Sono passate le sei e mezza del pomeriggio di ieri sera, giovedì 4 luglio. Appena rientrata a casa, mi telefono mio marito: “Ciao amore, che ne dici se ti portassi a cena fuori? ” “Come mai? – rispondo io – C’è qualcosa da festeggiare? ” “No, non c’è niente da festeggiare! Ho solo voglia di portare la mia bella e troia moglie a cena fuori! Ti va? ” “Certo che mi va! ” Inizio a prepararmi, facendo una bella doccia, mentre Alex ha detto che sarà qui tra una mezz’oretta. Alex infatti arriva a casa poco dopo le sette. Mi trova già quasi pronta: top di seta nero a canottierina con le bretelline molto scollato e minigonna cortissima bianca; sotto ho messo solo un tanga bianco, ma non il reggiseno. Le scarpe decido di farle scegliere a mio marito, che opta per un paio con la zeppa ed il tacco a spillo da 15 cm. argentati, con sopra tre sole fascette nere sulla parte superiore della scarpa. è un’abitudine vestirmi così; ormai, tengo nel guardaroba qualcosa per arriva al ginocchia soltanto per andare in ufficio. Alex si fa una doccia dopo avermi schioccato sulle labbra un bel bacio. Fa in fretta, il tavolo è prenotato per le otto. La distanza col ristorante non è molta, così alle sette e quaranta stiamo chiudendo la porta della nostra casa agghindati e profumati. Prendiamo la jeep di Alex; seduta al suo fianco, mio marito mi dice che sono splendida, che le mie gambe nude ed affusolate vicino a lui lo arrapano, che i miei piedini infilati in questi sandali da porca mi fanno sembrare più troia di quanto io sia e che sono incredibilmente sexy. Complimenti che mi fanno già bagnare la passerina! In una ventina di minuti siamo al ristorante. Parcheggia lentamente in quello che è il nostro ristorante preferito. Qui Alex mi chiese di sposarlo! “Mmhh!! Vedo che hai deciso di fare pazzie questa sera! – gli sussurro in un orecchio – Allora anch’io te ne devo preparare una! ” gli dico sorridendo mentre varco la porta che lui mi tiene aperta. Mio marito capisce il senso della frase e la prende come promessa di una notte folle! Il cameriere ci fa accomodare in un angolino appartato e molto discreto, ci sediamo uno di fronte all’altra e ordinammo del vino bianco insieme agli antipasti. Guardiamo il menù per scegliere i primi, mentre io non vedo l’ora di farmi prendere e fare l’amore per tutta la notte con mio marito. Anche lui ha le stesse voglie, mi guarda con i suoi occhi marroni, facendomi promesse mute di prestazioni fuori dal comune. Arriva il cameriere che ci porta il vino e subito gli antipasti. Iniziamo a bere ed a mangiare di gusto. Appena finiti gli antipasti, si presenta un altro cameriere, molto distinto, che ci da dei suggerimenti sui primi. Ordiniamo due spaghetti all’astice, consigliati da lui, aspettando, ricominciamo a chiacchierare. Ci guardiamo mangiandoci con gli occhi, vorrei farmi sbattere da mio marito qui sul tavolo davanti a tutti; la nostra magia è che riusciamo a percepire i nostri pensieri e le nostre voglie. Mentre parliamo, noto che un ragazzo seduto ad un tavolo poco distante dal nostro insieme alla sua donna, non mi distoglie gli occhi da dosso. Più di una volta ci scambiamo gli sguardi ed anche Alex se ne è accorto: “Hai fatto colpo, amore? ” mi chiede lui. “Mi sa di si! Quel ragazzo mi sta guardando le gambe da quando siamo entrati e quella scema della sua ragazza nemmeno se ne accorge! è anche carino, ma non vorrei causare un litigata tra loro. Prima o poi la ragazza si accorgerà del modo con cui mi guarda, non credi? ” “Il problema è il suo, non credi? Probabilmente è represso sessualmente, magari quella lo fa scopare una volta al mese ed alla missionaria, perché altre posizioni sono da troia! ” mi dice mio marito mentre ci ridiamo sopra. Continuiamo a cenare, scambiandomi sguardi complici con mio marito quando gli sguardi dei camerieri sono più interessati alla mia scollatura piuttosto che al mio piatto, o quando un uomo andando in bagno, fa cadere il fazzoletto a terra, proprio davanti alle mie gambe, che io prontamente spalanco, tanto per chiarire che sono un tantino zoccola! La cosa inizia a divertirci, quando gli sguardi di quel ragazzo di fronte a noi si fanno insistenti. Gli sorrido anche, in risposta ad altri sorrisi fatti