Noi due

Cazzo, sono in ritardo, traffico maledetto!!!!! Lo so che la mia piccola , il mio tenero amore di cui sono innamoratissimo, stasera si incazzerà per il mio ritardo, proprio stasera che ho voglia di lei, solo che lei ha invitato tre sue amiche a cena, e così mi toccherà aspettare….. dopo cena per averla tra le mie braccia, tutta mia!!! Quando entro in casa sono tutte e quattro lì in sala ad aspettarmi, saluto e capisco dallo sguardo che il mio tesoro è un po’ alterato…. ha ragione, mi aveva pregato di essere puntuale….
– ciao a tutte, come và? ? – dico allungandomi a sfiorare le labbra del mio amore per un piccolo bacio che lei ricambia
– 5 minuti, una doccia e sono con voi!!
– si, ma fai presto, è già tutto pronto, ritardatario che non sei altro…. – considerando il tono di voce che ha lei posso dire che è andata bene. Finita la doccia, mi infilo un paio di pantaloncini al ginocchio, senza boxer sotto, gli faccio una sorpresa, e una maglietta della Guru. Passo dalla cucina per aiutarla, lei è di schiena, la prima cosa che noto piacevolmente è il suo sedere, stretto in un paio di pantaloni bianchi, che spettacolo!! Sopra porta una maglietta azzurra aderente che contrasta con i suoi bellissimi capelli lunghi mossi. Mi avvicino a lei e mi appoggio al suo culo abbracciandola da dietro….. il mio uccello si fa subito barzotto, le do un bacio sul collo, sento il suo profumo, è leggero, fragrante, lei sposta leggermente la testa così le posso anche leccare l’orecchio poi torno al collo simulando un succhiotto….. le mie mani adesso sono sul suo seno e lo impasto. La mia piccola non rimane indifferente e si sporge indietro col sedere per sentire meglio il mio uccello che adesso è veramente duro….
– che maiale che sei…….. sei davvero un porco…. non ti sei messo i boxer!!! ? ? ? – dice
– ho voglia di te amore mio, scusa per il ritardo – le sussurro all’orecchio
– sei scusato, ma devi pagare stasera…… vediamo che punizione posso darti…… ah ecco…… mi devi far godere come una troia!!! – Rimango un attimo di sasso, lei si gira verso di me sorridendo e mi bacia
– dai che andiamo di là scemotto che la cena è pronta, facciamo compagnia alle nostre ospiti! – Che donna che ho….. fantastica, è il mio mondo, come farei senza di lei!!!! Durante la cena guardo il mio tesoro…. è felice, sorride, ride di gusto con quelle puttanelle delle sue amiche, i suoi occhi….. le sue labbra…. è bellissima!! Per tutta la cena comunque ci guardiamo con desiderio profondo, i nostri sguardi si incrociano continuamente. Il difficile è non far notare il nostro desiderio. Finalmente, quasi a mezzanotte, le sue amiche ci salutano sul pianerottolo e possiamo chiudere la porta di casa alle nostre spalle. Subito ci cerchiamo ed inizia la danza. Ci abbracciamo e ci baciamo contro la porta, la mia lingua penetra dura e calda nella sua bocca mentre lei la succhia con gemiti vogliosi. Le nostre mani frugano negli abiti e mentre la spingo contro il muro le sfilo la maglietta e sganciandole il reggiseno balzano fuori le sue grandi mammelle, morbide, bianche, ben sostenute con i larghi e puntuti capezzoli, eretti e ruvidi, duri per il piacere. Inizio a succhiarli con dolcezza e forza, mi riempio la bocca, li lecco, li aspiro, li succhio forte, e la sua mano mi schiaccia il viso contro la mammella gonfia e profumata. Ne aspiro in bocca più che posso, poi passo velocemente all’altro capezzolo e così alternandoli li divoro, mentre lei ansima di piacere, e mi spoglia, via la maglietta, giù i pantaloni, e poi la sua stretta feroce sul cazzo teso, ed un solo sussurro rauco
– dammelo, lo voglio, sono già tutta bagnata bastardo – A queste parole parto come un razzo vettore….. Non c’è tempo per i nostri deliziosi giochi di bocca, c’è urgenza di penetrazione e le sfilo i pantaloni, veloce si sfila le mutande e poi mentre si inarca in avanti, con un unico fluido movimento la penetro spingendola contro il muro. Non c’è quasi sensazione di costrizione, scivolo dentro risucchiato e senza sforzo, ha una bella fica, carnosa, soda ma molto accogliente, elastica, con me il concetto di stretto è bandito, l’ho allenata bene almeno lì, a volte anche 4 dita non le bastano. E poi come al solito è bagnatissima, è una cosa che mi colpisce ogni volta, i suoi succhi abbondantissimi, che a volte mi gocciolano sulle mani già nei preliminari, ed anche ora sento scorrere sulle palle e sulle cosce, ed in un attimo ho i peli inzuppati mentre la monto in piedi tra le sue gambe aperte, schiacciandola contro il muro dell’ingresso.
– la mia bella troia, ma quanto ti stai bagnando….. stasera è più larga del solito!! – Non c’è più tempo per toccarci o succhiarci, e continuo a pompare, schiacciando il pube contro il suo, con colpi sempre più forti, sollevandola quasi ad ogni penetrazione nel tentativo di trovare sollievo al mio desiderio, ma lei è ormai così fradicia, dilatata, la sua fica è senza fondo nè pareti ed accelero il ritmo dei colpi nel tentativo di raggiungere un orgasmo che sento sempre più lontano dal mio cazzo ormai tesissimo ma senza stimoli fisici, perso in questo lago bollente.
