Il sabato sera sono solito andare nei dancing di lusso per rimorchiare una ragazza di mio gusto e solitamente riesco nell’intento.
Qualche giorno fa sono rimasto a bocca asciutta per strane circostanze che ora vi racconto.
Ero seduto su di un divanetto sorseggiando un whisky, quando ho visto entrare nel locale una ragazza deliziosa: aveva al massimo vent’anni.
I suoi capelli erano lunghi e neri, legati in due trecce che la facevano sembrare ancora più giovane, i suoi occhi verdi e leggermente a mandorla, come se nel sangue ne avesse qualche goccia orientale, un nasino adorabile e due labbra piccole ma carnose.
Indossava una maglietta stretta che faceva risaltare il suo seno alto, visibilmente senza reggiseno, due chiappette piccole ma rotondette e sporgenti. è chiaro che mi sono subito dato da fare!
La invitai a ballare un lento e mentre la stringevo sentivo il suo “odore”, dolce e gradevole, aveva un fascino che avrebbe fatto impazzire un eunuco.
Non facevo fatica ad immaginare il suo corpo nudo sotto il mio mentre le infilavo la passerina, anche lei certamente profumata, pregustavo i suoi baci golosi, avevo già l’acquolina in bocca !
Le ho chiesto di uscire insieme ma , non ne ha voluto sapere. Non capivo il motivo dal momento che per tutta la durata del ballo non aveva cessato un istante di strusciarsi contro il gonfiore del mio cazzo che diventava sempre più duro dentro ai pantaloni che oramai facevano fatica a contenerlo.
Ad un tratto una mano si è appoggiata sulla mia spalla e quando ho visto a chi apparteneva ho capito tutto. Si trattava di un’elegante signora sulla quarantina truccata con sobrietà e gusto, fine, molto sensuale e mi è piaciuta subito… ma neppure lei era attratta da me!
– Vieni Eva – ha detto alla ragazza.
Lei non si è fatta pregare e si sono gettate l’una nelle braccia dell’altra scambiandosi un bacio inequivocabile.
– Eva è mia caro Signore. Ho una macchina senza autista, se vuole lei stanotte potrà accompagnarci e se ha buona vista potrà ammirare un bel paesaggio. –
Nessuno al mio posto avrebbe rifiutato.
L’auto era una grossa limousine americana nera, tipica macchina da rappresentanza, con sedili morbidissimi, guida con cambio automatico.
Mentre guidavo, nello specchietto retrovisore, ho visto la mano lunga e sottile della donna
che si infilava sotto la maglietta della ragazza, accarezzando a lungo il seno prima di scoprirlo.
Aveva due tettine piccole con i capezzoli piuttosto larghi che la donna chinandosi ha incominciato a succhiare sulle punte.
Subito dopo ha fatto distendere la sua giovane amichetta, le ha sollevato la gonna e le ha messo la testa tra le gambe.
Confesso che in quei momenti facevo una fatica tremenda a guidare, quindi ho preso una decisione: adesso mi butto!
Ho parcheggiato in un posto isolato poi mi sono voltato ed ho estratto il cazzo che ormai stava per esplodere.
Il glande era scappellato, gonfio di sangue, sentivo il piacere salire dolcemente ed i mugolii di piacere di Eva contribuivano non poco.
Le manine della ragazza sono scivolate sui fianchi della signora abbassandole la gonna e mettendo in mostra due chiappe piccole ma muscolose, messe ancora più in risalto da un minuscolo perizoma .
A quel punto non sono più riuscito a trattenermi, ero scatenato, ho scavalcato il sedile dell’autista ed ho cominciato a palpare le chiappe sode della signora.
La donna sentendo le mie mani su di lei ha cercato di reagire, ma Eva, serrando le gambe, le ha bloccato la testa che la stava leccando.
Io a mia volta le ho allargato le chiappe (il solco era morbido come avevo immaginato), ho avvicinato la mia mazza ed ho raggiunto il buco del culo, era lui che mi interessava !
La resistenza della mia futura vittima mi eccitava ancora di più, la faccia della donna era sempre trattenuta saldamente dalle cosce di Eva e la mia mazza scivolava a cercare la . fragile apertura.
Credevo che avrei incontrato difficoltà a inculare quella donna, invece è stato facile, forse fin troppo… Ero un po’ deluso!
Non era la prima volta che quell’apertura riceveva un visitatore!
Il cazzo mi è penetrato rapidamente in quel culo il cui sfintere si contraeva piacevolmente sotto i miei colpi, mentre le stavo addosso con tutto il peso in modo da vedere il ventre nudo di Eva e la testa dell’inculata ben stretto tra le sue coscette mentre continuava a leccarle sapientemente la fica fradicia tenendole le sode chiappette tra le mani.
Io andavo avanti e indietro con ritmo, sentendo salire l’orgasmo.
Ad un tratto Eva ha urlato di piacere, si è irrigidita tutta, io davo gli ultimi colpi, infilando la mia mazza fino in fondo al culo per poi schizzarvi dentro un fiotto di sperma caldo, mentre la donna che inculavo stava godendo con la faccia sprofondata sulla passera di Eva.
Questo e stato l’inizio di una serie di incontri a tre, nato per caso e continuato per passione. FINE