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Serata e risveglio fantastici!

Serata e risveglio fantastici! di Barby è martedì sera, ed io e mio marito siamo stati invitati ad una serata per l’inaugurazione di un club privè, gestito in compartecipazione da un nostro amico che ha un sexy shop. L’incredibile passione che in questi giorni ci sta travolgendo a me e ad Alex, è praticamente una coda della nostra vacanza a Lampedusa. Non che di solito non ci sia passione tra di noi, anzi, ma in questo periodo c’è qualcosa di particolare e di più intenso che ci travolge e che ci fa scopare come ricci! Comunque decidiamo di andare all’inaugurazione del locale, anche perché è un bel po’ che non usciamo la sera. Dopo cena inizio a prepararmi, e sono già tutta eccitata. Metto un tubino nero, aderentissimo e cortissimo, con le bretelline sulle spalle e tre fori sui due lati che fanno capire la mia nudità sotto il vestito; scarpe da puttana, a zoccoletto con la zeppa e tacco a spillo da 15cm in plexglass trasparenti, fascetta nera di vernice sopra, che lasciano tutto il piede nudo e libero. Rigorosa la cavigliera a destra! In macchina, mentre Alex guida per le strade buie fuori il Raccordo Anulare, mi accoccolo sulla sua spalla ma sono sempre più eccitata. “Sono già bagnata! ” comunico al mio amore. “Allora fammi vedere come ti masturbi, qui in macchina! ” la sua sfida. Lo sa che non ha bisogno di propormi certe sfide, se mi dice certe cose è perché ne ha la fantasia, ed io godo nel soddisfare le sue fantasie. Eppoi non è che mi dispiaccia quello che mi ha proposto di fare! Con una mano inclino un po’ il sedile per trovare una posizione più comoda ed allungare le gambe. Faccio salire il vestitino a tubino, faccio scendere le bretelline. Sono quasi nuda praticamente, le tette e la fica di fuori, i piedi inguainati in queste scarpe da porca appoggiati sul cruscotto della macchina per aprire meglio le gambe. Con le unghie inizio a toccarmi i peli già fradici dei miei umori, ed il mio respiro sempre più veloce diventa affannoso, fino quasi ad ansimare. Sono umida, bagnata. Le mie dita si spostano dal collo al seno, sfiorando i capezzoli turgidi liberi dal vestito poi, con indice e anulare, inizio a sditalinarmi come una troia in astinenza di cazzo. Le due dita umide mi sembrano un cazzetto che mi penetra ritmicamente, che sa dove stimolare, che mi fa venire. L’auto è ormai pregna dei miei odori, mentre mio marito guida piano per guardarmi meglio. Vorrei che mi prendesse qua, adesso in questo momento, che mi desse il cazzo, che mischiasse i suoi umori con i miei, che mi venisse dentro. Eccitata ed infoiata come una cagna, gli allungo una mano sulla patta e gli tiro fuori il cazzo, ancora moscio. Lo scappello e me lo sbatto in bocca, succhiandolo a più non posso. “Che puttana che sei! Vuoi il cazzo adesso? Se aspetti un po’, tra un quarto d’ora siamo arrivati! ” mi dice lui, ma io ribatto:
“Non ce la faccio più, ho voglia di cazzo e di sborra! ” E continuo a spompinare il cazzo che, ormai duro, mi preme sul palato. La mia lingua sa dove stimolarlo: giro attorno alla cappella, scivolo sul filetto giù per tutta l’asta fino alle palle, lasciando un’abbondante dose di saliva sul membro e sulle palle di mio marito. Ritornata a leccare la punta del cazzo, inizio a massaggiare le palle e con le mano bagnate dei miei umori, inizio a smanettare più veloce, con la bocca oscenamente aperta che aspetta di essere riempita. Non devo aspettare molto, l’orgasmo di Alex arriva rapido e un getto di sperma caldo mi riempie la bocca, poi un altro, altri due, e un altro ancora. Mi alzo soddisfatta, con due rivoli di sperma che ancora mi colano dalla bocca, mi sistemo il vestito, pulisco il mio tesoro ancora ansimante e mi siedo sul sedile