Era ancora vivo nel ricordo di Giuliana, la trasferta fatta l’anno precedente a Budapest, dove aveva svolto un lavoro interdisciplinare con l’Università ungherese.
Era stata lì con dei suoi colleghi per un’intera settimana Una settimana fatta di duro lavoro, ma anche di piacevoli diversivi. Budapest, d’altra parte è una città che a conoscerla dal di dentro, offre davvero molte possibilità di svago.
La trasferta si era concluso con l’impegno che alcuni dei ricercatori ungheresi sarebbero venuti in Italia per concludere il lavoro. Adesso, dopo quasi un anno, era arrivato il momento in cui gli ungheresi avrebbero ricambiato la visita.
Giuliana era un po’ inquieta, non sapeva proprio come dire al marito Gabriele che, per ricambiare le gentilezze e le attenzioni che aveva ricevuto in Ungheria, aveva detto a Lucas, uno dei professori, avrebbe ospitato lui e sua moglie nella loro casa, così non avrebbe dovuto vivere l’impatto con una città straniera, nel freddo delle stanze di una albergo.
Gabriele era una persona davvero disponibile, ma non era lui il problema, bensì Lucas, con il quale in quei pochi giorni ungheresi aveva instaurato un rapporto davvero “speciale”, per cui ospitarlo lì a casa sua, avrebbe potuto avere conseguenze inattese. Tanto più che la moglie Marie lo avrebbe raggiunto e sarebbe venuta in Italia solo per il fine settimana.
Quando venne il grande giorno (Gabriele aveva accolto meglio del previsto la notizia di avere ospiti per casa), Giuliana era davvero agitata e il marito intuì che c’era qualcosa di strano, dal fatto che lei cambiava continuamente abito provandosene uno dopo l’altro ed indossando sempre vestiti adatti più ad una serata estiva al night che ad accogliere un collega di lavoro.
Infine scelse un abbigliamento davvero sexy: la gonna molto corta che lasciava scoperte le belle gambe lunghe e già abbronzate, malgrado fosse solo maggio, ed un maglia molto scollata sotto la quale non portava, come era sua abitudine, reggiseno. “Sei vestita splendidamente – fece Gabriele – però questa maglietta non lascia davvero nulla all’immaginazione, ti si vedono persino le punte dei capezzoli e devo dire che mi fa venire in testa strane voglie.. Sei sicura di voler uscire così. Cosa penserà questo tuo collega quando ti vedrà all’aeroporto. Penserà che in Italia si scambi un posto serio come l’università per una sala da ballo! ”
“Non preoccuparti è un tipo a posto, sarà contento di essere accolto in modo informale: ” Gabriele non replicò, anche se continuava a non capire lo strano abbigliamento della moglie.
Capì, però, più tardi quando Giuliana rientrò con il professore che era un bel ragazzo poco più che trentenne, capelli biondi e fisico che non passa inosservato.
Malgrado la presenza di Gabriele, verso cui si mostrava sorridente e simpaticamente cordiale, Lucas trattava Giuliana con grande familiarità ed effusione, anche eccessiva, ed avevano un’aria complice che a Gabriele non piacque assolutamente.
Giuliana fece il caffè e quando lo porse a Lucas, si accorse che questi indugiava a lungo sulla sua scollatura, godendo della visione pressoché completa dei suoi seni. Gabriele se ne accorse anche e notò che lo sguardo di Lucas era certamente compiaciuto, ma non mostrava alcuna meraviglia per lo splendido panorama che ammirava, quasi per lui la vista di quel seno pieno e sodo non fosse affatto una novità Sicuramente un altro al posto suo avrebbe avuto una diversa reazione, di sorpresa o imbarazzo.
La cosa non piacque per niente a Gabriele che avvertì una punta di gelosia.
Lucas parlava molto bene l’italiano, e a Gabriele parve strano che anziché parlare di ricerche, università, biblioteca, lui facesse scivolare sempre il discorso sui divertimenti che offriva quella città, preoccupandosi di cene, ricevimenti, aggiungendo, ammiccando verso Gabriele “quando verrà Marie, ci divertiremo davvero molto” E a conferma delle sue parole mostrava allo sbigottito Gabriele la foto di sua moglie, davvero una gran bella figa bionda e con delle gambe che sembravano non finire mai come si vedeva dalla foto in costume.
