La moglie paga pegno

Anche questa volta avevo perso ai cavalli, quasi dieci milioni, non avevo in tasca più una lira.
Come avrei fatto a dirlo a mia moglie.
Lei si chiama Giulia, ha 26 anni, siamo sposati solo da 3 , ci siamo conosciuti all’università dove io studiavo economia e lei lettere.
è una donna molto bella , con un fisico snello e dei capelli castani tenuti lunghi fino alle spalle.
Le persone a cui dovevo i soldi erano dei tipi poco raccomandabili, ero disperato, soprattutto non volevo che lei ci soffrisse, quindi ho preso tempo e deciso, per il momento, di non dirle nulla.
Sono riuscito ad ottenere un rinvio del pagamento e ho continuato, senza molto successo, a mettere da parte qualche soldo.
Un giorno però tornando a casa dal lavoro ho trovato Giulia davanti alla porta che mi aspettava.
Aveva il viso contratto e stranamente serio.
Una volta entrato in casa ha iniziato a picchiarmi piangendo.
Mi ha detto che due uomini, nel pomeriggio, erano passati a casa nostra, e minacciandola le avevano detto che io avevo un grosso debito e che se non pagavo in fretta mi avrebbero fatto la pelle.
Non sapevo come scusarmi quando il telefono ha squillato.
Ho risposto, dall’altra parte c’era Marco, il tipo con cui avevo perso all’ippodromo.
Ho cercato di far allontanare Giulia ma lei ha voluto rimanere e ha acceso il viva voce.
< < … non fare quella voce, forse abbiamo trovato una soluzione. I ragazzi mi hanno riferito che tua moglie e davvero una bella donna , abbiamo deciso di prendere lei come saldo del debito> > sono rimasto senza parole, volevo dire qualcosa, ma lui ha subito aggiunto :
< < … è già tutto stabilito, veniamo domani pomeriggio a casa tua, mi raccomando dille di farsi bella > > , quindi ha appeso la cornetta.
Mia moglie si era seduta sul divano, aveva uno sguardo strano, come perso nel vuoto, ad un tratto ha detto :
< < non posso far altro che accettare, non l’ho mai fatto con nessun altro ma non voglio che ti facciano del male, ti amo troppo> > .
Inutile dire che quella notte ho dormito pochissimo.
Il mattino poi è trascorso anche peggio, non trovavo il coraggio di guardarla negli occhi.
Dopo pranzo Giulia si è ritirata in camera, io l’ho seguita e guardata mentre si cambiava.
Era davvero bella.
Si è infilata un paio di collant chiari e sopra un vestito lungo che le arrivava un poco sotto il ginocchio, poi ha preso dall’armadio delle scarpe nere, con il tacco alto, di quelle che lasciano scoperto il piede.
Alle due hanno suonato alla porta.
È andata Giulia ad aprire.
Oltre a Marco erano venuti i due uomini del giorno prima e altri due che a volte mi era capitato di vedere alle corse. Io ero fermo sul divano, quando erano entrati non li avevo neppure guardati.
Marco disse :
< < va bene che farsi scopare la mogliettina non è il piacere più grande, ma potresti almeno salutarci, no? A proposito, non te l’avevo detto, ma mi sono preso la libertà di invitare qualche amico, spero non ti dispiaccia ? > > senza aspettare una risposta si è avvicinato a mia moglie , le ha palpato un seno poi si è messo a baciarla con la lingua in bocca.
Uno di quelli che non conoscevo intanto aveva iniziato a spogliarla, la gonna era caduta per terra, i seni ballavano nelle mani degli altri tre mentre il quinto continuava a limonarla.
Giulia era ancora in piedi, vedevo le sue cosce divaricate e tastate in ogni punto.
Marco è stato il primo a tirare fuori il cazzo e a metterlo in mano a mia moglie, gli altri hanno fatto lo stesso, lei si è inginocchiata e ….
Non potevo guardare, mi sono alzato per andare via ma poi :
< < no stai qui, quando ti capita ancora di vedere questa puttana succhiare 5 cazzi ? se vuoi fare qualche foto da far vedere agli amici fai pure> > si erano messi tutti a ridere , e intanto mia moglie si alternava con la lingua sulle loro cappelle.

La sua bocca saliva e scendeva ogni volta su un cazzo diverso ; i cinque la prendevano in giro, mentre lei ne spompinava uno, gli altri le sbattevano i loro uccelli sul mento e sulle guance impiastricciandola tutta di saliva.
Uno di questi ad un certo punto si era spostato dietro di lei, le aveva abbassato i collant alle ginocchia ed ora stava cercando di metterglielo dentro.
Giulia si era subito agitata come una gatta a cui avessero strappato il pelo.
Anch’io mi ero alzato di scatto dicendo che non potevano farlo senza profilattico perche Giulia non prende alcun contraccettivo.
< < Sono cazzi tuoi ! noi ce la scopiamo così, anzi, credo proprio che le sborreremo tutti dentro > > detto questo, l’uomo che aveva iniziato a fotterla, riprese a pompare con forza, non furono sufficiente neppure due minuti , che si mise ad urlare schizzandole tutto in pancia.
Dopo di lui anche gli altri hanno fatto lo stesso.
Mia moglie non smetteva un attimo di ansimare, la sua figa grondava di sborra; ogni tanto si girava a guardarmi ma poi tornava ad aprire le gambe e ad assecondare i movimenti di quello che la scopava.
Anche l’ultimo le è venuto dentro; guardavo la scena come inebetito.
Giulia era tutta sudata, l’uomo le teneva spalancate le gambe mentre lentamente ritornava ad infilare il cazzo nella sua figa.
Gli altri si sono avvicinati a me, mi hanno fatto alzare e mi hanno detto :
< < adesso vogliamo vederti leccare> > mi sono chinato e senza dire niente ho iniziato a succhiarle la figa, mentre Marco continuava a fotterla.
Non so quanto è durato.
Mi sono svegliato solo alcune ore dopo con un fortissimo sapore di sborra in bocca e con mia moglie incinta. FINE

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