I cavalli

Una corsa sfrenata di due cavalieri Io sono Irma, ci conosciamo già da diverso tempo, avete letto di me ed Ugo e della mia amica Linda e dei nostri incontri di lotta! Se ancora non ci conoscete, beh seguiteci con attenzione, forse ci potrete ritrovare fra qualche tempo, oppure potete richiedere le nostre storie.

Io ed Ugo ci siamo concessi un periodo di vacanza assieme, al mare, in un fantastico luogo al di là del nostro mare. Alloggiamo in due bungalow separati, non permetterò mai ad un uomo di pensare che io possa diventare la sua compagna, che vuol dire la sua schiava.
Ugo mi piace un sacco: è un fusto pazzesco, ha una forza enorme, i suoi muscoli mi fanno impazzire di gioia quando mi stringe per fare all’amore, quando mi scopa, quando lo scopo: sentire il calore dei suoi forti muscoli contro i miei, provare le nostre forze misurandoci in interminabili incontri di lotta mi dà sensazioni fantastiche. Ma non diventerò mai la sua compagna, e nemmeno la nostra amica Linda vorrà mai dividere la sua casa con la presenza di un uomo, anche se è un uomo fantastico e sexy come Ugo. Se qualcuno di voi che leggete queste storie regolarmente ha commenti, li può inviare a magia@dido. net

è una giornata fantastica, io ed Ugo siamo usciti con i nostri cavalli, per una lunga passeggiata, lungo la spiaggia. Io normalmente monto una puledra nera, ben piazzata, con muscoli definiti e forti, una fantastica coda e garretti fortissimi che le danno la possibilità di correre velocissima. Il mio peso di 80 kg non sembra infastidirla, quando la cavalco sono a gambe nude e con la potenza delle mie cosce applico delle strette tremende alla mia puledra che si lascia guidare e dominare da me, come se ci conoscessimo da anni.

Ugo invece ha scelto un fantastico stallone bianco, di notevoli dimensioni, proviene dall’Arabia ed ha sangue nobile nelle vene.
è l’animale più giusto per Ugo: il suo fisico di 100 kg e la sua potenza muscolare sono adatti ad un cavallo come questo!

Ci avviamo tranquilli alla spiaggia, chiacchieriamo, gli animali trotterellano uno accanto all’altro, la mia Diana, si chiama così la puledra, è un po’ nervosa, a tratti fiuta l’aria e si butta contro Jago, lo stallone bianco, lo spinge con il fianco, come se volesse allontanarlo, o come se ne cercasse il contatto fisico.
Io ed Ugo siamo quasi nudi, solo un minuscolo perizoma copre il nostro corpo, siamo abbronzatissimi, Ugo è fantasticamente definito, i suoi muscoli hanno raggiunto una vascolarizzazione tremenda grazie ad un allenamento ai pesi, alla corsa ed al nuoto. Prima di partire per la passeggiata ho unto il suo fantastico corpo e mi sono riempita gli occhi con la sua prestanza fisica. Lui mi ha abbracciata, voleva fare l’amore sul fieno nella stalla, la cosa non mi sarebbe dispiaciuta ma ho respinto con fermezza le effusioni di Ugo: scelgo io il momento giusto!

Ecco che siamo arrivati alla spiaggia, siamo già arrivati alla battigia: Jago ha uno scarto improvviso per poco non disarciona Ugo che serra le cosce potenti ai fianchi dell’animale e lo domina immediatamente. Diana annusa il vento che viene dal mare, si impenna improvvisamente, io la sottopongo ad una stretta terribile con le mie cosce, ma lei schizza via velocissima, non conoscevo questa dote di Diana! Corre velocissima, sulla battigia dove a tratti l’onda si infrange e gli zoccoli della puledra provocano schizzi di acqua salata che investono il mio corpo, il mio viso ed il mantello del fantastico animale lanciato in una corsa sfrenata.
Io lascio che Diana compia la sua prodezza, sfrutto il momento per allenare le mie gambe ed i miei glutei che tendo in modo spasmodico per rimanere sulla schiena potente dell’animale che cavalco a pelo, senza la sella.
Mi giro per vedere se Ugo mi segue: è a due metri, Jago è lanciato all’inseguimento della puledra, guadagna lentamente ma inesorabilmente terreno: Ugo è fantastico, cavalca a pelo, lucido per l’olio e gli spruzzi sembra un dio greco, i suoi muscoli sono tutti tesi dallo sforzo per dominare l’animale lanciato all’inseguimento, il perizoma contiene a stento il suo sesso enorme ed eccitato, vorrei fermarmi e costringerlo ad un breve incontro di lotta e poi……. lì sulla spiaggia deserta, possederlo e farmi possedere da quel fantastico toro.
Ma la nostra corsa continua, la mia puledra cerca di andare verso l’acqua, sembra volere manovrare, ma io glielo impedisco costringendola con la briglia a continuare a correre lungo la battigia. Ugo è ormai al nostro fianco, ci supera di una testa, poi Jago rallenta ed attende che Diana lo affianchi: la corsa continua, velocissima, vedo i muscoli dei nostri cavalli flettersi ed allungarsi nello sforzo, vedo le loro teste che si sfiorano, si toccano, il muso di Jago cerca il contatto con il corpo di Diana; i due cavalli piegano qualche metro verso il mare, l’acqua ormai raggiunge le ginocchia dei due animali, schizzi enormi bagnano i nostri corpi, Ugo mi urla qualcosa, non capisco, i cavalli sono a stretto contatto fra di loro e le nostre gambe rischiano di essere schiacciate fra i due animali.
Capisco cosa mi urla Ugo:

