Si trovava poco fuori il paese ed era il ritrovo di un gruppo di ragazzi.
Gli anni passavano e l’adolescenza con tutta la sua carica riempiva le mura della comunità.
Tutti maschi rigorosamente “sfigati” mal vestiti con pochissimi soldi.
Pochissimi hobby.
L’unica loro ricchezza era l’amicizia che li legava e li univa nel vecchio casolare di proprietà di uno zio di un ragazzo, che l’aveva
lasciata al degrado dopo essere emigrato in Inghilterra.
Li passavano i lunghi pomeriggi d’inverno e le lunghissime giornate d’estate, anche perchè in paese ormai erano emarginati da tutti gli altri gruppetti.
Quattro stanze grandi tanto per contenere dieci e più materassi presi alla discarica e un bagno sudicio e lordo come pochi ve ne sono in giro.
Un capo il più grande come età e come fisico, era sgraziato ma robusto, nel pieno dell’adolescenza mostrava brufoloni grossi come ciliege.
La comune era organizzata secondo una gerarchia semplice ed economica, in ordine di età e di ingresso alla comunità.
Finito il periodo scolastico diversi di questi potevano con vari stratagemmi vivere nella comune giorno e notte, andando di tanto in tanto nelle rispettive famiglie per raccimolare cibo e pochi spiccioli.
Ovviamente al gruppo mancavano in modo più che assoluto le ragazze e il caldo della piena estate li spingeva in estenuanti e varie sedute masturbatorie.
Seghe multiple, simultanee, doppie, triple, a scambio, con ripetizione, con interruzione prolungata e tanti altre variazioni erano state messe a punto dal gruppo, che nei periodi migliori poteva sfruttare giornaletti qua e là raccattati.
Il capo autorizzava e il capo concedeva l’aiuto ai membri del gruppo.
Tutte le pratiche sessuali dovevano essere diciamo “autorizzate” dal capo.
I più giovani venivano iniziati e aiutati, ma mai vi erano stati
episodi di omosessualità spinta.
Quell’anno però la mancanza di donne iniziava ad appesantire l’atmosfera, il capo per primo resosi conto della necessità di porre rimedio studio un piano per dare giusto sfogo alla loro passione.
Decise di procurarsi una donna per sverginare tutto il gruppo lui compreso.
Il giorno dopo informo tutti e l’eccitazione salì a mille, ci volle un
mezza rissa per sedare il caos creato.
In paese erano da poco arrivate le giostre e tutto fu organizzato per
cercare tra le giovanissime ragazze nomadi una che ci stesse ad accontentare tutti.
L’operazione non ebbe successo, come era prevedibile, anzi, vennero addirittura minacciati per l’oscena proposta.
Nei giorni successivi, l’agitazione invece che diminuire continuò a
crescere e ormai più nessuno riusciva a controllarsi, si comportavano tutti come “animali”.
Il capo fu addirittura messo in discussione.
Le cose iniziarono a
precipitare.
Lory (il capo) decise di rapire una ragazza!
La cosa inizialmente spaventò tutti, ma dopo pochi attimi tutti furono presi da una frenesia bestiale.
Così fu, alla sera quando le giostre stavano chiudendo, la ragazza fu avvicinata dal più carino del gruppo (che non era poi il massimo) e piano piano l’attirò in una zona appartata.
La ragazza fu portata nel casolare dove passò circa 2 giorni, prima
che riuscisse a scappare.
Furono i 2 giorni più sconvolgenti della sua vita e della vita del
gruppo.
Il problema era che nessuno alla fine sapeva bene che farci con la ragazza e la foga era tale che non si riusciva nemmeno a spogliarla.
Finalmente fu spogliata, legata e messa su un materasso..
Già 4 o 5 dei più giovani chiesero il permesso di masturbarsi li davanti a lei,
permesso che Lory accordo subito avendo egli stesso un’erezione da paura.
Decise che per non fare casino tutti si sarebbero dovuti fare una sega e poi si sarebbe parlato con calma il da farsi.
17 ragazzi , età circa 19-20 anni, sfigati come non mai a anche un po’ tardoni, 17 seghe che durarono circa 40 secondi in tutto e produssero un torrente di sperma; uno solo, Lory, si avvicinò alla ragazza e gli spruzzò lo sperma sulle gambe.
Lei poveretta, spaventata, inorridita e vergine a tutte le pratiche sessuali, scoppio a gridare e a piangere, ma sfortunatamente li nel casolare nessuno poteva sentirla.
Si decise che ognuno gli avrebbe fatto ciò che voleva e che tutti a
turno avrebbero aiutato e si sarebbero fatti aiutare da tutti gli altri.