– sei una vacca, adesso ti infilo anche due dita – E così faccio, da dietro infilo nella sua figa fradicia, già occupata dal mio cazzo, due dita, entrano senza difficoltà, ma almeno adesso ti senti piena, senti la mia voglia di farti godere. Non ci baciamo neanche più, ansimiamo , le bocche pressate a rubarci i respiri e lei con i soliti e familiari gemiti e squittii dolci, gode, stringendomi forte e graffiandomi le spalle a sangue. Si abbandona tutta su di me, sfatta dal lunghissimo e selvaggio orgasmo, sognato per tutta la sera e consumato in pochissimi minuti di feroce sveltina, in piedi contro il muro ed in questa posizione di abbandono , le sue gambe molli non la sorreggono, il suo bacino sfugge, mi ritrovo con lei in ginocchio ed il mio cazzo teso all’aria, lucido dei suoi succhi e ferocemente insoddisfatto. è in posizione perfetta per un pompino, in ginocchio sul tappeto davanti a me, ma ho voglia di penetrare e poi il pompino accorcerebbe la vita al mio cazzo, anche se so che me lo farebbe con la passione di una vera svuotacazzi, ma per stasera ci rinuncio…. La sollevo e la aiuto ad appoggiarsi al tavolo, piegata a 90, e così la penetro da dietro, in piedi , mi piace da morire, ma questa volta lei è davvero slabbrata, la violenza della scopata precedente l’ha resa inconsistente e neanche l’orgasmo ha ridato tono alla sua fica dilatata, che gocciola dalle labbra succhi filanti e potrebbe ormai accogliere tutta la mia mano. Non ho dubbi o esitazioni, voglio godere anch’io
– adesso te lo metto nel culo amore mio – e sfilandomi dal suo corpo le apro le natiche scoprendo il suo buchetto, una rosetta color ocra nel biancore del suo culo soffice, grinzosa di piegoline e ripiena dei succhi colati dalla fica. Lo tento, lo palpo con un dito intriso di succo e lo sento pulsare, bagnatissimo e vibrante.
– dai, bastardo, fammi godere ancora, infilalo, dammi il tuo cazzo – Appoggio la punta del mio cazzo e inizio dolcemente a penetrarle il culo, sono durissimo, potrei agevolmente forzare il culetto di una vergine, il suo è una strada aperta e conosciuta, e pure ha il solito fremito di resistenza, si contrae, arretra e poi lo sento aprirsi come una ventosa, ed avvolgere la punta del mio cazzo con una presa ferma e morbida, la familiare e sempre esaltante sensazione di un culo che ti accoglie. Spingo ancora, ecco lo sfintere che mi strozza il glande e poi come un onda che cede, di schianto sono dentro, l’anello del suo buchetto mi stringe il cazzo in mezzo poi sempre più giù, man mano che mi inoltro e infine alla base, quando arresto le mie spinte contro l’ingresso, e sono tutto dentro, con le palle appoggiate sulla sua fica. Lei ansima, trafitta, trattiene il fiato, ha qualche spasmo allo sfintere, poi come sempre si rilassa e si abbandona e comincio a montarla, dentro e fuori, estraendo il mio cazzo fino quasi alla punta e spingendolo fino in fondo, sbattendo con il pube contro il suo culo ormai dilatato ad accogliermi. Quando le ultime resistenze sono vinte comincio a estrarlo completamente e rimetterlo dentro in fretta sempre più in fretta e sono penetrazioni nuove, e poi in fondo solo in fondo a spinte forti, mentre lei si accarezza il clitoride e la fica e grida
– dai, si, si, sfondami, lo sento in testa, vieni anche tu amore mio – e poi forte la stretta del suo culo nelle pulsazioni ritmiche del suo orgasmo che scatena il mio, a fiotti lunghi che sento scorrere dentro l’uccello ed eruttare nelle sue profondità. Rimaniamo così, io dentro di lei, per alcuni minuti, poi lentamente estraggo il mio cazzo che inizia ad ammorbidirsi e mi lascio cadere sul pavimento, seduto per terra dietro di lei, accasciata sul tavolo che respira forte, persa in chissà quale mondo, quando viene di culo è sempre così, è sconvolgente il suo orgasmo. La sua mano è ancora sulla sua fica, il suo culo, ancora oscenamente aperto lascia scivolare un filo di sperma schiumoso che si fa strada e si congiunge in basso al mare dei suoi succhi. Quella vista mi eccita, il mio cazzo pulsa e ritrova baldanza, sto pensando di penetrarla ancora, lì sul tavolo o per terra, nel culo oppure nella sua figa accogliente e calda con forza, oppure farmi fare un pompino, potrei resistere per ore ormai, ma lei apre gli occhi e dopo uno sguardo molle, tenero, adorabile, al mio rinnovato desiderio mi sorride dolcemente e mi dice
– non ce la faccio più tesoro, mi hai fatto morire, mi hai distrutta, ti adoro orsacchiotto mio – Se fosse stata un’altra non avrei desistito, ma la amo e mi fa una tenerezza infinita, so che ha davvero finito le energie e non vorrei scoparla come un pezzo di carne amorfa. Mi alzo in piedi e aiuto lei a fare altrettanto, ci lasciamo andare in un lungo abbraccio, ci guardiamo negli occhi……. le sussurro un
– ti amo tesoro – che lei ricambia con bacio di passione.
– vieni piccola, andiamo a letto a parlottare
– Dimenticavo…… la cena era favolosa, è bravissima anche in cucina, è veramente una donna speciale, quanto l’adoro!!!!! FINE

About A luci rosse

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