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Per caso io e mia moglie

Le presentazioni: io ho 39 anni e mia moglie 36. Siamo sposati da cinque anni. La premessa è doverosa: sento di amare la mia compagna di vita più di me stesso e non riuscirei più a stare senza di lei (può sembrare la solita mielosa retorica, ma, credetemi, è proprio così).
Questa affermazione credo non c’entri con le pulsioni cerebrali e sessuali che desiderano coinvolgere la mia lei in giochi anche molto spinti con altri: ritengo infatti, ancora una volta in tutta sincerità, che lei possa provare il piacere maggiore dalle esperienze che vorrei provasse a ripetizione.
Qualche piccola “prova” in tal senso l’abbiamo fatta. Adesso siamo in fase di blocco assoluto, da parte sua, per diverse ragioni che, anche per ragioni di riservatezza, dovrò solo accennare al termine del mio intervento, che spero non stancherà i lettori .
Prima di entrare nel vivo, una breve descrizione di mia moglie: è alta 1, 70, pesa 53 chili, di seno porta la terza (scarsa, tiene a precisare lei stessa, rammaricandosene molto… ), è bionda autentica (anche intorno alla fica, che spesso però rasa a zero, per farmi piacere), ha un bel viso tondo e sa essere molto calda, quando è ispirata.
Da mesi portavo a casa riviste di fotoannunci: le sfogliavamo assieme, commentavamo le immagini e poi, con lei visibilmente eccitata, (bastava toccarle la fica umida… ), facevamo l’amore.
Lo stesso accadeva in salotto, davanti al televisore, dove avevo cura di inserire nel videoregistratore cassette autenticamente amatoriali (infatti i porno superpatinati, con attrici e attori che fingono anche il piacere proprio non mi dicono nulla): notavo che la mia lei si scaldava in modo particolare quando arrivavano le scene a tre (o più), sia con due donne e un uomo, ma soprattutto con due uomini e una donna. Inoltre, le piace tuttora tantissimo che, mentre la masturbo in fica con due-tre dita, le infili un altro dito nel “secondo canale”, andando in profondità: spesso arriva all’orgasmo senza che le penetri. Oppure, se lo faccio, comunque con un dito le “tratto” in contemporanea il secondo canale. Devo dire che, a volte, mentre facciamo i giochetti che precedono la scopata vera e propria, la mia dolce consorte provvede a restituirmi il favore: con mio grande orrore, ho scoperto che non mi dispiace affatto… Devo preoccuparmi? Ma non divaghiamo…
Spinto dalle constatazioni di cui dicevo (il suo eccitarsi alla visioni di foto e filmati amatoriali, specie se i protagonisti sono più di due), ho preso l’argomento alla larga, perché, comunque, mia moglie ha avuto un’educazione familiare a dir poco da baciapile (finché non gliele ho fatte vedere, nemmeno sospettava che esistessero certe riviste e che, soprattutto, fossero così diffuse), il che le crea non poche contraddizioni rispetto alla libido che ogni tanto lascia emergere.
Poco a poco, le ho chiesto se non le avesse fatto piacere posare anche lei senza veli su una rivista di annunci, per dimostrarle che la visione del suo bel corpo avrebbe suscitato l’interesse di tante altre persone “vere” e “normali” come noi.
Dovete sapere che, pur essendo indubitatamente bella, mia moglie ha forti sensi di insicurezza sull’aspetto fisico: dice di avere gambe grosse e brutte (non è vero: sono ben tornite, lunghe e… perfette! ), di avere un seno troppo piccolo (in questo caso… mi accontento), di non avere un bel viso (un’altra vera propria falsità). La mia idea di sollecitarla a mostrarsi senza veli per avere commenti di altri, coppie soprattutto, alla fine l’ha convinta forse proprio per mettersi alla prova. Un giorno d’estate dell’anno scorso, rispondendo a una mia richiesta piuttosto scherzosa, lasciandomi di stucco mi detto “sì” e, subito, si è fatta scattare due rullini.