“Salta, salta nell’acqua, o ti farai male, Diana è in calore! ”

Finalmente ecco la spiegazione, la natura selvaggia deve fare il suo corso. Mi slancio verso il mare, un tuffo atletico e mi trovo fra le braccia potenti di Ugo con l’acqua che mi arriva alla gola. Ugo mi stringe, sento il suo cazzo sul mio inguine, è duro e caldo malgrado ci troviamo in acqua, la mia fichetta è solo coperta da una striscia di tela sottile, che già Ugo sta tentando di sfilarmi. Ma Ugo mi sussurra non parole di passione:

“Guarda cosa succede, sarà eccitante, vedrai! ”

Jago e Diana si stanno annusando il muso a vicenda, le loro narici sono dilatate e si muovono, il loro collo si allunga cercando il corpo del compagno, i due animali lanciano nitriti appassionati. Poi con uno scarto Jago si mette dietro alla puledra, nell’acqua alta la manovra gli riesce a fatica, ma è un animale fortissimo, si alza sulle gambe posteriori e piomba sulla groppa di Diana, manovrano assieme i due animali, l’enorme membro di Jago è visibile ormai anche allo spettatore più’ inesperto. Non ho mai visto un cavallo che monta una puledra lo spettacolo mi affascina, mi terrorizza per la violenza e la forza che scaturisce dai due animali, ma la eccitazione mia e di Ugo è altissima. Ugo mi ha preso in braccio e mi porta a riva, siamo nudi, si siede rivolto al mare, sulla sabbia umida della battigia e mi trattiene seduta dentro il suo grembo, anche io con il volto al mare. Il suo cazzo è duro come acciaio, lungo, enorme, turgido e poggia al mio culo con forza. I nostri muscoli sono tesi allo spasimo, Jago ha penetrato la sua compagna e la monta in modo fantastico: uno spettacolo di forza e di estrema sensualità mai visto.
Spruzzi di acqua circondano i due animali, che lottano brevemente, poi Jago copre la femmina con forza, la domina ormai da maschio potente quale è, il suo membro si muove dentro a Diana per lunghi minuti: Ugo mi serra con le braccia alla vita, sento che sta manovrando con il suo enorme cazzo, lo facilito nell’operazione eccitata dalla situazione, Ugo ha fretta, con un colpo di reni sento che riesce a penetrarmi dal di dietro, nel culo a fondo con il suo fantastico membro si muove dentro di me, dove normalmente mai nessuno osa violarmi, solo Ugo, solo la sua potenza riesce a convincermi a penetrarmi nel culo. I due animali stanno per raggiungere l’orgasmo, nitriscono, Ugo ruggisce con potenza di maschio incredibile, mi serra a sè con una forza immane, io gli afferro i polsi alla mia vita e stingo, poi le mie mani si aggrappano alle cosce di Ugo che sono ai miei fianchi. Ugo mi pompa in modo bestiale, ruggendo, baciandomi selvaggiamente sul collo………………. ecco sento che sta per esplodermi dentro, anche io sono sul punto di venire. Improvvisamente con forza e potenza i due maschi raggiungono il culmine: l’animale nitrisce ed Ugo si tende sempre più con forza, ansima all’unisono con me: urlo dal piacere, vengo e sento la sborra di Ugo che riempie il mio culo, la mia fica è umida del mio stesso umore…………….. non mi sono mai sentita così bene!!!!

Dopo qualche minuto io ed Ugo siamo sdraiati sulla sabbia rovente, rilassati, Ugo mi prende una mano e la poggia sul suo petto muscoloso, lo guardo, è rilassato, ha speso tutte le sue energie nell’atto di poco fa. Ma ecco, mi ero quasi dimenticata, i musi dei nostri cavalli sono sopra di noi, sembrano osservarci con interesse e curiosità, forse pensano di noi, forse…………….. ma sì e vero, faccio notare ad Ugo quasi urlando:

“Ugo, guarda, i cavalli….. stanno sorridendoci, sono felici come noi!!! ”

è vero i due animali hanno appagato la loro spinta naturale, la loro passione, come due esseri umani ed ora ci ringraziano, per averli lasciati fare, per averli imitati ….. ma io ed Ugo non abbiamo imitato i cavalli! FINE

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