Io e Fernanda (la mia vicina troia) fummo sorpresi da sua figlia proprio mentre la stavo inculando.
Valentina, questo era il nome della ragazza (da poco maggiorenne), si era messa ad urlare, al che io dissi:
“Forse è ora di tapparle la bocca”
Fernanda capì male ciò che intendevo e mi guardò inorridita.
Io invece mi avvicinai a Vale con il cazzo soltanto un po’ meno duro di prima e senza dirle niente le presi la testa e la spinsi contro il mio inguine.
Lei cercò di ritrarsi ma le mie mani la spingevano sempre più finché le sue labbra non sbatterono contro la mia cappella.
Vincendo le sue ultime resistenze glielo spinsi completamente in gola e lei si dimostrò ben presto una pompinara ben più abile della madre (chissà quanti amici aveva già sbocchinato la troia ).
Iniziò a leccarlo dal basso, alternando slinguate sul cazzo a morbide leccate di palle, poi iniziò a risalire lentamente fino ad arrivare a darmi piccoli baci sulla cappella che stava diventando violacea.
Mi sorreggeva il membro con la sinistra mentre con la destra aveva iniziato un ditalino da sotto la gonna.
Continuò alternando tre pompate ad alcuni colpi di lingua sulla sommità del pene e mentre facevo questo di tanto in tanto muoveva la sua manina facendomi una splendida sega.
Non potei resistere a lungo, così le venni in bocca senza neanche avvertirla, sia io sia sua madre ci stupimmo di come bevve tutto il mio sperma fino a l’ultima goccia, leccandosi le labbra soddisfatta della copiosa bevuta.
Avevo bisogno di un secondo di riposo così ordinai a Fernanda di leccare la figa della figlia, lei disse che non lo avrebbe fatto mai, allora io la minacciai di penetrarla nel suo buchetto posteriore appena sverginato con un manico di scopa.
Lei, impaurita, s’inginocchiò davanti alla figlia e iniziò lentamente a leccarle l’interno delle cosce, avvicinandosi sempre più al pube, che era già fradicio di umori .
Le sue leccate ebbero un effetto incredibile infatti Vale iniziò a mugolare di piacere, io mi avvicinai e le ficcai la lingua in bocca iniziando a baciarla mentre la madre se la scopava con la lingua.
In questo posizione il mio pisello che stava tornando duro urtava contro la nuca di Fernanda costringendola a stare attaccata alla passera della figlia.
Dopo breve Vale venne scossa da un forte orgasmo e io mi strinsi di più a lei costringendo Ferny a bere gli umori della
figlia.
Poi girai la madre verso di me presentandole il mio cazzo nuovamente duro, glielo strusciai un po’ sulle labbra ma subito la scostai dicendo:
“Credo che tu figli abbia fatto già conoscenza con molti cazzi, ma mai approfonditamente, sono sicuro che è vergine”.. poi aggiunsi con un sogghigno “ancora per poco”.
Fernanda si oppose fermamente sia perché temeva per la figlia sia perché il mio bastone lo desiderava lei, ma io non volli sentire ragioni e mi avvicinai a Valentina un po’ timoroso anche lei.
Le sfiorai la figa con un dito e questa subito si aperse rivelandosi calda e completamente bagnata.
Feci scorrere il mio cazzo sopra il suo pube senza penetrarla, eccitandola a morte, mentre lei si attaccava alle mie labbra leccandomi la lingua.
La feci sdraiare sul freddo pavimento e obbligai la madre a posizionarsi sulla bocca della figlia per farsela leccare, inoltre le intimai di girarsi verso di me: volevo che la troia mi vedesse sfondargli la figlia.
Riaccostai il mio cazzo tesissimo alla figa di Vale e v’inserii dentro la cappella, sentivo che da dentro la fregna della madre mi chiedeva di fare piano.
Sorrisi, la presi per i fianchi e la tirai violentemente verso me, lei iniziò ad urlare piagnucolando, ma io incurante della striscia di sangue che fuoriusciva continuai a pompare con sempre maggiore forza fino a quando le urla di dolore non si trasformarono in gemiti di piacere soffocati dagli umori della madre, eccitata sia per il sapiente lavoro di lingua sia per la vista della scena, che le cadevano in gola.
Le due donne vennero insieme e anch’io ero al limite, quando con un barlume di ragione pensai che non potevo venirle dentro, così a fatica e a malincuore mi sfilai e mi andai a scaricare tutto il seme un po’ in faccia a Fernanda un po’ sullo stomaco della figlia.
Era tardissimo così mi rivestii, mentre lo facevo vidi le due troiette che si leccavano la mia sborra passandosela fra di loro in appassionati baci.
Quando ero sulla porta le osservai allacciate in uno splendido 69 e mi eccitò moltissimo la vista del sederino vergine di Valentina, avrei voluto possederlo subito, ma pensai che avrei avuto altre occasioni. FINE
