Michela è una studentessa di vent’anni, molto bella e con tanto desiderio – inconfessato – di perversioni. Solo Mauro, suo compagno di Università, ha capito quante voglie inespresse si celino in quella ragazza che, pur eccezionalmente bella, sembra non volerne sapere dei divertimenti più interessanti, soprattutto alla sua età. Mauro quindi pensa a come poter organizzare una festa un po’ particolare per far sciogliere la sua giovane ed inibita amica.. .. ..
Invita allora una sera per una cena improvvisata Gino ed Enrico – studenti di botanica – con le loro ragazze – Mara e Tiziana – che, in altre occasioni, hanno animato serate un po’ particolari.. .. ..
Michela conosce bene la compagnia alla quale viene invitata ad unirsi e sa anche che in giro si parla della grande disponibilità al sesso più vario delle due ragazze, ma finge di credere a Mauro che la rassicura sulla innocenza della cenetta.. .. .. . pur se questi le chiede di abbigliarsi in modo elegante e spigliato, perché queste sono le abitudini del gruppo!
Si veste allora con una minigonna nera aderente, che sottolinea lo splendore del suo culetto a mandolino, sotto la quale indossa un tanga ridottissimo per non rovinare le proprie forme;
le calze sono anch’esse nere ed autoreggenti. Sopra indossa una maglia di cotone dorato con ampia scollatura che sottolinea la forma dei suoi seni ben sodi e si accompagna deliziosamente alla sua capigliatura mora e fluente. Si presenta quindi a casa di Mauro con molta eccitazione, convinta, in cuor suo che la serata sarà davvero speciale.
Gli altri sono già tutti arrivati ed indaffarati negli ultimi preparativi per la cena che è stata organizzata nei minimi dettagli per apparire ed essere una serata di gala. Mauro ha perfino chiamato una coppia di amici nigeriani – entrambi splendidi – che fungono da camerieri.
L’abbigliamento di tutti è perfettamente intonato alla serata di gala e Michela prova quasi un moto di delusione.. .. .. .
La prima parte della cena trascorre normalmente, la conversazione è spigliata ma pochissime sono le allusioni di carattere sessuale e limitatissimi i doppi sensi.
Al momento della frutta però entra Micol, la cameriera nigeriana, senza più la gonna e la camicetta ed esibendo forme perfette e statuarie che attirano subito l’attenzione dei tre maschi al tavolo, il sorriso di Mara e Tiziana ed il finto imbarazzo di Michela. Micol serve a tutti dei meravigliosi fichi che, così aperti, ricordano la morbidezza e l’umido della passerina.. .. .. .
Micol non ha ancora finito il giro del tavolo, non senza che Gino ed Enrico abbiano saggiato quasi distrattamente la consistenza del suo splendido culetto, che entra Baruc, anch’egli indossando un solo minuscolo perizoma e servendo a tutti un piatto di frutti tropicali disposto a forma inequivocabilmente fallica.
Questa volta sono Mara e Tiziana che, senza tanti sotterfugi palpeggiano il bel culo nero e cominciano a commentare sfacciatamente il gonfiore sempre più accentuato sotto il perizoma del cameriere.
è ormai chiaro che la serata sta prendendo la piega che anche Michela si aspettava, ma ancora lei non sa quale piega prenderanno gli eventi. Chiede allora a Mauro, fingendosi sorpresa, cosa significhino quegli abbigliamenti e quelle portate così oscene.. .. ..
Mauro le risponde con molta affabilità che quello non è che il preambolo di una serata vissuta nella massima libertà per tutti, che il divertimento è assicurato e che nessuno è obbligato a fare nulla che non voglia; le dice pure che in qualsiasi momento è disposto a riaccompagnarla a casa, ma la invita fermarsi perché, secondo lui, anche Michela ha voglia di forti trasgressioni.. .. .. e così dicendo comincia ad accarezzarle una coscia.. .. .. Michela non sa più come fingere ed improvvisamente decide di lasciarsi trasportare dalla sua libidine, senza più recitare una parte che sente non appartenerle più.
