La vendita del vecchio ufficio

Buon giorno a tutti, è da parecchio che non scrivo più le mie fantasie dove mia moglie Sara è protagonista.
Come al solito tutti i miei racconti nascono da spunti che spesso mi danno alcuni amici della rete o da fatti innocui che mia moglie mi racconta e che io mi diletto a “farcire”.
Proprio l’altra settimana mia moglie, o meglio, il titolare di mia moglie ha comperato un nuovo ufficio ed ha deciso di vendere il vecchio………
Quel giorno, Sara, era in giro per uffici sentendo suonare il cellulare e vedendo che era l’avvocato rispose subito, il quale senza neanche darle il tempo di salutare subito disse:
“senti cara, se non vendiamo il vecchio ufficio velocemente dovrò pagarci sopra delle tasse che gradirei evitare, bisogna che tu faccia qualche sforzo per concludere quell’affare con il signor Mosi, quello ci metterebbe a posto anche perché ha le possibilità economiche di pagarlo in una sola tranche…vedi di inventarti qualcosa per portarlo a concludere… ti aspetto tra poco in ufficio”.
… e così quel giorno arrivata in ufficio l’avvocato disse a mia moglie che il sig. Mosi era un osso duro e spesso gli aveva fatto perdere tempo ma il giorno precedente era riuscito a fargli alzare l’offerta, il prezzo minimo da raggiungere era XXXXXXXXXXX, mancava veramente poco, e tutto quello che arrivava in più sarebbe stato diviso fra Sara ed il Dott. Rossi
Mia moglie era intenzionata a concludere con lui un grande affare; chiese al capo di telefonagli, il quale presa la cornetta composto il numero e parlando con il sig. Mosi cercò di alzare ancora il prezzo di vendita, poi visto che non riusciva più di tanto a smuovere il prezzo disse:
“aspetti, Le passo Sara la mia segretaria si metta d’accordo con lei che Le farà vedere tutto quello che vuole….. ! ”
Sara in piedi con il busto chinato sulla scrivania e i gomiti appoggiati ad essa, prese il telefono dalle mani dell’avvocato cominciò a parlare.
Nel frattempo il dottore alzatosi, guardando il volto di lei preoccupato ed in sovrapensiero girò dietro la scrivania e cominciò a guardare l’orlo della minigonna che si era sollevato al livello delle sue cosce coperte da calze a rete color ghiaccio con reggicalze.
Passano pochi secondi che subito l’avvocato comincia ad le ispezionare gli indumenti mentre lei parla con il sig. Mosi.
“Pronto signor Mosi, buon giorno, sono Sara, avrei un ottimo affare da presentarle, la casa dove avevamo lo studio prima è in vendita, e se lei ha mezz’ora di tempo gliela potrei far vedere… anche questo pomeriggio… Siii.. ” a questo punto ci furono alcuni secondi di silenzio poi, mentre l’avvocato continuava la sua esplorazione Sara sbotta in una risata:
“Ma che dice!! Cosa vuole che le faccia vedere… ma la casa no? .. Allora va bene alle tre e mezza sotto il suo studio. Arrivederci”.
Sara mette giù il telefono sorridendo e si mette seduta sul divano, mentre il dott. Rossi la osserva incuriosito dice:
“Ma cosa gli ha detto al sig. Mosi? sia ben chiaro che io gli faccio vedere la casa.. o al massimo le gambe” ed accavallandole per accarezzarsele aggiunge “resta inteso che se riesco a spuntare anche 20. 000 € in più rispetto alla cifra che lei si è prefissata metà è mia!! ”
Lui ridacchiando soddisfatto:
“Attenta, perché quello è un gran maiale! ” subito Sara risponde:
“Credo di no, ma accetto il rischio, vedrà che lo porto ad acquistare”.
Nel pomeriggio prima di andare all’appuntamento Sara passa in ufficio e subito esce sentendosi gli occhi del dottor Rossi addosso.
Lei Cammina per strada con questo pensiero, si avvicina all’automobile e sale in auto, lentamente, facendo salire la gonna.
Il pensiero dell’avvocato che la spogliava con gli occhi lascia Sara quel non so ché di eccitazione, infatti, una volta in macchina, la minigonna salita parecchio lascia le gambe parecchio scoperte cosicché Sara spinta dall’eccitazione comincia a toccarsi tra le gambe fino a che arrivata a destinazione, Sara sempre abbastanza eccitata, scende lentamente allargando le gambe, poi dopo essere scesa si sistema la minigonna.
Va incontro al sig. Mosi che stava aspettando sotto il portone dello studio.
Si salutano e mia moglie sale con lui; il sig. Mosi le apre la porta a fianco della guida lei sale scoprendo le cosce. Lui chiude lo sportello senza toglierle gli occhi dalle gambe.
Dopo dieci minuti di viaggio la macchina arriva e si ferma davanti ad un residence con terrazza. Lui, senza perdere tempo, scende e va ad aprirle la porta, lei scende mostrando il perizoma di pizzo trasparente.
Camminano uno accanto all’altra e lei si porta in basso la mini, si allontanano dalla macchina e si avviano verso il residence
Entrando lui la fa passare e mentre assieme salgono le scale, lui la segue da dietro e allunga per la prima volta una mano tra le sue cosce e sotto la gonna. Sara, che s’aspettava una mossa del genere, scostando la mano, allunga il passo distanziandolo.
Entrati in ufficio, Sara si china per appoggiare la borsa per terra, tira fuori una planimetria, mostrando ancora tutte le cosce.
