Amo Giulia, sono innamorato dei suoi occhi, del suo sorriso, dei suoi gesti, dei suoi pensieri.
Mi piace come parla, come si muove, come cammina, come fa l’amore.
L’altra sera ho rincasato tardi, noie sul lavoro tanto per cambiare, e l’ho trovata ai fornelli;
stava ripreparando la cena, visto che il mio ritardo aveva ormai compromesso il primo tentativo di risotto. E` adorabile, finira` col viziarmi.
Un uomo come fa ad essere insensibile a queste attenzioni da parte di sua moglie?
Volevo darle un bacio, subito! Mi sono avvicinato a lei lentamente… e` bellissima in quel suo vestito a pois che fa risaltare i suoi fianchi… lei con quei suoi bellissimi occhi verdi e quel suo corpo dalle proporzioni perfette che riesce a sedurmi anche quando indossa un banale grembiule da cucina.
Mi sente arrivare ma non mi dice nulla, non un rimprovero, solo un sorriso e una battutina sul mio ritardo.
-Ancora in ritardo eh? .. Mi sa che Renata e` piu` fortunata di Te, chissa` come la coccoli!
Renata ha 60 anni ma anche se fosse Raquel Welch io ho avuto occhi solo per Giulia.
Mi avvicino al mio amore e l’abbraccio standole alle spalle, cingendole la vita con dolcezza.
La stringo e le sfioro il collo con un bacio mentre le sussurro parole dolci.
-Stupida, lo sai che ho baci solo per Te…
Lei butta all’indietro la testa spolverando con i suoi capelli la mia guancia, mi da un bacio, mi sorride.
– Lasciami dottor Marco, o dopo il risotto scotto finirai per mangiarne uno bruciato.
-Ah….. e` cosi` importante se brucia un risotto?
Giulia ride e scuote la testa. Sono eccitato e le mie mani che hanno indugiato sulla sua vita ora le accarezzano i seni. Giulia, la mia Giulia, si dondola lentamente mentre le mie mani cercano un varco nella sua camicetta. Sento il suo bellissimo fondoschiena muoversi contro di me e cercare di mettere il mio sesso nel mezzo dell’incavo tra le sue natiche. Ascolto il suo respiro cominciare a farsi affannoso ed io vado in orbita. Con un filo di voce, e gli occhi chiusi mi dice
– Ss-m-e-t-t-i-l-a ti.. prego….
-Se no?
-Se no…. o dio se.. se no….
Le mie mani le accarezzano i capezzoli alternado lievi pizzicotti ad ampie carezze sulla morbidissima pelle: rendo omaggio al suo meraviglioso seno, Dio come l’amo…
Mi lascio travolgere dai suoi sospiri. La bacio, la copro di baci sul collo, sulla nuca sulle orecchie.
La sento fremere ed ansimare… le alzo la gonna. Con una mano le stringo un seno, con forza,
mentre l’altra corre sulle sue gambe, accarezzandola lentamente. La sfioro torturandola… salendo lentamente, ripetendo i gesti decine di volte, spostandosi sempre piu`in alto, osando sempre un po’di più per poi ritornare verso il basso e risalire con dolcezza, sentendola eccitarsi sotto le mie mani ormai persa nei suoi sensi.
Sento il suo culo cambiare ritmo e muoversi con foga, quasi volesse masturbarbi afferrando il mio membro con le natiche. Le parole ormai ci escono d’un fiato , quasi uno sbuffo:
-Baciami amore, dammi un bacio Marco…
La bacio, un bacio lungo, dolce, mentre tutti e due ci perdiamo nel respiro dell’altro smettendola di muoverci per qualche secondo. Poi la mia mano sale ancora un poco di piu` nell’interno delle sue cosce infilandosi negli slip. Le palpo il culo con decisione non capendo piu` niente, frugo nelle sue mutandine come un cercatore d’oro avido e insaziabile. Le mie mani si muovono ormai velocemente su e giu` prendendo possesso del suo corpo passando dal seno al culo, accarezzando il suo vello, stuzzicando il bottoncino nascosto tra la peluria provocandole in Giulia dei piccoli sussulti.
