Oggi come ieri alla stessa puntuale ora.

Il Sig. Marelli non lo sente, cammina deciso in direzione dello scaffale a ridosso dell’ampia scala e giuntogli davanti china il capo in cenno di saluto.

– Eccoti, sei tornato. Ora ti prego, svelami i tuoi segreti . Come sempre hai fatto –

Il Libro si fa prendere in mano dal Sig. Marelli che lo sfoglia fino alle nuove foto, quelle che non c’erano ancora ieri e che di certo non saranno le ultime.

L’uomo vede le fotografie di una ragazza minuta, ma bellissima, nuda, legata polsi e caviglie e distesa su di un divano. La vede soffrire, gemere, tentare di liberarsi, poi la vede urlare di dolore prima e di piacere poi.

Il Sig. Marelli ripone il libro sullo scaffale. Sale l’ampia scala che porta al primo piano e sa che tra poco avrà visite. Da oggi dovrà dedicarsi all’addestramento della ragazza che il Libro a scelto per lui.

Nel mentre una piccola ragazza bruna dagli occhi verdi entra nella elegante libreria in centro a Milano.
è stupita di essere li e non sa perchè ci e venuta ma ecco che in fondo al locale vede un affascinate uomo di 50 anni da cui si sente immediatamente attratta.
FINE

About A luci rosse

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