Le due sorelle

Ero nel mio studio che trafficavo con della roba per un paio di lavori da DJ quando la luce sul mio telefono cominciò a lampeggiare.

Risposi ed una voce familiare mi salutò dall’altro capo del filo, era Teresa. “Tommaso, mia sorella è a casa dall’università per alcuni giorni e mi piacerebbe veramente che tu la conoscessi. ” Ho capito cosa voleva dire. Proseguì “Finisci quello che stai facendo e vieni, lascerò la porta aperta. ” Appese ed io finii il mio lavoro.

Copiai la cassetta della compilation e poi presi la mia Eagle Premier del 1991; arrivai a casa di Teresa solo alcuni minuti dopo che la compilation era finita. Sistemato il lavoro ero sicuro che quello sarebbe stato un pomeriggio avventuroso: Chiusi la macchina a chiave e mi avvicinai alla casa. C’era un biglietto sul pavimento che diceva “Chiudi la porta a chiave e viene disopra. ” Chiusi la porta a chiave e mentre lo facevo sentii un rumore strano, al mio orecchio professionalmente addestrato sembrava quello di due donne che si lamentavano. La curiosità mi prese e cominciai a salire i gradini, il rumore si avvicinava ad ogni passo, arrivai in cima alla scala notai che tutte le porte delle camere da letto erano aperte così dovetti seguire il rumore per trovarle. Notai degli indumenti sul pavimento di quella che sembrava essere la stanza dei genitori di Teresa. Mentre mi avvicinavo anche i rumori si avvicinavano e pensai che fossero là dentro. Avevo ragione. Quando entrai nella stanza per poco non svenni per quello che vidi. Davanti a me avevo due magnifiche, abbronzate ragazze in un bagnato, caldo 69 su un letto matrimoniale ad acqua. Il mio divenne pulsante e rimasi fermo a guardarle.

Teresa era di sopra e con il viso verso la porta dove stavo io; non mi aveva ancora visto così ne approfittai per spogliarmi. Ebbi delle difficoltà coi jeans e le mutande perché il mio cazzo era estremamente sporgente. Mentre mi spogliavo, i loro lamenti crebbero di volume e velocità, ora ambedue stavano gridando. Dovevano essere venute insieme perché i rumori delle leccate venivano dalle due bocche. Completamente nudo e dannatamente duro mi avvicinai alle ragazze. Teresa alzò la testa e mi vide. Sorrise e mi fece segno di non parlare. Prese il mio cazzo nella sua bocca e cominciò a fare un ditalino a sua sorella. Stava facendo un tale buon lavoro che tutto quello che potevo fare era resistere per non venirgli in bocca. Ma anche se la sua bocca mi piaceva avevo bisogno di un fica!

Non potevo vedere molto del corpo della sorella di Teresa, tutto quello che riuscivo a vedere erano le sue gambe ben fatto che si scuotevano ancora per il recente orgasmo, e le sue mani che correvano su e giù per il culo di Teresa. Alla fine lei spinse via la micia gocciolante di Teresa dalla sua faccia e chiese “Allora quando arriva il tuo ragazzo? Ho tanta voglia di prendere un cazzo dentro di me! ” Allora Teresa tolse il mio cazzo dalla sua bocca e con la mano liberà indicò il buco grondante di sua sorella; io puntai il cazzo ed aspettai il segnale per immergerlo. Teresa sbattè di nuovo la sua fica sopra la faccia di sua sorella e disse “È sufficiente che tu parli Gina! ” dopo di che io spinsi dentro il mio cazzo e Gina diede un tale grido di piacere e sorpresa che dovetti fare l’impossibile per trattenere il mio carico. Lei avvolse le gambe intorno al mio culo e portò la sua fessura all’impaziente bocca di Gina. Io cominciai a vedere i dettagli del corpo di Gina, aveva tette più grosse di Teresa ed uno stomaco completamente piatto, i capelli erano lunghi e castani.

