Sonia Braga e i beduini

Sonia mi ha raccontato quanto le è veramente successo durante una breve vacanza in Tunisia:
Sonia e suo marito (del quale ometto il nome per non creare problemi ai protagonisti se conosciuti da alcuni lettori) l’anno scorso in Luglio sono partiti per una breve vacanza in Tunisia. Arrivati all’aeroporto di Tunisi si sono immediatamente diretti, con un taxi, all’albergo per rinfrescarsi prima di dedicare il resto della giornata alla visita della città. Tunisi in quel periodo era estremamente calda, afosa e umida. Una volta giunti in albergo si fecero una lunga e rilassante doccia e subito pronti per la visita alla città, scesero nella hall dell’albergo . Premetto che Sonia è una donna stupenda, alta con le forme di donna perfette, seno grosso e sodo, fianchi stretti e culo in fuori, 38 anni ben portati, castana di capelli, con una folta capigliatura. Per l’occasione Sonia era vestita con un leggerissimo abitino di cotone, corto a metà coscia, aveva i capelli sciolti sulle spalle, il vestitino lasciava facilmente intravedere che sotto non indossava niente, o solo un perizoma, le cosce lunghe erano quasi completamente nude. Usciti dall’albergo in strada videro una fila di taxi, ma un tunisino che masticava qualche parola di italiano si avvicinò offrendosi come guida turistica per la visita della città. Sonia convinse il marito ad accettare e salirono in automobile. Sonia notò che il tunisino, sbirciandola dallo specchietto retrovisore, non le staccava gli occhi di dosso in particolare quando il marito le accarezzava le cosce oppure quando si avvicinava per baciarla. Attraversarono la città in lungo e in largo visitando i punti più caratteristici. Il tunisino propose, come ultima sosta, di fare una vista ad una fabbrica di tappeti e chiese di telefonare ai proprietari della fabbrica per avvisarli del loro arrivo. Sonia era entusiasta del programma e allungò alcuni spiccioli al tunisino che si fermò in una cabina telefonica. Parlò alcuni minuti al telefono, risalì in macchina e contento di aver trovato i padroni disponibili a riceverli partì per la fabbrica che distava alcuni chilometri dalla città. Arrivati sul posto, a circa 10 kilomtri fuori Tunisi, si presentò agli occhi di Sonia e del marito una vecchia costruzione in mattoni e sabbia, alte mura di cinta intorno, un enorme portone chiuso; la guida si fermò e scese, tirando una corda fece suonare una campana e due individui aprirono il portone dall’interno. L’auto entrò e il portone si richiuse alle spalle. Sonia, scese dall’auto rimase sola con il marito nel cortile della fabbrica, la guida si era assentata per qualche minuto per chiedere il permesso ad effettuare un tour all’interno, si sentiva 1. 000 occhi puntati addosso ma non vedeva nessuno. La guida uscì dall’ufficio insieme ad altri 2 tunisini che presentandosi molto educatamente iniziarono il tour. Entrarono in una stanza molto scura e vuota, poco illuminata, Sonia voltandosi si accorse che la guida non era più con loro, da quella stanza entrarono in un’altra più piccola, con molti tappeti sul pavimento ed illuminata da decine di candele accese. Una pesante porta si chiuse alle loro spalle, uno dei 2 tunisini estrasse una pistola e puntandola contro il marito di Sonia lo obbligò ad uscire dalla stanza. Sonia rimase impietrita, si sentì in trappola, non aveva nemmeno la forza di deglutire, era sola nella stanza. Dopo alcuni secondi entrarono 2 tunisini, si avvicinarono a lei fissandola e parlottando nella loro lingua frasi incomprensibili, Sonia sempre immobile sentì alle sue spalle due mani grosse e robuste che le stringevano le braccia immobilizzandola ed altre due mani che le slacciavano il vestitino. Lo sentì scivolare ai suoi piedi rimanendo quasi nuda: con il solo perizoma. Quello alle sue spalle cominciò ad annusarle il collo e a leccarla con una lingua calda e bagnata, Sonia era immobilizzata da lui alle spalle che la teneva ben stretta, non aveva la forza né per urlare né per ribellarsi. Sentì due mani che le sfilavano il perizoma, era completamente nuda e impotente. Le misero una benda davanti agli occhi alzandole le braccia la legarono, per i polsi, ad una corda che pendeva dal soffitto. Si sentiva persa, in balia