Tutti i ragazzi arrivati a 19 anni, sperano di aver già avuto almeno un’esperienza sessuale, questo però non è il mio caso. Sono un giovane ragazzo fiorentino bello e aitante ma altrettanto timido ed introverso.
La mattina del 21 dicembre, il primo giorno delle vacanze di Natale tutto stava per cambiare, grazie a Sara, la giovane moglie ventiquattrenne di mio fratello e di conseguenza mia cognata, che mi aveva ospitato con mia sorella Carlotta d’undici anni più grande di me.
Io ero appena rientrato da Roma, dove frequento all’università il primo anno alla facoltà di legge, quella mattina dormii fino a tardi, quando tutti erano già usciti e soltanto mia cognata Sara era rimasta a fare le pulizie di casa io fui svegliato da mia cognata che aveva già iniziato le pulizie della stanza nonostante le mie proteste e le richieste di poter continuare a dormire, Sara non intese ragioni e disse:
“alzati dormiglione altrimenti ti butto giù dal letto” preso un lembo della coperta mi scopre, la donna accortasi che io era nudo e per di più col cazzo in erezione (come spesso accade di mattino agli uomini appena svegli) arrossi immediatamente, io cercai di recuperate in fretta le coperte per coprirmi, ma con poco successo, alchè Sara per stemperare l’imbarazzante situazione con tono scherzoso ma provocante disse:
“Non ti vergognerai a farti vedere nudo da me? ” e poi aggiunse
“se vuoi ti mostro come sono fatta io” slacciando il vestito sui due lati, dato che era una specie di grembiule passandoselo sopra la testa e tolta la maglia mi mostrò i seni belli e prosperosi poi togliendosi le mutande girandosi su se stessa mi mostrò fica e culo, eccitatasi dalla situazione che si era venuta a creare e dalle dimensioni del mio cazzo continuò dicendo:
“Che ne pensi del mio culetto” schiaffeggiandoselo con malizia, Io non sapevo cosa fare e balbettando dissi:
“io io non so credo che sia carino”
“soltanto carino” disse Sara
“ma è bellissimo, accogliente e soprattutto ancora vergine” così, ormai decisa a scopare allargandosi le chiappe mi mostro lo stretto buco invitando mi a mettere un dito dentro ma io ero troppo timido per osare, allora bagnò un dito nel piccolo bicchiere che tenevo sul comodino per non doversi alzare a bere durante la notte e se lo infilò da sola e disse:
“nemmeno tuo fratello mi a mai inculata, avanti! leccamelo un pochino”
Io ormai eccitatissimo mi avvicinai e presi a leccare la fica e il culo di mia cognata che perso ogni ritegno mi fece sdraiare per terra e iniziò a succhiare avidamente il cazzo mentre Io da amante perfetto continuavo a leccarle fica e culo dove ormai entravano già due dita.
Poi mia cognata si mise a pecora per farsi sfondare la fica da dietro mentre preso il piccolo bicchiere s’inculava da sola dicendo:
“scopami dai, sono una troia, una cagna in calore, porco sfondami tutta e sverginami il culo, alla faccia del cornuto di tuo fratello che non mi scopa più di una volta al mese quel frocio impotente” a quelle parole, Io un po’ per l’eccitazione e un po’ perché offeso nel sentire ciò che Sara pensava di mio fratello, presi il cazzo con due mani e puntandolo verso il culo della cognata, affondai con forza, le ruppi il culo, lei urlò di dolore ma subito dopo il piacere ebbe il sopravvento su entrambi continuando a scopare come due ossessi
“troia, vacca, cagna, porca, puttana, ti piace prenderlo nel culo ti sfondo tutta” dicevo io, Sara rispondeva
“sii aprimi in due sono la tua troia, fammi male rompimi tutta sono una cagna in calore fammi godere con quel cazzone che ti ritrovi” sempre più eccitata mia cognata quando stavo per venire si sfilò il cazzo dal culo e si bevve tutta la sborra.
Passata l’eccitazione mia cognata scoppiò in un pianto, rendendosi conto di ciò che aveva fatto, di aver tradito il marito con il di lui fratello, di essersi comportata come una puttana, colma di vergogna ed in lacrime mi supplicò di non raccontare ad anima viva l’accaduto e che tutto ciò non si sarebbe dovuto mai più ripetere
Nella mia mente però qualcosa era cambiato, non riuscivo a fare a meno di pensare a mia cognata che scopava con me e quando pensavo a lei, non riuscivo a fare a meno di masturbarsi e nell’arco dell’intera giornata mi capitò due volte.
La sera seguente Sara chiese al marito di accompagnarla a trovare una sua amica ma il marito si negò Io udite le parole di mio fratello mi offrii subito di accompagnarla e lei malgrado il disappunto accettò per non creare sospetti. Erano le 6 della sera per andare dall’amica dovevano fare circa 30 Km. fuori città, durante il tragitto Io provocavo mia cognata che si arrabbiava dicendo:
“scordati quello che è successo non accadrà più” ma quando fummo fuori città mi fermai vicino a una casa disabitata e dissi:
“scusa ma devo pisciare” scesi e mi avviai verso la casa dove mi sedetti ad attendere che mia cognata non vedendomi tornare venisse a cercarmi, infatti dopo un po’ Sara scese dall’auto per andare a vedere dove fossi.
Arrivata lì mi trovo seduto e disse:
“che diavolo fai andiamo”
Io non mi mossi cosi prendemmo a discutere offendendoci poi io deciso a scopare di nuovo con mia cognata la obbligai a spogliarsi la feci appoggiare con le mani al muro e presi a sditalinarla con forza la donna si dibatteva per fermarmi ma allo stesso tempo godeva come una pazza così si lasciò andare e girandosi di scatto disse:
“scopami fammi male fai di me ciò che vuoi purché tu mi faccia godere” cosi iniziammo a scopare come due veri amanti scambiandoci attenzioni e tenerezze, ormai non era più un rapporto solo di sesso ma qualcosa di più passione, desiderio l’uno dell’altra, amore chi sa certo è che non ci risparmiavamo nulla anzi per la gioia di dare piacere facevano le porcate più oscene abbassandosi a le situazioni di sottomissione più umili e perverse continuammo a scopare fino a che non fummo esausti.
Ora sono passati due anni da quell’esperienza ed io e mia cognata scopiamo ovunque e facciamo tutto quello che ci piace. FINE
