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Nicola

Nicola ha la schiena bellissima. Ho le dita unte di baby oil e gliela sto carezzando. Su e giù. Giù sino al culo. Poi ancora su. Ogni volta che mi avvicino al culo lo sporge in fuori, me lo offre. Un culo bellissimo. Non ancora, non ancora… Adesso per favore. mi dice, per favore adesso … Non ancora… Nicola ed io ci conosciamo da una vita. Amico e complice perfetto. Mi piace fare l’amore con lui. C’è gioco, tenerezza, scambio dei ruoli. Continuo a carezzargli la schiena. Gli bacio e mordicchio la nuca. Sta facendo le fusa come un gattone sensuale. Mi piace. Scendo sino al buco. Non risalgo. Ancora un po’ d’olio. Infilo un pochino il dito. Lo muovo piano. Distribuisco bene l’olio. Ancora un altro po’ dentro. Nicola geme piano. Gli bacio la schiena. Faccio scorrere la lingua sulla spina dorsale. Si inarca. Il dito entra tutto. Dentro e fuori. Poi ne infilo due. Ti piace, vero. Sì, mi piace moltissimo. Mi è sempre piaciuto fatto da te. Sei bravissima. Ti amo. Continua ti prego, non smettere. Sento il suo muscolo che si contrae intorno alle mie dita. Ti ricordi da ragazzini? Certo che mi ricordo, risponde. Probabilmente è colpa tua se sono diventato gay! Titocca… ti ricordi “titocca”. Era una specie di penitenza se perdevi una scommessa o a qualche gioco… ti toccava! Ed era sempre un giochino sessuale. Nicola era la mia vittima preferita. Titocca… gli porgevo il dito medio. Lui me lo doveva leccare e succhiare… e poi zac… glielo infilavo nel culo! Si lamentava sempre … peccato che gli venisse regolarmente il pisellino duro! A volte mi è capitato di pensare che perdesse apposta per subire la mia penitenza! Ecco, carissimo Nicola, ti tocca ancora… e il pisellino è duro e ti è cresciuto anche un bel po’! Lo sposto senza togliergli le dita da dentro. Voglio prenderglielo in bocca. Voglio la sua lingua sulla mia figa. Voglio le sue dita dentro di me. Ha un bel cazzo. Anche bello da vedere. La pelle liscia, le palle rotonde bene attaccate. Pochissimo pelo. Né troppo grosso né troppo piccolo. Lungo il giusto. Duro ma non prepotente. Un cazzo amico. Ora siamo come incollati. è bravissimo. Gioca con la lingua con sapienza e delicatezza. Ho le sue dita dentro. Davanti e dietro. Si muovono come se sapessero esattamente cosa voglio che facciano… sono dita che mi conoscono bene… beh, qualche “titocca” da parte di Nicola è capitato anche a me… e forse anch’io ho fatto apposta a perdere, qualche volta! Vengo. Vengo dolcemente, a lungo. Lui toglie delicatamente le dita e continua a leccarmi accompagnando il mio orgasmo. Fantastico! Stai buono ora! Lo faccio stendere sulla schiena. Riprendo il pompino. Piano, delicatamente. Lo carezzo con le mani unte. Pianissimo. Voglio farlo impazzire. Grida, geme… è un gioco. Chi viene per primo ha perso. Per questa volta ha vinto lui… Gli rinfilo due dita nel culo. All’improvviso, sino in fondo, subito. Quasi brutalmente. Grida. Sta godendo come un pazzo… ma si tiene! Non vuole venire ancora. è bello duro, mi viene voglia di averlo dentro. Gli salgo a cavalcioni. Me lo infilo dentro. Tutto. Subito. è bellissimo. Sono caldissima, bagnatissima, morbidissima. Lo sento dentro, duro e morbido alla stesso tempo. Mi sento fusa con lui. Stai fermo. Mi muovo io. Su e giù e in cerchio. Sto per venire un’altra volta… stavolta grido. Accelero. Gli do/mi do dei colpi profondi. Adesso grida anche lui. Non ce la fa a tenersi ancora. Veniamo insieme. Urlando e ridendo. Ci è toccato ancora… FINE

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