Teresa si inclinò indietro sulle mani, Gina alzò le braccia e cominciò a giocare con le tette della sorella. Io mi piegai e cominciai a succhiare le tette di Gina e presto fummo tutti presi dall’azione. Gina cominciò a gemere sempre più forte e con la fica di Teresa che si agitava sulla sua faccia diceva, “Oh Dio! Sto per venire, vai più veloce! Più veloce! Fallo! ” Io ero quasi pronto a venire, quindi mi tolsi dalle sue tette, misi le sue gambe su mie spalle e pompai dentro di lei come se si trattasse dell’ultima chiavata della mia vita! I rumori della mia pelvi che colpiva il culo di Gina riempivano la stanza insieme alle nostre grida. Le tette cince di Gina dondolavano avanti ed indietro e quelle di Teresa rimbalzavano su e giù. Gina fu la prima a venire e venendo contraeva la fica intorno al mio cazzo e gridava. “Ah! Sì! Oohh! Che bello! ” Io la seguii con forti grugniti e Teresa venne subito dopo schiacciando contro la faccia di Gina la fica tremante. Dopo quella che sembrò un’ora d’estasi orgasmica pura e semplice, Teresa si ritrasse dalla sorella, io vi precipitai sopra col cazzo ancora dentro di lei e rimanemmo sdraiati anelanti mentre ci baciavamo.

Non ero mai stato così incredibilmente eccitato in tutta la mia vita. Allungai un braccio per accarezzare le tette di Teresa che disse, “Gina, questo è Tommaso. ” Gina mi salutò senza fiato e ci baciammo profondamente. Mentre lo stavamo facendo notai che mi stava diventando di nuovo duro, non mi era mai capitato di ritornare sodo subito dopo essere venuto. Gina se ne accorse subito e con un sorriso astuto disse, “Penso che Tommaso ne voglia ancora. ” Era vero, avrei voluto fottere tutto il giorno.

Gina mi stava spremendo il cazzo con la fica e mi stava facendo impazzire. Io cominciai a muovermi avanti ed indietro quando Teresa mi interruppe, “Ehi! Lei l’ha già provato, anch’io voglio il tuo cazzo! ” Di malavoglia Gina rilasciò la presa ed io lo estrassi duro e pulsante. Ma poi Gina gridò, “Aspettate, penso di avere un’idea. Tommaso, sdraiati sulla schiena. ”

Pensai di avere un’idea abbastanza precisa di quello che stava per suggerire. Dio, come io amo questa roba di gruppo in tre persone! Mi sdraiai come mi era stato detto e Gina si mise a gambe divaricate con la micia sulla mia faccia. Teresa capì cosa doveva fare, si mise a gambe divaricate sul mio cazzo e se lo inserì mentre Gina diceva “Ora possiamo divertirci tutte e due. ” Teresa approvò con un “Oh sì” e mi fece scivolare dal principio alla fine nella sua scatola calda; cominciò a muoversi su e giù e Gina cominciò a strofinare la mia faccia con la sua fica. Colpii leggermente il suo clitoride con la lingua ed ogni tanto la facevo scivolare nel buco. Incominciammo lentamente e poi prendemmo velocità. Non avevo mai fatto prima di allora una cosa come quella! Era la sensazione più

Sorprendente che avessi provato. Una micia da leccare mentre se ne fotte un’altra. Entrambe le ragazze si lamentavano e respiravano pesantemente ed io invece di lamentarmi mi attaccai con più forza alla fessura di Gina e feci del mio meglio per tenere contemporaneamente il cazzo dentro Teresa.

Gina spostò leggermente la fica ed io cominciai a succhiarle il clitoride, questo la fece assolutamente impazzire! Cominciò a lamentarsi rumorosamente e disse, “Dio, Tommaso! Gioca con le mie te… con le mie te… le mie tette! ” Alzai le mani e le massaggiai il torace ampio che desiderava che le succhiassi i capezzoli mentre le soddisfacevo la fica. Teresa cominciò a rimbalzare su e giù su di me. Il letto ad acqua cominciò a muoversi causando un rumore di onde che accompagnava il martellare della nostra carne, i rumori delle succhiate. Teresa si chinò in avanti disse, “Gina, dolcezza, chinati indietro e sssss oooohhh, suuuuuuckcchiami le teeetteeee! ”

Pensai tra di me “Come? ” poi scoprii fuori. Gina si chinò indietro e le tette di Teresa si trovarono proprio sopra la sua bocca e li succhiò. Era la cosa più irreale che avessi mai visto, avrei voluto avere la mia telecamera. Eravamo così, io sotto e due avvenenti bimbe su di me. Una che cavalcava il mio cazzo, l’altra la mia faccia e si succhiavano l’un l’altra le tette!

