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Un sabato diverso

Questo è il racconto di un sabato sera diverso, particolare, il sabato dello scorso week-end, 13 e 14 aprile. L’appuntamento con Paola e Simon è a casa nostra per il primo pomeriggio. Niente di particolare da fare, ma sappiamo già che sarà una sera a base di sesso, anche se non immaginiamo i particolari, ma parlando con Paola entrambe ci aspettiamo la stessa cosa. Mentre siamo tutti e 4 nel salone di casa nostra, noto che mio marito Alex e Simon si guardano in modo strano. Poi, dopo aver bevuto una Coca-Cola, ci dicono di vestirci da troie quale siamo perché hanno una sorpresa per noi.
Paola si è portata il cambio e vedo che si mette una mini gonna leopardata, body di lycra nero trasparente con sopra un gilet uguale alla mini gonna, autoreggenti nere e stivali alti a mezza coscia, neri, di vernice e con il tacco a spillo da 15 cm. Io metto una mini gonna di pelle rossa fuoco, corpetto di pelle nero (lo stesso che avevo messo a Pasquetta al privè), autoreggenti nere e dei sabot chiusi avanti, di vernice con la parte sopra a strisce nere e rosse, la zeppa ed il tacco largo di color rosso, alti 13 cm. Mi guardo allo specchio, mi vedo un po’ volgare ma molto, molto troia! Ci infiliamo in macchina e raggiungiamo una villetta fuori Roma, precisamente a S. Maria delle Mole, sotto ai castelli romani. Io e Paola non abbiamo la minima idea di dove ci hanno portato i nostri uomini! Suoniamo, ci viene ad aprire un ragazzo molto prestante, mulatto, alto, bello come il sole. Ci fa entrare ed appena entrati Alex ci dice: “Ragazze questo è un regalo per voi! ” Uao! Penso tra me e me! Ci presentiamo, lui è Paulo Cesar, un dipendente dell’ambasciata brasiliana di Roma che Alex ha conosciuto perché l’ambasciata di è rivolta alla loro ditta per un nuovo sistema informatico. Non capisco subito bene la situazione, sono un attimo interdetta, non so fino a dove posso spingermi, cosa sa lui di noi, ma mio marito mi prende per la vita e mi incolla al ragazzo brasilero, poi prende Paola e la invita ad inginocchiarsi davanti a lui dicendole di guardare che bestia ha Paulo Cesar in mezzo alle gambe! Intanto, Paulo mi abbraccia subito e mi stringe, una sua mano scivola veloce verso il mio culo, mentre vedo Paola che si dà da fare armeggiando con i pantaloni del ragazzo. Come Paola glielo tira fuori, rimango di stucco: la mia amica ha tra le mani un cazzo enorme, immenso, non ho mai visto un cazzo così grande! Guardo mio marito, che mi strizza l’occhiolino ed anch’io ammiro questa mazza enorme! Da vicino è immensa, cominciamo a baciarla io e Paola e mi sembra che per leccarla tutta ci voglia una vita! Provo a mettermela in bocca, mi entra a malapena la cappella! Un pisello spropositato, sarà lungo almeno 35 cm. ! Sono semplicemente esterrefatta! Mi rialzo e spoglio completamente il ragazzo, voglio godermelo per bene; Paola intanto glielo bacia e lecca a più non posso, pompa praticamente solo cappella, la sola parte che gli entra in bocca, mentre con la mano mena il resto della mazza. Poi mi rivolgo a lui: “Perché non ci mettiamo comodi sul letto? ” ed infatti ci andiamo subito. Io e Paola stendiamo sul letto Paulo, prendo in bocca il suo enorme cazzo cercando di aprire la bocca al massimo; voglio prenderne un bel pezzo, ma è talmente grosso che mi fanno male le mascelle! Comunque appena lo lascio, Paola se lo prende lei in bocca, cercando anch’essa di prenderne il più possibile. I nostri uomini intanto ci guardano ed Alex tira fuori dalla tasca una macchinetta fotografica, fotografando me e Paola mentre siamo alle prese con questo palo di carne, poi, presa dall’eccitazione di voler sentir quel