Quella sera non accadde più nulla, così nei giorni successivi. Gabriele voleva sommergere la moglie di domande e di dubbi che gli erano venuti circa la sua permanenza in Ungheria, però capì, che, forse, per il momento era meglio lasciar scivolare la cosa: ci sarebbe stato tempo in seguito, quando gli ungheresi sarebbero ripartiti. Così i giorni passavano tranquilli, Lucas e Giuliana sembravano presi dal loro lavoro, e la mattina andavano in Istituto dove si univano agli altri ricercatori In serata, tornati a casa, riordinavano le carte oggetto di studio durante la giornata, poi andavano tutt’e tre a cena fuori. Le cose sembravano normalizzate se non fosse che Giuliana pareva davvero molto distratta verso le cose di case e, soprattutto, verso il marito, mentre mostrava un’attenzione e una premura verso il giovane professore che sembrava andare al di là della normale cortesia e ospitalità.
Gabriele sempre di più si domandava cosa fosse successo durante il soggiorno a Budapest e moriva dalla voglia di chiederlo alla moglie, ma ancora una volta si trattenne, rimandando ogni spiegazione. Finalmente arrivò il giovedì sera e, con esso, arrivò anche la tanto attesa Marie.
Gabriele restò davvero senza parole nel vedere quella splendida bellezza materializzarsi davanti ai suoi occhi: era una venticinquenne incredibile: alta, bionda, fisico statuario, ancora più bella di quanto fosse sembrata nella foto.
Appena arrivata, si avvinghiò in uno straordinario bacio con Lucas, mettendo un po’ in imbarazzo Gabriele e Giuliana. Andarono direttamente a cena e Marie diede l’impressione di una donna più grande della sua età, più matura, vissuta. Raccontò che lavorava in un locale, ma non scese nei particolari.
Dopo cena, nel ristorante c’era il piano bar.
Così si sedettero ad un tavolino.
Giuliana, per l’occasione, si era vestita come nelle grandi occasioni:
aveva un top scollato, molto scollato, che le lasciava anche scoperto l’ombelico e una gonna di maglia estremamente aderente, talmente stretta che, vestendosi, mentre si guardava allo specchio, notò che si vedeva distintamente il segno delle mutandine. Così, sotto lo sguardo compiaciuto e, contemporaneamente preoccupato di Gabriele, disse “. sono un po’ ingrassata, la gonna mi va troppo stretta e poi si vede il segno dello slip, così non va proprio” e, facendo seguire i fatti alle parole, alzò la gonna e si sfilò lo slip, gettandolo provocatoriamente verso il marito.
Per tutta risposta Marie, vestita come aveva viaggiato, indossava un vestitino cortissimo, senza bretelle e stretto in vita: era davvero molto provocante, difatti Gabriele non le staccava gli occhi di dosso. Quando accavallava le lunghe gambe, poi, era davvero uno schianto e tutti nel locale si giravano a guardarla.
Anche Giuliana sentiva in continuazione gli sguardi addosso, soprattutto di Lucas.
Già a cena l’allegria dei quattro era stata coinvolgente, anche perché avevano bevuto alcune bottiglie di ottimo bianco e le ragazze (soprattutto Giuliana) sembravano quasi ubriache. Gabriele non aveva potuto fare a meno di notare che Marie lo guardava spesso e a volte in modo sfrontato, lui, dapprima imbarazzato per la presenza della moglie, poi sempre più lusingato, cedeva volentieri a quelle attenzioni, ricambiando con sempre maggior decisione gli sguardi, fino al punto da desiderarla ardentemente. Andarono a ballare tutt’e quattro e sempre più sfacciatamente, Marie si dedicava a Gabriele, ballandogli vicino fino a provocarlo in modo quasi diretto.
La gente intorno non poteva certamente fare a meno di gustare lo spettacolo offerto dalle lunghe cosce di Marie scatenata sotto i ritmi sudamericani, e dai capezzoli di Giuliana che sembrava volessero schizzar fuori da un momento all’altro dalla scollatura del top. Poi la musica si calmò e Marie fu invitata a ballare da Gabriele, che approfittando del ballo lento la strinse in modo quasi inequivoco. Poi si preoccupò di essere visto dalla moglie, ma Giuliana, in quel momento era persa fra le braccia di Lucas avvinghiata in un lento molto sensuale nel buio della sala.
Gabriele seguiva la coppia e, pur nel buio che c’era, gli sembrò di colgiere che l’ungherese, con estrema naturalezza aveva staccato la mano dalla vita di Giuliana, facendola rapidamente salire. Dapprima la infilò sotto il top, finché non arrivò all’altezza del seno che sfiorò con decisione.
