Ciao a tutti, ci presentiamo, siamo una giovane e vivacissima coppia, che nel suo rapporto se non avesse inserito un po’ di trasgressione e complicità non avrebbe sicuramente raggiunto lo splendido rapporto che possiamo affermare di avere.
All’inizio erano solamente discorsi, pensieri, parole e fantasie che, nei nostri momenti di intimità affollavano le nostre menti ed i nostri discorsi, e piano piano si sono sviluppate in concretezze che mai avremmo pensato potessimo raggiungere.
Una situazione stimolante e con possibilità di sviluppi con persone o coppie coetanee (26 -29 anni), nella nostra piccola città provinciale era da scordarsi ma, nonostante tutto c’è l’abbiamo fatta ed ora poterne parlarne e raccontarle, diventa un bisogno per poter esternarne l’intensità, la trasgressione ma soprattutto la felicità di poter vivere con la persona amata emozioni bellissime e fortissime.
Andando per ordine vi racconteremo gli episodi ed i momenti epici di questa nostra “scalata” al piacere e, man mano che prepareremo i testi, spero questo splendido siti c’è li inserisca.
Gradiremmo molto riceverne commenti e vi lasceremo quindi l’e-mail per eventuali considerazioni
Un saluto a tutti da una coppia felice ed un augurio di poterle vivere anche voi queste sensazioni..
La prima volta che “dividemmo” il nostro piacere con un’altra persona, fù un esperienza da “principianti”, che ci lasciò perplessi dell’accaduto, ma poi ci rendemmo conto che, … era … era un cosa innarrabile e intesa.
Ci trovavamo a casa di un nostro carissimo amico quasi coetaneo (30 anni), un personaggio simpaticissimo e che spesso le battutine sul sesso gli scappavano, e soprattutto sulla sua dotazione di bordo, da lui ritenuta notevole.
A forza di scherzare, avevamo con lui raggiunto dei livelli di discorsi molto intimi ed intensi, parole che giravano ma che lasciavano indubbiamente segni nei nostri pensieri.
Noi spesso al pensiero dei discorsi fatti con lui, la sera a letto (viviamo insieme da quasi 1 anno), ci eccitavamo e poi scappavamo come maialoni pensando sempre a lui con noi, al trio che ci sarebbe piaciuto creare (meglio essere in quattro magari … ma di necessità, virtù…. ).
Quella sera a cena a casa sua, dopo una chiaccheratina, ci presentò l’ennesima cassettina VHS porno, e ci mettemmo seduti nel solito divano in salotto preparandoci alla consueta visione, commento e risata in merito.
Forse un po’ la cena (non male e piccante) e qualche bicchierino in più, e probabilmente anche i pensieri che ci animavano da un po’ la nostra fantasia, alla sua richiesta di potersi mettere un po in libertà, non avendo noi obbiettato nulla in merito, si tolse i pantaloni e rimase piacevolmente in mutande (era a casa sua fra l’altro … ).
Il film che continuammo a vedere era a singoli episodi, e da li a poco ne inizio uno che ci mise in subbuglio.
Era una splendida ragazza giovane che, durante il suo giro di jogging, incontra due ragazzi, e con la scusa di una doccia rinfrescante viene invitata a casa di uno di questi.
Vi lascio immaginare il resto dell’episodio, durante il quale, vedendo questo splendido corpo giovane trapanato da due bei cazzi grossi, alimentava tutti i nostri stimoli.
Eravamo tutti presi da questa cavalcata, eccitati, io con un erezione prepotente nei pantaloni, la mia donna bagnatissima (tenevo una mano sotto la sua gonna e la sentivo umidissima), ma soprattutto il nostro caro amico con le mutande gonfissime del suo cazzo teso e duro.
A quella visione la mia lei mi guarda quasi con un aria supplichevole, inizio lentamente a sfiorarmi l’uccello ma guardava con una voglia immane quell’arco teso sotto le mutande vicino a lei …
La guardai e mi bastò un semplice gesto con la testa. si volse verso di lui, e fece scivolare la sua mano su quello oggetto tremendamente invogliante.
Non ci dicemmo una parola, nessuno di noi tre, era come se stessimo recitando un copiane che avevamo studiato ed appreso a memoria. Io la guardavo, eccitatissima con un cazzo per mano (trenta secondi ed eravamo nudi tutti e tre), poi si alzo, si inginocchio di fronte a noi ed inizio uno splendido pompino dividendolo accuratamente fra i due cazzi tesi e duri di fronte a lei.
Eravamo al massimo dell’eccitamento, lei con questi due trofei davanti agli occhi e alla sua bocca, ed io vedendola cosi porca come l’ho sempre sognata.
Non durammo molto, l’emozione era fortissima, (e lei anche molto brava), e alla fine ci trovammo distesi sul divano tutti e tre un po’ imbarazzati, ma felicissimi di questa esperienza. FINE