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Le mie dentiste

Nonostante abbia ormai 24 anni, ho ancora un’incredibile paura, del dentista, e purtroppo oggi devo andare a farmi curare una grossa carie su un molare.
Entro nello studio e mi accoglie l’assistente, una bella ragazza con due dolcissimi occhi , dei capelli lunghi neri ed un paio di tette grosse e sode, come mai mi è capitano di vedere prima. E devo dirti che anche il resto non è male, sensuale, alta, belle gambe impreziosite dalla minigonna bianca del suo camice e dalle calze bianche, (colore di intimo che mi ha sempre eccitato), e un culetto da sogno.
Mentre sono in sala d’attesa, non posso fare a meno di immaginare cosa Gloria possa aver sotto il suo camice tanto provocante addosso a lei, alla fine decido che Gloria indossa solo le calze bianche autoreggenti e un reggicalze.
Tutti quei pensieri mi procurano un’erezione, che svanisce improvvisamente non appena Gloria mi chiama per andare dal dottore.
Ormai i pensieri erotici sono lontani mille anni dalla mia mente, sono completamente immobilizzato davanti a tutti questi aggeggi di tortura, niente mi potrà più salvare… o forse no?
Sento una calda voce femminile cimarmi da dietro la schiena.
“Siediti pure Chico… arrivo subito”
Mi metto sulla sedia e pochi secondi dopo arriva la nuova dentista che sostituisce momentanee il mio dottore abituale. Sono contentissimo, non tanto dal punto di vista professionale ma quanto da quello fisico, Luisa, la dentista, è un’incredibile bellezza di 40 anni circa, stupendamente portati, capelli biondi, una bocca carnosa dipinta di un viola acceso, ma senza esagerare, un sorriso da orgasmo, e un paio di tette enormi, che, non so se con malizia o meno, mette in bella mostra senza allacciare i primi tre bottoni del suo camice. Luisa però non porta le calze bianche, e non posso far a meno di pensare che sotto non abbia niente, nemmeno una piccolissima mutandina.
Luisa comincia a guardarmi in bocca, lei capisce che sono un po’ innervosito dalla paura, e comincia a parlarmi con voce calda e suadente per mettermi a mio agio, la sua voce, e le sue dita che mi ispezionano la bocca mi provocano una forte erezione, alimentata anche dalla stupenda vista delle sue mammelle che mi arrivano a pochissimi centimetri dalla faccia quando si china su di me.
“Dai, rilassati Chico, cerca di pensare a cose piacevoli… non esser cosi rigido”
Luisa, si gira di scatto per prendere uno specchietto e la sua vista cade sul grosso rigonfiamento sotto i miei pantaloni. Si gira e mi sorride dicendomi
“Certo che sei proprio teso in tutti i sensi eh? ”
“Come? ”
“Vedo che hai seguito il mio consiglio”
“Non capisco”
“si quello di pensare a cosa e piacevoli, ma però hanno avuto solo l’effetto di
irrigidirti ancor di più. Ma forse a questo si può rimediare subito”
Luisa si sfila il guanto di protezione, e comincia ad armeggiare con la patta dei miei pantaloni. Sono allibito, non riesco a credere a quello che mi sta facendo.
Ora sono steso sulla poltrona col cazzo eretto fuori dai pantaloni, e Luisa che me lo sta menando lentamente
“Ti piace? ” mi chiede lei
“Si, sei bravissima”
“Hai un il cazzo grosso Chico, uno dei più grossi che abbia mai visto, e io ne ho visti tanti credimi. Ma sarà anche buono? ”
“Non lo so. Non l’ho mai assaggiato, se vuoi provare tu… ”
Luisa mi sorride ma non mi succhia il cazzo, mi viene a baciare sulle labbra con la lingua e quando si stacca mi sussurra all’orecchio
“Spogliami Chico, levami il camice”
Io allungo le mani comincio a sbottonarglielo tutto, e quando glielo sfilo totalmente, mi accorgo che avevo azzeccato la mia previsione Luisa è completamente nuda, lei si avvicina e mi offre i suoi seni,
“Fai quello che vuoi” mi dice E ubbidisco, glieli palpo glieli lecco, le succhio i
capezzoli, sono durissimi, pieni e sodi Luisa geme sotto i miei incessanti colpi di lingua e muove sicura la mano che si riappropria del mio membro ancora eretto. La sua mano continua segarmi, io intanto mi do da fare con la mia, gliel’appoggio sul ginocchio, poi piano piano gustandomi ogni centimetro della sua pelle liscia, salgo lungo l’interno coscia fino ad arrivare a sfiorarle con la punta del dito le grandi labbra, sono gonfie e la sua fichetta è un lago di caldo piacere, non esito un secondo, le sono subito dentro con due dita e la comincio a stantuffare con decisione. Luisa gode il suo orgasmo sbrodolandomi lungo tutta la mano.
Sto quasi per venire anch’io, lo sente anche Luisa che rallenta il rimo della mano e mi sale sopra in una 69 da sogno, ora la dentista mi sta offrendo la sua passerina oscenamente aperta e ancora grondante di sborra. Le sono dentro con la lingua, la lecco lungo il solco per poi cominciarla a penetrare con la lingua, alternando fantastici affondi nella sua fica a estenuanti succhiate al clitoride eretto come un piccolo cazzo.
