Salve mi presento, mi chiamo Alberto e sto con una ragazza, molto provocante, lei si chiama Cristina, altezza media, bionda, con due tette e un culetto da favola. La nostra storia comincio in maniera molto romantica, ci conoscemmo quasi per caso, perchè lei frequentava alcuni miei amici, poi presto iniziammo a frequentarci, guardavamo insieme i tramonti, parlavamo di sogni, pensavamo al futuro insomma eravamo i classici adolescenti innamorati.
Questo andazzo continuo per i primi anni, durante i quali scoprimmo insieme le gioie dell’amore, e con mia sorpresa anche la bravura e il continuo desiderio che Cristina aveva sempre del mio cazzo.
Cogli anni però il nostro rapporto comincio a perdere di vitalità, uscivamo solo per far sesso, spesso in macchina, velocemente, senza provare più alcun piacere, nonostante lei mi avesse concesso ogni singolo buchino del proprio corpo. Fu così che una sera, quasi per rompere la monotonia, le proposi di farlo assieme ad altri uomini, ricordo ancora, ero molto imbarazzato, sicuro di un suo rifiuto, sapevo che anche lei aveva delle fantasie in tal senso, ma pensavo che mai avesse accettato di vivere nella realtà una storia così.
Con mia grande sorpresa la trovai invece disponibile, anche se ad una condizione:
“dovrò essere io a condurre il gioco” mi disse,
“tu potrai assistere ma farai solo ciò che ti dirò io”. senza farmelo ripetere due volte accettai.
Passavano i giorni e non accadeva nulla, tanto che cominciai a convincermi che si trattasse solo di una chiaccherata buttata li tanto per farmi eccitare, e invece quando ormai avevo perso ogni speranza, una sera, arrivo una telefonata improvvisa, era lei che mi invitava ad andarla a prendere per “quell’affare”, così mi disse.
Erano circa le 10 di sera, lo ricordo come fosse ieri, quando giunsi sotto casa, e come eravamo d’accordo suonai aspettando che scendesse. Dopo pochi attimi si apri il portone e me la vidi spuntare, era vestita che sembrava pronta per andarsi a prostituire, aveva una gonna viola cortissima, calze autoreggenti il cui orlo fuoriusciva dalla gonna, un top bianco, che lasciava intravedere le sue forme generose. Non vi dico cosa provai nel notare, appena salita in macchina che era senza mutandine.
“questa sera ho deciso di esaudire il tuo desiderio, andiamo verso la villa di Giorgio”, furono queste le uniche parole che mi disse durante tutto il tragitto.
Devo aprire una breve parentesi per il lettore, Giorgio e un nostro caro amico, ho sempre saputo che provava un attrazione per Cristina, me lo confesso lui stesso, si vedeva da come la guardava ogni volta che uscivamo insieme. Non c’era uscita in cui lui fosse presente che con una scusa o con un altra non toccava la mia Cristina, le gambe, il seno, il culo, aveva palpato ogni parte del suo corpo, e con gli anni, fattosi più audace, perchè io non intervenivo mai, aveva cominciato a palparla regolarmente in mia presenza. I primi tempi questo era stato motivo di lite, perchè avrei voluto un suo segno di ribellione, ma poi , per così dire ci avevo fatto il callo.
Tornando alla sera, appena arrivati a casa di Giorgio, notai molte macchine parcheggiate, doveva essere in compagnia di altri amici, fatto sta che non appena suonai arrivo e subito fingendosi galante, ma in realtà solo per palpare il culo di Cristina, le andò incontro, aiutandola a scendere dalla macchina.
“Ricordati” lei mi disse “qualunque cosa accada tu questa sera sarai come invisibile, nessuno ti rivolgerà la parola, tutti faranno come se tu neanche ci fossi”, e così dicendo, con Giorgio con le mani appiccicate sul suo corpo comincio ad inoltrarsi verso la sua villa.
Appena entrati notai che a dispetto delle macchine posteggiate in giardino, la sala di ingresso era deserta, poi tutto a un tratto andò via la luce e…. seppi giorni dopo che qualcuno mi aveva stordito con una mazza e mi ero ripreso dopo circa 30 minuti.
La prima visione che ebbi al mio risveglio fu di quelle che difficilmente si scordano, ero seduto e legato su una sedia, mentre al centro della stanza, la mia ragazza fatta inginocchiare, stava fottendo con un tale mai visto, il quale le infilava la sua mazza nel culo.
Gemeva come una dannata, ma ciò che mi stupì era che Giorgio e un altro nel frattempo le avevano applicato una specie di morsetto sui seni, che andavano sempre di più stringendo, sino a farla urlare.
“Prendimelo in bocca troia” le disse Giorgio, altrimenti ti farò scoppiare queste mammelle.
Lei non se lo fece ripetere due volte e comincio a pomparlo con tutta la sua arte. il terzo intanto postosi sotto di lei aveva cominciato a fotterla nella passerina, urlandogli tutte le oscenità che pensava. Io allibito assistevo a questa scena, non potevo crederci, la mia ragazza posseduta da quei tre e in quel modo brutale. A un tratto si senti un rantolo era Giorgio che stava per venire, notai che Cristina, come fa sempre lasciava la presa per evitare di bere, ma Giorgio le mollo un sonoro ceffone e presagli la testa la spinse verso il suo membro.
“Bevi, tutto, non farne cadere neanche una goccia”. Senza più fiato Cristina fu costretta a berlo, e poi a seguire anche quello degli altri due che prima le avevano fatto il culo e poi si pulivano nella sua bocca. Questa scena duro per alcune ore, sino a quando ormai stanche i tre permisero a me e Cristina di andarcene non prima però di aver minacciato Cristina di rendere noto il filmato con il quale avevano ripreso le sue performance, se non avesse soddisfatto le loro voglie ogni volta che avessero voluto.
Da allora Cristina a patito di tutto, ogni sabato vengono a prenderla e la portano a prostituirsi, anche se sotto sotto so che le piace un sacco. FINE
