Lunedì mattina, 8 di aprile, sia io che Alex non abbiamo voglia di andare a lavorare. Ognuno fa la sua telefonata, oggi giornata di ferie! Ci alziamo alle 9, 30, colazione e poi decidiamo di goderci questa giornata. La giornata è bella, c’è un sole un po’ variabile, ma abbastanza caldo. Decidiamo che la nostra meta è il mare a sud di Roma, S. Felice Circeo, Sabaudia, Sperlonga, non sappiamo dove, decideremo strada facendo. Alex prepara sia la telecamera che la macchina fotografica. Non so cosa abbia in mente, ma mi piace l’idea! Mi preparo: metto una minigonna color crema che lascia intravedere il pizzo delle calze autoreggenti color carne con ai piedi un paio di scarpe di vernice nera con i tacchi a spillo da 15 cm. , chanel classico, sopra una camicia di pizzo nera con sotto una canottierina in seta nera, senza reggiseno. Metto sopra una giacca di pelle nera e via! Seduta sul sedile della macchina, la minigonna, già corta di per sé, sale ancora più in alto lasciando scoperta quasi tutta la balza delle calze: il tutto per gli occhi famelici di mio marito! La cosa che più mi eccita è il fatto che mi sono coscientemente preparata a stupire quanti avranno la fortuna di guardarmi, il fatto che siamo partiti senza meta, con il solo obiettivo di provocare e gustarci le reazioni di quanti si imbattessero in noi. Per prima cosa facciamo rifornimento, ma non da Giuliano, il benzinaio sotto casa nostra con il quale abbiamo fatto più di una situazione, ma ad un distributore Q8 che ha aperto da poco sempre nella nostra zona e che abbiamo notato per l’essere gestito da 4 ragazzi giovani e simpatici. Il distributore è molto grande e le pompe di benzina sono piuttosto distanti tra loro. Alex scende dall’auto mentre si avvicina uno dei ragazzi, dall’apparente età di 25-26 anni, e gli chiede il pieno di gasolio. Guardo fissa il ragazzo da dietro gli occhiali da sole e non faccio nulla per tentare di coprire le mie gambe mentre il ragazzo passa a fianco al mio sportello per andare nella parte posteriore a fare rifornimento. Avendo il finestrina aperto per metà, lo saluto e lui mi risponde educatamente e noto che l’occhio gli cade sul bordo delle mie autoreggenti. Alex mi dirà, più tardi, che già in questo momento il ragazzo era evidente turbato! Nel frattempo che il rifornimento è iniziato, mio marito chiede al ragazzo se, per favore, può dare una pulitina ai vetri.
Subito il ragazzo acconsente e inizia la pulizia del vetro davanti con lo sguardo fisso alle mie gambe ed io, ad un certo punto, lentamente e fissandolo in faccia, comincio ad allargare e stringere le ginocchia lasciando più volte intravedere il nero, trasparente e ridottissimo tessuto del tanga che ho indossato. Tra lavaggio e asciugatura del vetro, il ragazzo ci mette un paio di minuti, ed il giovane, eccitato dalla visione di tutto quello che gli sto facendo vedere, tutto sta guardando tranne che il vetro, mentre lo lava! A questo punto, visto che la pompa del gasolio si è bloccata avendo riempito il serbatoio della macchina, il ragazzo mette a posto l’attrezzo per lavare il vetro e passa di dietro a chiudere il serbatoio e rimettere a posto la pompa. Alex, per aumentare la sua eccitazione e quella del ragazzo, gli chiede anche di controllare il livello dell’olio, permettendo così al giovane e bello ragazzo, di bearsi ancora dello spettacolo delle mie gambe ora accavallate ed ora scavallate, ma soprattutto molto poco coperte e che, nel frattempo, mi accarezzo facendo finta di rimettere a posto le calze. Alex paga il ragazzo proprio vicino al mio finestrino sempre aperto per metà, e non posso fare a meno di notare il tremore delle mani del giovane e l’eccitazione che lo ha fa quasi balbettare! Nel ringraziarlo con un sorriso, Alex risale in macchina salutandolo mentre con la mano mi accarezza l’interno coscia, ed anche io mi giro per salutarlo, facendogli vedere ancora una volta quello che c’è in mezzo alle mie gambe! Appena lasciata l’area di servizio, con la mano voglio sentire l’eccitazione di mio marito, che trovo notevole, e percorriamo gran parte del viaggio a raccontarci le varie espressioni del ragazzo e le nostre sensazioni per quanto accaduto.
Arriviamo al mare a Sabaudia, lungo una stradina che d’estate è molto frequentata ma in aprile è rifugio di coppiette e di guardoni; Alex ferma l’auto in un parcheggio di fronte alla spiaggia deserta ed iniziato con la telecamera a riprendermi mentre, ancora bella eccitata, inizio a spogliarmi ed a masturbarmi con delicatezza sul sedile della macchina con lo sportello aperto. Rimasta in tanga, autoreggenti e tacchi a spillo, mi avvicino a mio marito, tirando fuori dai pantaloni il suo uccello, ed inizio a fargli un pompino a regola d’arte, mentre lui, mi riprende dall’alto con la telecamera.