Giuliana non fece una piega, non lo incoraggiò, né lo respinse, ma quando Lucas posò la mano avvinghiando completamente il suo seno e prendendolo ad accarezzarlo sotto il top, lei ebbe un sussulto. Le luci ed il ritmo si alzarono improvvisamente, così Gabriele e tutta la sala potè vedere la mano di Lucas sotto il top. Gabriele divenne rosso per la rabbia, stava per avventarsi s quei due, ma Marie strusciò il suo seno sul suo petto. Temeva di
perdere quell’occasione con quella splendida creatura, per cui fece finta di non aver visto nulla, avrebbe fatto i conti poi con quella sgualdrina.
Tornati a casa i quattro si sedettero in salotto a fare due chiacchiere, Marie si era seduta vicino a Gabriele, facendogli sentire con insistenza il calore della sua pelle, mentre Giuliana mise della musica.
Lucas e Marie iniziarono a raccontare delle barzellette ungheresi, spingendosi sempre oltre, arrivando a raccontarne alcune così spinte che avrebbero fatto arrossire persino Casanova. Marie, poi, che parlava meno bene l’italiano, si aiutava molto con la mimica, aggiungendo alle sconcezze dei racconti anche le oscenità dei gesti. Gabriele sembrava impazzito dietro di lei, così ogni tanto le cingeva la vita, per avere la scusa e l’occasione di poterle tenere le mani addosso.
Giuliana metteva su i cd, e dopo aver cambiato l’ultimo, si lasciò cadere pesantemente sulla poltrona, dicendo che le girava troppo la testa, col risultato che la gonna le risalì vertiginosamente. Gabriele cercò di richiamare subito la sua attenzione, visto che ricordava perfettamente che era senza slip, ma lei non sembrava accorgersene, anzi involontariamente dischiuse anche un po’ le gambe. Chi se ne accorse benissimo, invece, fu Lucas che, seduto di fronte a lei, non le stava togliendo gli occhi dalla gambe e, dopo un altro piccolo movimento, potè ammirare anche i riccioli scuri della sua figa che facevano capolino.
Dopo un po’ Lucas chiese dove potesse prendere qualcosa da bere, possibilmente con del ghiaccio e Giuliana, si alzò per andare in cucina, Lucas disse che ci avrebbe pensato lui, ma Giuliana, da perfetta padrona di casa, lo accompagnò.
Mentre si alzava, Lucas scambiò una occhiata fugace con Marie, come per darsi un segnale.
A quel punto, prima che Gabriele potesse accorgersi della manovra, Marie si mise a fargli un po’ di coccole, per cui neanche fece caso che la moglie e Lucas, dopo quanto aveva visto, stavano da soli di là in cucina.
Gabriele, rimasto da solo con Marie, cercò subito di approfittarne, cingendole la spalle e facendo in modo che la mano penzoloni arrivasse all’altezza del seno, che iniziò “casualmente” a sfiorare. Lei poggiò la testa su di lui dicendogli: “Complimenti, davvero, hai una donna in gamba, oltre ad essere molto bella e spiritosa, è anche molto libera. Ti ha raccontato, no? l’ultima sera in Ungheria quando è venuta nel locale dove lavoro: tutti, a distanza di un anno, parlano ancora dell’italiana scatenata; pensa che mai mi sarei immaginata che avrebbe davvero accettato di lasciarsi coinvolgere nella strip dance dalle due cubiste”.
Gabriele restò senza fiato e Marie se ne accorse: “Oddio, non dirmi che non ti aveva detto niente? Forse ho combinato un bel pasticcio”. Gabriele la invitò a continuare il racconto, così Marie non si fece pregare: “Da noi, nel nostro locale, le cubiste cercano sempre di coinvolgere il pubblico, ma normalmente sono solo i ragazzi che vogliono farsi notare che accettano il coinvolgimento, ma succede di rado che una donna si lasci andare. Mentre invece tua moglie, che era su di giri, non solo si è tolta la camicetta, ma sotto l’incitamento di tutti si era tolta anche la gonna, rimanendo solo in reggiseno e in un minuscolo graziosissimo tanga. Ad un certo punto il clima si è davvero infuocato ed il padrone del locale ha promesso che avrebbe offerto da bere a tutti quanti se lei si fosse tolto anche il reggiseno. Così tutto il locale ha iniziato ad incitare Giuliana perché si togliesse quell’indumento, ma lei, per quanto abbastanza brilla, ha sempre detto di no. Poi, sotto la spinta di tutto il locale si è decisa e, con la consumata malizia di una professionista, si è liberata anche del reggiseno, mentre il locale a momenti veniva giù sotto gli applausi di tutti i presenti. Così tutti hanno potuto ammirare lo splendido seno di tua moglie: puoi davvero esserne orgoglioso. Peccato solo che quella sera non fosse, come oggi, senza mutande, penso che ne avrebbero parlato anche i giornali. Tu, però, ora non dirle niente, non rovinare questo momento così carino, se non fai il geloso, potremmo passare una serata davvero bella”.
