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Stupro?

Mezzanotte. Marito e moglie dormivano nudi per il gran caldo nella loro stanza. Lei ebbe come l’impressione, nel dormiveglia, di essere osservata, si sveglia e vede cinque ombre intorno al letto, in piedi, immobili che li guardavano. Lui si sveglia di soprassalto per l’urlo della moglie, accende la luce e non fa in tempo a rendersi conto di quello che gli accade, che si ritrova legato e imbavagliato sulla sedia in fondo al letto. Erano cinque uomini di colore tutti molto alti e robusti, più o meno della loro età. 35/40 anni e stavano ancora immobili intorno al letto a guardare la splendida nudità della moglie, come se meditassero. Poi con calma serafica cominciarono a spogliarsi, piegando con ordine gli indumenti e riponendoli con cura e si rimisero, nudi, intorno al letto ad ammirare la sposa. Lei era terrorizzata, aveva 36 anni, era sposata da 15 e aveva avuto sempre e solo il marito, ora si ritrovava davanti cinque colossi con un’attrezzatura incredibile: il più piccolo era il doppio del marito (che pure era ben dotato) e il più grosso gli penzolava fino al ginocchio! Con sorpresa, invece di prenderla con violenza, cominciarono ad accarezzarla: si sentiva 10 mani che le percorrevano tutto il corpo con inaspettata dolcezza, le unsero tutto il corpo con un unguento profumato e cominciarono a massaggiarla con cura. Non credeva ai propri sensi, si era incredibilmente rilassata, nonostante la situazione, sentiva che non le avrebbero fatto del male e questa percezione la portò quasi ad eccitarsi. Come se lo avessero percepito, una mano si infilò in mezzo la gambe e cominciò a masturbarla con delicatezza, lei si schiuse, aprì completamente le gambe offrendosi completamente agli sconosciuti. Quello con il cazzo gigante insinuò la testa tra le gambe della sposa e cominciò a leccarla con passione. Lei cominciò a godere come una vacca. Gli altri quattro gli porsero i loro membri intorno al viso e lei senza farselo chiedere, cominciò a succhiarli e a masturbarli. Riuscì così ad ottenere quattro erezioni monumentali. Dopo qualche minuto sussurrò piano per non farsi sentire dal marito: “scopatemi vi prego! “. Non se lo fecero ripetere, la misero a 69 sopra il superdotato e mentre quest’ultimo continuava a leccarla un altro gli si pose dietro e cominciò a penetrarla e cominciò a scoparla, dapprima con delicatezza, poi sempre con più veemenza. Mentre i quattro dietro di lei si alternavano lei si ritrovava davanti agli occhi il mostruoso uccello ancora moscio del suo leccatore; non resiste lo prende con le due mani e se lo porta in bocca. Sotto i colpi della sua lingua il mostro comincia ad ingrossarsi, fino a diventare un palo di 40 cm per 10 di diametro. Non riusciva più a tenerlo in bocca, quindi gli leccava la cappella e lo masturbava. Non capiva più niente da quanto godeva, tanto che non si rese conto che dietro cominciarono a infilargli qualche dito nel culo, infatti non tardò che una cappella cercasse di farsi strada nel buchino ancora vergine. Era talmente eccitata che inarcò la schiena e andò incontro al suo inculatore impalandosi: con sua grande sorpresa riuscì ad accogliere senza problema e senza dolore quei 25 cm di carne. Ebbe subito un orgasmo. Ben presto tutti e quattro la presero in entrambi i buchi, era giunto il momento di cambiare posizione. La presero, la girarono e la misero sopra l’enorme palo che aveva fino a quel momento succhiato. Sentiva l’enorme cappella che puntava sulla sua passera, lentamente si impalò, si senti sventrare da quel arnese , appena lo ebbe tutto dentro si fermò e sentì salire un nuovo orgasmo. Il tipo da sotto cominciò a scoparla con forza provocandole una seria infinita di orgasmi, si sentiva squassata, pensava di aver raggiunto il massimo, ma non sapeva che ancora c’era altro che doveva imparare. L’uomo che da sotto la stava scopando all’improvviso si ferma rimanendo a fondo piantato il lei, la abbraccia tirandola verso di lui e la bacia in bocca, dietro intanto sente un uccello che cerca di forzargli il culo, nonostante l’enorme verga gli dilatava in modo spropositato la vagina. Dopo non pochi sforzi riesce ad aprirsi il varco e lentamente anche lui gli si pianta completamente dentro, stettero così fermi per parecchi secondi per permettere ai tessuti di adattarsi a questa nuova situazione, poi cominciarono a muoversi prima lentamente e poi sempre più velocemente fino a scoparla e incularla all’unisono con forza. Gli altri tre gli parano davanti infilandoglielo a turno in bocca o mettendoglielo in mano. Era lì, nel talamo matrimoniale, con cinque cazzi giganteschi che la stavano aprendo, stava godendo come non credeva si potesse godere, in quel momento incrociò lo sguardo del marito che stava assistendo alla scena con occhi sgranati e una evidente erezione. Un senso di vergogna la pervase e si raffreddò, i suoi “violentatori” se ne accorsero e improvvisamente