La fuga

Era la seconda settimana di questa nostra relazione.
Lei era sposata e ci si vedeva nei suoi ritagli di tempo.
Non eravamo mai riusciti a fare l’amore in un comodo letto.
Sempre in macchina o in luoghi aperti.
Una volta addirittura in piedi contro un muro e solo alla fine ci eravamo accorti di avere una coppietta in auto come spettatori.
Quella sera invece suo marito usciva per una cena di lavoro e potevamo vederci a casa sua.
Tutto organizzato.
Aspetto in auto che lui parta e poi suono.
“Sali al quarto piano”.
Ascensore e via verso un caldo letto.
Sono da un po’ eccitato. Ho voglia di vederla nuda e di farlo bene almeno oggi.
Eccola davanti alla porta.
Splendida come sempre.
Entro e subito la stringo e infilo la lingua nella sua bocca.
La stringo e un umido bacio mi dimostra il suo desiderio.
Il mio sesso rigido le fa sentire quanto la desidero.
La prendo in braccio e lei mi indica la camera da letto.
La butto sul letto e mi spoglio.
Mi tuffo su di lei e baciandola la spoglio.
è gia pronta.
Senza slip e reggiseno, solo autoreggenti e il vestito sparisce subito.
Mi sollevo ad ammirarla.
In macchina non avevo mai potuto ammirare il suo corpo.
Poi , in ginocchio sul letto, le mie mani cominciano a stringere i suoi seni sodi e le mie dita corrono a giocare con i capezzoli.
La mia bocca li ricerca per baciarli, succhiarli, mordicchiarli e mi sdraio su di lei per sentirne tutto il calore e la morbidezza.
I nostri corpi si stringono e le bocche calde e umide si ritrovano.
Comincia a baciarle tutto il corpo.
Passo la lingua sul suo corpo e scendo sino alla sua dolce en umida fessura. Un bacio e poi la mia lingua inizia a giocare con il suo clitoride.
Le sue mani sulla testa mi spingono con forza verso il suo ventre e la mia lingua entra nella sua calda e umida vagina.
Sento le sue cosce strette sul mio viso, le sue mani che spingono la mia testa come se volesse spingerla dentro, i suoi primi gemiti di piacere.
Mi giro in modo da portare il mio sesso verso il suo viso e sento subito la sua lingua e la sua bocca accogliere il mio sesso.
I nostri respiri cominciano a farsi sentire e lei grida
“Prendimi subito” ma… suona il citofono.
Un gelo cade nella stanza.
Lei si alza di corsa e corre al citofono, sento che parla e mi fa segno di vestirmi.
Non capisco ma il suo viso mi fa capire di farlo.
Metto gli slip, raccolgo i vestiti e poi mi dice
“è saltata la cena, sta salendo , vattene subito”.
Mi ritrovo sul pianerottolo in mutande, i vestiti e scarpe in mano.
Vedo che l’ascensore sta scendendo,
Scendo un piano con le scale e tento di rivestirmi.
L’ascensore sta salendo e sono spaventato.
Si apre la porta dove mi sto vestendo e una donna in vestaglia mi guarda e mi dice
“Entra prima che ti veda, è un balordo il marito di D. “.
Sono interdetto ma entro.
“Guarda che so tutto, sono un’amica di D. e sapevo di stasera. Mentre guardavo la strada ho visto che il marito tornava. Vieni che ti dò da bere sei pallido”.
“Bhe è una situazione imbarazzante e poi mi ha sempre parlato di suo marito come un tipo da prendere con le molle ” rispondo io.
“è vero , è un tipo nervoso e violento, ma ora non preoccuparti sei qui e siediti tranquillo sul divano che ti porto da bere, conosco anche i tuoi gusti”.
Mi siedo sul divano e comincio a rilassarmi un po’.
Simpatica l’amica di D. e neppure male forse se si mettesse una vestaglia meno anonima si potrebbe anche definire carina.
Ecco che rientra con un bicchiere di cognac.
Si è cambiata, sembra che mi abbaia letto nel pensiero.
Ora la sua camicia da notte è piacevole, nera e trasparente e sembra nuda sotto.
Il mio sesso reagisce subito e mi accorgo che sono ancora in slip e lui tenta di uscire .
Mi si avvicina e si siede sulle mie gambe mettendo le su sul divano, il suo viso è sul mio, mette il bicchiere sul tavolino, mi prende il viso tra le mani e appoggia il suo ventre al mio sesso.
“Vedo che ti sei ripreso. Ora devi pagare l’ospitalità. ”
E la sua bocca si stringe sulla mia, la sua lingua entra nella mia bocca e sento il suo corpo stringersi al mio.
Le mie mani corrono sotto la sua camicia e corrono ad accarezzare le sue natiche, poi su verso i seni e poi le tolgo la camicia.
Ci buttiamo sul divano e sento le sue mani strapparmi gli slip e poi una mano che prende possesso del mio cazzo e lo stringe, poi mi accarezza i testicoli e poi mi prende la testa spingendola verso la sua fica bagnata.
Finisco per terra con la testa tra le sue cosce e la mia lingua la penetra.
La sento gemere e indicarmi come leccarla,
“Si, più forte, più in fondo, dai veloce, rallenta, sali”.
Salgo con la lingua sino alla sua bocca e appoggio il mio sesso alla sua fessura bagnata e vogliosa.
Spingo lentamente per sentirmi dire
“Entra dai che ti voglio”.
La penetro con forza e poi iniziamo lentamente, con forza, più veloce, i suoi gemiti e le sue parole mi incitano , dai, stringo le sue tette e le succhio,
Più forte, più veloce, vengo, vieni, vieni dentro, dai e….. libero le mie voglie in lei.
Un bacio di gioia e piacere mentre i miei movimenti affondano e rallentano per lasciare le ultimi gocce in lei.
Ci giriamo e lei si sdraia su di me.
Un po’ di riposo, mi porge il bicchiere di cognac e inizio a bere.
La sua bocca mi riempie di baci il petto, la sua mano mi accarezza il corpo, poi corre verso il mio sesso in riposo e ride .
“Vediamo quanto ci metto a rimetterlo in sesto”.
La sua bocca si dedica al mio sesso, baci, la lingua corre e pulisce, la bocca lo riceve e la lingua gioca.
Baci e morsi delicati e poi di nuovo lingua e bocca.
Comincia a muoversi, la sua bocca si accorge che il desiderio mi sta rinascendo.
La lingua e la bocca diventano più calde e vogliose.
Quasi in forma.
Ecco, la sua bocca ci è riuscita.
Toglie la bocca e guardando il mio cazzo in forma mi dice
“Bravo, meno di due minuti, poi vediamo quanto ci metti per la terza. ”
Il suo sorriso i spegne e la sua bocca torna sul mio sesso.
Lo gusta, lo succhia, lo lecca e poi si mette a cavalcioni e lo infila nel suo caldo nido.
Mi prende le mani e le porta sui suoi seni.
Stringili, succhiali mentre ti cavalco.
E portandoli verso le mie labbra inizia a scoparmi.
Sento il suo calore ei suoi movimenti e prima di perdermi nel piacere penso a “Grazie marito di D. ora ne ho due con cui giocare”. FINE

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