Poiché a far del bene ci si guadagna sempre, mio marito Nicola ed io abbiamo preso l’abitudine di partecipare alle aste benefiche che ogni tanto vengono organizzate nella nostra zona dalle associazioni di volontariato. Certe volte riusciamo a trovare anche dei pezzi veramente preziosi o che rivestono per noi un significato affettivo di un certo rilievo. Con noi si muovono in queste occasioni anche altre coppie, che hanno lo stesso interesse ad unire l’utile dell’acquisto a prezzi non proibitivi di qualcosa di buono, al dilettevole della carità verso chi sta male.
Giusy e Pietro sono certo quelli che conosciamo meglio, sappiamo benissimo che li troveremo in queste aste tutte le volte che ci andiamo anche noi ed immancabilmente, alla fine della vendita, ci ritroveremo al ristorante e così via.
è proprio il “così via” che vi voglio raccontare.
“Annalisa” dice mio marito Nicola appena finito di mangiare “perché non invitiamo i nostri amici a vedere la nostra collezione di farfalle? ”
Una risata di tutti e quattro accoglie questa frase che è poi la parola d’ordine per aprire le danze.
Salgono sulla nostra macchina e Giusy segue il suo preciso rituale: si toglie le mutandine curandosi di far vedere la figa ben aperta a Nicola che sta guidando.
Pietro si toglie il cazzo dai pantaloni e comincia a menarselo mentre io lo osservo, mi prende per la nuca e mi spinge verso il suo cazzo duro. Non mi faccio certo pregare, apro la bocca e comincio a spompinarlo per bene, ora gioco con la sua cappella, ora con le sue palle cariche di sborra, ora lo ingoio tutto, ora lo lecco delicatamente come fosse un gelato al cioccolato. Noto che mio marito Nicola ci osserva dallo specchietto retrovisore mentre Giusy si volta per osservarci meglio proprio mentre Pietro mi sborra sulla faccia, io gli ripulisco il cazzo per bene e porgo la mia faccia tutta sporca di sperma a sua moglie Giusy che inizia a baciarmi e a leccarmi fino a ripulirmi.
Nicola continua a guidare con calma, noto che quella troia di Giusy gli massaggia l’uccello sotto i pantaloni con la prospettiva di prenderlo in bocca proprio sotto casa.
Qui, a macchina ferma, gli apre la patta e se lo infila tutto in gola.
Io dal sedile posteriore gli massaggio il collo fino a quando il suo getto caldo non soddisfa la voglia di maschio di Giusy.
Saliamo in casa con i due maschietti che hanno già goduto una volta e io e Giusy sappiamo che dobbiamo farglielo raddrizzare esibendoci in un giochino intigrante.
Loro sono sul divano del salotto ed io comincio a spogliarmi con calma. Mi metto nuda sulla poltrona di pelle che sta davanti a loro e la mia amica, a culo nudo ma con indosso ancora una maglietta che le copre i seni prosperosi, viene a quattro zampe a rendermi omaggio.
Comincia a leccarmi i piedi che offro alla sua adorazione e i maschioni là davanti, quasi meccanicamente, si tolgono tutto e restano anch’essi nudi con un bel cazzone che sta tirando.
Il culo di Giusy così disponibile è una tentazione troppo forte e mentre mio marito Nicola, per ospitalità, rimane sul divano a tirarsi una sega frenetica, Pietro si inginocchia dietro a Giusy per farle un trattamento completo. La lecca ben bene e nella sua figa calda spariscono due dita ben allenate ai ditalini. è la lingua di suo marito quella che sente nel culo e la sua bocca, che si riscalda ancora di più per l’eccitazione che monta, raggiunge le mie cosce e comincia a trattarmi la figa come si deve.
Io sono bagnatissima e le mie mani hanno già provveduto ad orgasmarmi un paio di volte.
Mentre Giusy mi lecca in profondità, Pietro chiama mio marito e gli dice: “Vieni Nicola, senti che buon sapore ha il culo di mia moglie”
Nicola si alza dal divano, si inginocchia e inizia a leccare il culo già bagnatissimo di Giusy.
La troia non resiste più ad un simile trattamento e implora:
“Per favore, mi state facendo impazzire, mettetemelo nel culo…”
Nicola si tira su, appoggia il suo cazzo, al buchino di Giusy e in un sol colpo gli infila il cazzo per tutta la sua lunghezza. Pietro incita mio marito dicendo:
“Dai butta il tuo cazzo nel caldo culo di mia moglie! “.
Vedo le pupille di Giusy dilatate dal piacere reagire ai colpi di maglio che gli stanno squassando il culo mentre la sua lingua penetra in me sempre più a fondo.
Faccio un gesto a Pietro che mi si avvicina. Voglio il suo cazzo in bocca e glielo succhio senza quasi respirare. Giusy gode in pochi istanti. Ora è il mio turno. Faccio sdraiare mio marito Nicola sul divano e gli monto sopra infilandomelo nella figa ormai bagnatissima. Chiamo Giusy e facendola sedere sul bordo del divano le dico:
“Ora ti faccio vedere io come si lecca la figa…”
Mentre mio marito mi stantuffa la figa inizio a leccarla con gusto, i suoi abbondanti umori a causa del precedente orgasmo sono dolcissimi.
Sento che intanto Pietro si è messo dietro di me e mi lecca il buco del culo. Già mi pregusto una doppia penetrazione da sogno. Pietro appoggia il suo cazzo al mio culo e inizia a spingerlo con delicatezza. Il mio culo si apre inghiottendo quel lungo oggetto del desiderio. Mi sento piena. Inizio a godere come una vacca, incito i miei due maschi a muoversi all’unisono in modo da sentirmi completamente sfondata e nel frattempo continuo al leccare la figa di Giusy.
Tutti e quattro siamo così arrapati che sborriamo insieme dopo pochi minuti. I due maschi si alzano, ci fanno stendere per terra una accanto all’altra e ci spruzzano la loro sborra su tutto il corpo. Io mi avvicino alle labbra di Giusy e le do un bacio lungo e profondo.
è sempre così, ed ogni asta diventa benefica anche per il nostro appagamento erotico. FINE
