Chi non ha mai fantasticato con un’infermiera?
A me è capitato di sognarne una qualche giorno dopo un’operazione che ho fatto e che purtroppo nella realtà non si è conclusa come nel sogno.
Devo operarmi e così mi spoglio nella saletta di preparazione e completamente nudo metto addosso solo un camice di quelli che si aprono e chiudono da davanti con un laccetto e basta.
Passeggio nervosamente su è giù per la stanza quando entra finalmente un’infermiera che dice di dovermi preparare per l’operazione.
Non era giovane, sulla quarantina passata da poco direi, ma era comunque una bella donna, rossa di capelli, il camice corto che lasciava intravedere un po’ di cosce sudate per il caldo, e dei mitici calzini bianchi da tennis lunghi fino quasi al ginocchio, e due tette belle sode; niente di super eccitante quindi e io non avevo per questo fatto molto caso a lei dato che ero ancora preoccupato per dover andare sotto i ferri.
Mi dice di stendermi sul lettino a pancia in giù per farmi una iniezione; mi tira su il camice e io rimango per metà nudo mentre lei mi massaggia la chiappa destra dopo avermi fatto un dolcissima puntura.
Faceva molto caldo e io in effetti cominciavo a sudare vistosamente e il camice cominciava ad appicicarmi addosso.
Allora mi dice di tirami su che doveva applicarmi dei sensori sul petto per una specie di ellettrocardiogramma; io tiro su il camice sovrapensiero rimanendo sotto completamento nudo e noto che lei butta più di uno sguardo al mio cazzo ancora a riposo ma già di notevoli dimensioni, e la vedo spesso passarsi la lingua tra le labbra.
Mi ricopro e mi dice che rimane solamente da depilarmi nell’inguine perchè potrebbe essere pericoloso un taglio al basso ventre con tutta quella foresta che mi ritrovo!!
Prende una lametta e mi dice che posso farlo da solo se mi vergogno; però io non l’ho mai usata una lametta e senza schiuma ho un po’ paura di farmi male e così le chiedo se può farlo lei.
Senza problemi mi fa sdraiare sul lettino e mi tira di nuovo su il camice, questa volta fino al petto, resto così completamente nudo di fronte a lei che continua a guardare più il mio cazzo che la mia faccia.
Comincia il lavoro di depilazione dal basso ventre e finchè rimane in quella zona io resto tranquillo per niente eccitato.
Poi però comincia a scendere lentamente e la lametta ad ogni passaggio sul mio pube mi provoca dei piacevoli brividi.
Poi arriva a dover depilare anche i coglioni e così comincia a toccarmeli e a spostarmeli ma sempre con grande delicatezza, senza fretta, ormai non mi guarda quasi più, ma mi parla, mi parla di suo figlio che più o meno ha la mia età.
Mi sposta sempre più insistentemente anche l’uccello a destra e sinistra, io comincio ad eccitarmi un po’, ma faccio di tutto per non farlo indurire pensando a donne. Non serve a niente ormai il mio membro si fa sempre più duro e aumenta sempre più di dimensione.
Io mi vergogno tantissimo e allora faccio un salto indietro sul lettino e mi ricopro quando ancora però il cazzo era metà delle sue possibilità, ma lei continuava a prendermelo e a tenerlo con due dite mentre mi passava la lametta sui coglioni e questo non faceva altro che farmi eccitare ancora di più!
Allora lei mi dice che non devo vergognarmi, che è una reazione normale e anzi per fortuna che fa così!
Le chiedo di aspettare 5 minuti prima di riprendere l’operazione.
Lei acconsente e si mette di spalle vicino alla finestra.
Adesso quella donna mi sembrava bellissima, mi aveva fatto godere anche se involontariamente (forse) e adesso la luce che entrava dalla finestra ne delineava i contorni ai miei occhi facendomela apparire in tutte le sue forme.
Passati due minuti mi si riavvicina, mi scosta le mani e il camice e mi chiede se può continuare il lavoro.
Però il mio cazzo non ne ha voluto sapere di tornare a riposo e così le scappa una risata e mi dice che avrebbe finito lo stesso perchè ci mancava poco.
Io nel frattempo ero viola per la vergogna ma contemporaneamente eccitato come un orango per tutta la situazione: ero nudo, davanti ad una bella signora, che spostava il mio cazzo alquanto rigido a destra e a sinistra e giocava con le mie palle!!! e orrende! FINE