da lui. Poi, ad un certo punto, il ragazzo si alza dirigendosi verso il bagno, lasciando la sua ragazza sola al tavolo, fa il giro molto largo e passa a pochi centimetri dal nostro tavolo, senza togliermi gli occhi di dosso, ed io mi passo maliziosamente la lingua sulle labbra mentre incrocio il suo sguardo! Appena entra nella toilette, Alex mi invita a farne una delle mie: “Dai amore, vai anche tu al bagno e fagli un pompino! ” Non me lo faccio ripetere due volte e mi incammino nella scia del ragazzo. Nel bagno c’è una sola entrata sia per gli uomini che per le donne, poi nell’atrio, ci sono i due bagni divisi. Apro quella degli uomini, il ragazzo è nel bagno in fondo, la porta è solamente accostata. Entro dietro di lui, chiudendo la porta mentre lui sgocciola il suo moscio uccello. “Allora? Cos’avevi da guardare? Fammi vedere cosa sei buono a fare! ” gli dico provocantemente, poi lo bacio appassionatamente, aggrovigliando la mia lingua alla sua. Lui non sta a guardare e con le sue mani, esplora il mio corpo, soprattutto palpandomi per bene il culo. Poi mi sussurra delle frasi quasi impercettibili, forse per la paura di farsi scoprire, che magari la sua ragazza potesse entrare nel bagno a cercarlo. Dopo qualche attimo di lingue intrecciate, vado a sondare il terreno in mezzo alle sue gambe. Mi chino sui pantaloni del ragazzo e gli apro la zip, abbassando un poco le mutande estraggo l’arnese duro che mi punta subito il viso. Ispeziono il cazzo che mi trovo davanti, poi, dopo averlo squadrato, lo impugno bene e me lo metto in bocca, assaggiandone con gusto il sapore. Inizio a pompare guardandolo negli occhi, mentre lui mi accarezza i capelli, ancora incredulo di questa inaspettata avventura. Mentre sono sempre chinata a pompare il cazzo di questo sconosciuto, sento dei rumori provenire dall’entrata del bagno ed il ragazzo allunga la mano per chiudere la porta della cabina del bagno. Mentre sto succhiando vedo e penso che da sotto la porta si potrebbero vedere le gambe di due persone e, considerando le mie scarpe da troia, se alla persona che è entrata cadrà l’occhio verso il nostro bagno, non passeremo certo inosservati; evidentemente però la persona non ci fa caso e sento che si chiude in un altro bagno senza notarci. Mi riconcentro nella mia opera, cercando di fare meno rumore possibile mentre faccio questo pompino, mentre alzo gli occhi per guardare il ragazzo e vedo che sta con gli occhi chiusi, in procinto di venirmi in gola. Intanto l’uomo nell’altro bagno finisce di fare i suoi bisogni, esce, si lava le mani e rientra nella sala, lasciandomi di nuovo sola con il mio nuovo amante. Sento il suo cazzo in bocca che si gonfia e che pulsa maggiormente; capisco che sta per venire, gli tocco i testicoli ed ecco che arriva il primo fiotto di sborra che mi colpisce sul palato, poi, col secondo fiotto, mi ritrovo la bocca piena ed inizio ad ingoiare il caldo nettare, per poi ripulire l’asta gocciolante del ragazzo. Quindi mi rialzo e mi risistemo la gonna che nel frattempo era salita, esco dal bagno dicendo al ragazzo che è ancora allibito e con le spalle ancora appoggiate alla parete: “Hai un pisello discreto, niente male! Ciao bello! ” Che puttana che sono, penso tra me e me mentre vado nel bagno delle signore a risistemarmi il trucco. Esco dalla toilette e raggiungo Alex che mi aspetta seduto al tavolo impaziente di sapere. Mentre racconto il pompino a mio marito, vedo che il ragazzo mi guarda ancora dal suo tavolo, ma ora la sua ragazza se ne è accorta ed inizia a dare segni di insofferenza, quindi per evitare problemi, non lo degno più di uno sguardo, anche perché ho già raggiunto il mio scopo! La cena continua nel migliore dei modi, io e mio marito continuiamo a parlare, i nostri argomenti sono sempre sessuali ed ci stiamo praticamente mangiando con gli occhi. Dopo il dolce ed il caffè, paghiamo il conto salato e ci dirigiamo verso l’uscita. I camerieri si mostrano gentilissimi con noi mentre usciamo, ma forse ciò è dovuto più al mio abbigliamento non proprio da santarellina che alla mancia che abbiamo lasciato! Io ed Alex entriamo in macchina e ci baciamo selvaggiamente ed appassionatamente, pregustando la notte di sesso che ci aspetta.