come se nulla fosse. Ci guardiamo complici, mentre oramai siamo arrivati. “Eccoci arrivati” mi fa lui mentre scendiamo dalla macchina ed entriamo nel locale. Mi sento addosso il mio odore, l’odore del sesso, quel miscuglio di sudore, sperma e di umori di fica. Entriamo, prendiamo un drink e ci sistemiamo su un divanetto in prima fila, da dove per ambientatasi un po’, iniziamo a guardarci attorno. Ci sono quattro uomini seduti che mi stanno in sostanza mangiando con gli occhi. “Guarda quei quattro. Hanno proprio lo sguardo da segaioli allupati! ” dico a mio marito. Le luci si abbassano e un ritmo di musica latino-americana invade la sala. Dal palco, ballando, esce una bionda in costume che, ancheggiando, si sposta tra i divanetti. Sento l’odore d’olio che cosparge il corpo della troia, che si muove a quattro zampe sul pavimento toccandosi la passera con una mano, sditalinandosi con maestria, finché si mette seduta a gambe aperte e preso un vibratore chiede a mio marito di aiutarla. Alex si alza e le si avvicina, mi eccita vedere mio marito giocare con questa tizia. Prende il vibratore e lo sbatte nella fica della troia, muovendolo lentamente avanti e indietro. Io, sempre più eccitata, mi sposto il vestito e mi masturbo sul divanetto con le gambe in alto e bene in vista. I quattro uomini, che intanto stanno seguendo ogni attimo della scena, non si lasciano sfuggire l’occasione. Tre di loro si dirigono verso di me, mentre il quarto va dalla troia che ormai sta mugolando di piacere, imbrattando dei suoi umori il vibratore che mio marito le stantuffa tra le gambe. In men che non si dica tutti e sette ci ritroviamo ad assaporare i piaceri dei nostri corpi. Io, ancora a gambe aperte, ho smesso di sditalinarmi e mentre uno degli uomini mi sta leccando la passera e il buco del culo, sbocchino, prima a destra e poi a sinistra, i cazzi che mi ritrovo tra le mani. Sento la lingua dello sconosciuto che passa tra i peli, che mi tocca il grilletto scendendo tra le grandi labbra, cercando di penetrarmi per poi passare al culo e solleticarmi il buco, umettandolo a fondo. Quasi impazzita mollo improvvisamente i due cazzi che ho contemporaneamente in bocca e con una spinta distendo a terra l’uomo che mi sta leccando. Mi passa un profilattico, glielo metto e poi mi metto a cavalcioni sopra il suo cazzo dritto, lui me lo spinge su per la fica, lentamente ma con sicurezza, poi inizio a muovermi ritmicamente, affondando colpi di reni sempre più forti per cercare di sentire la cappella fino all’utero. Uno dei due uomini rimasti con il cazzo in mano, mi si avvicina da dietro e mi blocca i fianchi. Io, capendo le sue intenzioni, smetto di muovermi ed inarco il culo in fuori per facilitargli il compito. Con il cazzo stretto in mano, l’uomo si abbassa e lentamente inizia a forzare il mio culo finché non c’infila la cappella. Intanto, ad un metro di distanza, mio marito ed il quarto uomo si stanno fottendo di gusto la troia che, gemendo come una cagna in calore, si trova un cazzo in bocca ed uno in fica. Mio marito, prendendola per i fianchi, con colpi sicuri e decisi, le sbatte il cazzo tra le cosce facendola muovere avanti e indietro, facilitando la pompa che la troia sta facendo al cazzo che ha in bocca. Io invece, ormai sento una trave andare avanti e indietro nel culo, con un movimento opposto a quello che ho in fica. Non capisco più niente, sono accecata dal piacere, mi mordo le labbra, sento il ventre rovistato a fondo dai due maschi che mi stanno fottendo come voglio. Inarcando la testa sento qualcosa di caldo e duro che si appoggia sulla mia bocca e aprendola inizio a succhiare. D’un tratto la cappella che sto pompando si fa più grossa e dura, già pregusto la sborra, con un colpo di lingua sulla punta del cazzo ecco che partono