Sottomesse

Mi chiamo Sara, ho 35 anni (ben portati, dicono), sono separata e vivo con Lisa, mia nipote di 19 anni che si è trasferita da me da poco per frequentare l’università.

Fino a 2 mesi fa la mia vita scorreva tranquilla, a parte i rapporti tesi con i vicini di appartamento, una coppia di cinquantenni, che non facevano altro che litigare, soprattutto di notte, impedendomi di dormire con urla, piatti rotti ecc.

Quando due mesi fa circa seppi che stavano per andarsene, naturalmente fui al settimo cielo, ma non sapevo cosa mi aspettava…

Un giorno prima di pranzo decisi di farmi una doccia e, dato che mia nipote sarebbe dovuta venire a momenti e come al solito aveva lasciato le chiavi sulla credenza, lasciai la porta socchiusa, temendo di non sentire il campanello se fosse rientrata quando ero sotto la doccia.

Ero appena uscita dal bagno e mi stavo vestendo quando sentii bussare alla porta di camera. Dissi di entrare, ma con mia sorpresa (e spavento) mi trovai davanti, non mia nipote, bensì un ragazzo africano (avrà avuto 25 anni) alto almeno 1, 90 e con fisico da culturista, che appena mi vide disse solo una parola:

-Spogliati! .

Io, non so perché, come se mi avesse ipnotizzata, non potei fare altro che ubbidire. Quando fui completamente nuda, dopo avermi osservato attentamente per un paio di minuti dai piedi alla testa, lo sconosciuto mi fece cenno di sdraiarmi sul letto; io ubbidii subito, ma lui mi prese per una spalla, mi fece voltare e spinse con tutta la forza che aveva il suo cazzo gigantesco nel culo, spingendomi la faccia contro il materasso, per soffocare le mie grida di dolore, dato che era la prima volta che venivo penetrata in quel modo.

Dopo pochi secondi sentii dietro di me come un grido, ma più che altro di sorpresa: era Lisa di ritorno dall’università. L’uomo, senza smettere di stantuffarmi si voltò e come aveva fatto prima con me le ordinò di spogliarsi. Lisa, come me prima di lei, ubbidì immediatamente.

Dopo avermi riempito l’intestino di sborra, il nero si alzò e ordinò a Lisa di inginocchiarsi e mettendo il cazzo davanti alla sua bocca le disse di pulirlo bene, cosa che lei fece senza fiatare, facendolo ben presto ritornare duro. A quel punto mi disse di voltarmi (fino ad allora non mi ero mossa) e di allargare le gambe ed ordinò a mia nipote di leccarmi la figa.

Io non ero mai stata con una donna e, anche se era sempre stata una mia fantasia, non avrei mai pensato di farlo davvero, e tantomeno poi di farlo con mia nipote; però appena mi sentii toccare dalla sua lingua ebbi immediatamente un orgasmo.

Intanto che Lisa continuava a leccarmi, lo sconosciuto le andò dietro e cominciò a scoparla, questa volta nella figa.

Prima di venire tolse il cazzo dalla figa di mia nipote, la fece sdraiare sul letto accanto a me, dopo di che masturbandosi le riempì il seno ed il viso di sborra, che poi mi ordinò di leccare.

Poi si tirò su i pantaloni (non si era neppure spogliato) ed uscì lasciandoci nude, sfinite ed umiliate sul letto; quando udimmo chiudere la porta dell’appartamento vicino al nostro capimmo che da quel momento le nostre vite non sarebbero più state le stesse. Era il nuovo vicino!

La sera stessa si presentò di nuovo, accompagnato da 3 altri africani che ci scoparono, in bocca, in culo ed in figa, anche in 2 insieme, per tutta la notte.

Da quel momento io e Lisa siamo diventate le troie di tutta la colonia africana del nostro quartiere, uomini e donne. FINE

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