Mia figlia Rita

Succedono cose nella vita che neanche uno si immagina.
A ripensare a ciò che mi è successo qualche mese fa sembra veramente incredibile, ma veniamo ai fatti. –
Il mio nome è Matteo ho 46 anni e sono vedovo da 16, e l’unica consolazione e oggetto di amore in questi anni è stata mia figlia Rita.
Quando mia moglie se né andata quella notte di sedici anni fa, Rita aveva solo 3 anni, mi giurai che sarei andato avanti solo e soltanto per mia figlia e per l’amore che provavo e provo tutt’oggi per Francesca la mia ex moglie-
Vista l’assenza dei miei genitori e dei miei suoceri decisi di crescere Rita da solo e con l’aiuto di una mia vecchie zia, anch’essa vedova che abitava nelle vicinanze di casa mia. –
Dopo la un certo periodo assestamento e di presa di coscienza su la tragedia che ci aveva colpito gli anni presero a trascorrere velocemente e il rapporto tra me e mia figlia era idilliaco, avevamo gusti praticamente identici e una sviluppammo un rapporto aperto e disinvolto.
Rita è sempre stata una figlia modello, studiosa, educata sia con gli estranei che con la zia che aveva compiti di mamma e nonna. –
Se devo essere sincero in Rita ho sempre visto un po’ la mia povera moglie, infatti oltre ad avere un assomigliarle in modo mostruoso , aveva un carattere e un atteggiamento che me la ricordavano di continuo Francesca Rita era stata per 16 anni il connubio tra una figlia e il ricordo vivente di un amore scomparso. –
Ma come in tutte le cose niente è eterno e prima o poi qualcosa cambia e quasi sempre in peggio. –
Il cambiamento di mia figlia porta il nome di Luca-
Luca è il figlio dei nostri vicini, un ragazzo che a me non è mai piaciuto, sempre con cattive compagnie e con il tipico atteggiamento da bulletto cerca guai. –
Rita aveva già frequentato altri ragazzi e oltre a un po’ di gelosia paterna tutto era sempre andato normalmente, con uno di essi siamo andammo anche in gita assieme e tutt’oggi ci sentiamo durante le feste. –
Ma Luca non lo sopportavo, e ho sempre cercato di convincere Rita che non fosse il tipo giusto per lei. –
Ma come si sa se i genitori dicono rosso i figli dicono nero un po’ per sport e un po’ perché la mentalità è differente. –
Dopo vari tentativi e fallimenti decisi di giocare la carta del menefreghismo, e dissi a Rita che se quella era la sua strada doveva sbagliare da sola.
Da quel giorno Luca prese a frequentare la nostra casa in modo più assiduo e frequente tanto che divenne una consuetudine averlo a cena e dopo cena a rompere le Balle con i suoi discorsi assurdi di politica e altro. –
Una sera di agosto dopo cena ci ritrovammo tutti e tre in salotto sul divano a guardare la TV, e come sempre Rita si era messa fra me e Luca come a far barriera tra due galli nello stesso pollaio che non vedono l’ora di beccarsi. –
Faceva caldo, nonostante la mia tenuta estiva, calzoncini corti e magliettina di cotone sudavo in modo incredibile, e lo stesso era per Luca e Rita Luca infatti era vestito praticamente come me e Rita aveva un gonnellino corto tipo quello delle giocatrici di tennis e sopra un top che metteva in evidenza il suo bel seno. –
Dopo aver girato tutti i canali della Tv la scelta cadde su uno di quei film anonimi che misti tra il genere poliziesco, il ridicolo e condito con qualche scenetta osè. –
A dire la verità sarei andato volentieri a letto, ma visto che gli atteggiamenti tra mia figlia e Luca mi davano l’impressione che la mia assenza avrebbe dato il la a un finale di serata a base di reciproche effusioni, decisi di restare lì a dare il giusto fastidio. –
Non badavo molto alla trama del film, visto che i miei pensieri erano impegnati sui lavori che avrei dovuto fare il giorno seguente, ma mi accorsi che le immagini erano molto più che osé, i vari protagonisti si lasciavano andare a vere scene di sesso esplicito. –
Notai anche che tra Luca e Rita erano aumentati gli ammiccamenti e le toccate furtive, avrei potuto intervenire, cambiare canale o dire a Luca di andarsene a casa vista l’ora tarda, ma decisi di restare e fare finta di addormentarmi lentamente. –
Ad un certo punto Rita si alzo per andare al bagno, per poi tornare a sedersi tra me e Luca.
Quando io ormai fingevo di dormire Rita disse che aveva un po’ di sonno e si accoccolo tra noi, o meglio, viste le dimensioni del divano poggiò la testa sulle gambe di Luca e il suo bacino sopra le mie. –
Dopo alcuni minuti il sonno comincio a prendere realmente il sopravvento su di me, tutto si fece confuso ed offuscato ed il tempo non aveva più misura. –
Non so quanto tempo passo, so solo che ad un certo punto qualcosa mi desto dal mio dormiveglia e senza dare troppo nell’occhio cercai di capire cosa stava succedendo. –
Sentivo che Rita era sempre sdraiata in parte sul mio bacino, ma si stava leggermente muovendo in avanti e dietro e avvertivo uno strano ma piacevole calore proprio sopra il mio cazzo.