Rimaneva un problema, nessuno sapeva nulla di sesso vero, solo giornaletti Lory non voleva fare brutta figura e gli altri non si tentavano a cominciare.
Lory ordinò:
” Tu Ponga sei il più vecchio dopo di me, tu devi sverginare la ragazza per primo! ”
Le fu tappata la bocca e le furono allargate le gambe e Ponga nudo gli si coricò sopra, diede qualche colpetto col bacino e venne subito sulla povera ragazza, che non capiva nemmeno che stesse accadendo.
Fu preso in giro e schernito da tutti, per non averla nemmeno penetrata e per punizione Lory lo obbligò a leccare tutta la sua sborra oscenamente sparsa sulla tenera fichetta e sul materasso.
La ragazza per la prima volta nella vita provò una strana e eccitante sensazione!
I ruvidi e sgraziati colpi di lingua la fecero tremare e senti come una
strana voglia di urinare.
Smise di piangere e tutti notarono che qualcosa era successo.
Ponga fu punito per la scarsa figura e fu allontanato dallo spettacolo con l’ordine di non farsi più seghe fino a che Lory non glielo avesse permesso.
Il più piccolo nel frattempo si decise e senza ordini ricevuti si catapultò sopra la faccina della ragazza e gli infilò il piccolo cazzetto in bocca, ma per lui fu un’amara sorpresa!
La ragazza cercò e riuscì in parte a morsicarlo, gli prese con i denti davanti il prepuzio e strinse più che poteva!
Il ragazzo stordito dalla reazione e dal dolore Urlo!
Più forte che potè e spaventò tutti! Quando lei lo lascio!
C’era sangue ovunque!
Miky il più giovane del gruppo urlava e piangeva tenendosi stretto il piccolo pene tra le mani!
Sangue e sangue!
Solo dopo parecchio tempo lo convinsero a farsi
aiutare e riuscirono ad avvolgerli il pene con un fazzoletto!
Il povero Miky ancora piangente aveva un pezzo di pelle del prepuzio che penzolava nel vuoto!
Le cose avevano preso una brutta piega!
Erano più i guai che i divertimenti!
Lory decise di riprendere il controllo della situazione!
Decise di Punire la Ragazza!
Gli parlò a lungo per fargli capire che questa punizione doveva servirgli da esempio, e che doveva sottomettersi se no altre punizioni sarebbero seguite!
I 15 ragazzi restanti si allontanarono, la ragazza rimanè li impaurita
tutta sola.
Li vide tornare tutti nudi! La cosa la sconvolgeva perché’ non conosceva il corpo dell’uomo, e mai aveva visto un cazzo eretto e pulsante, non riusciva a capire cosa e come.
I ragazzi di avvicinarono e lei ancora non capiva,
Poi Lory con il cazzo in mano, lungo circa 20 cm gli si avvicinò e rimase li in piedi!
Lory si sforzo!
Si concentrò e finalmente dopo diversi minuti riuscì a pisciare!
Il suo cazzo un po’ più moscio inizio a zampillare urina come una fontanella! Un filo leggero ma ad alta pressione.
Con la mano Lory cominciò a pisciare sulla faccia sporca di sangue della ragazza e poi via via su tutto il corpo!
La povera ragazza implorò di smettere e ricomincio a piangere e a tossire per l’urina che gli entrava in bocca e nel naso.
In breve tempo lui smise di pisciare e poi a turno tutti i 14 rimanenti
riservarono lo stesso trattamento.
Pisciarono in 15 e l’odore era nauseabondo!
C’erano circa 5 litri d’urina sparsi sulla ragazza e impregnati nel materasso!
A Ponga che era in punizione fu ordinato di spostarla su un altro
materasso e di buttare nel cortile quello sporco.
La situazione era dunque di 17 ragazzi in tutto e tutti nudi, eccitati all’inverosimile che dopo alcune ore non avevano ancora concluso nulla per calmare l’agitazione, tranne una mega sega di gruppo.
Ponga il vice del capo aveva tentato senza successo di avere un rapporto sessuale, Miky il più piccolo per poco non veniva evirato, gli altri sempre eccitati giravano per lo stanzone senza mai staccare gli occhi da quel corpicino bianco e acerbo, a dispetto dei suoi vent’anni, ma così prepotentemente eccitante ai loro occhi.
Lory vedendo che la ragazza non era tipo facile e avendo tutto sommato un carattere buono che non l’avrebbe mai portato a fare violenza oltre a quella già causata alla ragazza decise di usare le maniere buone.
Pensò che se anche lei avesse preso parte al gioco in modo attivo sarebbe stato tutto più facile e più bello.
Fece portare alla ragazza una montagna di giornaletti porno e iniziò a sfogliarglieli davanti agli occhi! .
