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Il carpentiere

Faccio il carpentiere da oltre 15 anni.
Mentre stavamo allestendo dei pilastri, al quarto piano io e la mia squadra composta di altre 7 persone, si staccò una trave prefabbricata facendo rovinare sul suolo l’armatura che avevamo preparato. Era tardi, ma dovevamo allestire l’opera in quel giorno. Erano quasi le 20. 00 quando finimmo di armare i pilastri, e quasi le 22. 00 quando finimmo di gettare la calcestruzzo. Era estate faceva molto caldo anche a quell’ora. Decidemmo di farci una doccia nei capannoni che era stati montani occasionalmente per seguire i lavori. Tutti nudi, si scherzava e si rideva. Ci prendevamo in giro per la lunghezza del pene di ognuno. L’acqua era tiepida. Sopra non c’era nessuna copertura ma vista l’ora eravamo tranquilli che nessuno ci potesse vedere. Fu come un presentimento, alzai gli occhi che caddero su una finestra al quinto piano del palazzo di fronte.
Lì, c’era una donna che non riuscivo a vedere bene, ma con un bel fisico, nuda che si pastugnava la fica. Mi rivolsi ai miei colleghi dicendo guardate lì che bella fica, immaginate se ce l’avessimo sottomano. La donna si accorse che la stavamo guradando e si allontanò dalla finestra. Mi venne duro al pensiero di farmi una trombata dopo una giornata di lavoro. Mentre stavamo finendo di fare la doccia mi accorsi che la donna che ci stava spiando dalla finestra, era adesso vicino alle transenne. Nudo con la mazza eretta mi recai da lei dicendo:
– Perché ci stavi spiando? – Lei mi rispose – Non avevo mai visti tanti uomini nudi tutti insieme.
Presi la palla al balzo, capendo che la ragazza era in preda ad un raptus di eccitazione. La presi per mano e gli chiesi di seguirmi. Lei non oppose resistenza, anzi sembrava che la cosa l’avesse premeditato. Mi disse – è da molti giorni che vi sto osservando, siete dei bei ragazzi, ho fatto dei sogni erotici su di voi – Appena arrivati dentro il capannone dissi ai miei amici:
– Guardate chi vi ho portato! ?
E subito cominciarono le osservazioni. La donna aveva gli occhi che brillavano dalla gioia, guardandosi intorno e vedendo i cazzi mezzi duri dei miei amici. Le dissi di inginocchiarsi e di prendermi l’uccello in bocca. Cosa che non si fece ripetere due volte. Uno le si piazzò dietro e cominciò ad accarezzarle la micia. La donna succhiava con ritmo. Gli altri si avvicinarono alla sua faccia, con i cazzi pronti per essere succhiati. Si misero intorno, e lei lasciò il mio e cominciò a succhiare i cazzi a turno. Quello che stava dietro di lei la fece mettere a pecorina e la infilzò in fica. Lo spettacolo era splendido, lei che ad ogni colpo di cazzo nella fica, scuoteva la testa, con il cazzo in bocca. A turno la scopammo in fica mentre le succhiava i cazzi. Fu fatta sdraiare e con la schiena rivolta al petto del mio amico, che gli piazzò il cazzo in fica la fottemmo a turno in fica in tandem, mentre sempre lo stesso la fotteva nel culo, e contemporaneamente ci davamo il cambio anche in bocca. Era una splendida maiala. Conduceva la scopata con 8 uomini egregiamente, aveva il culo, la fica e la bocca piena di cazzi. Ma anche con le mani si dava da fare, scopava, succhiava e menava, che spettacolo.
Andammo avanti per quasi un’ora alternandoci l’uno all’altro. Cominciarorno i primi schizzi. Uno le venne in fica. Venne il mio turno, per incularla, da sotto vedevo le sue mascelle spalancarsi per far penetrare i cazzi, e sentivo il cazzo di turno che strisciava sul mio diviso da una parete sottilissima. La facemmo stendere sugli asciugamani e l’accerchiammo. Cominciammo a menarci energicamente i cazzi sopra il suo corpo, mentre ancora uno la scopava in fica. Le si dimenava emettendo piccole grida di piacere. Uno le venne in faccia, pastucchiandole il viso, gli altri a seguire. Venne anche il mio turno mentre c’era sempre qualcuno non sazio che la stava fottendo ancora in fica, le piazzai il membro in bocca, mentre lei faceva guizzare la lingua, io me lo menavo come un disperato, vedendo il suo corpo muoversi ad ogni colpo di cazzo, che riceveva nell’utero. Schizzai il mio seme nella sua bocca che teneva ben spalancata ed anche sul viso già reso vischioso dallo sperma dei miei amici. Mi riprese il cazzo in bocca e lo ripulì per bene, mentre quello che gli stava dentro la sorca lo tirò fuori e le eruttò sul ventre tutto il succo. Si alzò, ripulendosi la faccia ed il corpo, mi disse – Erano anni che desideravo fare l’amore con tanti uomini insieme, quel cornuto di mio marito e impotente – Le risposi che avrebbe potuto approfittare tutte le volte che voleva e che la prossima settimana dovevamo arrivare altre 10 operai per gettare il solaio. FINE

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Luce bassa, notte fonda, qualche rumore in strada, sono davanti al pc pronto a scrivere il mio racconto erotico. L'immaginazione parte e così anche le dita sulla tastiera. Digita, digita e così viene fuori il racconto, erotico, sexy e colorato dalla tua mente.

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Un commento

  1. Molto intenso e volgare, come piacciono a me! Bel racconto!

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