bastone anche nella fica, dico al ragazzo: “Scopami! Scopami un po’ dai! Fammelo sentire! ” Paulo non si fa pregare e me ne infila un po’ dentro, poco più della cappella e già mi sento quasi dilaniare! Inizia a scoparmi così, facendo entrare ed uscire più o meno la metà del suo enorme cazzo, fino a farmi godere. Poi Paola prende il mio posto e vedo la sua fica allargarsi a dismisura. Paulo scopa anche lei mettendole dentro solo la metà del suo arnese. Mentre Paola viene scopata, bacio mio marito che mi ha fatto un bellissimo regalo, poi ritorno su quell’enorme mazza leccandola e baciandola. Quando Paulo Cesar ci avverte che sta per venire, io e Paola lo lecchiamo insieme, poi quando viene ci ritroviamo con la faccia piena di sborra ed Alex mi fotografa di nuovo con il viso pieno di quel succo bollente! Quando lasciamo quella casa, sono felice perché ho goduto come una pazza, ma ho ancora voglia di essere scopata! Ho goduto, si, ma è come se mi fosse mancato qualcosa. Comunque so che prima di stanotte qualcos’altro accadrà! Infatti in macchina, cominciamo a parlare della serata: io propongo ad Alex e Simon se questa sera ci lasciano libere a me ed a Paola di andare da sole in un club-privè. Loro possono andare dove vogliono, poi ci diamo un appuntamento a casa nostra verso le 3 le 4 del mattino per raccontarci tutto e per concludere in bellezza la nottata! La proposta è ben accolta sia da Alex che da Simon! Torniamo a casa verso le sei del pomeriggio. Io e Paola decidiamo di andarcene un po’ in giro, così agghindate da zoccole come siamo uscite prima, e nel nostro girovagare senza meta, in un centro commerciale, incontriamo un negozio di fotografia, di quelli che sviluppano in un’ora; decidiamo di sviluppare le foto. Paola però decide di girare per il resto del centro commerciale mentre aspettiamo che sviluppino le foto, così entro io dal fotografo. C’è una ragazza al banco, gli dico che devo sviluppare delle foto. Lei mi risponde che non c’è nessun problema, venti minuti e sono pronte. Io aggiungo che invece il problema c’è, in quanto le foto sono un po’ hard. Lei chiama il titolare, un signore sui 40-45 anni che è nel laboratorio nel retro e gli spiega il problema.
L’uomo mi chiede che tipo di foto sono ed io gli rispondo che si tratta di foto che riguardano me ed una mia amica mentre facciamo sesso con un nostro amico. Il signore mi dice che può svilupparle, ma se nelle foto ci sono scene di violenza o con minori, sarà costretto a chiamare la polizia. Gli dico che ciò gli fa onore, sia come uomo che come professionista e che sono d’accordo con lui, quindi mi fa accomodare anche a me nel retro dove sviluppa le foto, così sarò sicura che lui non copierà ne foto ne negativi. Inserisce il rullino nella macchina, e dopo circa un quarto d’ora ecco che escono le foto. Il signore le guarda e rimane scioccato alla vista delle foto, poi le guarda anche la ragazza, che esclama: “Questo si che è un cazzo! ” Rispondo alla ragazza che quello è si una cazzo grande, ma pressoché inutile, perché così grosso non riesce mai a metterlo tutto dentro, deve scopare piano una donna e quindi non ci si può far sbattere da un cazzo del genere. Lei, comunque, ribadisce che gli piacerebbe lo stesso averlo tra le mani! A questo
punto interviene il fotografo che dice: “Mbhè, ma quelli piccoli come il mio non li prendete neanche in considerazione? ” il tutto mentre se lo tira fuori dalla cerniera dei jeans. Dico che invece è proprio il caso di prenderlo in considerazione! Lui va nel negozio a chiudere la porta, poi raggiunge me e la ragazza nel retro. Ci distendiamo su un divanetto, lui mi scopa quasi subito, senza preliminari, io lancio un grido quasi liberatorio.