A quel punto la ragazza si tranquillizzò un poco e iniziò per la prima volta a parlare.
Gli chiesero come si chiamasse , “Mila” , e gli dissero di non aver paura che sarebbe tornata a casa e che gli sarebbe piaciuta quella breve vacanza così strana dal suo punto di vista.
Disse che aveva paura e che voleva tornare a casa.
Disse che lei di quelle cose non sapeva nulla e che per lei erano tutti fotomontaggi e che le donne non possono farsi entrare dentro quelle cose degli uomini.
A quel punto Lory la fece sedere, sempre legata, e iniziò a toccarla
dolcemente sul seno e sulla fighetta.
La ragazza iniziò a provare le sensazioni più strane ed eccitanti, iniziò a scaldarsi tutta, ad arrossire e gli uscivano dei gridolini leggeri leggeri ma taglienti come un rasoio.
Piano piano Lory iniziò a muovere il medio della mano sempre più in profondità provocando in Mila dei fremiti e delle scosse tremende.
Lory stava impazzendo dalla goduria e venne senza nemmeno toccarsi il pene, uno due tre spruzzi pieni e densi colpirono un seno della ragazza e lui con l’altro dito raccolse e gli porse il seme alla bocca.
Slurp, come un istinto primordiale lo lecco e lo pulì con due colpi di lingua.
La situazione stava prendendo un’altra piega.
Mila disse: ” Cos’è quella roba è buona ”
Lory rispose: ” è come quella dei giornaletti, lo vedi che non è un
fotomontaggio, si chiama sborra”
Mila ” ma quanta ne esce ? quanta ne vuoi tu ? ”
Lory ” no esce quando godi e se godi di più ne esce di più, come
prima quando ti ho sborrato addosso”
Mila ” credevo fosse pipì ma poi non capivo come … ma ce n’hai ancora ? ”
Lory ” qui ce ne per un esercito, perché’ ce l’hanno tutti loro e non
vedono loro di fartela bere, hanno le palle piene”
Mila ” ecco cosa c’è dentro nelle palle”
Lory ” boh! Credo di si ma non si sgonfiano mai, anche se ti fai 5 o
sei godute e non ne esce più ”
Lory chiamò Bruno che aveva due palle come un toro, grosse come albicocche.
Lory ” se vuoi te ne faccio assaggiare ancora ”
Mila ” si ”
Allora Lory fece mettere Bruno di fianco alla faccia di Mila e gli disse di rimanere fermo, Lory si sputò su una mano e prese il cazzo di Bruno in mano.
Lory ” dimmi quando godi che glielo faccio bere ”
Bruno si lasciò disciplinatamente fare da Lory una sega lenta e potente, colpi precisi di mano esperte, colpi lunghi che tendevano tutta la pelle del prepuzio e mostravano una cappella grossa scura e particolarmente odorosa come di pesce marcio, ma Mila non provava stranamente disgusto.
Vedeva la mano di Lory stringere forte e salire e scendere a colpi ritmici e solenni.
Vedeva una strana patina bianca sul bordo del fungo e vedeva che di mano in mano si arrotolava e spariva.
Bruno come molti altri li era poco avvezzo all’igiene personale e quindi aveva un cazzo sporco da giorni, ma la cosa non disturbava lui come appunto altri.
Mila vedeva Bruno grugnire e il cazzo di bruno assumere dimensioni da paura, sembrava aumentare.
Guardava le palle enormi che si erano nel frattempo ritrarre e aderivano bene alla corpo rimanendo leggermente tese.
Gli venne voglia di toccare quella roba ma non poteva era legata, sentiva però delle sensazioni fantastiche nel ventre e nel corpo, aveva i seni piccoli ma duri e pulsanti e poi sentiva tutto un calore nella fighetta che non sapeva spiegarsi ma che invogliava a toccarsi.
Lory Continuava e ogni tanto si fermava, lui sapeva bene perché’ li
conosceva uno per uno, quanto poteva resistere Bruno, e sapeva che Bruno era l’unico che poteva resistere anche più di un’ora a farsi tirare una sega e a non farla finire, sapeva anche che Bruno poteva in quelle condizioni sborrare come nessun altro.
La loro vita in comune li aveva fatti conoscere profondamente e ora Lory metteva a frutto queste conoscenze.
Segava 2-3 minuti e quando capiva si fermava e lasciava il cazzone pulsante nell’aria.
Bruno che aveva capito come tutti gli altri si concentrava a cercava di resistere alla prova che gli chiedeva il capo, guardava in alto e pensava alla scuola agli esami alla morte del suo cane.
Bruno sudava e grondava, era teso come un toro nell’arena, aveva gli occhi sbarrati al cielo.