una serie di getti che mi arrivano dritti in gola, riempiendomi la bocca di crema dolce e salata, che mi fuoriesce sulle guance, sul collo, sulle tette, soffermandosi sui capezzoli dritti, per poi gocciolare sul corpo dell’uomo che ho sotto di me. Subito dopo, forse per l’eccitante visione, sento che anche l’uomo che mi sta inculando è al limite. Sento la sua verga dura come il marmo che mi penetra con movimenti sempre meno sincronizzati, sento il ragazzo ansimare, grugnire, finché all’improvviso si toglie e menandoselo viene abbondantemente sulla mia schiena sudata. Ora sono rimasta solo con un cazzo in fica, l’odore di sperma che mi cosparge tutta mi fa impazzire. Con le mani mi appoggio sul petto dell’uomo che mi sto scopando e, reggendomi sui suoi pettorali, inizio a muovermi su e giù, interrompendo ogni tanto il ritmo con dei movimenti del bacino in avanti e indietro. L’uomo, arrivato al limite, inizia a mugolare e riempie il preservativo nella mia fica. Mentre viene, faccio penetrare ancora di più il cazzo nel mio ventre, per meglio sentire la grossa cappella appoggiarsi all’utero. Muovendomi ancora sente il pisello del ragazzo che si affloscia dentro di me, e rapidamente scivolo via dall’uomo disteso per terra e, mi metto a gambe aperte con la fica sopra la sua faccia, ordinandogli di leccarmela per bene e di succhiare gli umori che ho nella topa. L’orgasmo è talmente intenso che mi sembra di pisciare da quanto cola intensamente, mi sento le tette scoppiare ed il corpo vibrare finché, esausta, mi accascio su un fianco. Quasi non riesco a crederci: la troia, mio marito e l’altro uomo stanno ancora scopando, e non sembra abbiano intenzione di fermarsi presto. La troia dando le spalle all’uomo steso per terra, ne prende il cazzo e se lo infila nel culo, stendendosi sopra l’uomo, allarga le gambe per permettere a mio marito di fotterla come se fosse la più classica delle posizioni. Quasi li invidio: a me non è venuta in mente una posizione del genere. Risvegliata dallo spettacolo mi avvicino al triangolo e mettendomi alla pecorina inizio a leccare le palle dell’uomo che sta inculando la troia. Sento sulla lingua le palle morbide che si lasciano solleticare e bagnare; risalgo verso l’asta, leccando anche il culo della troia che inizia a gemere dal piacere di avere due cazzi in corpo e una lingua di contorno. Mio marito, che si sta scopando la troia con colpi decisi fino quasi a far entrare le palle nel suo corpo, si ferma, prende con due mani i miei capelli e mi schiaffa in bocca il suo cazzo ancora fradicio degli abbondanti umori della troia e incappucciato dal preservativo, iniziando a muovermi la testa come se mi stesse scopando. La troia, allora, togliendosi il cazzo dal culo, scivola sotto di me per fare un 69, mi tocca le tette ed i capezzoli cominciando a leccarmi la fica come solo una donna sa fare. L’uomo, rimasto a menarselo per terra, si alza, prende un tubetto d’olio e inizia ad ungersi l’uccello e l’enorme cappella, mi si avvicina da dietro e con un colpo deciso mi affonda il cazzo nel culo. Vorrei urlare tutto il mio piacere, ma il cazzo di mio marito che ho in bocca mi fa uscire solo una specie di grugnito. I colpi assestati dall’uomo mi fanno arrivare il cazzo di Alex fino in gola. Sembra quasi che i due cazzi vogliano toccarsi dentro di me! Intanto, la troia, vedendo che io sto per venire, prende il vibratore usato per iniziare lo show e me lo infila nella fica, continuando a stimolarmi il clitoride con la lingua. Il mio corpo è tutto preso da un fremito che preannuncia l’imminente orgasmo. Il mio culo è rovistato a fondo da un cazzo enorme, la mia fica è piena del vibratore che la troia mi spinge fino all’utero e la bocca è tappata dall’asta turgida di mio marito: l’orgasmo è inevitabile! Il