Abbiamo tutti e due una gran voglia di scopare, mentre bacio mio marito allungo una mano sopra la patta dei suoi pantaloni e sento che ha il cazzo durissimo costretto negli slip. “Vorrei già essere a casa per farmi sbattere sul tavolo o sul letto! ” dico ad Alex mentre ingrana la prima ed esce a tavoletta sulla strada. Il gioco però è partito, e penso che sia molto meglio renderlo stuzzicante fin d’ora. Così, mentre Alex guida verso casa, mi sollevo la minigonna, lasciando in bella mostra non solo le gambe, ma anche la mia fichetta ancora bagnata degli umori provocati dal ragazzo! Prendo la mano di mio marito e me la passo sulla fica e lui inizia a massaggiarla dolcemente, eccitandomi ancor di più. Anche la sua erezione è notevole, perché vedo che il tessuto dei suoi pantaloni è tesissimo. Così non perdo tempo ed apro la chiusura lampo che costringe il “mio” cazzo preferito allo spasimo e lo libero all’aria. Poi mi avvicino all’orecchio di mio marito e gli chiedo: “è stata abbastanza troia la tua mogliettina nel bagno con quel ragazzo?
Te l’avevo detto che ti volevo prepararti a qualcosa di speciale! ” “Puttana! Sei proprio una grandissima puttana! ” mi risponde mentre mi abbasso per ingoiare il cazzo di mio marito mentre lui inizia a guidare pianissimo per l’eccitazione che gli causo! Con un occhio guarda la strada e con l’altro la mia bocca che ingoia e rilascio il suo bastone durissimo. Per eccitarlo ancora di più, sollevo i piedi appoggiando i tacchi a spillo sul cruscotto, allargo le gambe e tolgo il tanga, così lui infila la sua mano tra le mie gambe ed io lo aiuto nei movimenti guidando la sua mano che mi masturba.
Ansimo chiudendo gli occhi, sono fuori di me dall’eccitazione, ripensando anche al pompino fatto nel bagno poco fa. Alex mi sgrilletta il clitoride sempre più velocemente, mentre guida pianissimo, ed i miei sospiri diventano sempre più affannosi, fino a che ho un orgasmo che gli bagna la mano di umori! Poi Alex, con voce decisa, mi ordina: “Adesso sbocchinami puttana! ” Il suo tono è volutamente deciso, perché sa che mi eccito ancora di più nell’essere trattata come una baldracca. Ubbidisco subito, rimanendo con le gambe aperte sul cruscotto, mi piego di lato e prendo in bocca il cazzo di mio marito, facendogli sentire per bene la mia lingua sulla sua cappella infuocata! La macchina va sempre più piano, andremo si e no a 20 all’ora perché l’attenzione di Alex è focalizzata su quella puttana di sua moglie che gli sta facendo un sublime pompino! Alex inizia a sospirare mentre guarda la mia testa che fa su e giù sul suo cazzo; anche io sono sempre più presa dal pompino e con la mano destra inizio a masturbarmi da sola. Alex intanto ha imboccato la corsia laterale della Cristoforo Colombo verso Ostia e dopo il G. R. A. , mentre sono sento che sono quasi sul punto di farmi sborrare in bocca, sentiamo una sirena dietro di noi. Alex vede dalla specchietto che è una motocicletta della polizia, con il lampeggiante acceso che si avvicinava, probabilmente insospettito dal nostro andare pianissimo ed a zig-zag. Mi dice di smettere, perché probabilmente il poliziotto penserà che alla guida ci sia un ubriaco. Ma nonostante questo, io ignoro la cosa e continuo la mia prestazione, come impazzita, anche perché sento che Alex è sul punto di venire. Continuo quindi a pompare con maggiore energia, mentre Alex inizia a venire sotto i colpi della mia lingua, riempiendomi la gola con la sua sborra! Ingoio! Non faccio altro che ingoiare tutto quello che mi ritrovo in bocca , mentre la moto si affianca facendo segno a mio marito di accostare. è un poliziotto della Polizia Municipale, che vedendomi in questa posizione, strabuzza gli occhi incredulo, almeno così mi riferisce mio marito perché io avevo altro da guardare! Alex si ferma in un piccolo spiazzo sulla destra, dove inizia una stradina sterrata buia che di giorno è posto di lavoro per un paio di battone slave, mentre dallo specchietto Alex vede la motocicletta rallentare dietro e poi fermarsi di noi. L’agente arriva di fianco alla macchina proprio un attimo dopo che io ho alzato la testa e dopo aver finito di ingoiare e ripulire l’asta di mio marito. Guardo in faccia l’agente che ora bussa al finestrino, ed io non accenno ad assumere una posizione normale, rimanendo a gambe larghe con i miei tacchi a spillo da 15 cm. appoggiati sul cruscotto! Alex abbassa il finestrino e prima che lui potesse dire qualcosa, lo anticipo dicendo al vigile: “Qualcosa non va, agente? ”