Guardai davanti a me e vidi che la TV era sempre accesa e che stava andando in onda un vero e proprio film porno, con una neretta giovane giovane che si faceva scopare da due uomini. –
La vista di quelle immagini incrementarono le dimensioni del mio cazzo, ormai già discrete per colpa dei movimenti di Rita. –
Mi voltai per vedere cosa stesse facendo Rita e vidi Luca con la testa reclinata all’indietro come se guardasse il soffitto, abbassai lo sguardo e vidi mia figlia che aveva estratto il cazzo di Luca dai sui pantaloncini e si stava esibendo in uno splendido pompino. –
La scena avrebbe dovuto farmi incazzare e gridare, invece mi fece eccitare in modo mostruoso. –
Rita, che continuava a strusciarsi sul mio basso ventre se ne accorse e improvvisamente aumento il ritmo dello strofinamento e cominciò e emettere dei mugolii di godimento. –
Abbassai la testa per guardare le mie gambe e fui folgorato da una visione, con i movimenti il gonnellino di Rita si era spostato e vidi che non portava più le mutande. –
Avevo di fronte il culo di mia figlia che si muoveva sopra di me, riuscivo a vedere perfettamente la sua fica depilata che si strusciava contro il mio pacco. –
Non so come ma la mia mano si ritrovo a massaggiare quel culetto sodo, lo palpavo e lo desideravo contro ogni logica, mi aspettavo un rimprovero una reazione di opposizione, invece sentii soltanto un : ” Sii papa, cosi daiiii!!! “:
Ogni inibizione o tabù scomparve, le mie mani si intrufolarono tra le sue cosce, senti la sua fica calda e bagnata, Luca cominciò a mugolare ed ad incitare mia figli, Rita gemeva e si muoveva come un ossessa. –
Avevo il cazzo durissimo, l’odore della fica di Rita mi eccitava da impazzire, in un attimo la sollevai e la misi alla pecorina, mi chinai dietro di lei e cominciai leccargliela in modo furioso, era bagnatissima, completamente, depilata e con un sapore che mi inebrio.
Rita mugolava e spingeva la sua fica contro la mia bocca come se volesse che la divorassi, Luca si era posizionato davanti a lei e prese a scoparla in bocca senza nessun riguardo. –
Ad un certo punto Luca fece girare Rita e disse : ” Girati cagna e sponpina un po’ in tuo dolce paparino che io ho voglia di scoparti in figa”:
Rita si giro ubbidiente come un cagnolino si posiziono tra noi e guardandomi con due occhi identici a quelli che aveva da bambina quando gli facevo i regali di natale, me lo tirò fuori dai pantaloni per farselo scomparire nella sua bocca. –
Non potevo crederci, mia figlia mi stava facendo un pompino abilissimo e io la osservavo pieno di voglia. –
Nel monto in cui Luca comincio a fotterla di dietro Rita sussulto, tiro fuori il mio cazzo dalla bocca e disse: ” Siiii!! Scopatemi per piacere, dai
papì riempimi di col la tua sborra, la voglio sentire! Sono la tua bimba dai, scopami”:
La presi per la testa e gli rimisi il cazzo in bocca, non resistevo più, volevo riempirla. –
Le venni in bocca come un fiume e lei bevve tutto e continuo imperterrita a spompinarmi, il mio cazzo era ancora duro, voleva ancora di più un pompino non mi soddisfava più. –
Luca gemette si inarco e scaricò la sua sborra nella fica di mia figlia. –
Rita mi guardo e mi disse: ” Ora voglio sentire il tuo cazzo in fica paparino, fottimi! “:
Non melo feci ripetere, la presi e la poggiai sul divano, gli spalancai le gambe e glielo misi in fica con un solo colpo. –
Era caldissima, ancora piana della sborra di Luca, la pompavo come un animale, i suoi seni si muovevano a seconda del mio ritmo, godevo e lei mi incitava a sbatterla mentre con una mano si era già riporta alla bocca il cazzo di Luca nuovamente in tiro. –
Sarei venuto volentieri dentro quella fica calda già avvezza a molti cazzi, ma Rita mi disse come una preghiera : ” Mettimelo nel culo papa, quello lo lasciato vergine solo per te, ti prego sfondamelo”.
La mia eccitazione aumento ancora, mia figlia chiedeva che la inculassi, era veramente diventata una troia da monta!!
Non me lo feci dire due volte la misi a pecorina sopra Luca che continuo a chiavarla in fica, mi posizionai dietro di lei, le misi il cazzo vicino al buco del culo e le dissi: “Sentilo il cazzo del tuo papa quanto è duro!!! razza di cagna in calore, ora ti sfondo troietta……….. “:
: “Siii papa fammelo sentire, sfondami sono la tua cagna…. Siiiii!!! “:
La inculai con un colpo solo, incurante dei suoi urli di dolore che da li a poco divennero gemiti di goduria. –
La mia bambina era tra me e il suo ragazzo, scopata davanti e di dietro ad un ritmo animalesco come la peggiore delle troie e godeva e chiedeva sempre più cazzo, venimmo praticamente tutti e tre contemporaneamente, la riempimmo davanti e di dietro e ci addormentammo cosi. FINE

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