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Anna è una signora

Anna è una signora che mi fece conoscere Ermana.
Stavo camminando in piazza quando sento una voce di donna chiamarmi mi giro e mi trovo di fronte lei, Anna con un sorriso raggiante che mi chiede come sto le dico bene e chiedo di lei, mi risponde che poteva andare meglio si avvicina al mio orecchio e mi dice che si sente la figa fradicia solo ad avermi vicino e mi invita a seguirla.
Ci avviamo verso una viuzza del centro dopo pochi metri apre la borsetta e sfila un mazzo di chiavi e apre una porta, le chiedo se fosse casa sua e lei conferma.
Appena richiusa la porta incomincia a baciarmi e mi infila una mano nei pantaloni mi guarda dicendomi spogliati.
Incomincio a togliermi i vestiti e lei segue tutti i miei movimenti accarezzandosi il seno sopra la camicetta.
Ero rimasto nudo Anna si avvicino mi prese il cazzo in bocca e inizio un lungo bocchino vedevo il mio glande gonfiarle le guance, lo tolsi dalla bocca presi Anna la misi sul divano ed incominciai a spogliarla, tolsi la camicetta, non portava il reggiseno, mi misi a leccarle il seno fermandomi sui suoi capezzoli ormai diventati durissimi.
Incominciava ad ansimare sempre più forte e con le mani cercava di toccarmi il cazzo ed io gliele spostavo perché volevo farla penare un po’.
Arrivai a levarle gli slip, incominciai ad infilarle un dito era fradicia, le appoggiai la cappella alla sua fessura passandola sul suo spacco le sue mani mi cingevano i fianchi diedi un colpo di reni infilandolo di colpo ebbe un sussulto ed incomincio ad inarcare la schiena, vedevo il mio cazzo scomparire in quel buco cosi invitante le dissi di girarsi alla pecorina e ripresi a fotterla ed intanto con un dito le entravo nel culo.
Anna mi pregava di non sborrarle dentro e mi disse
“dai Mario ficcamelo in gola voglio bere la tua sborra” la accontentai dopo pochi colpi di lingua riempii la sua bocca di sborra lei non ne fece uscire neanche un goccio, ancora sporco lo appoggiai al suo culo facendolo entrare senza sforzo.
Anna ansimava e incomincio ad andare avanti e indietro col culo sentivo la sborra salire quando sentimmo aprire la porta ed una voce dire
“signora Anna sono Luisa vado in lavanderia ad accendere la lavatrice” Anna tento di togliersi, ma io ero ancora più eccitato al pensiero che qualcuno potesse scoprirmi mentre la inculavo e continuai a sbatterlo in quel stupendo culo, vidi Anna prendere un cuscino e metterselo davanti al viso per non fare sentire il suo ansimare ed i suoi
“vengo dai inculami” con la mano presi il cuscino e lo buttai via
“no ti prego non voglio che mi senta chissà cosa direbbe se mi sentisse”
“magari” risposi mentre lo dicevo vidi attraverso al vetro una sagoma di persona che stava passando la cosa mi eccito ancora di piu acceleraii colpi e la mia voce si faceva sempre più ansimante anche Anna incomincio a non riuscire a trattenere la sua voce ormai all’apice del godimento io con la coda dell’occhio sbirciavo per vedere se la porta si aprisse era quello che infondo speravo e che faceva si che il mio orgasmo si stesse prolungando cosi tanto
“vengo vengo” Anna incomincio quasi ad urlare mentre veniva.
Fu li che mi accorsi della sagoma di una persona che sbirciava dal vetro della porta dopo poco vidi la porta che era un po’ aperta e una donna che mentre ci guardava si stava accarezzando un seno che faceva capolino dalla camicetta ormai ero prossimo a sborrare.
Anna era al culmine di un orgasmo ed io le dissi
“cosa succede se la tua governante ti vedesse col mio cazzo in culo”
“e lo stesso tanto anche lei è una donna mi capirebbe vedendo il tuo cazzo che entra ed esce e mi fa godere cosi tanto” io le dissi
“dai chiamala mentre stai godendo che mi eccita”
“Luisa per favore può venire in salotto che devo chiederle una cosa” mentre parlava le sborrai dentro riempendole il culo stavo togliendo il cazzo e si apri la porta vidi la donna entrare.
Anna era molto imbarazzata perché vedeva il viso di Luisa diventare rosso alla vista del buco del culo dal quale usciva un rigolo di sborra Luisa chiese di cosa avesse bisogno ed Anna disse se poteva prepararle un bagno caldo e di avvicinarsi al divano scusandosi di quello che aveva visto.
Io ero ancora col cazzo fuori che stava ritornando duro e notai che ogni tanto lanciava uno sguardo verso di me.
La guardavo e intanto mi masturbavo mi eccitava il pensiero di lei che rimaneva li impietrita e non sapeva come fare per andarsene.
Anna intanto si stava rivestendo e si avvicinava alla donna le diede una carezza e le disse scusa ma il suo cazzo mi fa godere come una matta.
La camicetta di Luisa era ancora leggermente sbottonata intravedevo il suo seno appena coperto dal reggiseno ma che lasciava vedere i capezzoli eccitati.
Dissi ad Anna di avvicinarsi al divano la feci inginocchiare davanti a me le premetti il cazzo sulle labbra e lei lo ingoio passava la lingua su tutta l’asta era meraviglioso, io le tenevo la testa premuta sul mio ventre e guardavo Luisa sempre più impietrita sentivo l’orgasmo salire, volevo sborrare guardando Luisa tolsi la bocca di Anna proprio un attimo prima di venire uno schizzo si stampo sul vestito di Luisa, mi avvicinai la baciai sul collo lei cerco di andare via ma quando con la mia lingua le leccai il lobo dell’orecchio sentii il suo fiato farsi sempre più affannoso.
La presi e la portai in camera da letto dove poco distante c’era Anna intenta a farsi una doccia la misi sul letto le sollevai la gonna portava un paio di calze autoreggenti nere e gli slip bianchi col pizzo le scostai e incominciai a leccarla mi disse di fermarmi perché voleva spogliarsi, era stupenda un seno sodo la fighetta col pelo che le copriva appena la fessura un culo che diceva prendimi.
Si mise con al sua figa sul mio viso urlava
“dai lecca” intanto con la testa si piegava all’indietro i suoi capelli lunghi mi toccavano il cazzo facendomi impazzire la girai e le infilai il cazzo in culo con molta facilita in quell’istante entro Anna ancora bagnata dalla doccia appena fatta.
Senza dire niente si avvento su Luisa dicendole
“dai leccami la figa ti piace avere il cazzo in culo dora in poi ci divertiremo” FINE

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