Campo militare

Al campo militare, una calda notte in tenda
La mia prima esperienza omosessuale l’ho avuta durante l’estate dei miei 19 anni e come caso vuole stavo facendo il servizio militare. La maggior parte dei miei compagni avevano due o tre anni più di me, per questo avevo stretto amicizia con Mario che aveva la mia solita età.
Questo era il mio primo campo militare, ed oltre ad essere scocciato, ero anche molto incuriosito di passare le notti in tenda insieme ai miei compagni.
Dopo aver sgobbato tutto giorno per installare il campo la nostra tenda era stata collocata un poco separata, sulla riva di un piccolo lago, e con l’entrata rivolta verso il lago.
La cena è stata consumata al crepuscolo, il giorno era stato lungo e tutti non si pensava che andare a letto per riposare.
La tenda accoglieva otto militari, e anche se era ampia, era estate e la notte era assai calda, In particolar modo dopo l’escursione e il montaggio dell’accampamento. Riccardo allora ha suggerito di Tutti siamo stati d’accordo, ed immediatamente il nostro abbigliamento è cominciato a volare per tutta la tenda, a risistemare il tutto si sarebbe pensato il giorno seguente.
Dopo che ci siamo sistemati, ha domandato Roberto se conosceva qualche storia o barzelletta da raccontare, anche di quelle spinte. Roberto aveva 22 anni ed era un tipo che generava una certa attrazione su di se, specialmente nel gruppo. Io non lo conoscevo bene, in quanto assai più avanti di me come “anzianità di leva”. Roberto era alto e biondo, complessivamente un bel ragazzo. Ero stato proprio entusiasmato dal suo fisico quando, in mattinata si era tolto la camicia e la maglietta, rimanendo a torso nudo. E probabilmente immaginavo come dovevano essere muscolose e ben modellate le sue gambe.
In qualche modo Roberto ha tirato avanti la serata, raccontando storie e barzellette, ma anche trattandomi un poco da spina in quanto ero il più giovane di età e di “anzianità di leva”, burlandosi di me, e seguito a ruota anche dagli altri militari più anziani. Roberto comunque si comportava in maniera scherzosa e molto allegramente, facendoci divertire tutti quanti. Non nascondo che ai racconti di Roberto sugli argomenti spinti c’era un certo eccitamento da parte di tutti.
Roberto ha raccontato una storia vera su Gianni. Gianni è sembrato scocciato per questo racconto che riteneva del tutto personale. Tutto il fatto si riferiva ad una certa catenella fatta con le margherite, ma io non sono riuscito a seguire e capire.
Allora Gianni per ricambiare ha raccontato una storia su Roberto, di quando non era presente ad una adunata dell’abbassa bandiera, e mancava poco al suono che ancora non si era presentato.
Alquanto seccato il sergente è andato a cercarlo. Quando il sergente è passato davanti ai cessi, sente Roberto grugnire e gemere. Di corsa il sergente è andato a vedere dentro. E quando apre la cabina ove era chiuso Roberto in maniera decisa, lo ha sentito respirare acutamente, e quando l’ombra del sergente appare alla vista di Roberto, la paura e l’eccitazione hanno fatto buon gioco sulle palle di Roberto, infatti il loro “succo” è volato su per aria e, guarda caso, atterrando è caduto sui pantaloni del sergente. Quando Gianni ha cominciato a dire quello che successivamente era successo a Roberto, Roberto gli ha ordinato di stare zitto, altrimenti si sarebbe accorto la mattina seguente cosa gli poteva succedere.
Tutto quel discorso sexy aveva cominciato a far muovere il mio uccello. Ero un poco sorpreso che guardando in giù, mentre si era tutti in allegria, vedere che avevo l’inizio di una erezione. La cappella spingeva per oltrepassare l’elastico delle mie slip. Poi mi sono girato intorno ed ho visto che anche Mario aveva anche lui l’inizio di una erezione. Anche se era notte, e si era con la tenda senza alcuna luce, il bagliore della Luna schiariva un poco l’interno della tenda, delineando chiaramente le ombre dei militari, mostrando il loro addome e delineava il gonfiore dei loro uccelli.
Allora come per me, ora anche l’uccello di Mario era visibilmente eretto, e come lo avevo notato io, la solita cosa era stata notata facilmente anche dagli altri militari. Infatti Andrea ha commentato dicendo che le “due spine” hanno il cazzo in tiro. Roberto prontamente ha detto che certamente era perché tutti noi avevamo scherzato su temi spinti. Poi ha suggerito a tutti noi di dormire, perché il giorno seguente ci aspettava una giornata lunga e faticosa.
Per alcuni minuti c’è stata una quiete totale. Poi si è sentito uno ansimare. Roberto rivolgendosi a Gianni gli dice di tagliare corto. Gianni ha risposto con voce suadente “ma sono quasi per venire” e poi una risata. Quando la risata è terminata, Roberto ha detto “allora, o fai silenzio, altrimenti trovo io il sistema di farti stare zitto”.
“Ok” Gianni ha risposto.
Ognuno si è rigirato cercando la posizione per addormentassi. Finalmente ha c’era quiete abbastanza per sentire le rane gracidare dall’acqua. Ma come stavo per cadere nel sonno, avrei potuto giurare che ho sentito odore di sperma. Successivamente ho pensato che forse Gianni non scherzava, ma si era masturbato veramente, ed ecco perché ora c’era l’odore di sperma.
Durante il sonno, qualche cosa mi ha svegliato. La luna aveva ancor più schiarito l’interno della tenda, tanto che la sua luce quasi mi abbagliava. Ho dovuto socchiudere più volte gli occhi prima di poter vedere chiaramente. Mario posava su un suo lato, risvolto verso me, con la sua testa sostenuta con un suo braccio. La sua faccia aveva un’espressione diversa. Quando ho cominciato a domandargli cosa aveva, ha portato il suo dito sulle labbra, facendomi segno di stare zitto.
Contemporaneamente sentivo la respirazione ritmica degli altri occupanti della tenda.

FINE

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Luce bassa, notte fonda, qualche rumore in strada, sono davanti al pc pronto a scrivere il mio racconto erotico. L'immaginazione parte e così anche le dita sulla tastiera. Digita, digita e così viene fuori il racconto, erotico, sexy e colorato dalla tua mente.

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