Finalmente, penso, avevo proprio voglia di sentirmelo dentro! La ragazza si spoglia anche lei, si toglie il camice bianco da lavoro, sotto ha dei jeans ed una camicetta che toglie, rimanendo con dei clogs bianchi bucherellati come quelli delle infermiere, perizoma e reggiseno. L’uomo invece mi scopaforte, mi sbatte e mi fa godere, poi fa prendere alla ragazza il mio posto ed inizia a scopare anche lei. Sinceramente non so se avessero mai scopato prima tra loro, ma a sentire i gemiti e mugolii della ragazza, direi proprio che le piaccia! Dopo aver fatto godere anche lei, il fotografo ricambia posizione, togliendosi dalla ragazza e venendo verso di me; mi gira, lo lascio fare, comincia ad allargarmi il buchetto bagnandomelo con la sua saliva.
Io non aspetto altro, così lui mi incula, dolcemente, ma a fondo, aumentando il suo ritmo con pochi colpi. Poi si stacca da me e va verso la ragazza, con l’idea di fare a lei la stessa cosa, ma lei gli dice di no, che al culo non lo prende. “Non sai cosa ti perdi! ” le dico io, ed allora il fotografo ritorna ad incularmi e la cosa non mi dispiace affatto! Mi incula sbattendomi per bene fino a quando non sento il preservativo gonfiarsi dentro il mio ano e godo di nuovo, per la terza volta nella giornata! Dopo esserci ricomposti, mentre sto andando via, la ragazza mi chiede se può avere il numero di telefono del tipo in foto, ma io le dico che non ce l’ho perché è un tizio che conosce mio marito e che se vuole, le posso dare il numero di mio marito, così potrà averlo. Lei prende il numero e lo mette in borsa, io saluto e vado via. Due negozi affianco, trovo Paola, alquanto scocciata, ma io la calmo subito spiegandole quello che è successo, e lei mi dice subito: “Brutta troia! Ma non potevi chiamarmi? ” Così ci avviamo di nuovo verso casa, vogliamo fare una doccia e cambiarci per stasera, oltre a voler mangiare qualcosa. A casa troviamo mio marito e Simon che stanno quasi per uscire, spiego ad Alex della ragazza del fotografo, raccontandogli i particolari della scopata con il fotografo, e lo avverto che potrebbe chiamarlo. “Se chiama, scopatevela perché mi è sembrata una gran porca, anche se dice di non prenderlo al culo! Chissà che con voi due non ceda! ” dico a mio marito mentre escono. Ceniamo io e Paola, poi ci prepariamo: metto un abito lungo di pizzo nero, molto scollato e con uno spacco che arriva all’inguine, sotto metto solo il tanga senza reggiseno, sabot neri chiusi avanti con zeppa e tacco a spillo da 15 senza calze. Paola non ha un altro cambio, quindi resta vestita come prima, solo che al posto del body, per stare più comoda, le presto una camicia nera di pizzo che lei annoda sotto il seno nudo. Chiamiamo un taxi e ci facciamo portare al club dei nostri amici Bruna & Yuma, il Forum a Vermicino, un club noto per l’esser frequentato da poche coppie e molti singoli. Arriviamo lì verso le undici, e subito veniamo accolte con entusiasmo da Bruno il proprietario, il quale ci presenta Manuel, un ragazzo di 28 anni molto carino che Bruno ha assunto da poco come cassiere. “Molto carino, Bruno, il tuo nuovo cassiere! ” gli dico io, “Dovreste vedere che cazzo che ha! – ci dice Bruno –
Praticamente non c’è donna cliente del locale che non è rimasta estasiata dal suo pisello! ” “Interessante la cosa! ” sottolinea Paola che, senza dire altra parola, si sposta dietro la cassa e li si inginocchia! Io, accanto a Bruno di fronte la cassa, non vedo nulla ma so benissimo cosa sta facendo la mia amica, anche perché dopo pochi secondi vedo che Manuel è al settimo cielo ed apprezza senz’altro l’abilità di Paola in certi giochetti! Intanto suonano alla porta ed entrano un uomo ed una donna, che vengono accolti da me e da Bruno. L’uomo mi guarda insistentemente, ed io faccio lo stesso, poi tira fuori dalla tasca 25€ e li consegna al cassiere, rendendosi conto di quello che sta accadendo. La donna esclama: “Già vi siete messi all’opera? ”