Così, facendo seguire i fatti alle parole, Marie prese la mano penzoloni di Gabriele e la appoggiò sul suo seno, che Gabriele iniziò a massaggiare.
Nel frattempo in cucina, mentre Giuliana si era chinata per prendere il ghiaccio, aveva sentito la mano di Lucas posarsi sul suo di dietro, poi sentì lentamente la gonna risalire fino a che la mano si poggiò direttamente sul culo rimasto completamente scoperto, un lungo brivido le percorse la schiena, che diventò vero e proprio piacere quando l’altra mano abbrancò una sua tetta, iniziando a stimolarle il capezzolo Aveva perso ogni ritegno e non era quasi più cosciente di sé, quando si accorse che Lucas aveva tirato fuori il suo arnese e lo aveva appoggiato sul suo culo.
“No fermo, che fai – disse – potrebbe entrare Gabriele e vederci, non voglio”.
Si riaggiustò alla belle e meglio, così, mentre la mano di Gabriele stava occupandosi del seno di Marie, in quel momento rientrarono Lucas e Giuliana
rientrarono.
Gabriele non potè non notare che lei era tutta rossa in volto e aveva la gonna girata da un lato.
Ancora una volta la presenza di Marie al suo fianco lo convinse a non approfondire troppo.
L’atmosfera era davvero elettrica, sia per le provocazioni di Marie, sia per il rapporto che si era creato fra Giuliana e Lucas, sia, infine per la gelosia che macerava Gabriele.
Marie, ancora una volta fece scivolare la discussione su argomenti scabrosi, come l’orgasmo e Lucas prendendo la palla al balzo, si lanciò in una dotta disquisizione, ricca di citazioni scientifiche, su strane teorie che, partendo da una supposta correlazione fra la forma del naso e quella del seno,
arrivava a dimostrare che le donne che avevano il seno di una certa forma, erano più portate alle pratiche sessuali, poiché sapevano come far eccitare un uomo e raggiungevano esse stesse più facilmente l’orgasmo.
Tutti iniziarono a quel punto a prendere in giro Lucas, così lui, per dare corpo alle sue strampalate teorie, si avvicinò alla moglie e, con la massima naturalezza, le abbassò, con un gesto secco, il vestito fino alla vita, facendo sbocciare due tette meravigliose, bianche ed erette che sembravano scolpite nel marmo.
Quindi cercò, con l’esempio delle tette della moglie, di dimostrare la sua teoria fra la forma del naso e quella del seno. Gabriele era rimasto di sasso, senza parole e si perdeva dietro a quella bellezza, ma non fece in tempo a riprendersi dalla sorpresa che Marie, avvicinandosi alla poltrona dove era seduta Giuliana, disse “: – Dobbiamo verificare le tue teorie anche su Giuliana altrimenti non abbiamo riprova, su guardiamo.. -. E, prima che Giuliana potesse far nulla, le sollevò il top scoprendone il seno pieno, completamente abbronzato e con i capezzoli turgidi per l’eccitazione della situazione che si era creata. Giuliana fece un gridolino di sorpresa e di protesta e cercò scompostamente di coprirsi il seno con le mani, ma Marie tentava di sfilarle completamente il top, cosa che, malgrado le resistenze di Giuliana, riuscì a fare. Nella concitazione di quei movimenti, la gonna di Giuliana era risalita completamente, lasciandole la figa completamente scoperta. Lucas, dopo aver ammirato la splendida figa di Giuliana esposta così in primo piano, si avvicinò per dimostrare, anche con lei la sua personalissima teoria. A quel punto Giuliana abbassò le braccia, lasciando scoperta oltre la figa che ormai era lì in bella mostra, anche le sue bellissime tette. Gabriele alla vista delle due donne, una che conosceva benissimo e che aveva posseduto migliaia di volte e con la quale scopava ancora con grande passione e l’altra che desiderava possedere sopra ogni altra cosa al mondo, si eccitò moltissimo ed ebbe un’erezione improvvisa e violenta.