uscirono tutti da lei, ricominciarono ad accarezzarla e a leccarle la figa. Ben presto il piacere prese il sopravvento, cosicché il superdotato si sdraiò sul bordo del letto di fronte al povero marito e ordinarono alla moglie di salirgli sopra e impalarsi; in quella posizione mentre si infilava nella passera quel cazzo pauroso era costretta a guardare in faccia il marito. Poi, mentre cavalcava con piacere quella trave, si sentì sollevare e sfilare dai due lati dagli amici, il tipo sotto spostò un po’ più indietro la sua bestia puntandolo sul suo culo dilatato ma non abbastanza per ricevere un calibro simile. Cominciarono a farla scendere e la mostruosa cappella a farsi strada scempiando il povero forellino fino ad un’ora fa vergine. Fissava il marito con sguardo terrorizzato come per chiedere aiuto mentre gli sembrava che il culo le si stracciasse. La impalarono sino alle palle, il nero da sotto cominciò subito, senza usare la cura di poco prima, a stantufarla con forza. Un altro nero le si pose davanti, lei si aspettò di essere presa in doppia come prima, invece il tipo cercava di metterlo anche lui nel culo insieme al mostro. Mentre gli altri le tenevano ferme le gambe ben divaricate, questo cercava di trovar posto nel buco già occupatato dall’enorme bastone. Dopo vari tentativi e con grida spaventose della povera sventurata riuscì ad affiancare la punta al cazzo dell’amico, poi con un’unica spinta, lenta ma progressiva per evitare lacerazioni, entrò anche lui fino alle palle. Era incredibilmente dilatata, lei non si muoveva di un pelo, temendo che gli esplodesse il culo, ma i due con grande perizia cominciarono a muoversi a pompare con sincronia: uscivano ed entravano assieme, e quando entrambi spingevano aveva una sensazione di sfondamento e di pienezza incredibile e un dolore che non accennava a calmarsi. Gli altri tre intanto si alternavano nella bocca cercando la profondità della sua gola. Uno di questi si fece spazio tra il groviglio di corpi e raggiunse con la lingua la clitoride che comincio a succhiare con passione. Ben presto con l’aiuto del leccatore il piacere tornò, e il culo le si aprì accogliendo con goduria i due sfondatori. Poi con un’acrobazia degna di un contorsionista il nero che la stava leccando riuscì a sistemarsi tra il secondo inculcatore e l’inculata e non senza fatica riuscì a penetrarla nella passera. Ora aveva due cazzi nel culo uno in figa e due in bocca, sentì un orgasmo partirgli da dentro così intenso e devastante che quasi perse i sensi. Subito dopo tutti i negri uscirono dal suo corpo, poi la sistemarono alla pecorina davanti al marito, questi poteva ammirare i buchi della moglie semiaperti, il culo specialmente sembrava sbadigliasse. Poi uno guardando con aria di scherno il pover uomo legato, cominciò a infilare prima un dito poi due, tre, quattro, cinque dita nel culo della povera sposa che non reagiva minimamente, poi sorrise e cominciò a spingere fissando il marito, e non smise fino a che non infilò tutta la mano fino al polso. La troia incredibilmente cominciò a godere e senza neanche sfiorarle la clitoride ebbe un ennesimo orgasmo. Estrasse la mano e comincio a incularla con foia fino a riempirle le viscere di sperma. Così fecero tutti gli altri a turno, per ultimo tocco a mister 40 cm. che comincio a svangare quel culo ormai enorme con un impeto animalesco. Durò 15 mn prima di venire, devastando in modo impressionante quel povero sfintere. Quando ebbe finito, si sfilò, un rivolo di sperma le uscì dal culo scendendole lungo la coscia, il buco le restò aperto in maniera impressionante. I cinque si rivestirono con calma e se ne andarono baciando con dolcezza nella guancia la povera donna sconvolta e l’ultimo le sussurrò “ci rivediamo” e le lasciò un biglietto con un numero di cell. Rimase per un quarto d’ora in quella posizione: a pecora, con il culo dilatato di fronte al marito, poi si sollevò, e un mare di sperma le fuoriuscì dal culo, scese dal letto, non si curò minimamente del marito e andò a farsi una doccia, lasciandolo lì legato. Tornò, lo vide come per la prima volta, gli slegò le mani e si butto nel letto, lui le si sdraiò vicino ancora eccitatissimo, cominciò a frugarla tra le chiappe per toccarle quel forellino dilaniato, poi, visto che lo lasciava fare anche lui le entrò nel culo per la prima volta; dopo poche spinte venne, lei quasi non se ne accorse e subito dopo sprofondarono in un sonno profondo senza proferir parola. La mattina dopo lei si svegliò, era tardi, era confusa… era stato tutto un sogno!! Si gira verso il marito che le dormiva tranquillo accanto… wow che sogno incredibile! Sentiva l’eccitazione ancora in corpo per le fantasie della notte. Si gira verso il comodino… un biglietto… un n. di tel… ma allora! Si tocca il buco del culo… era ancora devastato e semiaperto… perse il biglietto… già sapeva che avrebbe chiamato. FINE

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