Paola si alza, li guarda e dice: “No, no, è solo un aperitivo! ” e si rituffa in quello che stava facendo! L’uomo, prima di entrare all’interno del club, mi lancia un’altra occhiata, ed io penso che forse me lo farò, se ne avrò l’occasione. Paola si rialza dopo aver finito il lavoretto, stiamo quasi per entrare, quando Bruno ci dice: ” E a me nulla? ” Questa volta tocca a me e non me lo faccio ripetere! Mi avvicino a lui, mi prende per la vita e mi trascina verso la porta del guardaroba, la sua mano scende sul mio culo e già sono eccitata. So che tra un secondo me lo ritroverò in bocca, invece mi fa mettere appoggiata al banco del guardaroba a gambe larghe, mi solleva l’abito e mi sfila il tanga in un attimo, e senza nemmeno il tempo di rendermene conto, sono già stesa sul bancone con il suo cazzo che vuole entrare nel mio culo! Mi sento immensamente bene, è già la seconda volta che qualcuno mi incula da oggi pomeriggio, e la sera non è ancora conclusa! Dopo avermi inculata per bene, avermi fatto godere e avermi fatto bere il suo sperma caldo, usciamo dallo stanzino del guardaroba e girandomi, lo bacio sulle labbra ringraziandolo per avermi fatto sentire il suo matterello nel culo! Paola mi propone di telefonare ai nostri uomini: Alex ci dice che stanno bevendo un whisky al Club-House, un privè di Fiano Romano, e ci informa che con loro c’è la ragazza del fotografo, la quale lo ha chiamato ed ha accettato l’invito al club anche se non c’era Paulo Cesar, l’oggetto del suo desiderio. Ci avviamo verso il bar, per prendere qualcosa da bere, ed un ragazzo sulla trentina, appena ci avviciniamo al bancone del bar, mi chiede:
“Posso? ” Pensiamo volesse offrirci qualcosa da bere, rispondo subito di si e lui, senza perdere tempo, mi infila una mano tra le cosce. Rimango un attimo interdetta, gli dico che pensavo volesse offrirci qualcosa da bere e non che volesse mettere la mano sulla mia fichetta, e lui dice che toccarmi la fichetta non esclude il fatto che possa offrirci da bere. Ordino un gin tonic io ed un Martini rosso Paola, bevo un sorso poi il ragazzo mi invita a ballare. Sulla pista ci sono già alcune coppie che ballano, pomiciano, si toccano, si masturbano o scopano. Ci presentiamo, balliamo qualche minuto poi lui mi invita nei separé. Entriamo in una delle stanze che rimane aperta, mi fermo sulla porta, gli chiedo di baciarmela un po’ e lui accetta con entusiasmo; mi stringe verso il muro, l’abito sale vertiginosamente, mi rimette una mano tra le gambe e mi titilla il clitoride, poi si inginocchia e, dopo avermi spostato il tanga, inizia a leccarmela, lasciandomi in piedi. Eccitata come una troia, colo come una fontana e vedo che mi passa accanto Paola che ha due ragazzi per mano e li guida verso il separé, e mi chiede se possono entrare con noi. “Certo che si! ” Mi sdraio sul letto e mi sfilo l’abito ed il tanga, mi dimeno come un’ossessa in preda all’orgasmo, mentre sullo stesso letto Paola è intenta a godersi i due maschi, cavalcandone uno mentre l’altro la prende nel culo. Il mio partner seguita ancora a leccarmi la fica, adesso godo come una pazza, mi godo questa leccata, vedo la testa dell’uomo tra le mie cosce, sento la sua lingua e colo umori come una fontana. Entra un altro tipo, mi si avvicina ed apertosi i pantaloni mi offre il suo cazzo da succhiare, come che non declino affatto: prima di iniziare a spompinare quest’altro uomo, chiedo all’altro che mi sta leccando di scoparmi.
