Mia moglie Marina 34 anni si reca ormai da diverso tempo in un centro massaggi, ma un giorno di questi tornando a casa mi racconta il massaggio del giorno:
Entro nel salottino a me destinato, entra con me la massaggiatrice (Giulia, belloccia, con due tette enormi).
Giulia indossa un grembiule verde io nuda avvolta solo da un piccolo asciugamano.
Mi stendo a pancia in giù sul tavolo e Giulia inizia a massaggiarmi con dell’olio profumato.
Ora la schiena con lenti movimenti circolari e poi piano piano fino ai piedi.
Il massaggio ora si sposta sui glutei; mi piace, comincio ad emettere sospiri di piacere e allargo leggermente le gambe per permettere alle carezze di arrivare fino in fondo.
Giulia appoggia un dito sul buchino e subito serro le cosce ma lei dolcemente le riapre e riprende a massaggiarmi passando dalla fica al culetto.
In quel mentre entra Mario, forse il più anziano dei massaggiatori; indossa anche lui una specie di camice abbottonato sul davanti e si avvicina al tavolo.
Appena avverto la sua presenza mi alzo e coprendomi con l’asciugamano urlo: ma non vede che sono nuda, se ne vada.
Giulia allora dice: no signora lo lasci stare, vedrà è molto bravo, la farà stare bene.
Si rimetta giù.
Mi rimetto a pancia in giù e Giulia riprese il massaggio da dove aveva smesso, mentre Mario si dedicò alle spalle ed alla schiena mettendosi alla testa del tavolo.
Le cosce ora erano di nuovo serrate, ma le sapienti mani di Giulia, presto mi rilassarono e mi rimisi a gambe leggermente divaricate; di nuovo le dita indugiarono prima sul culo e poi sulla fica .
Si giri signora, ora facciamo davanti disse.
Riprende ad ungermi dappertutto e il massaggio a quattro mani riprende: chiudo gli occhi rilassata.
Giulia si dedica come prima alle parti basse, mentre il Mario ricomincia il suo massaggio dal collo, lentamente; le mani si muovono molto sapientemente sul mio corpo, socchiudo le labbra di piacere.
Le mani dell’uomo ora stanno circondando completamente il seno soffermandosi ogni tanto sui capezzoli induriti mentre Giulia si dedica alle gambe e al bacino; il mio corpo è lucido per l’olio e piano piano, allargo di nuovo le gambe quasi a voler invitare Giulia a riprendere la strada prima interrotta.
La mano di Giulia ora è sulla fica e piano infila un dito, poi due e comincia un lento su e giù leggeri mugolii escono dalla mia bocca e ora le dita sono tutte e cinque dentro di me; con movimenti circolari e lenti, Giulia spinge piano la mano che entra sempre di più.
Mario nel frattempo si è spostato un pochino di lato e ora il suo bacino e vicinissimo al mio viso; si intravede sotto il suo grembiule un discreto turgore.
E continua a stringere il mio seno.
Ora la mano di Giulia è completamente dentro la mia figa fino al polso e si muove su e giù.
Il Mario smette il massaggio e con una mano, fa fuoriuscire dal grembiule il suo cazzo e lo appoggia sul tavolo a pochi centimetri dalla mia bocca.
Le labbra sono quasi a contatto del glande del Mario che prendendo il cazzo con una mano, ora lo appoggia sulle labbra, che subito lo circondano e avvolgono.
è grosso, non tanto lungo ma grosso, ed ho difficoltà a prenderlo tutto in bocca da quella posizione.
Il Mario si sposta un po’, quasi a volersi togliere, ma allungo la mano e prendo il cazzo per non farlo andare via; aspetta dice lui, ora ti metto meglio e così dicendo mi sposta un pochino indietro, cosicchè la mia testa ora penzola dietro al tavolo. Mario mi si sistema davanti ed io golosa me lo infilo in bocca;
Giulia intanto ha tolto la mano dalla fica e si sta dedicando nuovamente al culetto infilando piano piano prima l’indice e poi il medio.
Mario, disse Giulia, vieni che la signora è pronta. Il Mario si spostò e ando ‘a mettersi di fronte, Giulia mi alzò le gambe e prese il cazzo del Mario e lo appoggiò sulla fica; lui spinse piano ed entrò dentro completamente e cominciò a scoparmi.
Giulia si tolse il grembiule e venne a mettersi nella posizione prima occupata dall’uomo e prendendo il mio viso appoggiò la bocca alla sua fica; cominciai subito a muovere la lingua.
Mario estrasse il cazzo dalla fica e lo appoggiò al buchetto del culo, il Mario si appoggiò con il peso del corpo sulle gambe alzate avendo così il buchetto in primo piano e appoggiò il cazzo.
Prese di nuovo un po’ d’olio lo fece colare sul culo e sul bastone ungendolo ben bene, e guidandolo con una mano, piano infilò l’enorme cappella nel culo.
Giulia si abbassò e cominciò a leccarmi in un magnifico 69; Mario spinse decisamente ed entrò tutto.
Io e Giulia raggiungemmo molti orgasmi mentre Mario non sembrava voler smettere e si alternava ora nella fica ora nel culo.
Mario, tornò a riempirmi col suo cazzo la bocca, menavo il cazzo del Mario con due mani tenendomi la cappella in bocca e lo feci godere ingoiando tutto e avendo cura di ripulirlo ben bene.
Quella sera, dopo il racconto inculai mia moglie con tale piacere che poche volte avevamo provato FINE