Lory ricomincio e al solo prenderlo in mano Bruno tremò e vibrò violentemente ma si controllò, Lory sapeva che era arrivato al limite, il cazzo era d’acciaio e violaceo, Bruno tremava e lui rimase fermo per non farlo sborrare all’istante.
Mollò la presa e Bruno cercò di rilassarsi di nuovo.
Nel frattempo Lory spiegò a Mila che al suo gesto lei avrebbe dovuto aprire la bocca e attendere la sborrata di Bruno.
Lory si ciucciò un dito e piano piano lo spinse nel buco del culo di Bruno, quando gli fu dentro spinse il dito verso il basso, quindi riprese il cazzone e ricominciò la grande sega.
Gli altri erano eccitati e col cazzo ritto ma gli occhi puntati sul cazzo di Bruno e sulla ragazza.
Lory stringeva fortissimo il pugno intorno al cazzo di Bruno e quando arrivava sulla cappella la sfregava con forza col pugno. Bruno disse che non ce la faceva più cominciò a grugnire e ad urlare, Lory disse a Mila di aprire la bocca e intanto con il dito nel culo inizio un rapido movimento interno.
Lory tirò il cazzo durissimo verso il basso e lo punto verso la bocca di Mila, diede due tre colpi fortissimi su e giù sincronizzati con il dito nel culo poi il primo schizzo piccolo piccolo ma fortissimo colpì sul mento la ragazza che aspettava inebriata, Lory urlò
” Dai Bruno GODIIIIII DAI DAI SBORRRRAAAAAGLI ADDOSSO !!!!!! ”
Bruno si scosse talmente forte che a stento riusci Lory a tener puntato il cazzo verso la bocca, Diversi, Violenti, Densi e Rapidi Fiotti di Sborra uscirono e colpirono letteralmente le labbra la bocca e la faccia della ragazza,
Continuò per 20-30 secondi a spruzzare con una violenza impressionante urlando e godendo come un animale, e poi ancora e ancora spruzzi lunghi e pesanti finche Lory di colpo non estrasse il dito dal culo e li Bruno Sbraito!
Il male e la goduria spruzzò produssero il più grande getto di sperma che avessero mai visto che centro nei capelli la ragazza.
Mila tra lo spaventato e l’eccitato era sotto una mitragliata di sperma che cadeva come grandine, ma calda come il fuoco.
Bruno stramazzò a terra con il cazzo che ancora pulsava e da cui uscivano ritmicamente rivoli pieni e copiosi di sperma, rimase steso per mezzora nudo e sporco del suo sperma.
La ragazza coperta in viso si leccò inizialmente poi si stancò e chiese aiuto a pulirsi gli occhi che bruciavano.
Aveva la faccia coperta di sborra gelatinosa e appiccicosa, i capelli colavano.
Non vi era cm del viso scoperto.
Lory con la mano la cosparse sul collo e sul seno e gli disse che questo era il rituale di ingresso nella comune per le donne.
Per la verità era la prima volta che gli capitava ma come spesso faceva, riusciva a darsi quell’aria di uomo superiore e dominatore.
Stranamente la ragazza si sentiva più tranquilla e anzi era in pensiero per Bruno che ancora ansimava dalla stanchezza.
Lo chiamò e gli disse se stava bene.
Bruno non rispose ma sorrise.
Bruno senza ripulirsi si infilò le brachette senza mutande e andò giù in cortile.
La ragazza allora chiese che anche gli altri facessero quello che aveva fatto Bruno ma Lory gli ripose di no.
Lory ripensandoci chiamò uno dei più giovani Gnappo e fece lo stesso trattamento ma più veloce, sia perché’ Gnappo non aveva ne le dimensioni ne la resistenza di Bruno e sia perché Lory non voleva perdere tempo.
Gnappo si fece avanti masturbandosi da solo ma Lory gli disse che
avrebbe fatto tutto lui.
Gli prese il cazzetto in mano, 12-13 cm in tutto, doveva ancora svilupparsi, diceva lui (ma ormai visti i suoi 18 anni non gli credeva
più nessuno) e iniziò una segha rapida ma precisa.
Usava solo due dita viste le dimensioni del pene e poi non tirava tanto perché era solo da poche settimane che Gnappo aveva iniziato a farsi le seghe gli bruciava il cazzo un casino.
Dopo mezzo minuto Gnappo disse che godeva e Lory indirizzo quelle 2 gocce di sperma trasparente sulla bocca di Mila che sorrise come per compassione.
Lory ora mandò via tutti e si fece chiudere da solo nella stanza.
Liberò Mila alla condizione che non sarebbe scappata e si sarebbe
lasciata insegnare altre cose.
Mila annui. FINE