Il primo, in casa; il secondo, all’aperto: non ha avuto problemi ad allargare le cosce, ad accarezzarsi e penetrarsi con le dita, a farsi riprendere alla pecorina con la mia mano che le accarezzava il mitico secondo canale e mentre si introduceva in fica il collo di una bottiglia. Insomma: ho fatto il fotografo con il cazzo che mi scoppiava per l’emozione e l’eccitazione.
Sviluppati i due rullini (sono andato in città e ho scelto un negozio fotografico affidabile, indicatomi da un conoscente che mi passava alcune videocassette amatoriali, a insaputa di mia moglie), ho spedito le foto a un paio di giornali specializzati: chiedevamo, come imposto da mia moglie, soprattutto lo scambio di immagini con coppie e non incontri diretti.
I due mesi trascorsi dalla spedizione alla pubblicazione del nostro annuncio per me sono stati… interminabili. Finalmente il gran giorno è arrivato: lo spazio dato alle immagini di mia moglie non era eccezionale (diverse foto non sono state usate), ma comunque non poteva sfuggire all’attenzione dei lettori. Nel frattempo, mia moglie aveva posto dei paletti per bloccare le mie proposte più ardite: era sì curiosa di conoscere di persona coloro i quali facevano questo gioco, ma assolutamente non voleva che si parlasse di scambio completo.
Al massimo, qualche giochino spinto, ma solo dopo una conoscenza approfondita, cioè a seguito di vari incontri, e non a casa nostra. Le risposte, come avevo preannunciato a mia moglie per dimostrarle che è un tipo arrapante, sono arrivate copiose e, detto per inciso, non siamo riusciti a rispondere alla maggior parte di esse, con rammarico personale del sottoscritto, per aver dato l’idea di essere poco affidabili a chi ci voleva contattare. Comunque, tra tutti abbiamo individuato una coppia di una provincia vicina.
C’è stato, dopo alcune telefonate, un innocente primo incontro al bar: mia moglie ha subito affascinato il lui dell’altra coppia, che il giorno seguente mi ha chiamato a casa profondendosi in complimenti.
La mia lei l’aveva conquistato con la sua semplicità, per il fatto, ad esempio, di non essere venuta all’appuntamento con la mini, come spesso pare accada (loro erano piuttosto avanti in questo gioco e conoscevano – in senso biblico! – diverse altre coppie) durante i contatti conoscitivi. Insomma: era davvero affascinato da mia moglie e sollecitava un rendez-vous a casa loro.
La mia consorte, invece, sembrava ancora fredda, molto restia ad andare oltre. Allora suggerii al nuovo amico di far telefonare a casa nostra da sua moglie, quando io non c’ero, perché provasse a convincere la mia lei. Così fecero e devo dire che, avendo colloquiato con una donna, appunto “normale”, che avrebbe potuto essere la nostra vicina di casa, mia moglie assentì alla fissazione di un incontro a casa loro, con la clausola che non si sarebbe fatto nulla di “sconveniente”.
A essere sincero fino in fondo, io nel frattempo avevo inviato a quella coppia di amici un plico con molte delle foto che ritraevano la dolce mogliettina in pose hard (e anche il sottoscritto: sì, perché in quella occasione mia moglie aveva voluto scattarne anche a me.
E la cosa non mi era dispiaciuta affatto: sono infatti anche discretamente esibizionista, seppure, onestamente non ritenga di avere un granché da mostrare dal punto di vista fisico – non sono un adone – se non il cazzo in erezione). Avevo spedito le foto proprio per “caricare” ancora di più il nostro prossimo ospite… Eccoci al gran momento: erano passati, per un motivo o per l’altro, tre mesi dal primo incontro conoscitivo.
Siamo andati nella tana del lupo: io eccitatissimo per quello che sarebbe potuto accadere, mia moglie piuttosto nervosa. La coppia ci ha accolti nella loro cantinetta: un luogo attrezzatissimo per i loro incontri erotici. Lui aveva non meno di cinquanta cassette amatoriali da due-tre ore (! ), tutte ritraenti le evoluzioni sue e di sua moglie con coppie e singoli.
Dopo i convenevoli di circostanza e il classico caffè con pasticcini, ha tirato fuori una borsa, l’ha consegnata a sua moglie e questa ha estratto una serie di vibratori e cazzi di gomma di varie dimensioni. Con mia grande sorpresa, la mia lei non si dimostrava affatto imbarazzata, ma stava al gioco e faceva battute rilassate e divertenti su quegli attributi.