Era il momento, il momento che ogni persona sessualmente attiva attende, l’orgasmo! Io però avevo un’idea, misi le mani sotto il culo di Gina ed alzai la sua fica dalla mia faccia e dissi “Ragazze, veniamo insieme. Quando sentite di stare venendo, ditelo, OK? ” Gemettero per confermare; dopo alcuni minuti, Gina disse di essere sul punto di venire. Io rallentai un po’ sulla sua fica, anch’io stavo per venire, così ho rallentato nella fica di Teresa. L’unica cosa sbagliato in tutto questo era che ora ci sarebbe voluto più tempo prima che Teresa venisse. Penso che Gina l’avesse capito perché con un dito cominciò a strofinare il clitoride di Teresa. Non passò molto prima che Teresa annunciasse che sarebbe venuta se Gina non si sarebbe fermata.

Ora che avevo di nuovo il controllo, dovevo decidere quanto tempo ci voleva per costruire al meglio questo orgasmo simultaneo. Un minuto mi sembrava buono. Ci rilassammo un po’ poi dissi, “OK, andiamo. ” Senza preavviso cominciai a leccare furiosamente la fessa di Gina e fottere alla morte Teresa. Dopo circa 30 secondi eravamo tornati a dove eravamo un minuto prima, ma questa volta eravamo tutti pronti a venire. Presi un ultimo profondo respiro, cominciai a succhiare il clitoride di Gina e a spingere così forte dentro Teresa che lei cominciò a rimbalzare sul materasso. Le mie palle cominciavano a bollire, sentivo che le ragazze erano scosse da un pre orgasmo. Era ora! I nostri lamenti divennero grida, cominciammo a gridare parole incoerenti e venimmo. “Oooohhhhh bello! Ssssiiiii! Andiamo! Sto venendo! Aaaarrrrgggghhhh Aaahhhhh eeeek cooossiiiì bellooooo! ” era tutto quello che usciva dalla camera da letto, per non parlare dei liquidi! Sentivo gli umori di Teresa sommergere il mio cazzo mentre sparavo come un tubo lasciato a terra in un giardino col rubinetto aperto. Gina mi venne in faccia! Tette che rimbalzavano, corpi che si agitavano, umori che fluivano! Al solo scriverlo divento duro. Dopo quello che sembrava un anno, finalmente cominciammo lentamente a calmarci. Quando ci fermammo, le ragazze precipitarono su di me, rimanemmo così sdraiati per un momento e poi ci addormentammo.

Quando io mi svegliai fuori era scuro, avevo un paio di ora prima di andare alla radio per il mio programma, così svegliai le ragazze e suggerii di lavarci. Chiaramente lo facemmo insieme. Ci volle quasi un’ora per lavarmi (devo dire perché? ) e vestirmi.

Me ne andai e feci il mio programma, la gente telefonava per chiedere se stavo bene, penso che l’incontro del pomeriggio doveva aver reso la mia voce come se fossi sul punto di morire.

Gina ritornò all’università e trovò marito. Teresa ed io ci lasciammo perché non le piaceva il fatto che il mio lavoro mi faceva uscire ad ore strane. Ci rivedemmo di tanto in tanto ma solo per cenare insieme. FINE

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Luce bassa, notte fonda, qualche rumore in strada, sono davanti al pc pronto a scrivere il mio racconto erotico. L'immaginazione parte e così anche le dita sulla tastiera. Digita, digita e così viene fuori il racconto, erotico, sexy e colorato dalla tua mente.

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