Alex chiude la sua ripresa con un primo piano sul mio viso pieno del suo sperma che mi gocciola dalla bocca, dopo che l’ho fatto venire ingoiando parte del suo succo bianco bollente! Dopo essermi ripulita, mi rimetto la mini gonna e rimango a seno nudo, a prendere un po’ di sole sulla spiaggia. Qualche minuto solo però, poi mi devo arrendere al vento che mi fa sentire freddo ed alle nuvole che ogni tanto oscurano il sole. Ci rimettiamo in macchina, è passato da un po’ mezzogiorno e andiamo in cerca di qualche ristorantino. Ne troviamo uno molto carino sul mare di S. Felice. Pensavamo di attizzare qualche cameriere come abbiamo fatto stamattina col benzinaio, ma invece niente: a servire nel ristorante c’è una signora sui 55 che sembra più una mamma premurosa che una proprietaria di ristorante! Dopo pranzo, riprendiamo la via di casa, ma strada facendo, sulla statale notiamo che c’è un sexy shop. Decidiamo di fermarci, per vedere se ci può essere qualche video hard che ci interessa, qualche vestito da troia per me o qualche bel paio di scarpe con tacco a spillo. Entrati nel locale, ci troviamo in un ambiente ampio e ben curato e, cosa più gradevole, dietro il bancone c’è un bel ragazzo che non avrà più di venticinque anni. Iniziamo a girare per gli scaffali ed io guardo con interesse il ragazzo. Mio marito capisce la cosa e quindi mi chiede se ho in mente qualcosa;
“Risposta affermativa amore! “, “Allora fammi vedere un po’ quanto sei troia tesoro! ” mi provoca lui! Il ragazzo, sicuramente abituato a veder passare anche delle signore nel locale, non si è scomposto più di tanto. Gli chiedo allora se è possibile provare qualcuno degli abiti sexy esposti sullo stand; ricevuta risposta positiva, ne prendo uno e comincio a spogliarmi di fronte al ragazzo, dicendogli che non ho bisogno del camerino e lui, che ha mangiato la foglia, ci dice che ha proprio voglia di godersi un bello spettacolo. Chiedo anche di poter provare un paio di zoccoli bellissimi: aperti avanti, il sopra è di lattice trasparente con delle strisce color argento e delle piccole borchie, la zeppa è color argento ed il tacco a spillo da 15 cm. è per la metà superiore trasparente e per la metà finale argentato. Indosso l’abito, molto osé, lungo, nero laminato argento, scollatissimo con le bretelline, molto trasparente e con uno spacco che arriva all’inguine. Per rendere più piccante la situazione, per provare le scarpe tolgo le calze, con movenze degne della migliore prostituta, appoggiandomi ad uno sgabello vicino a quello dove è seduto il ragazzo dietro al bancone, asserendo che questo tipo di scarpe, a zoccolo, è meglio provarle senza calze. Dopodichè inizio a girare per il locale accarezzando tutti i falli ed i vibratori che mi capitano a tiro, chiedendo informazioni sugli oggetti esposti al sempre più eccitato commesso, il quale farfuglia risposte qua è la, sempre appoggiato allo sgabello e sempre più rosso in volto! Tornata dietro il bancone, lo guardo fisso negli occhi e, pian piano, ma con fermezza, gli metto una mano sulla patta e sento che è già bello eccitato. Inizio ad accarezzarlo con dolcezza e, sempre molto lentamente, comincio a sbottonargli i pantaloni, infilando poi la mia mano all’interno e tirando fuori un cazzo di ottime proporzioni che, senza indugio, inizia a baciare. Il pompino dura diversi minuti, dato che ogni volta che il ragazzo da segno di essere sul punto di godere, io mi blocco e gli faccio riscendere il suo nettare che è pronto ad esplodere! Alex assiste alla scena eccitato nel vedere le mie labbra e la mia lingua attorno a questo bel cazzo, e noto che tutto questo gli ha fatto venire un cazzo duro come il marmo che lui sta smanettando! Così, mi volto verso di lui e gli chiedo se posso scoparmelo.
“Non sono io a doverti dare il permesso amore, tu puoi e devi fare quello che vuoi! . ” Allora mi tolgo il tanga fradicio di umori e, infilato un profilattico al giovane ora inebetito, mi metto alla pecorina per farmi scopare, lasciandomi addosso il vestito, che ora ho tirato su sopra alla vita e le scarpe. Con la mano fra le gambe prendo il cazzo del giovane e lo guido nella mia fica con un mugolio di piacere. Il ragazzo và avanti e indietro non più di dieci volte e viene senza nemmeno rendersene conto, lasciandomi così alla prima soglia del piacere, senza neanche aver goduto un po’. Mi sfilo dal ragazzo, giovane ma troppo frettoloso, e chiedo a mio marito di darsi da fare per farmi godere come merita una vera puttana! Il ragazzo assiste alla scopata sempre più inebetito, mentre si toglie il profilattico ed ignora anche il campanello che annuncia un cliente, non aprendogli la porta. Dopo avermi fatta godere, scopandomi alla pecorina in piedi appoggiata allo sgabello, Alex, sul punto di venire, mi rigira ed io mi inginocchio davanti al suo cazzo, prendendo in bocca tutto il suo sperma bollente ancora una volta. Dopo esserci ricomposti, il ragazzo prende l’abito e le scarpe e le mette in una busta.
“Tieni bella troiana, questo è un omaggio della ditta! ” Ringraziamo il ragazzo ed andiamo via, poi in macchina, ripercorrendo la nostra avventura con allegria. Questa è stata un’altra nostra giornata porca, di cui conserveremo un eccitante ricordo, e qualche ripresa bollente!
FINE