cazzo che ho nel culo, irrigiditosi all’inverosimile, riempie il profilattico nel mio ano con mezzo litro di sperma, mentre l’asta marmorea di mio marito che ho in bocca, mi schizza sulla lingua il succo dei suoi testicoli duri fino a uscirmi dalla bocca. Ho un orgasmo talmente intenso che il vibratore scivola via dalla mia fica, costringendo la troia a stimolarmi con le dita e con la lingua. Poi, tutti e quattro esausti, ci accasciamo per terra ansimando. Così, io e mio marito ci guardiamo con uno sguardo d’intesa e ci alziamo, dirigendoci in bagno per ripulirci e, una volta rivestiti, usciamo dal locale congedandoci con un freddo “Buonasera” dai nostri esterrefatti compagni di sesso. Il problema è che ormai io sono partita per la via della perversione, ed ho addosso ancora un voglia pazzesca. Così, in macchina dico ad Alex:
“Amore, lo sai che io avrei ancora un po’ di voglia! “. Mio marito mi guarda tra l’allibito ed il divertito, mentre io a gambe aperte inizia a trastullarmi la fica con il vibratore che ho abilmente rubato alla troia! “Ma amore!! Gli ha fregato il vibratore! ” mi dice mio marito, “Si amore! Io sono più troia di lei e quindi ne ho più bisogno! – rispondo ridendo, poi propongo con fare innocente – Che ne dici di fermarci da qualche bel puttanone e vedere se ci può aiutare? ” continuando a masturbarmi. Arriviamo in una zona di viados e puttane, si avvicina una stangona al finestrino mettendo in risalto le tette siliconate, e ci chiede cento euro per un rapporto a tre. “Si amore, dai! Lo voglio fare! Guarda com’è bella! ” quasi imploro mio marito con gli occhi vogliosi! Carichiamo a bordo il trans che ci indica un luogo appartato poco distante dove stare tranquilli. Abbassati i sedili della jeep, mi siedo a gambe aperte appoggiandomi sul sedile posteriore e, facendo avvicinare il trans, inizio a massaggiarle le tette succhiandole i capezzoli e ricevendo in cambio due dita nella fica. Scendendo con la mano verso il pube del trans per ricambiare il gesto, mi blocco di colpo e con un sorriso mi rivolgo a mio marito:
“Amore, c’è una sorpresa! ” – dico estraendo un cazzo floscio ma di dimensioni asinine tra le gambe della puttana. “Un super cazzo! Ti sei scelta il travestito più dotato della zona! ” mi risponde mio marito mentre il trans brasiliano sorride. “Ho proprio una bella idea! ” annuncio ad entrambi mentre comincio a massaggiare il membro del trans che già s’ingrossa. Poi lo prendo in bocca, facendolo diventare duro al punto giusto. Metto un profilattico sul cazzo del viados e mi allargo la fica con due dita, poi me lo spingo dentro, facendomi penetrare dal trans tutt’altro che dispiaciuto! “Ora mentre lui mi scopa, tu inculalo! ” dico rivolta a mio marito che ha già iniziato a lubrificarsi il cazzo duro con la saliva. Se lo incappuccia anche lui e senza difficoltà penetra il culo del travestito, ed una volta dentro, i due maschi si muovo in sincronia come per raddoppiare la forza con cui scoparmi! Inizio a gemere come una porca e mi pare che il cazzo del travestito raddoppi le sue dimensioni e mi apra la fica all’inverosimile. “Si! Sii! Siii! Siiiiii!!!!! Cosìììììì!!!!! Dai, ora venite tutti e due insieme! ” urlo ormai sempre più eccitata, ed aumentando il ritmo, il travestito prima e il ragazzo poi, riempiono i preservativi nella fica e nel culo di chi hanno davanti! Ci rivestiamo, scarichiamo il trans e ci dirigiamo verso casa, mentre sbaciucchio Alex che guida. A casa, mi spoglio e mi lavo, poi, mentre Alex è in bagno, mi metto a letto nuda, e come Alex viene a letto, lo guardo con l’occhio languido e voglioso. Ci abbracciamo e ci baciamo ovunque, sempre più intensamente, e sappiamo già che finiremo a fare l’amore! La mia lingua è nella sua bocca ed una mia mano in mezzo alle gambe per tastarlo. Ci baciamo con sempre maggiore ardore. Gioco con la lingua per non fargliela afferrare fra le labbra. Godo nel vedere il suo volto, il suo sguardo mentre mi dice:
“Puttana! Adesso ti scopo io! ” Inizia a baciarmi le tette, un brivido sale lungo la schiena. Continua a baciarmi e succhiarmi i capezzoli. Sono sdraiata sul letto e lui è sopra di me che mi bacia ovunque, facendomi impazzire. Nella penombra vedo il suo cazzone duro che si avvicina a me come dicendo: Prendimi! Si sdraia sul letto ed io mi inginocchio davanti a lui, ingoiando con foga il suo uccello. è un piacere intenso sentire il suo calore sulle mie labbra, succhiandolo leggermente in punta. Non voglio che venga in questo momento, ne in bocca, ne fuori, voglio che inondi il mio corpo del nettare della vita! Gli chiedo di mettermelo dentro, ma lui mi risponde che è ancora troppo presto e che prima vuole leccarmela un po’. Così, dopo avermi baciato i capezzoli, scende più in basso, ed io allargo le gambe come la natura mi ha insegnato, appoggiandone una sulla sua schiena. Alex affonda la sua testa fra le mie cosce, sono eccitatissima, lui mi stringe le chiappe con le mani, spingendole a se come volesse divorarmi, sento la sua lingua calda che affonda nella mia carne, come un coltello caldo nel burro, ed è sublime tutto l’ardore che mi trasmette! Vorrei che smettesse, perché desidero che il suo uccello mi penetri, ma lui ancora non vuole darmelo, ed il mio piacere è ormai arrivato al limite, sono insaziabile, lo voglio tutto, voglio che mi scopi e che mi sbatte fino a farmi urlare. Mi agito come una cagnetta in calore, la mia fica è tutta calda e bagnata, come una diga in piena aspetta la cascata che la faccia traboccare. Mi struscio lungo il suo corpo implorando pietà, sento il suo uccello contro il mio ventre, è duro, dritto, legnoso, aspetto solo che quel ben di Dio mi faccia esplodere in un piacere straorgasmico! Afferro lo scettro e me lo infilo nella fica bagnata, lui resta qualche secondo immobile dopo avermelo piantato e spinto tutto dentro, ed io rimango senza fiato, poi comincia a sbattermi come voglio io, spinge forte, con colpi secchi, profondi. Il suo cazzo scivola e scivola in un piacere straziante, urlo, nessuno può sentirci, è bello, gli tengo il sedere sodo per impedirgli di venire fuori quando sarà il momento, voglio sentire la vita scorrere dentro di me, voglio sentire il suo uccello che si svuota nella mia cavità. Vengo, arrivo all’orgasmo ed urlo tutto il mio godimento, e nello stesso momento, mentre sento ancora i fremiti ed i nervi tirati, i capezzoli turgidi e la gola arida, una cascata inonda la mia fica facendola traboccare di sperma. Non ho ancora terminato di assaporare tutto il piacere dell’orgasmo, che Alex ha ricominciato a leccarmi il clitoride, mentre poco sotto la sua lingua, dalla mia fessura cola il frutto dell’eccitazione consumata tra le mie cosce. Godo come una vacca in calore, un “Siiiiii vengoooooo!!!! ” mi esce dalla bocca forte, tanto che penso lo abbiano sentito anche nelle villette intorno alla nostra, poi ho il clitoride talmente tanto sensibile che devo implorarlo di smettere, per non impazzire! Riprendo fiato un attimo, poi, con cola fica gocciolante il suo sperma ed i miei umori, mi rigiro e monto sopra di lui. No, ancora non basta! Mi avvento su di lui con ardore, è sorpreso ed eccitato da questa mia improvvisa azione. Mi accuccio su di lui, riprendo in mano il suo arnese floscio e gocciolante, lo ripulisco dalla gocce di sperma, poi inizio a smanettarlo lentamente ed a pomparlo come piace a lui. Pian piano riprende vigore, pian piano ridiventa bello, lungo e corposo. Mi fa impazzire di gioia il fatto che sia sempre duro per me, che non ha mai smesso di desiderarmi in tutti questi anni. Passo