Mentre spompino di gusto il nuovo partner, l’altro entra in me e mi sento veramente piena, mi sento donna, finalmente, dopo averlo preso per due volte di seguito nel culo, non mi sembra vero che qualcuno mi pistoni così bene nella fica, su e giù, su e giù, senza fretta, con calma, arrivando fino alla fine del suo cazzo nella mia fica, poi risale fino a quasi toglierlo e poi di nuovo giù. Godo di nuovo, lui se ne accorge, si lascia andare, lo vedo che adesso non pensa più a me, vuole godere anche lui, aumenta il suo ritmo mentre io automaticamente aumento quello della pompa all’altro, ed con pochi secondi di differenza, l’uno esce dalla mia fica e, sfilandosi il preservativo, mi riempie il ventre e le tette di sperma, mentre l’altro mi scarica in bocca e sul viso il suo nettare caldo! “Uao! Fantastico! ” esclamo estasiata! Esco da lì e vado in bagno, lascio Paola in mezzo al sandwich dei due ragazzi che urla e gode come un ‘ossessa. Dopo essermi lavata al bagno, lascio l’abito ed il tanga a Bruno all’ingresso, e giro per il locale nuda, vestita solo dei miei tacchi a spillo. Giro senza meta, ogni tanto una mano accarezza il mio corpo. Trovo Paola seduta ad un tavolo con tre uomini, ridono come pazzi, le gambe di Paola sono completamente aperte, lei mi dice che sta benissimo, io seguito il mio giro. Mi sento veramente troia stasera!
Vedo un uomo che prima era venuto nello stanzino a vedere, mi avvicino e gli dico: “Piaciuto lo spettacolo di prima? ” “Certo che mi è piaciuto! Sei una troia deliziosa! ” “Grazie! Ho voglia ancora, vieni con me? ” Le altre persone con cui stava parlando mi guardano, senza dire una parola! Mi sento sempre più troia, prendo l’uomo per mano e ci avviamo verso un separé. Mentre andiamo intravedo l’uomo della coppia che ho visto all’ingresso, seduto ad un tavolo mentre la sua donna sta baciando un uomo e lui la guarda. Chiedo scusa al mio accompagnatore, mi avvicino e gli dico: ” Adesso sto andando a fare un pompino a lui, dopo vorrei essere chiavata da te! ” Lui mi guarda sorpreso e mi dice: “Con piacere, vai che ti aspetto qui. ” Lo invito invece a seguirci, perché “quando avrò finito con lui comincio con te! ” Andiamo verso un separé, entriamo in quello affianco dove adesso c’è Paola alle prese con tre uomini stavolta, piena in tutti i suoi buchi; mi siedo sul letto e comincio a spompinare il mio accompagnatore ed in un paio di minuti le mie labbra sono piene di sborra che mi cola sul seno. Nel frattempo è entrata nel separè anche la moglie dell’uomo dell’ingresso, che mi chiede se non è un peccato sprecare tutta quella roba. Le rispondo che se vuole ne può approfittare e lei comincia a leccarmi il seno, ingoiando tutto quello che trova con la lingua, mi ripulisce le tette fino all’ultima goccia, mentre il marito mi spara davanti alla faccia il suo cazzo ed io mi lancio in un altro pompino!