Luisa viene ancora e anch’io non posso più trattenermi, il primo schizzo di sperma la sorprende in faccia, ma la dottoressa non si preoccupa più di tanto, mentre i seguenti getti, potenti come il primo, se li fa arrivare sulle grosse tette dure, poi si aiuta con la mia cappella a spalmarsi la sborra sulle tette per poi dedicarsi a ripulirmi completamente l’uccello dalle tracce del mio sperma.
Luisa scende da me, che sono ancora ansimante sulla poltrona, si rimette il camice, ma senza allacciarlo e tenendo sempre in bela mostra le sue tette sporche di sborra, e chiama nello studio Gloria.
La bella assistente sulle prime rimane un po’ perplessa, ma quell’attimo di svenimento sparisce subito dopo, e si comporta come se quella fosse un avvenimento di tutti i giorni.
“Hai bisogno padrona? ”
“Si, vedi Piero era un po’ nervoso e ‘ho dovuto calmare, ma ora sono tuta sporca, no mi potresti pulire? ”
“Con grande piacere”
Gloria si avvicina a Luisa e la comincia a palare con delicatezza, poi tira fuori la lingua e gliela passa sulle zinne ripulendole dalle tracce del mio sperma, le due si toccano, si palpano si baciano e intanto a vedere la scena il mio cazzo sta tornado nuovamente duro. Luisa se ne accorge, mi fa un sorrisetto complice e aprendo un cassetto da qualcosa in mano a Gloria
“Bene Chico” mi dice “Ora dobbiamo curati questa carie, ma credo che nonostante tutto quello che io ho fatto per te, sei ancora teso e hai paura. Pazienza, ci penserà Gloria a farti rilassare mentre io ti curo”
Gloria apre il pacchettino consegnatoli dalla dottoressa, è un preservativo. Mi infila la punta del goldone e la tiene bloccata con la bocca e poi fa scorrere con le dita il resto del lattice lungo la mia asta. Non ho il tempo di pensare c Gloria s’è seduta sopra di me, facendosi penetrare nella sua calda fichetta. È lei a dettare il ritmo.
Adesso si apre anche il camice e sotto indossa solo le calze e un reggiseno bianco in pizzo, che durate la chiavata si toglie mostrandomi le sue grosse tette che le sobbalzano sul petto ad ogni affondo
“Oh cosi Chico, che cazzo grosso che hai… ti ho messo il preservativo perché mi devi venire dentro capito? ”
tento di rispondere ma Luisa me lo impedisce
“Shh Piero non parlare non puoi adesso, ricordati che sei sempre dal dentista. Hai in bocca una pasta e deve seccare, e questo vuol dire che anch’io ho un po’ di tempo libero”
Detto questo sia avventa sulle tette di Gloria leccandogliele avidamente, e in questo momento Gloria urla il suo piacere vendendo lungo l’asta supplicando Luisa di farla godere con la sua bocca
“Brava cosi cosi, i capezzoli, succhiami i capezzoli mamma, fammi godere mamma, ti amo”
“Anch’io Ti amo tesoro”
E detto questo Luisa bacia la figlia e poi si accuccia fra le sue cosce leccandole i suoi umori che mi stanno colando lungo l’asta.
Sono sconvolto, non solo sono scopato da due donne bellissime, ma scopro che sono anche madre e figlia. A stento trattengo la voglia di sborrare subito. Ma anche Gloria lo capisce e rallenta il suo ritmo dandomi tempo di riprendermi.
Luisa abbandona i nostri corpi e si dedica a completare l’operazione.
“Non è giusto però che mentre io lavoro, voi due ve la spassate. Ma mi rifarò
settimana prossima quando dovrai tornare per la pulizia dei denti, quella la può fare anche Gloria senza problemi e io… ”
E mentre lei finisce io vengo dentro Gloria sborrando nel preservativo tutto il mio piacere.
Gloria si allontana da me, e scambia un lungo bacio con sua madre. Io faccio per levarmi il preservativo senza troppe cerimonie, ma Gloria mi blocca.
“No, Fermo Chico. Ti ho fatto mettere il preservativo perché non prendo la pillola, ma ciò non significa che non mi piace la sborra”
Non capisco, Gloria mi sfila il profilattico, non lasciando fuoriuscire nemmeno una goccia di sperma, e poi se lo svuota tutto in bocca, ma non manda giù lo capisco, Luisa le si avvicina, e le due riprendono a baciarsi, passandosi la mia sborra da una bocca all’altra.
È stato tutto fantastico. Non avevo mai goduto cosi tanto nel farmi togliere una carie, e oggi pagare il salato conto le dentista non sarà certo un’operazione spiacevole.
Nell’ufficio seduta alla scrivania c’è una piacente signora di 50 anni superati vestita con una castissima camicetta bianca che mi porge il conto (la signora è la madre di Luisa e la nonna di Gloria).
Io lo guardo e rimango sorpreso dalla cifra dicendo
“Ma è sicura? L’altra volta mi ha fatto pagare praticamente il doppio”
“Si lo so” dice lei “Ma qui abbiamo un occhio di riguardo per i nostri clienti che dedicano attenzioni particolari alle loro dottoresse… ”
E cosi dicendo si alza e si mette al lato della scrivania e con mio grande stupore scopro che oltre alla camicetta e ad un paio di scarpe con tacchi a spillo, la signora non indossa nient’altro. Credo che la prossima volta quando tornerò non sarò più cosi scontento di dover andare dal dentista. FINE

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