la lingua sulla punta, usando una gran quantità di saliva. Lo faccio più per inumidirmi le labbra che per eccitarlo, così la mia bocca scivola su e giù senza attrito, mentre il suo sesso si gonfia ancor di più nella mia bocca. Ora penso che sia abbastanza duro per penetrarmi, quindi mi sposto e mi metto carponi sul letto, alla pecorina. Così mostro tutto di me a mio marito, allargo le chiappe con le mani, incoraggiandolo. “Dai, sbrigati. Mettimelo dentro ancora! Adesso! ” Si mette dietro di me, sento il suo cazzo che preme, è di nuovo durissimo. Voglio che mi sbatta ancora, voglio sentire ancora la sua passione, e subito. Ecco che entra. Ancora questa dolce tortura, ancora questo paletto di cemento armato che mi squarta in mezzo alle gambe, i suoi affondi sono potenti, forti, il suo pube sbatte sul mio sedere facendomi sobbalzare e spostare in avanti ad ogni suo colpo dentro di me. Mi sbatte forte, afferrandomi per le caviglie e tirandomi a se, tenendomi con i piedi in alto all’indietro, seguita così fino a farmi godere ancora. Apro gli occhi e guardo in basso, in mezzo alle mie gambe e vedo la mia fichetta che sgocciola sul letto umori, quasi fossero pipì. Poi inizia un’altra sublime tortura: Alex si sfila ed entra dietro di me, nel mio ano, e ricomincia a sbattermi. Ma poi si ferma, esce e rientra davanti, affonda tre, quattro volte, poi si ferma, esce e rientra dietro, ancora, due, tre, quattro affondi, poi stop, fuori e davanti. Dio, così impazzisco! Neanche il tempo di assaporare il piacere del suo cazzo dentro di me che me lo toglie, come ad una bambina quando le tolgono le caramelle, per poi rideliziarmi dall’altra parte, ma solo per poco. Sono fuori di me, quasi lo imploro:
“Dio! Spaccami amore! Non importa dove, ma spaccami! Sbattimi! Così impazzisco sennò! ” E lui allora, entra dietro e ci resta. Cazzo se ci resta! I suoi affondi sono sublimi, deliziosi, incantevoli, potenti, mi sento squartata dal suo cazzo, piena del suo cazzo, sento la cappella che mi solletica l’intestino, mi sembra che nel culo abbia messo anche le palle! Ancora il rumore, lo schiaffo forte del suo ventre sulle mie chiappe, la delizia dell’essere inculata fino a godere, fino ad urlare che ne voglio sempre di più, sempre più dentro! Poi esce e ricomincia davanti, stessa posizione, altro orgasmo, altra goduria, altro sbrodolamento dalla mia fichetta martoriata ed estasiata! Ma Alex non viene, non è questo che vuole mio marito. Mi fa girare verso di lui e mi chiede di baciarlo. Ho il suo sesso in mano, duro, marmoreo, mi stacco dalle sue labbra e me lo infilo in bocca. Mugola di piacere ed io aumento il ritmo, accarezzandogli i testicoli con un movimento ampio della mia mano. La mia lingua lo accarezza voluttuosa, gli lancio sguardi di complice malizia. Titillo il suo buchetto e lui mi scosta i capelli dal viso per guardarmi mentre lo pompo, mentre la mia testa si muove sempre più veloce. Prova a impormi il suo ritmo con le mani, ma poi mi lascia fare. Sa che so farlo godere. Quando le mie labbra perdono sensibilità, comincio a succhiare la cappella, masturbandolo con una mano che lo conosce così bene che potrebbe essere la sua. Dalla sua bocca esce un ” Si amore ” mentre lo sento arrivare, avverto l’onda montare dentro di se, mentre il suo respiro si fa concitato e i gemiti gli si bloccano in gola. Eccolo! Sul palato il primo caldo schizzo, poi un altro, un terzo sulla lingua, poi dei getti ravvicinati di altro caldo sperma, che mando giù per non soffocare da quanto è tanto nella mia bocca! Pompo ancora, per succhiare le ultime gocce, poi ci lasciamo cadere sul letto, con gli occhi ancora chiusi, cercando di riprenderci dalla passione che ci ha appena travolti, ancora travolti! Più tardi, ci abbracciamo, ci baciamo sulla bocca, ci accarezziamo e ci coccoliamo prima di addormentarci, poi con gli occhi chiusi, prima di scivolare nel sonno, bacio il suo petto mentre dico:
“Dormi bene amore mio! ” Al mattino, la pioggia ci sorprende ancora nel letto, batte sulla serranda, dalla finestra aperta, un leggero fresco entra e mi accarezza il corpo seminudo sdraiato sul letto. L’aria fresca mi fa inturgidire i capezzoli svelandosi sotto il lenzuolo. Mio marito sta entrando ora nella stanza, è appena uscito dalla doccia e il vapore ha lasciato il suo corpo umido, lucido, evidenziandone bene i muscoli abbronzati. Beve un caffè, me ne porta uno a letto. Lo guardo mentre dai piedi del letto scivola sul mio corpo. Ha già voglia di sesso! Non raggiunge le mie labbra per baciarle, si ferma più in giù, mi sfila il perizoma e mi bacia i peli, poi tra le cosce, affonda la sua fresca lingua tra il fuoco che divampa in mezzo alle mie gambe, dentro, fuori, dentro, poi utilizza le dita, sono bagnata e anche il mio corpo oramai è pervaso da un’irresistibile voglia di scopare. Sento la sua mano che affonda nella mia profondità, con impeto, sembra aprirmi in due, mi piace, Dio quanto mi piace sentire la sua forza nel mio corpo! Si avvicina con le labbra alle mie tette, fa scorrere la mano in mezzo, la mia schiena si inarca per il piacere, i miei capelli scendono dietro la schiena e allietano ancor di più questa sensazione di piacere così intensa. Non vorrei smettesse mai di toccarmi in questo modo! Succhia il mio capezzolo come un bambino affamato di latte, con la lingua mi lecca tutta, fino al collo e poi la affonda nella mia bocca arida e le nostre lingue si intrecciano, si aggrovigliano frementi e vogliose di noi. Ora prendo io l’iniziativa e lo giro con la schiena sul letto, lascio scivolare i miei capelli sul suo torace, per un attimo mi metto dritta, i miei capezzoli sono duri, le mie tette sono belle dritte sull’attenti, a lui piace guardarmi così, mi stringe i fianchi ed è bellissimo. Monto a cavallo e mi impalo la fica sul suo cazzone, non ho neanche bisogno di guidarlo dentro, mi ci siedo sopra ed entra naturalmente dentro di me, la mia fica ingloba il suo cazzo in modo spontaneo, per quanto è bagnata e piena di umori. Cavalco con sempre maggiore foga, io spingo verso il basso con il sedere per sentirlo di più, lui inarca la schiena e spinge verso l’alto per farmelo sentire di più. Un orgasmo lussurioso e soddisfacente mi scuote con dei brividi che sento partire dai piedi fino ad arrivare su al cervello, poi scendo da lui perché voglio sentire il suo cazzone duro nella mia bocca, perché voglio sentire il suo nettare caldo nella mia bocca! Lo lecco fino alle palle, poi sulla punta, gli faccio sentire la mia lingua fresca che si scalda con il movimento. Poi lo prendo tutto in bocca ed inizio a leccare, succhiare, pompare. Su e giù, su e giù, dentro e fuori, dentro e fuori, la mia lingua cerca di avvolgere tutto il suo uccello; è durissimo, Alex freme, sento che mi afferra la testa aiutandomi in quel su e giù paradisiaco. Sì, gli piace, eccome se gli piace! Sta per venire, io non vedo l’ora di sentire il calore dello sperma che mi invade la bocca, proprio non vedo l’ora. Sì, voglio sentire quel ben di Dio innaffiare la mia bocca! Sì! Eccolo che viene, non bevo tutto subito, sarebbe troppo, ne schizza un po’ sui miei seni che lui stringe forte e poi giù, mando giù il suo nettare bollente mentre il suo uccello ancora pulsa nella mia bocca negli ultimi fremiti dell’orgasmo. è stato troppo bello il mio risveglio! Una bella doccia di sperma ed una bella bevuta di sperma per iniziare la giornata! Ed ora? Un’altra doccia! Insieme! Farlo sotto lo scroscio dell’acqua della doccia è ancora più bello! FINE

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