Ma gli attrezzi non sono serviti ad altro che a scaldare l’ambiente e sono presto stati rimessi al loro posto. La fase calda è arrivata dopo, quando lui ha preso la macchina fotografica digitale in suo possesso e, spiegandoci che avrebbe scattato delle istantanee da farci vedere subito al computer, ha invitato le due donne a mettersi in posa. In contemporanea, a me ha affidato la telecamera, dicendomi di riprendere tutto. Sua moglie, ovviamente più pratica, ha subito iniziato a posare. Sedute sul divano, le due lei erano vestite entrambe con gonne larghe e lunghe e con calze autoreggenti nere,
Il padrone di casa ha iniziato a invitarle a tirare su i lembi dei vestiti, e ad allargare le gambe. Entrambe eseguivano i suoi ordini con grande accuratezza (io ero dietro a tutti, con la telecamera, il cazzo già in tensione e… anche i sudori freddi perché non sapevo come avrebbe potuto reagire mia moglie). La mia lei, però, incredibilmente stava al gioco, con un sorriso allegro che mi allargava il cuore.
L’amico, intanto, oltre a dare istruzioni, aveva cominciato ad aiutare le due modelle a esporsi al meglio all’obiettivo: scostava le gonne, le tirava su un po’ all’una un po’ all’altra, e ormai era arrivato a mettere in mostra le mutandine di pizzo nero di entrambe.
A quel punto le invitò ad alzarsi e a mettersi accovacciate sul divano, fianco a fianco, di schiena, cosa che fecero in un crescendo di eccitazione collettiva. Poi lui iniziò a tirare giù gli slip a sua moglie: la sua fica già bagnata si spalancò davanti all’obiettivo della mia telecamera e… io stavo per scoppiare.
Toccava a mia moglie: non aspettò che glielo dicesse l’amico; si sfilò in fretta le mutandine e anche lei, sempre di spalle, allargò le gambe per far vedere al meglio il suo roseo e umido tesoro depilato poche ore prima. A quel punto il “regista” dell’operazione posò la macchina fotografica e invitò le due signore a liberarsi anche degli indumenti superiori.
Poi le fece sedere, completamente nude, accanto a lui e mi chiese di continuare a filmare. Lui era seduto in mezzo: mia moglie e sua moglie a fianco. Con abilità e dolcezza, con le due mani, allargò le gambe di entrambe e iniziò ad accarezzar loro le gambe: che spettacolo davanti a me!
Le due fiche larghe e il cazzo di lui che sua moglie nel frattempo aveva provveduto a estrarre dai pantaloni, mentre la mia lei continuava a dimostrarsi divertita, anche se si guardava bene dal prendere iniziative.
Il padrone di casa allora si alzò, si accovacciò di fronte alla sua consorte e cominciò a leccarla: come al sottoscritto, anche a lui piace tantissimo assaporare il gusto della fica umida! Quindi passò a fare lo stesso trattamento a mia moglie, che chiuse gli occhi con un’espressione che a me parve proprio beata. Accidenti, che bel ricordo, per me!
A quel punto posai le telecamera: la documentazione filmata della nostra prima e per ora unica volta infatti finisce lì.
Ma noi abbiamo continuato: mi sono avvicinato al trio, calato i canzoni ed esposto il mio arnese.
Compiaciuto, l’amico ha proposto di fare un girotondo in mezzo alla stanza: tutti e quattro in piedi, abbracciati e nudi.
Ma è durato poco, perché la sua lei si è inginocchiata e ha cominciato a prendere in bocca prima il mio cazzo e poi il suo, alternativamente, mentre lui baciava sulla bocca, con lingua “perforante”, mia moglie. In pochi secondi ho rischiato di venire in gola all’amica e le ho chiesto di fermarsi.
A quel punto, come peraltro aveva promesso il nostro amico (in base al tacito accordo sottoscritto con la mia lei in precedenza), lui si è dedicato alla propria dolce metà e io alla mia lei.