Ma Marie, oramai scatenata, non aveva ancora finito di sorprendere tutti: “Ammesso che sulla relazione naso-seno tu abbia ragione, resta da verificare
se è vera la teoria della relazione tra forma del seno e la capacità di libido. Ovviamente non posso fare la prova con te, quindi io la farò con Gabriele, mentre tu la farai con Giuliana”. Così, senza perdere tempo, mezza nuda com’era si avvicinò a Gabriele ancora stordito ed iniziò a baciarlo sul collo. Gabriele rimasto di stucco ed imbarazzatissimo per la presenza di sua moglie e del marito di lei, non sapeva come comportarsi, ma poi vide che Lucas, sedutosi nel frattempo vicino a Giuliana, le aveva abbrancato una tetta, mentre l’altra mano giocherellava con i peli da tempo esposti alla vista di tutti.
Ancora una volta Gabriele sentì l’istinto di reagire, ma l’azione di Marie era molto convincente, per cui realizzò che se si voleva scopare Marie, doveva accettare che sua moglie combinasse qualcosa con l’ungherese; ovviamente sperava che le cose tra Giuliana e Lucas non degenerassero, però quando vide Giuliana che si inginocchiava sul divano per baciare meglio Lucas e che in quelle posizione, essendosi trovata con il culo nudo per aria, lui la massaggiava, arrivando ad infilare un dito nella figa, pensò che fosse troppo, per cui fece per scostarsi da Marie, la quale però in quel momento aprì la zip dei suoi pantaloni infilando la mano dentro e toccò il suo uccello già al massimo.
Poi aggiunse: “Lasciali stare e divertiamoci – poi ad alta voce – secondo le teorie sballate di mio marito, noi due saremmo mezze frigide: forza Giuliana facciamo vedere a questi due maschietti cosa sanno fare due ragazze come noi in mezzora di tempo! “. Giuliana, con le dita dell’ungherese nella figa, già cominciava a rantolare nell’orgasmo, guardò il marito, come a chiedergli il permesso e vide che Gabriele aveva ormai ceduto, abbandonando tutta la sua gelosia pur di potersi scopare quella figa ungherese. Gabriele si buttò come una furia su Marie, che si muoveva da troia consumata, quasi strappandole il vestito e le mutande.
Era estremamente eccitato non solo per il sontuoso pompino che Marie aveva iniziato a fargli, ma lo eccitava anche vedere Giuliana, la sua Giuliana, che stringeva fra le mani l’uccello di Lucas il quale continuava a masturbarla; poi vide che lui si sdraiò a terra, mentre Giuliana che si era tolta anche la gonna, si mise in ginocchio su di lui con le gambe spalancate. Poi lei si calò lentamente sul grosso cazzo che svettava ritto. Allora, con l’espressione soddisfatta e complice, si voltò verso il marito che continuava a guardarla e questo aumentò il suo piacere. Non fece entrare subito l’uccello di Lucas, ma ci giocò a lungo con un incredibile movimento del bacino e delle gambe. Solo dopo infinite volte che la testa dell’uccello le era scivolato sul pelo reso bagnato dalla eccitazione, alla fine, con un movimento più deciso del bacino, fece in modo che trovasse il varco, facendolo entrare dentro di sé. Giuliana cacciò un grido soffocato e si fermò. Nel frattempo Marie stava facendo impazzire di piacere Gabriele che alla vista della moglie scopata in quel modo come una troia consumata, si eccitava ancora di più.
Poi Giuliana, sempre guardando il marito fisso negli occhi, cominciò ad abbassarsi piano piano, quindi accelerò sempre di più ed il movimento si trasmetteva sui suoi grossi seni che ballonzolavano dolcemente. Quando Gabriele vide l’uccello sparire, immerso fino alle palle, dentro la figa della moglie che si scuoteva soffocata da ondate di piacere, ebbe a un lungo irrefrenabile orgasmo schizzando nella bocca, sul volto e sui seni di Marie che si affrettò a spalmarsi tutta del suo liquido. Dopo poco anche Giuliana venne e successivamente Lucas la inondò completamente venendo anche lui.
Quando fu tutto finito ci fu un lungo momento di imbarazzo tra Gabriele e la moglie, rotto, come al solito, dall’esuberanza di Marie che disse “Certo se tutte le teorie fossero dimostrabili in questo modo, credo che i ragazzi avrebbe molto più entusiasmo verso la ricerca”. La battuta servì a rompere il ghiaccio, così, vista l’ora tutti si andarono a coricare.