Le accarezzo le cosce con bramosia e col bacino la spingo contro i mobili della cucina facendole sentire la durezza del mio uccello e tutta la voglia che, dentro me, ormai sta per esplodere.
– Si Marco… cosi`
– Ho voglia di Te amore mio, questa sera voglio berti, voglio mangiarti. Lei si volta con un meraviglioso sorriso sulle labbra, spegne i fornelli, mi abbraccia, mi bacia, sento la sua lingua cercare la mia una volta, dieci cento mentre le nostre mani intrecciano disegni sulle schiene. Le afferro il culo e la sollevo, lei non smette di baciarmi e intreccia le gambe dietro la mia schiena avvinghiandosi a me. Si ferma un istante, si stacca mi guarda ed in preda all’eccitazione sussurra:
-Lasciati fare le pazzie Marco, lasciati fare…
poi ride e mi dice maliziosa
-Stasera non darmi tregua uomo o te ne pentirai!
La bacio e scoppiamo tutti e due a ridere continuando a sbaciucchiarci.
Dura un minuto, poi gli sguardi si incontrano di nuovo e il respiro si fa piu intenso . Serro la mia presa sulle sue natiche mentre Lei avviccina il suo viso al mio, mi fa sentire il suo rspiro sulla pelle e comincia a baciarmi, a leccarmi. La tengo in braccio e mi avvio verso la scala che porta di sopra, in mansarda. Giulia appoggia dolcemente la testa sulla mia spalla e si stringe a me poi infila una mano dietro la mia schiena, nei pantaloni, mi palpa il culo e mentre comincio a salire le scale Lei comincia a tormentarmi il forellino.
Ogni gradino la stringo di piu` e malgrado la presa sia forte Giulia prova a strusciarsi contro di me agitandosi ed infilandomi gradino dopo gradino il suo medio nel culo, sempre piu` in profondita`.
Non capisco piu` nulla, voglio prenderla li subito, sulle scale. Il mio uccello pulsa sotto di Lei.
Giulia capisce tutto, se ne accorge ritira la mano e mi schiocca un bacio ridacchiando.
Ecco siamo arrivati alla mansarda con un piede apro la porta della stanza e mi avvicino al letto; adagio Giulia su di esso con delicatezza e lei, vi si abbandona assumendo un’aria da bambina che non le vedevo da tanto tempo.
La guardo…. e` bellissima… come ho fatto a sposare una donna cosi` bella?
La camera da letto e` illuminata dalla luce della luna, una tenue luce bianca che riflettendosi sulla neve filtra dalle piccole finestre per poi perdersi e disegnare curiose forme sul legno delle pareti.
Fa cosi` caldo qui.. e ` meraviglioso.
Giulia ha gli occhi chiusi ed e` li stesa sul letto con le braccia aperte, il viso sorridente e le gambe quellle meravigliose lunghissime gambe leggermente piegate. Lei e` un sogno e`il mio sogno, il sogno di una vita.
Sorride mordendosi leggermente il labbro inferiore, io mi siedo accanto a lei ele passo una mano tra i capelli, la bacio. bacio il mio amore.
-Mia Giulia… mia piccola Giulia, padrona del mio cuore, signora dei miei sogni…
Ti amo Giulia,
Lei apre gli occhi e mi guarda… i suoi occhi brillano come due smeraldi. Sorride con calma apre un bottone della mia camicia ed infila una mano per accarezzarmi il petto. Ricambio la cortesia e mentre la copro di baci slaccio i bottoni del suo bel vestisto blu… curioso che questa sera si sia messa proprio un vestito allacciato sul davanti.
Il reggiseno non esite piu`; tutto arrotolato in un angolo vola via in un attimo, stessa sorte tocca agli slip:
in un secondo sono sfilati; li guardo guardo lei e poi l a bacio teneramente.
Insisto e con con delicatezza, ripetendo gli stessi gesti, la copro di baci sfiorandola con il mio respiro scendendo dalle labbra, baciandole il collo, i seni, i capezzoli, il ventre, la vulva. Indugio…
Continuo per minuti a baciare quelle labbra tenute nascoste mentre la mia lingua fruga dolcemente tra esse.
Lei chiude gli occhi.
-Ti prego Marco non farmi impazzire…
-Se no?