Alex si gira verso di me non credendo alle sue orecchie e soprattutto ai suoi occhi, perché mentre rivolgo la parola al vigile motociclista, ho un rivolo di sperma che gli cola sul mento e non faccio nulla per pulirmi! Il poliziotto è allibito, capisce di non aver avuto un’allucinazione qualche istante prima! Forse penserà di trovarsi di fronte ad una puttana con un cliente. “Patente e libretto, prego! ” riesce a farfugliare. Io, non ancora contenta, con la mia bocca sporca di sborra, insisto nella domanda: “Qualcosa non va, agente? ” mentre con la lingua mi pulisco le labbra. Noto il pacco del poliziotto gonfiarsi a vista d’occhio, e non penso che lui voglia perdersi una simile occasione. “Veramente stavate procedendo a zig zag, potrei multarvi per guida pericolosa” risponde guardandomi in mezzo alle gambe, scorgendo nella luce dell’abitacolo la mia fica nuda e senza mutandine. Alex gli porge i documenti, che lui maneggia senza riuscire a distogliermi lo sguardo da dosso. “Sono sicura che tutto si potrà sistemare, vero agente? ” gli dico con tono promettente da puttana. L’agente non riesce a parlare, combattuto dalla mia fica in mostra a gambe aperte ed il suo dovere, ma riesce a schiarirsi le idee molto presto! “Si, penso che si possa arrivare ad un accordo” ci dice l’uomo in divisa. “Ne sono sicura! ” rispondo io, mentre mi metto gattoni sul sedile, mettendomi praticamente sopra mio marito sedile e a quattro zampe mi avvicino al finestrino del lato guida. Prendo dolcemente l’agente per la cintura e me lo avvicino. L’uomo capisce cosa lo aspetta e mi lascia fare. Gli slaccio in un baleno i pantaloni e trovo subito il suo cazzo duro vicino alla mia bocca: inizio così il mio terzo pompino della serata! Mentre masturbo e lecco il cazzo del vigile, Alex si ritrova schiacciato allo schienale del suo sedile per lasciami lo spazio necessario per fare questo pompino. Lo spettacolo che concedo a mio marito gli fa anche risvegliare il cazzo, che ha sborrato da poco, così se lo prende in mano ed inizia a masturbarsi lentamente, gustandosi la vista del pompino che sto facendo per farci perdonare dal poliziotto! L’agente all’esterno della macchina, si sta godendo la mia lingua, guardandosi intorno e nascondendo quello che sta accadendo, alle poche macchine che sfrecciavano a una decina di metri da noi. Alex continua intanto a masturbarsi, e non volendo farlo sentire solo, tolgo la sua mano e continuo io la sega, così da poter soddisfare due uomini insieme. Alex sa che la cosa mi eccita, così comincia ad insultarmi a bassa voce, nell’orecchio: “Sei proprio una puttana! La più grande puttana mai vista! Questo è il terzo pompino che fai questa sera! Te lo faresti anche mettere nel culo se ci fosse qui qualcun altro, vero? ” Non rispondo, impegnata come sono e con la bocca piena di cazzo, ma è così, è la pura verità! Il poliziotto non dura molto e dopo qualche altra pompata mi viene in bocca, ed io ingurgito anche questa sborra, leccando poi l’asta gocciolante dell’agente. Viene anche mio marito subito dopo, imbrattandomi la faccia ed il top di seta nero proprio mentre io sto ritraendomi all’interno della macchina. Il poliziotto è esterrefatto, rendendosi conto forse solo in questo momento di quello che è accaduto. Rimane qualche istante immobile, dopodiché si allontana dalla nostra macchina raccomandandoci: “Mi raccomando, la prossima volta non andate a zig-zag, potreste incontrare una poliziotta! ” Così dicendo accende la sua moto e schizza via.
Alex si ripulisce dalla sborra che gli cola sul cazzo e sui pantaloni, e mi passa un fazzoletto anche a me, visto che oramai ho la faccia completamente bagnata ed i capelli umidi di sperma.
Ci sistemiamo, poi Alex accende la macchina e ritorna sulla strada, diretto verso casa. E pensare che questa doveva essere una tranquilla serata tra me e mio marito! FINE