Nel letto Gabriele stentava a prendere sonno e si rigirava tutto ripensando a quanto era successo e rivedendo la moglie godere fra le braccia di un altro.
Il buffo era che adesso, solo a ripensarci, l’uccello si era nuovamente risvegliato.
Giuliana, che non dormiva neanche , urtando casualmente il marito col ginocchio, si accorse del suo stato di eccitazione, ci pensò un momento, poi si girò verso di lui, calò la testa sotto le lenzuola e si avvicinò all’uccello dicendo al marito “Bene adesso mi dici chi è più brava, se io o Marie”.
Così dicendo prese l’uccello in bocca, con grande bravura lo portò al massimo dell’eccitazione e gli fece un pompino come forse non ne aveva mai fatto.
La lingua indugiava sulla cappella, scendendo poi alle palle che leccava avidamente, per poi fare sparire l’uccello completamente dentro la sua bocca.
Continuò a lungo e dopo un po’ Gabriele venne e Giuliana, stimolata dal confronto con Marie, fece una cosa che non aveva mai fatto prima: bevve tutto fino all’ultima goccia, pulendo anche l’uccello del marito con la lingua fino a che lentamente smosciandosi non tornò alle dimensioni normali. Poi Gabriele, avvicinandosi alla moglie, le disse “Lo sai che, per quanto assurdo possa sembrare, stasera mi ha eccitato da matti vederti scopare con un altro uomo? ”
“Anche a me eccitava da morire vedere Marie che ti faceva quel pompino:
ci pensi mi eccitava vedere che un’altra donna si occupava del tuo uccello, del mio cazzo! Chissà, forse dovemmo rifarlo . ”
Il mattino dopo a colazione si respirava ancora un aria di imbarazzo fra tutt’e quattro, ma la simpatia e la disinvoltura di marie, ruiscirono un po’ a stemperare, ancora una volta, la tensione. Poi Marie, espresse il desiderio di vedere il mare, dal momento che nel suo Paese il mare potevano solo sognarlo.
Giuliana, allora, visto che, malgrado si fosse all’inizio di maggio, il caldo era già estivo, propose di andare in una spiaggetta, abbastanza fuori mano, ma decisamente tranquilla e poco frequentata. Marie gridò di entusiasmo, riuscendo a coinvolgere anche Gabriele, un po’ seccato di dover guidare per tutti quei chilometri. La ragazza ungherese indossò una lunga maglietta trasparente che arrivava a coprire appena lo slip e che lasciava intravedere completamente il microscopico costumino; mentre Giuliana indossava un costume traforato coperto da una maglietta e da un paio di pantaloncini che lasciavano scoperte le belle gambe.
Già al bar dove fecero sosta per prendere un caffè, tutti le mangiarono con gli occhi.
Arrivati sulla spiaggia si misero a prendere il sole, quindi Marie chiese a Lucas di spalmarle la crema, cosa che Lucas fece, provvedendo anche a sganciarle il reggiseno.
Giuliana, invece, provvide a sganciarlo da sola, ma si mise pancia sotto.
Marie, entusiasta del posto disse che non voleva più andar via e chiese a Lucas e Gabriele di andare da qualche parte a prendere qualcosa da mangiare.
Gabriele, che già pensava di andare in un ristorantino non molto lontano, provò a far notare che la zona era isolata, per cui per trovare da mangiare avrebbero dovuto girare un bel po’; ma Marie, cui si aggiunse Giuliana che adorava il mare, sembrava irremovibile. Di fronte alle preoccupazioni di Gabriele, per il fatto che due donne, per giunta in topless, restassero da sole, rispose rapidamente Giuliana che, conoscendo bene la zona, disse che li avrebbero aspettati vicino a quegli scogli un po’ appartati da dove avrebbero potuto vedere chi arrivava in spiaggia ed eventualmente ricomporsi. Senza più argomenti i due uomini si avviarono alla ricerca di qualcosa da mangiare.
Rimaste sole e spostatesi verso gli scogli, le due donne restano stese per prendere il sole.
Ad un certo punto, mentre Giuliana si era quasi appisolata crogiolandosi sotto quel magnifico sole primaverile, sentì qualcosa sfiorare le sue gambe: era la mano di Marie, che lentamente risaliva le sue cosce, accarezzandole con un tocco leggero e vellutato. Giuliana rimase di sasso: non aveva mai avuto contatti con il suo sesso e non intendeva iniziare adesso.
