Piove, come spesso accade in autunno a Torino.
Io sto guidando l’auto verso il bar dove ho dato appuntamento a Lisa.
Mi ha sorpreso molto la sua e-mail. non pensavo che una ragazza cosi giovane, appena 20 anni, fosse interessata ad un messaggio evidentemente SM. Volevo una schiavetta.
Le ho mandato il mio numero. le ho detto chiaramente cosa volevo, che avevo 30 anni e 120 kg di muscoli e, lo ammetto, molta ciccia.
Ha detto si. Alle 18 in punto mi fermo davanti al bar.
Lei si avvicina.
Capisco che é lei. Alta 1 e 70, capelli corti, faccia da bambina.
Le faccio cenno di salire dietro. Sale.
Le dico subito di non parlare se non interpellata.
Lei si sente impaurita ed eccitata, si vede.
Le dico che adesso andiamo a casa mia, quando le ordino di sdraiarsi, di sdraiarsi prona e chiudere gli occhi.
Lei annuisce
Le dico di sdraiarsi. Esegue.
Dopo circa venti minuti la macchina si ferma.
La faccio scendere.
Casa é una villa molto grande.
Entriamo nel grande salone.
Le dico di spogliarsi, e mi siedo su un divano, la osservo.
Capelli castani cortissimi, occhi verdi, un bel corpo, piuttosto minuta due tette sodissime e con piccoli capezzoli scuri.
Lei imbarazzatissima esegue, le ordino di avvicinarsi.
Lei si avvicina.
Le faccio aprire le gambe e inchinare in avanti, le allargo le natiche e le ispeziono la fica ed il culo.
Le infilo un dito su per la fica già fradicia.
É coperta da un pelo fitto che mi piace poco, ci penserò dopo, penso.
Poi le forzo lo sfintere anale.
É stretto ma riesco lo stesso ad entrare ed inizio a muoverlo.
Lei urla, le dò uno pizzicotto tra le cosce e le dico di piantarla, che é solo l’inizio.
Le tolgo bruscamente il dito.
Lei si lamenta per il dolore.
Le dico di inginocchiarsi, prendo un collare di cuoio e glielo stringo al collo, lasciando pochissimo gioco.
La lego al guinzaglio e la porto in bagno.
Le faccio preparare un clistere di quattro litri, la faccio accasciare e le ordino di infilarsi nel culo la cannula.
La cannula e grossa come un piccolo vibratore e lei riesce goffamente a infilarsela.
La fisso con una catenella al collare e apro il getto.
Lei sgrana gli occhi.
Le dico di non fiatare che comunque farò scendere due litri.
Poi mi sbottono i pantaloni e le infilo il cazzo in bocca.
Lei succhia con le lacrime agli occhi per i colpi che le dò in fondo alla gola e per l’effetto del clistere.
É brava ma non voglio sborrarle in bocca per ora.
Controllo il clistere, sono scesi oltre due litri.
Lei inizia a implorarmi.
La faccio scaricare e ricomincio.
Al terzo lavaggio l’acqua esce pulita.
La faccio lavare e la porto in cucina. la sdraio sul tavolo, poi le lego le braccia a l tavolo e le faccio spalancare le coscie, la lego in modo che non possa muoversi.
La spalmo di sapone da barba e la rado, lascio appena un ciuffo di peli sul monte di venere.
Spalmo tutto di crema e inizio ad affondare le mie dita nella vagina, una alla volta, lei é fradicia.
Con l’àltra mano le apro il culo, arrivo a infilarle tre dita, lei urla, le dico di piantarla e le mordo una coscia.
poi estraggo le mani.
Prendo uo speculum vaginale e glielo infilo nel culo. inizio ad aprirlo. Il suo culo si apre che é una meraviglia.
Lei riprende ad implorarmi di smetterla. Mi sembra basti.
Lo tolgo e le infilo un fallo di gomma con la punta roteante.
Lo fisso ad una catena che fisso alla vita, lo tengo spento.
La slego.
La porto in salone e la lego ad un grosso puff.
Con le gambe bene aperte ed inizio a scudisciarla tra le coscie e sulle tette.
La mia eccitazione é al massimo, non ce la faccio piú.
Mi tolgo i vestiti e la infilo con violenza lei inizia a mugolare di piacere, io le stringo le tette con forza.
Appena sento di stare per venire accendo il vibratore.
Sento la punta muoversi sul mio uccello attraverso il sottile diaframma.
Lei strabuzza gli occhi dalla sorpresa e dal piacere. Io vengo dandole colpi fortissimi, da spaccarla in due e le verso nella vagina fiotti di sperma bollente.
Lei con un prolungato urlo di piacere si contrae tutta sotto l’orgasmo travolgente che la sta prendendo.
Io mi rialzo e vado a farmi una doccia. quando torno lo sperma, mischiato alle sue secrezioni, le é colato fuori sulle natiche.
Mi implora di spegnere il vibratore che le stà ancora stimolando le budella.
Lo spengo, dicendole di non illudersi che la serata é appena iniziata…. FINE