-Se no… se no..
Sospira, poi si alza di scatto , mi afferra per i capelli mi attira a se` e mi bacia. Un bacio lungo intenso
un bacio come solo Lei sa dare. La sento armeggiare sulla zip dei mie pantaloni. In un attimo e` abbassata e con decisione afferra il mio uccello; lo tira fuori e comincia a msturbarmi lentissimamente.
-Se no.. amore mio anch’io Ti faccio impazzire.
Ho una mano tra le sue cosce e mentre le sfugge un risolino le infilo un dito tra le grandi labbra facendolo scorrere lentamente avanti e indietro come fosse un pennello. La sento bagnatissima. Ci sdraiamo, l’uno accanto all’altra e comincio a baciarle i capezzoli poi quel dito impertinente che le tittillava la vulva si infila nella vagina. Giulia ha un fremito che le percorre tutta la schiena.
-Marco….
Non riesce a parlare, le ho infilato un secondo dito e comincio a masturbala con decisione. Lei si inarca, come se fosse stata trafitta dalla dea del piacere; la sua presa sul mio cazzo si fa decisa, forte. Ci baciamo poi sento la sua mano spostarsi sul glande e cominciare a roteare e a masturbarmi con ritmo sempre piu` frenetico, lo stesso ritmo con il quale la sto eccitando io, facendola bagnare tra le cosce come non mai.
I nostri corpi si tendono , ci abbracciamo forte, siamo ad un passo dall’orgasmo, sento Giulia gemere di piacere
-Marco, …. mio dio, mi stai…. mi stai… facendo…. volare
-Voglio sentirti godere… amore
-Fottimi amore, fottimi, scopami
-Cosi` Giulia… cosi` voglio sentirti gridare…
Sento lo sperma ribollire entro me, il mio pene pulsa e Giulia e` scossa da brividi di piacere.
Poi il mio amore smette di colpo si butta con le labbra sul mio pene e stringe forte impedendomi di venire. Sono sfatto. Sono pieno di sperma ma ancora in erezione. Giulia e` indiavolata.
Smetto anch’io di masturbarla, le accarezzo la schiena facendo scendere le mie mani fino al culo;
lo accarezzo lo tocco, lo palpo… si rilassa anche lei poi con una spinta mi fa caderedal letto e va verso il bagno di corsa. So cosa vuole fare. Mi spoglio completamente e mi sdraio sul letto di schiena.
Lei bellissima come sempre, con quel suo passo leggero ritorna dal bagno con un’ampolla di olio essenziale da massaggio. Si mette a cavalcioni su di me, facendomi sentire la peluria del suo sesso sulle mie gambe, e comincia a massaggiarmi.
-Ti piace
-E me lo domandi? Sei stupenda Giulia, potrei stare qui ore cosi` tra le tue braccia.
Mi accarezza mi massaggia con vigore, con forza, alternando pacche, pizzicotti a pressioni a carezze. Mi rilasso, ma Lei se ne accorge e mi concede solo qualche minuto poi cambia tipo di carezza, facendole diventare sempre piu` dolci, sempre piu` languide…
Indugia lentamente sulle mi spalle, scendendo lentamente sui fianchi, mi copre di baci, mi accarezza il culo. Sento la sua mano ungermi il solco tra le natiche indugiando a lungo sul forellino. Mi gira e comincia a massaggiarmi accarezzandomi il petto. Le sue mani scendono, mi accarezza mi eccito nuovamente. Sento le sue mani sulle palle, vedo la sua bocca baciare la punta del mio uccello. In questa posizione pero` posso ricambiare la cortesia e metre lei ricomincia a massaggiarmi il ventre io mi occupo del suo seno. Lo bacio, lo accarezzo, lo succhio, le mordo i capezzoli. Il mio uccello e ` diventato di nuovo duro.
Mi alzo e mi metto a sedere la stringo a me tenendola in braccio. Lei mi bacia nuovamente si struscia, le nostre mani cominciano a correre un’altra volta ma questa vota Giulia afferra il cazzo e se lo infila nella vagina con un movimento deciso.
Rimaniamo immobili. Lei lentamente china la testa sospirando e muovendosi lentissimamente in su e in giu. Poi appoggia la testa alla mia spalla e rimaniamo cisi`abbracciati, interi minuti.