Intanto vedo che entrano nel separè altri due tipi con il cazzo di fuori che si avventano sulla moglie del tipo. La donna si stacca da me ed inizia a farsi chiavare in bocca ed in fica, mentre il marito inizia a scoparmi alzandomi le gambe e mettendomele sulle sue spalle, facendomelo sentire tutto dentro fino all’utero! Mi lascio chiavare in tutte le posizioni, mi godo la scopata con questo sconosciuto che passa anche per il mio culetto! Godo come una vacca fino ad essere quasi esausta, e quando anche lui gode e mi riempie la bocca del suo sperma, mi abbandono sul lettino, quasi distrutta! Poco dopo arriva Paola, più distrutta di me, mi dice che ormai sono quasi le 2 del mattino, mi chiede se ho ancora voglia o se vogliamo raggiungere i nostri uomini. Decidiamo di andare a casa, quindi andiamo in bagno, ci ricomponiamo e ci avviamo all’uscita. Ci facciamo chiamare un taxi da Manuel, che arriva da lì a poco, e ci facciamo portare a casa. Il tassista comincia a parlare ed a fare battutine, ben sapendo dove ci è venute a prendere. Paola mi dice a bassa voce ma non troppo: “Sai Barby, adesso vorrei rientrare con la faccia piena di sborra da mio marito, che ne pensi? ” Rispondo che mi sembra un’ottima idea, ed allora dico al tassista: “Mi scusi, ma la mia amica vorrebbe farle un pompino, ha mica qualcosa in contrario? ” Il taxi quasi sbanda, poi il tassista si ferma ed ci chiede: “Mi scusi, ho capito bene? ” Ed io allora: “Certo che ha capito bene, la mia amica vorrebbe farle un pompino, ha qualcosa in contrario? ” “Io niente! Proprio niente in contrario! ” ” Allora si fermi nel vialetto davanti casa! ” gli dico io. In un attimo di silenzio,
Paola si rivolge a me: “Ma non ti dispiace se io faccio un pompino e tu niente? ” A questo punto interviene il tassista che dice che se vogliamo potrebbe chiamare qualche collega! Paola risponde magari! Così il tassista comincia a parlare per radio e fa venire un altro tassista nel luogo dove si è fermato, senza dire il motivo per cui si devono incontrare. Quando arriva l’altro taxi scendiamo, e il tassista dice all’altro: “Senti, c’è questa signora che mi deve fare un pompino, tu te lo fai fare dalla sua amica? ” “Cazzo se me lo faccio fare! ” esclama lui! Vedo Paola che vuole pagare il tassista, ma lui chiaramente non vuole i soldi, ed io così mi infilo nell’altro taxi e mi do da fare! Sbottono il giaccone di pelle e sollevo per l’ennesima volta il mio abito, abbassando anche le bretelline e, a tette nude, mi appresto a fare un bel pompino! Impiego un po’ di tempo a farlo godere, ma quando viene ho la faccia ed le tette piene di sborra. Scendo dal taxi, Paola è già in piedi vicino al nostro taxi, anche lei impiastricciata in faccia di sperma, andiamo via senza nemmeno salutare, entriamo in casa; buio totale al pian terreno ed al piano di sopra. Buio anche in mansarda.
Scendiamo in sala hobby, scendendo le scale facciamo un leggero trambusto con i tacchi a spillo, e mio marito ci viene incontro, completamente nudo.
Appena mi vede mi abbraccia e la sborra del tassista si sparge sul suo petto. Poi vediamo che c’è un’altra persona nella stanza oltre a Simon: la ragazza del fotografo! Bacio mio marito con tutto l’ardore possibile, e dico alla ragazza di non preoccuparsi e che può fare con i nostri uomini quello che vuole! Alex e Simon riprendono a scopare a sandwich la ragazza, Sonia, così si chiama, mentre io e Paola entriamo in bagno e ci infiliamo sotto la doccia. Poi, nude e pulite, li raggiungiamo, e ci uniamo all’orgia! Io e Paola stendiamo mio marito sul letto, lo lecchiamo insieme, poi lui lecca un po’ la mia fichetta di nuovo inzuppata di umori, mentre Sonia si sta facendo chiavare dal cazzo di Simon; poi Simon scopa me mentre Alex scopa Sonia, la quale lecca la passerina di Paola. Andiamo avanti con noi tre donne che ci alterniamo ai due nostri maschi, fino a quando Simon ed Alex ci fanno mettere tutte e tre alla pecorina: adesso ci vogliono inculare a tutte e tre, allora guardo Sonia, che oggi pomeriggio mi aveva detto di non prenderlo li, ma lei mi dice: “Fino ad oggi non lo prendevo lì, ma oggi tuo marito mi ha fatto il culo e mi è piaciuto moltissimo! ” Ci inculano a turno a tutte e tre, fino a che Alex e Simon non ci scaricano in faccia il loro sperma bollente! Quando se ne vanno tutti e rimaniamo io ed Alex, facciamo di nuovo l’amore. Scopiamo furiosamente, in tutte le posizioni, poi Alex mi riempie la fica col suo succo. Ci addormentiamo poco dopo, stanchi, sfiniti, felici e godenti! FINE

About A luci rosse

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