delle loro voglie più strane. A volte con suo marito aveva giocato, con la fantasia, a creare situazioni come questa ma erano solo loro 2 nella loro camera da letto. La porta si aprì ed arrivarono altri dentro la stanza Sonia non riusciva a vedere sentiva soltanto levoci 4 forse 5 uomini. Una mano, sconosciuta e callosa, cominciò ad accarezzarle il seno ed inconsciamente si sentiva tranquilla, come fosse una situazione creata non pericolosa, il capezzolo si era inconsciamente intirgidito e lo sconosciuto lo prese in bocca cominciando a succhiarlo, un’altra mano iniziò a palpeggiarle freneticamente l’altro seno e si accorse che il suo respiro era diventato affannoso si trovò, senza volerlo, eccitata. I suoi capezzoli erano turgidi e la bocca dello sconosciuto li succhiava avidamente a turno. Era sempre in piedi con le mani legate ai polsi, due mani le allargarono le cosce, e una lingua cominciò a leccarle la fica che nel frattempo si era bagnata. Sentiva questi uomini che parlavano fra di loro, la corda si allentò e la forzarono ad inginocchiarsi. Si trovò in ginocchio, con una lingua che le leccava avidamente dietro penetrandole la fica e un uomo coricato sotto di lei che continuava a palpeggiare i suoi seni succhiandole i capezzoli. La lingua si concentrò sul culetto, leccandolo a lungo, un dito cercava di farsi strada dentro di lei, entrò prima un dito e poi due le sditalinarono il buco del culetto, Sonia ricordò che gli arabi, in una donna, prediligono il culo al resto. Fece di tutto per rilassarsi e assecondare la penetrazione che da lì a poco sarebbe stata inevitabile. A casa con suo marito il culo era un argomento quasi proibito ma in una situazione del genere non poteva sottrarsi. Inconsapevolmente si trovò eccitata non spaventata era in balia a 4 o 5 sconosciuti bendata e legata alla pecorina con il culetto tutto insalivato pronto ad essere penetrato. Gli arabi si erano accorti toccandola che era quasi vergine di culo e per questo non penetrarono con violenza. La cappella si appoggiò al suo sfintere, era enorme, almeno il doppio di quella di suo marito, durissima rilassò completamente i muscoli, la entì entrare e farsi spazio dentro di lei. Era duro e grosso come un tronchetto di legno, non finiva mai. Mentre questo arnese la penetrava lentamente una mano le prese i capelli per la nuca e le sollevò la testa obbligandola ad aprire la bocca infilandole l’uccello in bocca. Sonia iniziò a succhiare facendo del suo meglio mettendoci il meglio di sè, succhiando l’uccello si gonfiava sempre di più era enorme! Quello dietro aveva iniziato a stantuffarla sempre più velocemente e in lei si era sprigionato un orgasmo, le piaceva essere penetrata dietro, essere penetrata in quel modo. Sentì le dimensioni del cazzo che aveva dentro di lei ingrossarsi come succede prima dell’eiaculazione, lo stesso per quello che aveva in bocca. In un solo momento sentì un enorme fiume di sperma caldo riempirle l’intestino e anche la bocca. Anche lei raggiunse l’orgasmo insieme a loro, si sentì una gran troia per questo. La slegarono e le tolsero la benda, guardandosi intorno vide 5 uomini e tra questi suo marito legato e imbavagliato obbligato ad assistere alla festa della quale lei era stata l’interprete principale. Slegarono anche il marito. Sonia si rivestì e insieme uscirono dalla stanza dove li aspettava la guida che li riaccompagnò all’albergo. Non aprirono bocca per tutto il viaggio. In albergo, dopo una doccia, si sdraiarono a letto e scoparono a lungo ripensando a quanto era successo. Sonia mi ha confidato che le è veramente piaciuto essere stata messa al centro dell’attenzione di uomini sconosciuti, le è piaciuto essere stata penetrata dietro, ma la cosa che le è piaciuta di più è stato vedere che suo marito era spettatore di quell’orgia! Quindi Sonia si è scoperta disponibile a fare cose che prima riteneva proibite, riservate a lei e al marito. Da allora Sonia e suo marito hanno cominciato a frequentare qualche club privè dove Sonia ama presentarsi vestita quasi di niente per essere, come sempre, al centro dell’attenzione di tutti gli uomini presenti, per farsi guardare per ascoltare commenti pesanti su di lei!!! FINE

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