Il signor Mosi arrapato più che mai chiede di visionare le planimetrie sulla terrazza e così facendo apre di scatto la tapparella. Sara uscendo con i disegni, si appoggia alla ringhiera per leggere le specifiche tecniche.
Lei ha il foglio spiegato davanti appoggiato sulla ringhiera e lo tiene con le due mani, si vedono bene la mini gonna a le sue lunghe gambe. Lui le sta a fianco e ammira il paesaggio: lei parla
“Oggi Lei acquista tutto il 2° piano con la terrazza panoramica ad un prezzo che è già più basso di quello di mercato…” così dicendo spara la cifra maggiorata di 40. 000 €
“Ma signorina, così lei mi fa rischiare, cosa ne pensa il suo capo? ” –
” Mah… a lui va bene , l’importante è che sia Lei ad accettare…”.
Nel frattempo una macchina arriva e parcheggia lontano, scende l’avvocato ed avendoli visti sulla terrazza si nasconde dietro un cespuglio per controllare.
Il signor Mosi ormai annebbiato dall’eccitazione accantona ogni riserva, …… la tocca da dietro dicendo:
“Lei signorina, è sposata? “. Lei indugia un po’
“…perché…? ” –
” Oh no, sa a volte si fanno delle gaffe, posso chiamarla signorina? ” –
“Oh si faccia pure” –
” Faccio? ” e così lui le solleva il vestito sul sedere e le afferra l’orlo degli slip tra le natiche, lei presa alla sprovvista allontana la mano di lui e si riabbassa la minigonna. Lui, allora, le mette una mano davanti e una di dietro, ma lei con un amano deve tenere il foglio, e può fare poca resistenza, si divincola in avanti e indietro.
Da dietro il cespuglio l’avvocato assiste ai palpeggiamenti, ed esclama “cazzo! Maiale di merda! “.
Sara, sulla terrazza, mette a terra il foglio e cerca di allontanarsi le mani di lui, ma girandosi lui l’abbranca e le apre la camicetta in modo da far saltare i bottoni, scoprendole i seni.
I due sono afferrati, lei si divincola, lui la prende dal davanti e la tocca immobilizzandola ma lei fa poca resistenza
“Nooo Per favore… ma cosa vuole fare? …. Noooo”. Le mani di lui che si insinuano: sotto la minigonna, sotto il perizoma, sulle tette….
Lui che le dice
“Ma signorina, permette che qualche contributo lo debba dare anche lei, e poi, mi ha detto lei di fare” Lei
“Nooo. Ma cosa ha capito” –
“Eh.. ho capito bene, si è vistita così, è venuta da sola e per telefono in ufficio mi ha detto che me l’avrebbe fatta vedere… ” –
“Ma noo.. la prego, io non intendevo questo…” –
“L’appartamento lo compero al prezzo che m’ha detto lei , ma prima mi faccia fare un po di giochini… ” Lui, senza perdere la presa, si insinua con una mano sotto il perizoma e le va a toccare le labbra, Lei, pur cercando di divincolarsi, fa dei gridolini e comincia a gemere.
Passano i minuti, lui la tocca ovunque e lei non fa quasi più resistenza , lui le dice
“Ahh… senta come ce l’ha bagnata, allora le piace…”.
Da dietro il cespuglio, l’avvocato marito impreca e dice “devo intervenire, Porco cane…” si allontana a corsa verso le scale del palazzo
Arrivato sulla terrazza trafelato, il sig. Mosi gli fa:
“Ho bene, anche lei qua presto mi dia una mano la tenga ferma da dietro e le blocchi le braccia”. Il dr. Rossi resta immobile indeciso sul da farsi, guarda Sara, che gli fa un cenno positivo a malincuore, quindi la afferra con una doppia Elson da dietro
Lei è bloccata ed il signor Mosi le solleva la gonna e le sfila il perizoma lentamente Lei esclama:
“Noo non mi spogli…” Lei allarga le gambe bloccando gli slip poco sopra alle ginocchia. Lui allora allunga la mano sulla sua passerina affondano le dita comincia a masturbarla. Lei gode e geme di piacere, il signor Mosi, a questo punto, con la mano libera le afferra i capezzoli, prima uno poi l’altro facendo gemere ancora di più Sara.
Tutto ad un tratto il signor Mosi si stacca e ordina all’avvocato di andare davanti al suo posto
“Venga capo, finisca il lavoretto che questa troietta è bagnata come una fontana”
Prima di afferrala da dietro con tutte e due le braccia, le solleva la minigonna sul dietro, se lo tira fuori e glielo appoggia tra le natiche e comincia a masturbarsi sul culo di lei, mentre con una mano da dietro le afferra i capezzoli Il dr. Rossi nel frattempo la porta all’orgasmo con le dita davanti, lei geme di piacere e viene, si dimena come una ossessa, sta leggermente piegata in avanti con il sedere sporgente sul cazzo del sig Mosi e si tiene le mani dietro come per afferrare il cazzo di lui o per evitare che la sodomizzi. Finalmente il signor Mosi eiacula tra le sue natiche. Tutto come d’incanto si placa, restano un po’ ancora avvinghiati e poi si distaccano, si sistemano, ma mentre lei si tira su il perizoma, il signor Mosi le ordina di consegnargliele, lei, a malincuore obbedisce e si abbassa la mini gonna sul culo bagnato di sperma.
Si avviano alle auto: il signor Mosi conferma che verrà a firmare il preliminare, Sarai sola in macchina con l’avvocato allargando le gambe e facendo intravedere ancora una volta la fighetta al sig. Mosi che si apprestava a richiudere la portiera. FINE

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