La collega vergine

La gita aziendale era al suo secondo giorno quando alla porta della stanza di albergo bussò Sara, la collega dell’ufficio a fianco. entrò e si accomodò chiedendomi un bicchiere d’acqua. aveva 25 anni ed era carina anche se un po’ timida e quindi anche un po’ scontrosetta. le porsi il bicchiere d’acqua ed improvvisamente mi abbracciò, la sua testa poggiava sul mio ventre e ciò che sta sotto ebbe un sussulto appena la sua mano, chissà se inconsapevolmente, lo sfiorò. Io ero in accappatoio, avevo appena fatto una doccia molto rilassante.
Lavorava con noi da circa tre mesi ed il nostro rapporto era abbastanza amichevole. mi abbassai e i nostri occhi si incrociarono e le nostre labbra si unirono. Le mie mani la cercavano, aveva un seno pieno anche se non molto grosso. la sua man o si introdusse tra le mie gambe ed afferrò un’asta dura che mai avevo pensato di possedere. l’accappatoio si aprì e lei se lo ritrovò davanti agli occhi. non distolse lo sguardo ma gli si avvicinò con la bocca per baciarlo e leccarlo.
Non stavo più nella pelle e mi liberai del tutto dell’accappatoio. la spogliai velocemente e la sdraiai sulla moquette della stanza. aveva un profumo inebriante e la mia eccitazione era al massimo (non che la sua fosse da meno: era tutta bagnata e gemeva da impazzire) cominciai ad accarezzarla per tutto il corpo con le mani, la lingua, il pene, sul seno, sul ventre tra le cosce.
Affondai la testa fra le sue gambe e comincia a leccarla voracemente. era tutta aperta. mi misi sopra di lei e con una mano indirizzai la verga dura e palpitante verso l’apertura della sua vagina.
A quel punto mi abbracciò fortemente e mi sussurrò all’orecchio:
SONO VERGINE; prendimi con dolcezza. La guardai negli occhi come a dire: A 25 anni non sai ancora cosa vuol dire avere un cazzo dentro di te?
Mi fermai per sistemarmi al meglio ed ero pronto per la penetrazione. La sentivo sotto di me che cercava in tutti i modi di farsi sverginare ma da sola non poteva mica riuscirci.
Si vedeva che era vergine e chissà se mai aveva visto un pene. Me lo prese in mano cercando di infilarselo ma i suoi tentativi non facevano altro che aumentare il volume del pene la cui punta era appena penetrato in lei. Si aprì completamente e abbracciandola e confortandola con tantissimi baci la penetrai profondamente.
Un gridò si levò dalla sua bocca ma lo soffocai immediatamente con un bacio profondo ed una stantuffata continua.
Ora si che cominciava a capire cosa voleva dire avere un uomo dentro si sé!!! Era incredibile.
Non pensavo che una vergine, e per di più a 25 anni potesse essere tanto eccitante.
Continuai a sbatterla per diverso tempo alternando colpi profondi a lievi penetrazioni.
Quando stavo per venire estrassi pene dalla vagina e mi inginocchia sopra di lei.
Non se lo fece ripetere due volte: cominciò a succhiarlo voracemente e l’orgasmo crebbe a dismisura che non feci in tempo a controllarlo inondandole il viso ed il seno. si distese su di me, baciandomi ed accarezzandomi dolcemente lo strumento di tanto piacere. FINE

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