Però le carezze di Marie, per quanto non ancora dirette, la turbavano, sentì immediatamente i suoi capezzoli indurirsi eccitati da quel contatto e capì anche che stava iniziando a bagnarsi, così decise di lasciarla fare per un po’.
Incoraggiata da quell’atteggiamento, Marie, con la delicatezza di una farfalla, fece salire decisamente la sua mano sul di dietro. Giuliana, un po’ imbarazzata, per sottrarsi a quel contatto si girò. Ma Marie anziché demordere, provò addirittura a baciarla. Giuliana che continuava ad avere gli occhi chiusi, a contatto con le labbra sembrò colta di sorpresa, ma quando Marie infilò la lingua nella sua bocca reagì sottraendosi al bacio e voltando la faccia. Marie capì che non era il caso di insistere, però con la mano era intanto arrivata sullo slip di Giuliana e provò a scostarlo accarezzandole la peluria. Un nuovo brivido profondo percorse la schiena di Giuliana che non reagì nemmeno quando Marie provò ad abbassarle il costume. Poi risalì con la mano ed accarezzò con tocchi delicati la passera di Giuliana sempre più divisa tra imbarazzo e piacere. L’eccitazione iniziava ad assalirla completamente, così non si sottrasse nemmeno quanto sentì che Marie iniziò a baciarle prima i seni, con i suoi capezzoli che duri come non mai, iniziavano a farla impazzire di piacere, poi scendendo sempre più in giù arrivando intorno all’ombelico; allora lei, pur fortemente eccitata, si irrigidì pensando: “Oddio e se poi vuole che lo faccia anch’io con lei? “. Cercò allora di scostarsi e si accorse casualmente che da sopra la scogliera, due ragazzi si stavano godendo lo spettacolo. Subito avvertì Marie e cercando di tirarsi su gli slip, corse in acqua, vergognandosi come non le era mai successo in vita sua; se lo sapevano all’Università: sorpresa da due guardoni mentre era intenta in un scena di sesso lesbico!
Era certa che Marie si fosse tuffata con lei, per cui si meravigliò molto non vedendola al suo fianco.
La cercò quindi sulla spiaggia, ma il posto che avevano trovato era davvero molto ben protetto. Dopo un po’ con la paura che non l’aveva ancora abbandonata, decise di uscire dall’acqua per cercare la sua amica.
Quando arrivò sul posto a seno nudo e tutta gocciolante, vide Marie seduta in mezzo ai due ragazzi con i quali rideva e scherzava, e notò che una mano di Marie, stava esplorando dentro il costume di uno dei due. Per la vergogna che i due ragazzi, che l’avevano vista poco prima fare quelle cose, la potessero riconoscere e temendo anche che, per un qualsiasi motivo, Gabriele potesse tornare indietro, Giuliana di corsa si rituffò in acqua, ma l’altro ragazzo la seguì con calma, tuffandosi a sua volta.
Una volta in acqua il ragazzo si avvicinò a lei ed iniziò a parlarle, cercando di fare il simpatico e non facendo minimamente cenno a quanto le aveva visto fare con Marie.
Giuliana gli rispose senza grande entusiasmo mentre si accorse che Marie, ora in una posizione sulla spiaggia più visibile, stava apertamente masturbando l’altro ragazzo che la baciava sui seni, quindi la vide sfilarsi gli slip.
Dopo aver assistito insieme senza una parola a ciò che accadeva sulla spiaggia, il ragazzo commentò: “Decisa la tua amica, lei sì cha va subito al sodo. “. Quindi andò in immersione e dopo un attimo Giuliana sentì le sue mani che armeggiavano intorno al suo slip sciogliendo il nodo che lo teneva su.
Colta di sorpresa, Giuliana cercò di evitare che scivolasse via e provò a riallacciarlo, ma il giovane, con continue immersioni riuscì ad evitale che ci riuscisse.
Allora Giuliana decise di tornare a riva, ma dopo poche bracciate perse il costume, così dovette fermarsi per recuperarlo e con lo slip in mano nuotò fino a riva.
Appena capì che si toccava, ancora dentro l’acqua, si rimise il costume. Poi corse verso Marie, appena in tempo perché si accorse che i loro uomini stavano tornando.
Avvertì Marie che si rimise lo slip e allontanò il ragazzo appena in tempo perché non fosse visto.