Lascia quindi che Mauro la accarezzi con insistenza ed anzi è lei che allarga le gambe invitandolo ad accarezzarle la passera già bagnata sotto il tanga. Intanto Mara, la biondina, ha preso nelle sue mani l’uccello di Baruc e ha iniziato una lenta masturbazione per farlo indurire tutto prima di assaggiare con la sua boccuccia la punta di quell’enorme attrezzo che a stento riesce ad entrare in quell’orifizio. L’atmosfera si è fatta ormai incandescente ed in pochi minuti tutti si ritrovano nudi ed indaffarati nella più classica delle orge: Tiziana si avventa sul pistolo di Gino, mentre Enrico si dedica a leccare il buchetto posteriore di Micol, che sembra gradire molto le attenzioni del maschio, pur sapendo che di lì a poco non sarà solo la lingua a penetrarle quel profumato buchetto. Per una buona mezzora gli otto giovani vanno avanti con le più classiche varianti dell’orgia, scambiandosi partner, mutando posizioni, baciandosi, succhiandosi, scopandosi e sodomizzandosi fino a che, ad un cenno di Baruc, trasformatosi da cameriere a direttore d’orchestra, tutti i maschi non vengono copiosamente nella bocca della donna più vicina: tutte bevono avidamente il nettare con espressione beata.
è il momento allora della pausa e del digestivo, in attesa che tornino le forze per continuare l’allegra festina.. .. . Mauro chiede a Michela se sia pentita di essere rimasta e lei a sorpresa gli risponde che tutto è stato magnifico, ma che ancora non ha visto nulla di particolarmente trasgressivo.. .. .. . “per esempio – gli chiede – perché non provi tu, bel maschietto, a succhiare l’enorme cazzo di Baruc? ” Mauro resta sorpreso dalla proposta di Michela, ma capisce che non può sottrarsi ed allora si inginocchia davanti al nero ed inizia a leccargli il membro ancora molliccio, che però ben presto riacquista la sua ormai nota dimensione. Il culo di Mauro si offre ora spalancato allo sguardo degli altri ospiti e Michela invita Enrico, che si era prima divertito a leccare il culo di tutte le donne, a fare altrettanto con quello di Mauro; anche Enrico deve cedere a tanto invito e la festa si va trasformando in qualcosa di molto particolare.. .. .. Gino è per ora l’unico maschio libero, ma presto viene accompagnato da Michela, ormai regina incontrastata della festa a farsi succhiare il cazzo da Baruc.
Mara e Micol vengono invitate a farsi un bel sessantanove e non se lo fanno ripetere, mostrando la bellezza di due corpi diversissimi – uno bianchissimo, l’altro nerissimo- avvinghiati tra loro. A Tiziana viene prescritto di dedicarsi con la lingua e le dita al bel culo di Baruc, mentre Michela, dopo essersele oscenamente leccate, infila improvvisamente e senza complimenti l’indice e il medio della sua mano destra nel culo ancora secco di Enrico che caccia un grande urlo per il male, ma subito riprende la sua leccata al buco ormai aperto di Mauro. Michela affonda sempre più profondamente le sue dita nel culo di Enrico, quasi cercasse qualcosa, poi le estrae e le fa leccare a Mauro che, nell’entusiasmo del pompino che sta facendo e della leccata di culo che sta ricevendo, non si accorge di succhiare due dita piene della merda dell’uomo che lo sta leccando.. .. .. e quando sente il forte sapore è ormai troppo eccitato ed anche quel gusto gli appare sublime.. .. . il membro di Baruc, liberato dal pompino di Mauro cerca ora un buco in cui venire e gli si presente quello ben insalivato di Mauro.. .. .. . con un sol colpo lo penetra interamente e comincia a fotterlo fino a riempirlo completamente della sua sborra.. .. .. . Michela chiama allora Micol che si occupa della pulizia del culo di Mauro, succhiando sborra, merda e saliva, mentre lei si dedica a spompinare il cazzo di Baruc, che pur nero è ricoperto di una patina di merda del culo di Mauro.. .. Enrico, rimasto ormai senza culo da leccare, si avvicina a Micol, impegnata nel sessantanove con Mara, ed inizia a leccarle oscenamente il culo che si apre e lascia passare prima aria e poi un liquido scuro che invade la sua bocca e il viso di Mara.. .. ..
Ormai la festa ha preso i connotati di un’orgia molto particolare, nella quale alla promiscuità si sono uniti omosessualità, coprofilia e coprofagia.. .. .. . tutto per opera della “per bene” Michela che, a notte inoltrata, invita tutti a concludere l’happening con una grande pisciata collettiva, purificatrice e promessa di nuove avventure.. .. .. .. .. FINE