Al cinema porno

Io (Luca) e Paola, amanti dell’esibizionismo nelle sue più svariate situazioni, nel novembre scorso decidemmo di provare l’avventura in un cinema porno. Scegliemmo di andarci di pomeriggio, in quanto avevamo letto che erano frequentati per la maggior parte da pensionati, quindi per la prima volta ci sembrava la situazione più tranquilla. L’abbigliamento di Paola per l’occasione fu un completino mutandine reggiseno reggicalze e calze nere, sopra un maglione che arrivava giusto all’altezza del bordo delle calze, il tutto coperto da quei piumini lunghi ai piedi che andavano di moda quest’inverno. Entrati nella sala ci piazzammo nell’angolo fra il corridoio e il passaggio centrale, ci sembrava la posizione ideale per eventualmente alzarci e andarcene in caso di situazione anomala, gli spettatori (tutti uomini dai cinquanta in su) una quindicina circa. Rimanemmo una decina di minuti seduti tranquilli a studiare la situazione, nella sala un via vai continuo con occhiate furtive a Paola che nulla lasciava intravedere in quanto ancora vestita di tutto punto. Vista la situazione tranquilla, dissi a Paola di togliersi il piumino, così facendo, il maglione da seduta copriva praticamente sino all’altezza degli slip, lasciando a vista tutto il resto. A quel punto tutti gli occhi della gente presente erano su di noi, cominciai infilando la mano dentro le sue mutandine, a giocare con il suo sesso, lei tirò fuori dai pantaloni il mio e inizio a masturbarmi piano piano, gli feci togliere gli slip, uno spettatore mi chiese in un orecchio se volevano continuare lo spettacolo nel bagno, lo chiesi a Paola che mi disse di si, dentro vi erano già sei/sette anziani, altri cinque/sei ci seguirono, alcuni cominciarono a masturbarsi alla vista del culo e della fica di Paola, lei eccitata oltre misura si chinò e cominciò a succhiarmelo in maniera forsennata, il mio cazzo era durissimo, avevo voglia di scoparla davanti a tutti, la feci appoggiare con le mani al muro e alla pecorina, la infilai in fica da dietro, scoppiai in una sborrata dentro di lei, mentre almeno altri dieci cazzi intorno a noi venivano nelle mani dei rispettivi proprietari. Ci rimettemmo a posto, Paola indossò il piumino e ci lasciammo alle spalle quel luogo di godimento. Siamo tornati anche una sera, ma il pubblico con alcuni giovani sopra le righe ha fatto sì che rimanessimo buoni e tranquilli, per cui abbiamo preferito ripetere l’esperienza altri tre pomeriggi. FINE

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