Lei non si muove ma sento i muscoli della vagina risucchiare il mio cazzo, Sta giocando con me come il gatto col topo. Non si muove e mi sta facendo godere con le sue contrazioni. E`un lungo abbraccio interminabile, sento i suo capezzoli, la sua pelle i battiti del suo cuore, il suo respiro.
-Ti voglio Giulia
-Ti voglio Marco
La sollevo e la metto a carponi. Questa volta sono io a massaggiarla. L’accarezzo ovunque, l’essenza di bergamotto contenuta nell’olio da massaggio si spande per tutta le stanza. Le mie mani corrono sulla sua schiena lente e decise con brevi incursioni sui seni e sul culo. esploro ogni centimetro della sua pelle accarezzandolo con tenerezza. Smetto di accarezzarla e cominciio a leccarla, le lecco le cosce il culo, mi inebrio dei suoi sapori. Le afferro i seni e comincio a a premerli con vigore. Giulia si appaggia al letto con i gomiti inarccando il culo vistosamente, Le infilo il dito nella vagina e il pollice nel culo ed una sferzata la fa gemere. Continuo a accarezzarle un seno con una mano e ad eccitarla con l’altra fino a quando non la vedo agitare il culo ansimando. Mi sta dicendo che non ne puo` piu` che lo vuole prendere dentro di se.
Ti amo giulia lo sai che esaudiro` ogni tuo desiderio … mi ingincchio dietro di lei e appoggio il pene alle grandi labbra, Giulia lo afferra, accarezza le palle e lo guida all’interno della vagina. la penetro con dolcezza e mi muovo lentamente, voglio sentire ogni suo muscolo ogni suo fremito. Ad ogni colpo l’accarezzo e le mi mani corrono sulla sua schiena, sui seni sulle spalle. Sento che vuole godere, aumento il ritmo, afferro Giulia per i fianci e comincioa stantuffarla con vigore. Ora lei ha la testa ppoggiata sul letto e con ana mano afferra le mie palle e le tormenta.
L’eccitazione cresce e l’orgasmo si avvicina.
-Si Marco, cosi.. cosi….
– Quanto sei figa Giulia… dio mio quanto sei figa
Il ritmo aumenta ancora si fa veloce, la sto sbattendo come se fosse un fuscello, le strizzo i seni le bacio la schiena la mordo… sento i suo mugolii
-Fottimi tesoro.. fammi godere.. ti pre… go
-Vieni acon me amore, godiamo… insieme.
I nostri corpi fremano, vibrano di passione. La sento tendersi sotto di me, la sento venire
allora rallento, i miei colpi si fanno piu` intensi, piu` forti, piu` ma piu` lenti. colpo dopo colpo la vedo salire in paradiso, sento Giulia abbandonarsi al suo corpo. Le afferro i capezzoli e vedo il suo forellino cominciare a contrarsi, non ce la faccio piu`: devo venire anch’io. Aumento il ritmo ancora… e ancora, affondo gli ultimi due colpi come se fosse una lancia e sento Giulia sospirare in un grido soffocato mentre un caldo getto di sperma si perde nel suo ventre.
L’orgasmo violento ci fa sobbalzare, ci porta in paradiso, i nostri corpi sono due funi intrecciate e tese poi cadiamo esausti sul letto.
Sono sdraiato sopra Giulia, la guardo, guardo il mio amore… le do un bacio.
-Ti amo Giulia… nessun uomo e` piu` felice di me. Ti amo.. ti amo
Lei mi sorride mi accarezza
-Anch’io ti amo
Poi lentamente scivoliamo sotto le pesanti coperte, fuori ricomincia a nevicare, ci abbracciamo.
La bacio, la bacio ancora ci baciamo 1000 volte. Poi si accuccia accanto a me rannicchiandosi
e mi guarda con due occhi splendidi, due occhi nei quali non e` difficile leggere:
“Questa casa stava diventando troppo grande per noi due soli.. ma non ti preoccupare assomigliera` a Te”. Ed io finalmente felice posso addormentarmi tenendo tra le braccia la ragione della mia vita. FINE