“Pronto Carlo?
” Si chi è? ?
“Sono Loredana dalla Sardegna..
“Ciao bella che sorpresa, come stai..
“Molto bene grazie, avevo voglia di sentirti.. Sai parliamo spesso di te con Paola.
“Ah, ma allora vi frequentate ancora?
“Si, non ricordi che ho giurato di essere la sua schiava? Spesso mi chiama per farmi fare delle porcate..
“Ah.. hai voglia di raccontarmi cosa fate?
“Si è per questo che ti ho telefonato..
“Per esempio ieri mi ha detto di andare a Cagliari di corsa. Ho preso il pullman e lei mi aspettava all’arrivo.
“Fai presto, siamo in ritardo… Corri.
“Ma dove andiamo?
“A fare un’orgia. Ci sono dei congressisti che si vogliono divertire. Sai l’organizzatore me lo sono scopato qualche volta..
Arriviamo in un albergo, lui ci aspetta nell’atrio.
“Grazie Paola, non so cosa farei senza di te. Sono ospiti stranieri, molto importanti. Che bella ragazza, sei sicura che non abbia scrupoli..
“Non ti preoccupare, è la mia schiava, fa tutto quello che le dico, anche le peggiori porcate.
In pochi minuti eravamo nude su un letto con quattro uomini di mezza età anche loro nudi che ci toccavano.
Erano stranieri, turchi o arabi, pelosi con quattro cazzi grossi e penduli. Uno era ributtante, puzzava, e aveva un pezzo di carne che gli scendeva quasi alle ginocchia..
“Scommetto di indovinare cosa ti ha fatto fare Paola.
“Ascolta: lei si è messa a succhiare un cazzo scuotendo il culo davanti ad un altro cazzone. Con la bocca piena mi ha detto:
“Succhia il mostro, è un ordine..
Faceva schifo, puzzava come un caprone, la cappella mi cresceva mostruosamente in bocca.
Mentre vedevo Paola che veniva penetrata da dietro, ho sentito anch’io un cazzo entrarmi nella figa.
Il cazzo puzzolente in bocca continuava a crescere, stavo per soffocare, ma la pompata da dietro era bella, piacevole.
Io succhiavo e menavo con due mani quel cazzo da cavallo, avevo voglia di sputare ma continuavo a menarlo e speravo che non sborrasse.
Quel porco si è messo a scorreggiare e a pomparmi la bocca con forza, violentemente.
Paola intanto si era sfilata il cazzo dalla bocca e l’altro dalla figa e li aveva portati vicino.
“Adesso tocca a te, troiona, te li devi fare tutti e quattro e non puoi rifiutare niente.. Facciamogli vedere che sei una merda.
Mi sdraia per terra, mi si mette a cavalcioni e mi piscia addosso..
Mi lava tutta , la faccia, le tette, la pancia.
Come a comando i quattro si prendono i cazzi in mano e mi pisciano addosso tutti insieme, litri e litri di piscia schifosa, mi riempiono i capelli sono da buttare via.
“Vatti a lavare, puttana, e fai presto. Quando torno dal bagno trovo Paola con un cazzo in figa, uno in bocca e due in mano.
“Te li ho tenuti caldi, credo che siano pronti per riempirti di sborra.
Mi mette a cavallo di uno e mi allarga le chiappe.
So che mi farà inculare dal mostro, è sadica e senza pietà.
“Adesso ti faccio aprire in due da questa bestia, vacca, ti faccio riempire di cazzo.
“Urlo come una pazza, mi sento spaccare tutta, faccio fatica a respirare anche perchè mi hanno messo un cazzo in bocca.
Ho tutti e tre i buchi pieni di cose enormi, ma quello nel culo mi rompe, spinge come un mulo, mi arriva al petto.
Faccio per urlare ma mi arriva una sborrata in gola, soffoco.
Devo bere per forza per non morire.
Sento l’animale uscire dal mio culo col rumore di un razzo che parte: è l’aria compressa che esce da mio culo..
Mi viene davanti facendosi una sega con due mani, mentre sento nel culo un altro cazzo. Paola è poco lontano che si fa un ditalino con aria sognante.
“Non voglio bere la sborra di questo.. non voglio.
“Se non la bevi, domani ti faccio bere quella di un cavallo, scegli..
Apro la bocca nel momento in cui parte il primo schizzo, la vedo arrivare un attimo prima che mi si riversi in bocca, è gialla ha un sapore amarissimo, è bollente.
Quell’uomo aveva anche due coglioni enormi che continuavano a riversare
spruzzi violenti nella mia bocca.
Io bevevo in fretta per non soffocare mentre simultaneamente mi sentivo riempire figa e culo di altri getti.
Ero disfatta, avevo schifo, volevo lavarmi.
“No non ti lavi, non è ancora finita.. Due avevano gia il cazzo duro e Paola mi infila di peso col culo tutto sborrato sul cazzo di uno, tenendomi voltata verso di lei.
“Adesso vediamo se ti si è aperto bene.
E mi infila delle dita nel culo insieme al cazzo che è gia dentro.
“Si credo che si possa fare..
Fa avvicinare il secondo col cazzo duro e tenendoglielo in mano lo mette vicino all’altro spingendomeli insieme nel culo.
Due cazzoni insieme nel culo, capisci?
Gli altri due mi tenevano per le ascelle e mi muovevano su quei due cazzi.
Mi hanno mosso finchè non sono arrivate altre due sborrate a riempirmi.
Non ho potuto nemmeno poi andare a gabinetto da sola, sono venuti tutti a vedere la merda mista a sborra e sangue che usciva come da una fontana.
“Carlo, ho paura, mi hanno rovinato. Ho un culo largo come una bottiglia, non mi si chiude più.. Ho paura di Paola.
“Senti, vuoi venire un po’ a Milano? Ti pago io l’aereo e stai un po’ da me. A Paola telefono io.
“Si , grazie, sei tanto caro..
(Sapessi)
“Paola, ciao sono Carlo..
“Ciao come va?
“Bene, senti ho sentito Loredana, certo che la stai strapazzando per bene.. Senti ti fa niente se la faccio venire un po’ da me? ? Vorrei anch’io divertirmi un po’. Ho un po’ di amici..
” Certo, nessun problema, ma rimandamela ben allenata eh? .. FINE