Gabriele che conosceva troppo bene Giuliana, si accorse subito che non solo appariva molto agitata, ma aveva i capezzoli duri come quando è eccitata.
Marie decise di buttarsi in acqua, ma appena entrata si fermò, tornò indietro e si tolse con noncuranza lo slip: “Non ho portato il cambio, non posso bagnarlo. ”
A Giuliana, piaceva molto fare il bagno nuda, sentire l’acqua a contatto diretto con tutte le zone del suo corpo, per cui, anche se era già bagnata, voleva imitarla, ma poi si ricordò dei due ragazzi che dovevano essere ancora in zona e così decise di sdraiarsi pancia in giù. Poi, quando anche Lucas e Gabriele si andarono a tuffare in acqua, rimasta sola, si accorse che sopportava con fastidio il suo costume bagnato, per cui, con movimenti controllati si slacciò lo slip, stendendolo perché si asciugasse meglio e si mise sul suo bel sedere un piccolo pareo..
I tre in acqua presero a ridere e a scherzare allontanandosi rapidamente dalla riva. Dopo un po’ Giuliana sentì dei rumori vide i due ragazzi che uscivano dai cespugli completamente nudi e con le mani sugli uccelli.
Uno dei due fece un chiaro cenno a Giuliana di andare da loro. Lei rimase completamente paralizzata dalla paura per quello che poteva succedere. Poi uno di due ragazzi, con uno scatto felino, corse verso di lei, afferrò la borsetta, dove tra l’altro c’erano le chiavi dell’auto, e ritornò nel cespuglio.
Giuliana ebbe uno scatto, dimentica del fatto che era completamente nuda, e si alzò. Poi si accorse che i ragazzi le facevano cenno di andare a prendere la borsa da loro.
Giuliana ebbe l’istinto di chiamare Gabriele e Lucas, ma al di là del fatto che erano troppo lontani per sentire, aveva anche paura che i due ragazzi raccontassero ciò che era successo prima, soprattutto quello che aveva fatto Marie, per cui decise che non poteva mettere a repentaglio l’onorabilità della sua amica, così si riallacciò lo slip, poi si coprì il seno con il pareo e si avviò verso il cespuglio timorosa, ma decisa a riprendersi la sua roba. I ragazzi erano ancora con gli arnesi di fuori e ben in tiro: “Scusaci, non volevamo rubarla, ma volevamo solo parlare un po’ con te. ” Lei ebbe un attimo di indecisione vedendoli in quello stato, ma poi decise di fare la dura “Non ho nulla da dirvi se non che dovete ridarmi immediatamente la mia borsa”.
Uno dei ragazzi disse che non c’era assolutamente problema, però prima doveva almeno toccargli gli uccelli.
Giuliana rispose sdegnata che non se ne parlava nemmeno e aggiunse che adesso sarebbe andata a chiamare suo marito. I due dissero che stavano scherzando e che non era il caso che si arrabbiasse, dal momento che loro erano dei bravi ragazzi, ma visto quanto era successo prima, pensavano che potessero avere almeno avere un po’ di soddisfazione.
Quindi uno dei due fece per darle la borsa che Giuliana prese con un brusco movimento che fece allentare il pareo che si aprì cadendo e mettendo in mostra il suo splendido seno. Rapido uno dei ragazzi allungò una mano accarezzandole una tetta. Mentre Giuliana si chinò per raccogliere il pareo, l’altro ragazzo le prese una mano e la portò sul suo uccello. “Adesso basta ragazzi, state esagerando, dovete smetterla, per chi mi avete preso? ”
I ragazzi la lasciarono subito, così lei, con fare più conciliante, disse loro che adesso sarebbero dovuti andare via e non stare più a spiare, perché se se ne fossero accorti gli uomini sarebbe finita male. I ragazzi a capo chino, non dissero nulla, così Giuliana prima di andare disse loro “Siete bravi ragazzi, però le donne si conquistano, non si possono avere per capriccio. ”
Poi aggiunse “Su fate i bravi adesso ed andate, non potete stare qui”. Quindi come consolazione si avvicinò e diede loro un bacio sulla guancia.
Sentì subito i loro uccelli che si appoggiavano con intenzione su di lei, ma questa volta non disse niente neanche quando i due indugiarono a lungo su quei baci che avrebbero dovuto essere innocenti. Poi si staccò, ripetendo l’invito ad andarsene.
Si rimise a posto il pareo e tornò al posto. FINE