Ultimo dell’anno 1998, una cena a casa di amici che si prospetta poco attraente data la presenza di Carla e Fausto genitori di Claudia, la padrona di casa.
Claudia 25 anni, classica brava ragazza tradizionalista, è quasi riuscita a portare all’altare il mio migliore amico Sergio, che della tranquillità ha fatto la sua bandiera.
Con noi altri amici e amiche, quasi tutti accoppiati.
La nostra è insomma una pacifica compagnia di bravi ragazzi… con qualche trasgressione di tanto in tanto.
Sono le undici e stiamo amabilmente conversando sull’onda di una lieve ebbrezza causata dalla scorta di liquori che con il signor Fausto non mancano mai.
Ormai abbiamo finito di mangiare e Claudia docilmente inizia a spreparare la tavola.
Come al solito Sergio non si muove dal proprio posto e così mi offro di aiutarla, ma nel momento in cui mi alzo da tavola mi accorgo di aver bevuto troppo.
Faccio finta di nulla e mi accodo a Claudia fissando quel culetto perfetto che mi agita davanti.
Arrivando in cucina lei si gira e nota che il mio sguardo si sta alzando andandosi a fermare su due tette scultoree che tante volte in spiaggia sognavo di toccare.
Claudia non è altissima ma è ben fatta, e ha un monte di venere che d’estate tende il costume lasciando intravedere il taglio della figa, una tortura da vedere, è la ragazza del mio amico, anche se onestamente è proprio questo che forse mi eccita…
Quando alzo lo sguardo dal suo seno vedo che lei mi sta osservando negli occhi con uno sguardo strano che mi turba un po’.
– Allora pochi mesi e poi fiori d’arancio, eh? – le dico per rompere l’attimo.
– Già – mi risponde lei con espressione malinconica.
-Sai, ultimamente abbiamo discusso molto con Sergio, sembra che lui non sia ancora del tutto pronto che gli manchi qualcosa per poter fare il passo con serenità, ma non riesco a capire cosa… –
Mi fa tanta tenerezza ora Claudia con gli occhi lucidi, la prendo tra le mie braccia per consolarla e la stringo forte a me, lei mi cinge con le sue braccia ed io avverto la pressione del seno sul mio corpo.
Ciò mi provoca un’erezione non volontaria che Claudia non manca di sentire.
Ci guardiamo negli occhi per qualche istante poi lei si avvicina e mi da un languido, caldo, umido bacio.
è la goccia che fa traboccare il vaso, con le mani la afferro sotto le natiche e la prendo in braccio, le mi avvinghia con le gambe premendo il monte di venere sul mio pisello che ormai sta per scoppiare dalle mutande.
Con una mano me lo tira fuori, dopo di che si inginocchia davanti a me e inizia a succhiarlo avidamente, inghiottendo ritmicamente la cappella e leccando tutta l’asta.
Quando si accorge che non ce la faccio più, si alza, si gira, si appoggia al tavolo, si alza la gonna e ansimando mi intima di fotterla.
Non ho mai visto Claudia così se non nei miei sogni, perciò non me lo faccio ripetere due volte, le allargo le gambe, le appoggio la cappella alla figa e con un colpo secco glielo affondo fino alle palle.
Lei è bagnatissima ma le fa lo steso un po’ male, è tre mesi che non fa sesso con Sergio.
Ed è qui che succede il patatrac..
Mentre la sto stantuffando a tutta e lei mi ansima di romperla in due, di farglielo arrivare in bocca, entra proprio Sergio.
Io mi fermo di colpo, il sangue mi si ferma nelle vene mentre il mio migliore amico mi osserva fisso, prima negli occhi, poi in quelli di Claudia ed infine il mio cazzo che si sta gradatamente afflosciando.
Cerco di dire qualcosa, anche se non saprei proprio cosa vista la situazione, ma ecco che succede una cosa strana, Sergio con calma ci guarda e dice:
– Continuate pure, non c’è problema, so che prima o poi sarebbe capitato… posso partecipare.
Io e Claudia rimaniamo allibiti, lei ancora a chiappe nude e la figa bagnata vede Sergio che abbassa i pantaloni e gli si piazza davanti in attesa di farselo succhiare.
– Beh? Che c’è di strano? Siete o non siete le due persone a cui tengo di più? è fantastico avervi tutti e due insieme anche in questa situazione…
Claudia fa buon viso a cattivo gioco ed inizia a leccare la fava di Sergio, io dal mio canto nel vedere la scena mi eccito nuovamente e ricomincio a fotterla.
Quando la bega di Sergio è a mille, il mio amico mi guarda e con voce maliziosa mi dice:
– E ora ci divertiamo. Ti piacerebbe inculartela? –
Claudia accenna una reazione, ma lui le tiene una mano sulla nuca in modo che il suo cazzo le riempia la bocca e lei non possa parlare.
Io rimango un po’ di sale e balbetto qualcosa di incomprensibile.
– Bene- ricomincia Sergio, – sembrerebbe un sì, ma una cosa spetta anche a me… –
Detto questo, sfila il cazzo dalla bocca di Claudia, le gira intorno, e s’inchina a lubrificarle il buco del culo, dopodiché mi afferra il pisello e lo inghiotte fino alle palle insalivandolo per bene, puntandolo poi all’ano di Claudia.
Ormai non sappiamo più come comportarci, non posso far altro che andare avanti, e così affondo la nerchia nel culo che mi sta davanti, anche perché ormai sono eccitato all’inverosimile e non potrei fare altrimenti.
Dopo qualche colpo di sofferenza anche Claudia inizia ad ansimare, Sergio da parte sua contribuisce leccandola e sculacciandola:
– dai troia, cavalca, fattelo sfondare quel culetto da gran signora -.
Ormai sto per sborrare, Sergio mi incita a venirle nel culo ed io non me lo faccio ripetere due volte.
Le riempio gli intestini di sperma bollente, sembra non finire più.
Poi Sergio mi fa scansare, si siede in terra , appoggia la bocca all’ano di Claudia e la fa alzare.
Lo sperma cola nella bocca del mio amico, e solo quando è uscito tutto, con un gesto chiama la fidanzata e gli passa il mio seme con un bacio in bocca.
– Ora abbiamo suggellato un patto, la nostra è un’unione d’amicizia e sesso, il tassello mancante… non vedo l’ora di sposarti mia cara… – FINE