Che era eccitatissima: la fica le gocciolava quasi e, saltati i convenevoli, sul pavimento, lei mi si è seduta sul cazzo a smorzacandela, mentre l’amica ci coadiuvava con le sue mani, accarezzandomi le palle: non c’è stato bisogno di molto, perché io venissi dentro la fica di mia moglie, in contemporanea con il suo piacere: aveva le guance caldissime, segno della sua autentica partecipazione al gioco.
I freni inibitori evidentemente avevano ceduto! In conclusione, il padrone di casa, che si era limitato a continuare a leccare la fica di sua moglie, ci chiese se poteva fare altrettanto con quella di mia moglie, che si era appena lavata. Il “sì” è arrivato subito: si è fatta leccare per cinque minuti buoni, poi ha inarcato i fianchi per quella che, in seguito, mi ha confessato essere stata una simulazione di piacere.
Siccome il padrone di casa non era ancora venuto, l’atto conclusivo è stata una bella sega “sparatagli” da mia moglie mentre l’altra stava a osservare divertita e io a mia volta le accarezzavo la fessura calda e bagnata tra le gambe divaricate.
Quindi, dopo un buon gelato per ristorarci, ci siamo ricomposti e ci siamo salutati.
In conclusione: io ho a malapena baciato e sditalinato la consorte dell’amico, mentre lui ha “maneggiato” un po’ di più mia moglie.
Ma non mi dolgo affatto di questo (anzi! ), anche se garantisco che l’amica in questione è un gran pezzo di donna.
Adesso viene il brutto. Io conservo un ricordo indimenticabile di quell’episodio, che però, purtroppo, come ho già più volte riferito al momento è rimasto unico.
E sono già passati nove mesi da allora…
Andando a casa, mia moglie mi diceva già che non si era divertita molto, che l’aveva fatto solo per curiosità.
Che era stata al gioco, ma che queste cose non fanno per lei, ecc.
Ho il sospetto che lei tema che il sottoscritto la consideri una poco di buono, cosa che non è affatto vera, perché nei miei sogni erotici la vedo invece alle prese con due o tre altri uomini (più di tutto, mi farebbe impazzire la doppia penetrazione con lei al centro del “panino”, ovviamente).
Le ho detto di stare tranquilla da questo punto di vista: io la amerei ancora di più, se possibile, se, piacendole come credo le piaccia, accettasse di andare con altri maschi; ma non c’è stato nulla da fare per smuoverla.
Anzi, c’è di peggio: mi ha chiesto di interrompere i contatti di questo genere; insomma, di uscire da un giro in cui in pratica non siamo mai entrati.
Ha aggiunto che, se proprio non posso farne a meno, lei mi autorizza a muovermi da solo, da “single”.
Ma io ho replicato che ho coltivato per anni questo sogno vedendo lei al centro delle iniziative e che, pertanto, non avrebbe senso che io lo facessi da solo, proprio perché continuo a ritenere che il maggiore piacere lo possa trarre lei.
Ora, anche per il bimbo piccolo, siamo in una situazione di stallo: quasi non si parla più dell’argomento anche perché è sopraggiunto un fatto serio su cui preferisco non soffermarmi (oggi superato), ma che comunque non riguarda il rapporto di coppia, né questioni di sesso o corna. Ho staccato i fili con quella coppia e, come richiesto, addirittura eliminato le foto di mia moglie nuda.
Così come il filmato e le immagini digitalizzate di quel memorabile incontro sono rimaste in possesso di quegli amici, che un domani non dispero di incontrare di nuovo.
Mi resta l’idea “di ripiego” di almeno esibire mia moglie, magari anche a sua insaputa, e quindi con persone corrette e che possibilmente possano ricambiare, come ha fatto il bravo gestore di questo sito: noi siamo piemontesi; se qualcuno (se fosse in coppia con una donna sarebbe meglio, ma non è una pregiudiziale assoluta) ha qualche idea per sbloccare la mia consorte, mi scriva!
Quello che non mi spiego, e ogni tanto glielo dico, è che lei, comunque, durante quei caldissimi momenti con la coppia conosciuta tramite l’annuncio, era visibilmente e incontestabilmente eccitatissima. FINE

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